nome comune della rubia cordifolia. -con metonimia: il rizoma della pianta.
e che può raggiungerti. -con riferimento alla morte, anche come personificazione.
portico ritornava il silenzio. -con riferimento a divinità mitologiche alate. caro
/ di nera terra. -con metonimia: colpo di arma da fuoco.
si suol chiamare una rom -con metonimia: il proiettile che si lancia con
/ venire ascoso / e, disioso, -con voi mi vedisse! / non mi
, contento della magra prebenda. -con riferimento ad asceti appartenenti a religioni diverse
cella non farebbe per lei. -con riferimento alla vita di san giovanni battista
dar segno di vita. -con riferimento alla luna. aleardi, 1-135
del viver mio la primavera. -con riferimento a religioni diverse da quella cristiana
ispasso in facce affatto nuove. -con riferimento a una personificazione. imperiali,
o disturbo del podestà. -con riferimento a religioni diverse da quella cristiana
di tutti i miei vivuoli. -con riferimento all'azione di forze e fenomeni
la spalla tanto si lamentava. -con iperbole: stringere molto dolorosamente un braccio
dopo non molto tempo furono sprigionati. -con riferimento alle porte degli inferi. libro
fuga e prendendogli 37 prigionieri. -con riferimento a un incontro di calcio.
non fosse rotto il sonno. -con riferimento al sonno della morte. dante
scorrerie sopra le terre romane. -con riferimento alle battaglie d'amore. fiore
il figliolo al padre disleale. -con riferimento al contratto sociale fra gli uomini.
, massimamente in età avanzata. -con uso recipr.: litigare aspramente.
e rompicolli a ottant'anni. -con uso aggetti fanfani, 46: tra
a quel rompiscatole presuntuoso. -con uso aggett. dossi, 1-i-226:
ronchiose, incatorzolite, scabbiose. -con allusione oscena. lorenzo de'medici,
dure ronchiose, baroaccie spelazzate. -con riferimento ad animali. l. frescobaldi
appena percettibile ronfare, dormiva. -con uso impers. bresciani, 6-v-48:
e tecnica (v.). -con riferimento a un brano o a un'esecuzione
fosse qualcosa da rubare. -con riferimento a un mezzo militare, impegnato
o il tiro delle carrozze. -con uso spreg. o scherz.:
s'ebeno molto afaticati. -con riferimento alla bellezza maschile. boccaccio,
paese, dei piatti saporiti. -con uso awerb. gioberti, 1-iii-490:
e vagano nell'aria saporita. -con uso awerb. linati, 30-21:
, composta e saporita. -con uso scherz. pirandello, 7-194:
pòro cocco mio saporito! -con metonimia. boccaccio, ii-296: poi
l'ozio mi pareva più saporito. -con riferimento all'eccellenza di cristo e alla
sopra la sepoltura di quelli animalacci. -con uso awerb. b. davanzati,
in vacanza, di monache. -con bell'impeto oratorio. beicari [manuzzi
una notevolmente saporosa algerina. -con riferimento alla bocca. serdini, 1-147
popolo in faccia al sole. -con la saputa, con saputa, di saputa
in un luogo (un animale). -con litote: che non è stato sperimentato
più semplicemente la secca? ». -con sarcasmo: dando un tono beffardamente amaro
, fece lo zio con sarcasmo. -con riferimento all'espressione del volto.
funzionano da ghigliottina ideologica. -con uso avverb. moravia, ix-274
non farsi scoprire). -con uso aggett.: cucinato secondo una ricetta
, possono levarsi o rompersi. -con riferimento al mito di sisifo. pasquinate
isolato del contado di reggio. -con riferimento al monte del purgatorio nella '
i piè vèr noi. ^ -con riferimento al golgota. laudario della compagnia
perché ero allegro, ero felice. -con sfumatura ammirativa. de marchi, i-992
io più confuso ne resti? -con riferimento allo spirito dell'inno a satana
tutti gli snob satelliti. -con riferimento agli angeli cacciati nell'inferno al
satel- lizio governativo dei sanfedisti. -con metonimia: azione di polizia. mamiani
dei conoscenti che gli tiravano satire. -con valore attenuato: scherzo, facezia; barzelletta
lo moltiplica col solo fatto. -con meton.: afrodisiaco preparato con tale
satollerà tutto il medio evo. -con uso antifrastico: far patire fino in fondo
c'al monno hai conversato. -con uso antifrastico: colmato di offese.
da una finestra ». -con riferimento al ventre, allo stomaco.
per mettervi un affamato. -con uso antifrastico: caricato di ingiurie, di
d'acqua il ciel satollo. -con uso iperb. colmo di sangue.
quegli tempi vi conforto essere cauto. -con riferimento alla mitica età dell'oro, nella
mole / guardan l'aquile. -con riferimento alla mitica età dell'oro, nella
! 'd'esser nato. -con riferimento all'italia (e, per estens
. sauri), dal pref. àv -con valore privat. e òsou; -ùvt05
mezzo cavallo e mezzo uomo. -con riferimento al piumaggio di un uccello.
la loro inclinazione ed attitudine. -con moderazione, senza cedere all'eccesso della
la veinenza del tuo amore. -con riservatezza e discrezione. foscolo, xv-370
saviamente spendere gran cose. -con cura, con attenzione. lapidario estense
rotto in due pezzi. -con calma. nannini [ammiano],
forza si abbia a spiegare. -con valore antifr. e iron. a
volessimo, le vostre saviezze. -con litote. non saviezza: stupidaggine.
del gran re roberto suo avo. -con sineddoche. sennuccio del bene, 19
, che non è piccolo. -con uso iron. libro di sydrac,
e benevoglienti e servidori. -con litote. boccaccio, dee.,
incomprensibile padre, altissimo dio tuo. -con riferimento alla parabola delle vergini sagge e
, lo sguardo raccolto. -con valore attenuato e con riferimento a bambini:
la fine del povero professore. -con uso scherz. o iron. baretti
ho parlato che di letteratura. -con uso awerb.: saviamente. b
voglio un bene molto savio. -con litote. non savio: contrario alle convenienze
buoni e savi i fanciulli. -con sineddoche. iacofione, 36-21: de
al padre se ne già. -con meton.: conforme alla morale o all'
: comportarsi con saggezza ed equilibrio. -con riferimento a un bambino: stare buono
per indicarne la particolare tonalità). -con meton.: musicista che suona tale
un suono di saxofono. -con metonimia: sonatore di tali strumenti.
, se vuò saziarti ». -con metonimia. dante, par.,
sazia di guardarsi intorno. -con riferimento a una personificazione o a un
non lascia mai solo luciano. -con uso recipr. moretti, i-480:
fare il percorso a ritroso. -con valore awerb. e in posizione predio.
scritti di man del boccaccio. -con uso awerb. c. e.
più di dieci artisti sbagliati. -con uso awerb. jahier, 121:
di confortarlo, lo sbaldanzì. -con sineddoche. bresciani, 6-xi-317: per
tremendamente in quella testa sbalestrata. -con valore awerb. e in posizione predic.
non sicondo la sensualità della carne. -con atteggiamento provocatorio, spudorato. s.
se inesperta o volutamente impressionista. -con balzi; con moto irregolare. tarchetti
a sbalzi di quel legno. -con frequenti cambi di umore. capuana,
sfacevano e si rifacevano. -con violenti e irregolari sussulti. deledda,
misteriose, batteva a sbalzi. -con uso aggett.: che cambia di colpo
e di gratitudine della nazione. -con uso aggett.: imprevisto, inatteso.
costruzioni e di opere stradali. -con meton.: il terreno sbancato.
fuga verso la patagonia. -con riferimento alle navi di una flotta.
-cacciare dal regno un sovrano. -con metonimia: abbattere una forma di governo
di sbandire l'oziosità. -con riferimento alla volontà divina. 5.
con il getto dell'insetticida. -con riferimento a una polemica letteraria, a
-con riferimento ai demoni. f. f
che co 'l pié sbarraglio. -con riferimento all'effetto distruttivo di una critica
sbaraglio capelli e sottana. -con valore aggetti: che si pone al di
sbaraglio per cose da nulla'. -con metonimia: gruppo di persone chiassose.
e le cardenie dai vasi. -con riferimento a una tempesta, a un ciclone
se la prenda con me. -con uso aggett. guazzo, 1-170:
e poi giù a rotoloni. -con riferimento a una tempesta, alla piena di
micsione, ecc.). -con riferimento alla diffusione di un'epidemia in
colazione, la mattina dello sbarco. -con metonimia: punto in cui è possibile scendere
un ricco patrizio elemosiniere. -con la particella pronom. scrivere in quantità
mula intenderne, nulla saperne. -con valore iperbolico: che supera ogni attesa
tranelloni, ah ingannatoracci sbardellati! -con sineddoche. alberti, ii-150: doma
le sbarre per giostre e tornei. -con metonimia: giostra, torneo cavalleresco,
la difesa ad oltranza. -con riferimento scherz. a una dentatura.
a poco al livello moderno. -con riferimento al mitico supplizio di tantalo.
cuccioli, e chissà che altro. -con uso recipr. spintonarsi a vicenda con violenza
lo sportello e partì rombando. -con riferimento al vento. guerrazzi, 2-399
andò sbattendo i suoi tacchetti. -con uso recipr.: cozzare l'uno contro
pioggia di bianco pulviscolo. -con riferimento a icaro. ovidio volgar.
ali che la distrigasse. -con riferimento all'immagine poetica del volo dell'
il cognome della titolare. -con riferimento al mutamento di denominazione di città
ombreggia con quello acquarello. -con riferimento a dio nella creazione del mondo
agitando la mano e sbavando. -con riferimento ah'allumacatura. carducci, iii-24-305
connessure del legno screpolato. -con la particella pronom. colorarsi di riflessi
i difetti e gli aspetti negativi. -con valore attenuato: scherzo, burla.
eunuca nel dialogo tragico? -con meton.: panno di colore turchino chiaro
il sole sbieco sui lauri. -con valore awerb. graf, 5-608:
con aria di sfida il fratello. -con una certa inclinazione rispetto a un piano
cattedra di storia di pisa. -con espedienti, per vie traverse. onufrio
tanto per salvare le apparenze. -con valore aggett.: obliquo, trasversale.
atteggiata nel lepido tranello. -con un movimento trasversale. bresciani, 6-x-124
segando l'aria a sbièscio. -con valore aggett.: che non è certo
di guerreggiare gli sbigottiti. -con meton. pindemonte, ii-221: io
e rognosa, l'occhio spento. -con valore avvertì. landolfi, 19-117:
altrove, sbigottitissimo, vuoto. -con meton. venuti, lxxxviii-ii-728: o
caduta a una bonaccia improvvisa. -con valore awerb. fenoglio, 5-i-1114:
distasse la via principale. -con uso reciproco. pirandello, 8-827:
già cresciuti e congiuravano. -con riferimento ai diavoli dell'inferno. fr
più quella di un torrente. -con riferimento a un fiotto di sangue, all'
un po'sboccata del midi. -con uso avvertì. capuana, 8-66:
». s s -con riferimento al sacrificio di gesù cristo compiuto
, del sangue e della vita. -con riferimento al sacrificio compiuto da gesù cristo
con il metodo dei punti. -con riferimento a dio in quanto ispiratore dell'
esercito sbragato, scalzo. -con uso avverb. pirandello, ii-2-1313:
una sopra fina prudenza politica. -con uso avveri)., come rafforz.
puzzanti di pipa e di lezzo. -con uso recipr. tommaseo [s.
bottone caduto nel soprabito. -con litote. non sbracciarsi: mostrarsi svogliato,
acque, furono sbranate dal cannone. -con riferimento all'azione distruttiva delle acque piovane
del pressa a poco. -con uso aggett.: tutto strappato, logoro
spagnuola...: se -con uso peggior.: straccione, cialtrone.
sbriciolò il cristallo del parabrezza. -con uso enfatico: piegare in due (un
, scommesse e solamente contigue. -con uso enfatico: emarginato. marinetti,
si sbriga un importuno. -con riferimento a una persona con cui si intrattiene
, dal collo il giogo? -con valore awerb.: senza briglie.
quattro o cinque righe ciascuno. -con uso awerb. boine, cxxi-ii-168:
un ramettolo con tre foglie. -con allusione oscena. lorenzo de'medici,
tutto quanto e lo dipella. -con allusione oscena. batacchi, ii-28:
troppo dispendio e perditempo. -con metonimia: buccia tolta a un frutto;
si spezza e si sfracassa. -con riferimento all'arma. fagiuoli, xi-75
mia spada adesso vi sbudella? -con riferimento ad animali (in partic. tori
e cuocasi in acqua. -con uso enfatico: colpire violentemente al ventre
il suo sbuffante corridor spronava. -con riferimento ai cetacei che emettono aria mista
: sbuffan sangue i destrier. -con riferimento al verso di un uccello.
che gli scolorava la pelle. -con riferimento ad analoghe malattie che colpiscono animali
-con valore attenuato: difetto, cattiva abitudine,
che ha effetti dolorosi, funesti. -con metonimia: il disagio o il tormento
cader rugose e flosce. -con riferimento a una personificazione. simintendi,
un terreno, di un sentiero. -con meton.: parte ruvida, scabra
allungata del monte capanne. -con riferimento al globo terrestre, per i rilievi
sentieri scabrosi tra le vigne. -con riferimento a un astro, per i rilievi
e 'n parecchie volte. -con metonimia: sterco di animali. gargiolli
era un poeta a scaccafava. -con valore awerb.: senza particolari riflessioni
plaid'a scaccato bianco e nero. -con riferimento a un motivo architettonico, a
, la mitragliatrice nel centro. -con riferimento a un qualsiasi insieme di uomini
l'arte di giocare a scacchi. -con meton.: i giocatori professionisti di
scacciapensieri, un ammazzatempo. -con uso aggett.: che distoglie l'attenzione
come quella sgualdrina che era. -con riferimento allo strumento usato per allontanare con
segui, te ne fuggi. -con riferimento a dio nei confronti dei peccatori
demoni, guarirebbono gl'infermi. -con riferimento a una sostanza ritenuta in grado
, / sostenerlo coll'armi. -con riferimento a satana. l. alberti
e introdurci il vero. -con riferimento alla redenzione operata da gesù cristo
gran compagnia delli scacciati. -con riferimento all'episodio della cacciata dell'uomo
un soverchio dinamismo intellettuale. -con metonimia: scacchiera, anche con i pezzi
a zannetti, a bertucce. -con una divisione in riquadri. pea,
il riverbero del sole. -con valore aggett.: disegnato o lavorato a
pareva potersi legittima- mente escludere. -con riferimento a concetti astratti, per indicare
prova a scadenza non breve. -con valore aggett.: che avrà determinati effetti
delle domande di revoca. -con riferimento a un rapporto di durata,
figlio non fece che rinnovarlo. -con riferimento a un permesso, in partic.
trovava aver perduto quel titolo. -con riferimento a un retaggio moralè e culturale.
già piena e zeppa di lamenti. -con metonimia: pedaggio richiesto per l'uso
ascia nella foresta di alghe. -con sineddoche: palombaro. guglielmotti, 784
muovessero appena, silenziosamente. -con metonimia: imbarcazione, nave; scialuppa.
lei una sorta di crudele violenza. -con valore recipr. g. gozzi,
ché ce n'andiamo ». -con riferimento all'azione della forza centri- fuga
. è scaglioso ma fino ». -con riferimento a una creatura diabolica. -anche
vecchia scagnarda con un seco. -con riferimento alla personificazione della morte.
: non si sa come viva. -con uso appositivo. visconti venosta, 41
sono rimaste incompiute e grezze. -con riferimento a uno degli espedienti comici usati
con la sua cara amata. -con uso recipr. g. gozzi,
di enne a scacciare le mosche. -con significato osceno. sermini, 287:
da l'asino era scalceggiato. -con uso recipr.: colpirsi con gli speroni
arco e al mio scalco. -con riferimento a personificazioni. f. f
, sorpreso e sventato. -con uso recipr. verga, 8-411:
vassoi sugli scaldavivande aa alcol. -con valore aggett. a. boni,
. -gradinata di un teatro. -con meton.: il pubblico. moniglia
è levigato, tornito, pulimentato. -con meton.: scultura, rilievo.
ma anche il suo contrario. -con uso appositivo. p. portoghesi [
prodotti dallo scalpello di michelangelo. -con riferimento all'azione creatrice e modificatrice della
e dallo scalpitaménto delle genti. -con meton.: ciò che è calpestato o
di persone; tramestìo, scalpiccio. -con me- ton.: il rumore che
o a essere trattenuto a forza. -con meton.: il rumore che ne
. scalpiccio dei passi sul terreno. -con meton.: il rumore che ne deriva
dèe essere trita scalteritamente. -con abilità e destrezza. guido delle colonne
sottrarre l'ostia al potente? -con riferimento alla personificazione dell'amore. marini
- stattene zitto, scalzacane. -con valore aggetta c. scalini, 1-63
2. agric. scalzatura. -con metonimia: l'incavo che ne rimane
o di giocare con gli altri. -con riferimento alla regola imposta a chi entra
piovana e l'interramento del concime. -con metonimia: cavità o fossetta aperta al
scalzi, si affacciò. -con valore awerb. felice da massa marittima
, che distribuirò agli scalzi. -con riferimento a una personificazione. niccolò del
o della datazione di un evento. -con metonimia: lasso di tempo fatto intercorrere
l'imborsita anima loro. -con uso awerb.: a vicenda.
consumano l'un l'altro. -con riferimento a un'azione o a una reazione
esprimerebbero con moltiplicate scritture. -con effetto per entrambe le parti contraenti di
scambio? l. strozzi, 1-81: -con chi parla costui? -noi vedi?
là per suo scampamento. -con riferimento alla salvezza eterna dell'a- nima
e scampanellò al primo piano. -con riferimento allo scampanellio di tram o biciclette
e scampanella una risata. -con riferimento al trillare di un uccello, al
che non fa sentir altro. -con riferimento al rumore prodotto dal frantumarsi di
in una località più sicura. -con riferimento a sogg. collettivi.
di una comune ricerca. -con valore aggett.: indubitabile, certo (
suo stesso san- gue. -con riferimento a religioni non cristiane. desideri
scancellévole, agg. letter. cancellabile. -con litote; incancellabile. f
; ripiano di una scansia. -con metonimia: l'insieme degli oggetti
risultar visibile di tre quarti. -con andatura non rettilinea ma trasversale o,
a pigliarla di scancio. -con valore aggett.: digradante (un terreno
'in foreste disabitate e soli'. -con riferimento a una parte del corpo che offre
più scandalosa di tutte le stranezze. -con uso neutro. fogazzaro, 7-275:
»; chiese ivonne a gismano. -con uso impers. lucini, 4-92:
guarisce i suoi ammalati scannandoli. -con il compì, ogg. che indica la
temperino insanguinato e un omero. -con uso recipr.: uccidersi in duello,
che ognun la pensa diversamente. -con valore iperb. moravia, ix-140:
li canta in note diverse. -con uso enfatico: banco in cui gli studenti
con quell'alzata di testa. -con metonimia: chi occupa un posto di potere
sotto lo scanno del sale. -con metonimia: raccolta di libri, biblioteca.
i confini del campo di morte. -con riferimento a un corso d'acqua.
nei vicoli al passaggio. -con uso recipr.: evitare uno scontro.
ecco solenne cantico, invito luminoso. -con metonimia: trattato di metrica. sassetti
si stancano e cominciano a scapaccionarlo. -con uso recipr. fucini, 30:
le conseguenze delle proprie azioni. -con valore attenuato: allegramente sventato, imprudente,
, vivendo a la libra. -con valore recipr. rappresentazione della natività di
che ha i capelli arruffati, scomposti. -con valore attenuato: che ha i capelli
scapigliatura e frivolezza degli anziani. -con valore attenuato: libertà non disdicevole di
una prerogativa, di un privilegio. -con valore attenuato: inconveniente, svantaggio.
, dell'abito dei benedettini. -con sineddoche: il cappuccio che spesso è
il morso delle vipere. -con metonimia: monaco. pasquinate del
lei era scappato da piangere. -con uso impers. e introducendo una prop.
rendevano sempre più grande. -con valore aggett.: destinato a durare poco
male del tossire e scapucciare. -con sineddoche. giov. cavalcanti, 412
covo in mezzo alle coltri. -con uso impers. siri, v-2-752:
, sf. stor. angheria feudale. -con metonimia: guardia del corpo; schiera
pensare più a gemma. -con metonimia: effetto positivo che può derivare
maggiori neppure tengono conto. -con riferimento a gare sportive (come le giostre
di precop si preparò ad attaccarle. -con riferimento a scontri navali. buti,
con alcune galee di genova. -con uso impers. agostino giustiniani, 256
lana e delle donne sudate. -con uso impers. buonarroti il giovane,
giusto per scaricarlo al filatoio. -con riferimento al mezzo di trasporto o alla
i rifiuti o anche materiale ingombrante. -con si- gnif. concreto: i rifiuti
un prigioniero da prestarci. -con valore attenuato, in espressioni di cortesia.
colico toccando tutte le stazioni. -con riferimento ad accumulatori elettrici, congegni a
, nell'espressione panno scarlattino). -con metonimia: abito confezionato con tale tessuto
una meravigliosa rosa scarlatta. -con riferimento al colore stesso. cantù,
la luna fra i tronchi. -con metonimia: abito confezionato con tale tessuto
lo malmeno un po'duramente. -con valore recipr.: azzuffarsi, malmenarsi
maiale] al popolo credenzone. -con riferimento a una personificazione. barotti,
i fianchi, illividito e nero. -con valore attenuato: incavato, rientrante per
partic. la muscolatura scheletrica. -con signif. attenuato: spellare,
scarne e nodose, nell'uomo. -con riferimento a una personificazione. parini
ro mano. -con uso appositivo. porcacchi, i-444
più eretta, chiamata 'ricciutella'. -con uso appositivo. ricettario fiorentino,
così / le scarpe d'avvio! -con sineddoche: piede calzato. pavese,
una lunga staccionata per parapetto. -con valore aggett.: inclinato, digradante.
e con passi rapidi e frequenti. -con metonimia: il rumore, per lo
scarrozzo e ci si saluta. -con riferimento al veicolo stesso. capuana,
se sia gravata dalla secchia. -con riferimento al moto della girella stessa.
più scarsamente e più tardi. -con scarsa o inadeguata energia fisiologica. stampa
giuoco lo aveva talmente accecato. -con litote: abbondare. d'annunzio,
olandesi scarseggiano di fantasia. -con litote: avere in quantità considerevole.
, stavamo quasi al buio. -con litote: abbondantemente provvisto. b.
il venerdì come tanti turchi. -con uso avverb.: poco. m
come una canna. -con uso awerb. giraldi cinzio, iii-6-102
diffida delle persone svenevoli. -con uso awerb. de marchi, iii-1-67
manco tempo da spendere. -con uso awerb. dondi, 268:
tempo coglie chi scarso lo spende. -con scarsa mano: avaramente. siri,
gratificazione pecuniaria a gli scozzesi. -con riferimento al sacrificio di gesù cristo.
croce del suo sangue scarso! -con significato attenuato: parco, sobrio; parsimonioso
che io abbi scartabellato trentasei anni. -con riferimento a documenti o a registri contabili.
in italia funziona a scartamento ridotto. -con valore aggett.: minore del normale,
gli inetti, gli oziosi. -con valore collett.: l'insieme delle persone
scarto ed un salto indietro. -con riferimento a un veicolo. cassieri,
che avevano contribuito a scatenare. -con riferimento all'intervento divino. leoni,
anella di ferro scatenate e disciolte. -con uso awerb.: in ordine sparso,
delle tracce di sintassi regolare. -con uso awerb. d. bartoli,
e fulminò il ribelle. -con meton.: il contenuto di una scatola
coperta di peluria: un nano. -con meton.: il complesso delle facoltà intellettive
devono essere conservati per lungo tempo. -con metonimia: i cibi così conservati.
per conservare prodotti dell'industria alimentare. -con meton.: il cibo così conservato.
in comune con altri inquilini? -con metonimia. borgese, 1-159: il
aveva veduta girare in paese -la sola -con un passo scattante e contenuto, quasi una
lanterna si allontanava a scatti. -con un movimento rapido ripetuto più volte in
scatto, stando alla larga. -con uso aggetti: rigidamente meccanico. serao
carabinieri eseguirono di scatto. -con valore aggetti: inconsulto. carducci,
, restando implicita la scaturigine. -con riferimento a dio o a una divinità pagana
dell'olivo balzati dal deserto. -con riferimento a una divinità mitologica. papini
delle trincee scavate in fretta. -con riferimento alle cavità dell'orecchio. firenzuola
scavature e profonde tortuose valli. -con metonimia: materiale di scavo. ordini
[rinaldo] urta baiardo. -con grande impeto, senza curarsi delle conseguenze
tanta furia menava a ruota. -con riferimento all'azione di agenti atmosferici o
che cadde scrosciando nella viottola. -con sineddoche: diboscare. - anche assol.
un po'straffottente e scazzottante. -con metonimia. boine, cxxi-ii-99: nel
mordere il collo dalla gatta. -con il compì, predicativo o una prop.
e ribelle di nostra fede. -con sineddoche. trissino, 2-3-167: come
altri, scelleratamente calunniato. -con malvagio inganno. manzoni, pr.
chesia e paesi limitrofi? -con riferimento a soggetti collettivi. bisticci,
40 a 50 scellini per settimana. -con valore di apposizione nell'espressione soldo scellino
indegno / rendere onor divino! -con riferimento al peccato originale. getti,
squisitezza). -con proprietà ed eleganza di linguaggio. p
, sublimissima, sovraumana. -con uso awerb.: con espressioni forbite.
, e i prezzi scemavano. -con riferimento alla ricchezza della grazia di dio
non dove il verso si tronca. -con riferimento a parola bisillaba con una sola
copriva spesso di nuvole fuligginose. -con riferimento a un altro corpo celeste.
ambito della sua delicata pubertà. -con valore attenuato e scherz., come epiteto
i pugni in viso. -con valore attenuato: sconsiderato, scervellato.
lo stimo del comune. -con il compì, oggetto che indica il beneficiario
ci aspettano. e e -con riferimento alle ferite di amore. caporali
del neonato ai suoi primi vagiti. -con metonimia: chi viene barbaramente torturato,
preda dell'altro mostro! -con riferimento alla passione di gesù cristo.
basse rime adorno ed empio. -con valore iperbolico: maltrattamento. fagiuoli,
del mio cuor piagato. -con metonimia: chi subisce angherie, persecuzioni;
un crudo in più forte scempio. -con metonimia; motivo di dolore, di afflizione
e non pietà la stimo. -con metonimia: chi è causa di disgrazie e
non aveano orecchie alcune. -con le dita scempie: con il semplice uso
larga scena i rami apria. -con metonimia: luogo in cui è ambientata
visibilio le dame napoletane. -con metonimia: l'insieme degli attori (in
della luna e una tetra penombra. -con valore enfatico, riferito a una parte visibile
critica stampata sui giornali. -con una funzione occulta nel condizionare gli avvenimenti
anco 'dietro le scene'. -con valore aggett.: che svolge una parte
scala della villa di schifanoia. -con riferimento alla deposizione di gesù cristo.
lui possa essergli di fianco. -con riferimento ai movimenti delle anime dei beati
cuori, basta per renderci felici. -con riferimento alla discesa sulla terra di divinità
sole scendere e morire. -con riferimento all'illusione ottica per cui il
la strada cominciò a scendere. -con riferimento al corpo umano o a una parte
la pace fascinatrice della notte. -con riferimento all'impressione suscitata da una musica
realistici, paralumi d'antiquariato. -con addobbi, con fondali sfarzosi. beoni
dipinta scenicamente e con trofei. -con eccessiva enfasi di recitazione. tommaseo [
andò sempre più affievolendo. -con uso appositivo, nell'espressione disus.
, riconosce il signor filippo. -con riferimento alla discesa nell'inferno. chiabrera
san calogero scetticamente sorrideva. -con cinismo politico. einaudi, 78:
del canto del pastor scettrato. -con riferimento al papa. guerrazzi, 10-584
vicario di cristo redentore. -con riferimento all'aquila in quanto simbolo dell'
la sua legge al mondo? -con riferimento a una divinità o a un personaggio
dentro il profondo dell'acque. -con metonimia: re, monarca, sovrano.
formare i pilastri del grande edificio. -con riferimento al potere temporale dei papi.
lo scettro e 'l pastorale. -con riferimento a una divinità. poliziano,
che ci starebbe dintorno. -con riferimento all'allontanamento da dio col peccato
a cui vi siete votate. -con riferimento alla separazione dell'anima dal corpo
per misfatti atroci altrettanto. -con valore attenuato: uomo malvagio, crudele
ricorsero ad ila- rione. -con riferimento alla donna amata in quanto sdegnosa
lo schermo di me paciere. -con riferimento alla personificazione di amore che saetta
spada e non si ferma. -con sineddoche: palestra in cui si pratica tale
schernevole e il bonario. -con uso awerb. bacchelli [« corriere
, e non apostoli »? -con valore attenuato: ironia. minturno,
a seconda del fiume. -con riferimento alla vittoria di gesù cristo sulla
volto per me ripieno di fascino. -con riferimento al demonio. boterò, 109
scherza tra i fiori. -con riferimento a personaggi mitologici. domenico da
il villano, e spera. -con riferimento a un soggetto inanimato. ciro
cari cibi a parte. -con riferimento a personaggi mitologici (anche con
in graffi, in morsi. -con riferimento a cupido. tasso, 13-i-386
, che scherzo da prete! -con riferimento ad atti libidinosi. bandello,
fiutino alla lontana la schiaccia. -con riferimento alla rete con cui efesto imprigionò
la testa ed un serpente. -con riferimento al passo biblico di genesi 3,
suo verso (un uccello). -con metonimia: accompagnato da schiamazzi, da
, moio! ». -con valore aggett.: molto commovente.
essere schiantato o reciso violentemente? -con valore iperb.: prostrare moralmente (un
ha fatto sempre il galantuomo schianti. -con valore iperb.: soffrire enormemente per
una pallottola in fronte. -con uso iperb. prostrato fisicamente da una
ossa della gamba destra. -con metonimia: straccio ricavato lacerando un tessuto
per il tuo paparino. » -con valore aggett.: altisonante, di grande
di eruzioni cutanee e di piaghe. -con metonimia: la lesione stessa (con
sporcizia e di untume sulla pelle. -con valore attenuato: macchia su un indumento
la soglia di casa sua. -con meton.: soldato che usa tale arma
sonati co. mano, -con riferimento al contenitore di un liquido. cadde
campi di battaglia come sciacalli! -con riferimento alla divinità zoomorfa egizia anubi.
case con isciagurata speranza. -con valore attenuato: che comporta complicazioni,
di- die.. ». -con riferimento al corpo, in contrapposizione all'
o è menomato nelle facoltà mentali. -con valore attenuato: sgraziato, brutto.
e gli scialacquamenti di doro. -con meton.: il rumore prodotto con tale
scialanti / morbidi amanti. -con uso avverb. baldini, 5-75:
. « si sciala ». -con antifrasi. tommaseo [s. v
, scialbo di pelle. -con valore attivo: che provoca pallore (una
colori dal suo amico roberto. -con valore attivo: che attenua i colori,
sera tutto lo scialo. -con meton.: gozzoviglia, baldoria.
automobile al sole di montecitorio. -con metonimia. bartolini, 158: la
da disegno impugnate come pistole. -con riferimento a imbarcazioni o a veicoli.
la truppa sciatta e provvisoria. -con uso avverb. cicognani, 6-142:
e adesso sta pure scomparendo. -con meton.: persona che ha modi raffinati
, più indovinatori che scienti. -con riferimento al demonio. cavalca, iii-45
. di non dar fondo. -con riferimento a collettività. goldoni, ii-878
individuo e per la collettività. -con riferimento a discipline parascientifiche. pindemonte,
una sostanza in tre persone. -con , di scienza o senza scienza di qualcuno•
notizia di scienza certa? -con scienza: scientemente, deliberatamente. to
e un cuore così fannullone. -con metonimia: discorso lungo e pronunciato senza
veder questo scilinguato morto. -con valore avverb. iacopone, 81-63:
discorreva scialinguato e a strattoni. -con sineddoche. ovidio volgar., 6-321
vanitosa e scilinguata, anche blesa. -con riferimento al modo di parlare proprio di
baldassarre carducci, cognominato messer scimitarra. -con metonimia: uomo, soldato, in partic
la picciola scimia di roma. -con uso aggett.: che finge, che
fossi stato io al posto suo! -con riferimento sprezzantemente polemico nei confronti di esponenti
voglio cavarmi la mia brama. -con valore antifrastico. guarini, 344:
il fiore scintillante della mano. -con riferimento a una persona o a una parte
su 'l mar tramontò. -con riferimento, nel paradiso dantesco, alla
prodotto dalla turbolenza dell'atmosfera. -con riferimento all'analogo fenomeno offerto da una
una gran folla curiosa. -con riferimento a personificazioni. l. guicciardini
in piedi, gridando. -con un'espressione sciocca, fatua. alamanni
scioccheria di questo garrulo bipede. -con metonimia: persona stupida. pavese,
nei riguardi intellettuali, orripilanti. -con valore attenuato: spiritosaggine futile e insulsa
qualche volta, la sciocchezza. -con valore enfatico: follia. giraldi cinzio
a fare qualche sciocchezza. -con valore attenuato: capriccio. francesco da
parli in questo modo. -con metonimia: testo pieno di affermazioni insulse
s'insalerà egli? ». -con uso avverb.: in modo insipido.
sarà per qualche giorno. -con riferimento a collettività o al genere umano
il vaneggiar di macometto. -con valore attenuato: ingenuo, inesperto.
fece pensierosa e cupa. -con uso neutro. montale, 3-202:
, / canora discendea. -con uso avverb.: con scarsa efficacia oratoria
bene, sciolgono male. -con riferimento all'azione divina. contestazione. lanzi
, che i mondi scioglie. -con riferimento all'azione dissolutrice della morte.
vita d'enea o di goffredo, ma -con riferimento al teatro o, in genere,
anche il più esile spiraglio. -con valore aggett.: agile, senza fatica
sbavagliata, rimbavagliatela ammodo ». -con riferimento a figure mitologiche. chiabrera,
son armaio dei tuoi segreti. -con sineddoche. maniglia, 1-iii-16: la
dalla destra armata di pistello. -con riferimento a un taglio di capelli, in
una faccia crudel da masnadiero. -con metonimia: la quantità di cibo o di
può essere contenuta in una scodella. -con metonimia: scodella colma di un cibo
sf. scodella di piccole dimensioni. -con meton.: la quantità di cibo che
per un impiegato la sua scrivania. -con meton.: la quantità di sostanza che
, scofacciato il viso. -con riferimento a un'espressione del volto stupefatta
della filosofica loro navigazione. -con allusione a chi è saldo, forte e
diventava in color di ciclamino. -con meton.: roccia nuda. baruffaldi
ch'io ho al cappello. -con riferimento alla pelle di altri animali.
molle e la camicia zuppa. -con riferimento al corpo come involucro dell'anima.
putelli, / cuoce i tortelli. -con uso iperb. ed enfatico (nell'espressione
piatti mutata giudiziosamente in scansìa. -con riferimento a una persona inzuppata d'acqua
della pedanteria e del metodismo. -con uso spreg.: che riprende temi o
con intonazione affannata e singhiozzante. -con uso appositivo. stigliani, io:
vederlo il nostro tito ». -con uso spreg.: che deriva da princìpi
ha fatto un profitto mirabile. -con andatura lenta e solenne. marino,
e gli rinfrescava continovamente. -con uso appositivo. santi, i-278:
purulento, che cola da un organo. -con meton.: malattia caratterizzata da scolo
, / disse cesira. -con allusione oscena. n. degli albizzi
un orrendo e risucchiante abisso. -con riferimento a un veicolo. arpino,
piaghe probabilmente sono uno sfogo. -con riferimento a liquidi vegetali. castri,
da scolpire: la più grande. -con riferimento a dio e alle tavole della legge-
stretta volto all'ingiù. -con uso awerb.: in modo scandito,
i monumenti dell'eterno intelletto. -con funzione appositiva. landino [plinio]
? - il signor babbo. -con allusione oscena. ritmo nenciale, 1-144
c'ha tanto del vomitivo. -con valore iperb.: far venire la diarrea
scomoda realtà a far da padrone. -con litote: gradevole, auspicabile. carducci
guarda pietoso del fratello. -con riferimento all'immagine della tortora, sofferente
sconfortare l'attenzione de'lettori. -con riferimento alla disposizione delle parole o dei
cannoncini, che avevano colpito, in -con meton. grillo, 585: una
gl'incomodi regnar della vita. -con riferimento alla pioggia, al fumo scomposti
e talora con la propria rovina. -con meton.: persona che è causa di
qualche modo, scompisciò l'altare. -con allusione oscena. n. degli albizzi
di una mantiglia andalusa. -con riferimento a rapporti sessuali. parini,
a suonare / la chitarra. -con valore attenuato: importunare, infastidire,
raccontare, ogni tanto cera da -con riferimento alla fissione di un nucleo scomporsi dal
scomposta- mente sulle panchine. -con un movimento disordinato; con gesti incontrollati,
inconsolabile e poi svenne. -con uso avverb. giovanetti paggi, tutti
e dagli uomini. » -con uso enfatico, come maledizione per quanto
quelle buone ma rozze popolazioni. -con uso enfatico o scherz. aretino,
(anche come epiteto ingiurioso). -con valore attenuato: che manca di senso
sacrilego, empio, scelleratamente eretico. -con valore attenuato: immorale, peccaminoso.
maliziosamente indugi l'assoluzione. -con riferimento al carducci, che nella poesia
l'aveva lasciata andare. -con uso iperbolico, per indicare chi è colto
potrebbe partorirsi uno sconcerto grosso. -con valore attenuato: inconveniente, contrattempo,
duro duro, sul auro pavimento. -con veemenza eccessiva e riprovevole; manifestando o
, pare da un carro. -con grande violenza, duramente, con accanimento
ed inopportunamente esser cattivo. -con fatica e difficoltà. porcacchi, i-334
spirata da un'ora. -con meton.: feto abortito. t
per mettere la sconcordia. -con meton.: causa di dissidi, di
di pane e nient'altro. -con uso awerb. cassola, 9-81:
e q peccato sia dimesso. -con riferimento all'azione salvifica della madonna.
. ant. e letter. giuramento. -con valore attenuato: promessa solenne e reiterata
-con uso avverb.: in modo sconclusionato e
e pur sempre sufficientemente agile. -con uso avverb.: in modo sguaiato.
una parola di ringraziamento. -con litote. non sconoscente: grato, riconoscente
mi conoscerà per non isconoscente. -con sineddoche. latini, 3-70: chi
segno è tuo folle ardir. -con riferimento a una nazione, a una città
di sasso / privo d'umanità. -con riferimento a cupido, che non premia
de nula al proxente. -con meton. livio volgar., 2-417
questo vecchio amor mio. -con riferimento all'atteggiamento del popolo ebraico,
tanto diletta da dio. -con riferimento all'atteggiamento di un amante che
fermò e accese un cerino. -con meton.: che appartiene a una persona
; che cerca di passare inosservato. -con uso avverb.: senza farsi riconoscere
prammatiche de'giudizi divini? -con meton.: frastuono, fracasso.
più paziente giobbe sul letamaio. -con riferimento enfatico a un fenomeno naturale.
vi pòn far beati. -con uso avverb. b. davanzati,
ti dica il padre cristoforo? -con l'oggetto di ciò che si consiglia di
, e. lli vi -con riferimento a personificazioni. etasse e guardasse.
dalla più sconsolata tristezza. -con meton. leopardi, 3-137: torna
e rimettersi in cammino. -con uso iron. tommaseo [s.
dieci anni un'altra volta. -con litote: accontentarsi. fausto da longiano
, risplendeva nella mia memoria. -con eufem.: geloso. tornasi di
. non diceva la verità. -con litote: alquanto soddisfatto. g.
oggetto necessario ad arredare la casa. -con l'indicazione della percentuale di riduzione.
non inteso mormorio fra 'denti. -con riferimento al rapporto spirituale che si instaura
quale ci rompono i timpani. -con riferimento a una lotta fra animali.
capo e auninse aseme. -con valore aggett.: contrario, antitetico.
poi soffiava fuori dalle narici. -con scarsa simpatia, con diffidenza. arpino
o di una condizione cosmica o naturale. -con d. bartoli, 6-4-158: quella furiosa
notti del paese. -con riferimento alla peste o alla morte.
noi, conte mio, se avessimo un -con meton.: soldato o reparto militare man
] sei nemica scoperta degli uomini. -con uso avverb. (e talvolta in posizione
tempo che la c'era. -con valore aggett.: privo di copertura o
interna, senza scopo. -con valore aggett.: privo di autentico significato
'scopo': genere d'uccelli dell'ordine de'-con allusione scherz. a una persona testarda,
altro poi, / che la prima paura -con uso enfatico: spezzarsi a causa di un'
che tu possa scoppiare! -con uso iperb. per indicare il travaglio,
: alquanti scoppietti di pianelle. -con meton.: favilla, scintilla.
e da raffiche d'acqua. -con meton.: fulmine. govoni,
per ributtarsi in mare. -con discontinuità, a intermittenza. jovine,
ne piangeva alla dirotta. -con valore aggett.: improvviso e violento (
la scopro appena matura. -con uso recipr. emanuelli, i-198:
perché non si scoprisse nel sonno. -con sineddoche: togliersi il cappello, in par-
temeva di scoprirsi troppp. -con uso recipr. genovesi, 11:
solito, placida e fiduciosa. -con meton.: manifestazione di sconforto, di
ripugnante, repellente (un odore). -con valore attenuato: poco invitante.
lo domina scorciandolo o rallentandolo. -con riferimento all'abbreviarsi del giorno con l'
.. sono fatte di scorcio. -con valore aggetti rappresentato con tale tecnica.
spiritati. manzoni, fer -con litote: memore. mo e lucia,
lasciato insieme ad altri mobili. -con riferimento a uno strumento a fiato.
atropo soletto / e prigioniero. -con riferimento all'organo stesso della vista.
signore e di questo la imagine de la -con riferimento a dio, alla divinità.
disio, ma celestiale. -con riferimento a dio, a una personificazione,
; superare qualcuno in modo umiliante. -con valore attenuato: deridere, sbeffeggiare.
far paura ai ragazzi. -con riferimento alla giustizia divina. segneri,
di chi v'era ritratto. -con riferimento a una personificazione. leopardi,
lunghezza l'umido stellato scorpione. -con meton.: la persona nata sotto tale
somma dal tangente dell'eredità ». -con riferimento ai singoli rami di un'azienda.
. lo scontro riprenderà con violenza. -con riferimento alla pubblica amministrazione. legge 29
sono indizi le scorrenti lagrime. -con riferimento a un corso d'acqua.
pure sgambettare e scorrere. -con meton. reina, i-37: gloriosa
conduttori e perdersi al suolo. -con un doppio senso osceno. aretino,
scorrono per l'italia? -con riferimento a una personificazione. foscolo,
e le grazie lievi scorreano. -con riferimento a esperienze e a vicende spirituali.
scorrevano apredare piemonte e liguria. -con riferimento alla vita, immaginata come un
come un suo sasso. -con riferimento all'oceano, ritenuto, secondo
le vene / miscorra piombo ardente. -con riferimento alla circolazione linfatica nei tessuti vegetali
/ scorre la quiete nuda. -con riferimento al movimento di un corpo.
giamai tende a determinato segno. -con riferimento a dio. sempronio, i-ioi
freno alle scorrerie dei predoni. -con meton.: insieme più o meno
era guercia e di costumi scorretti. -con valore attenuato: non conforme a princìpi
versi scorretti e ridono sgangheratamente. -con valore awerb.: con molti errori,
io scrivo molto molto scorretto. -con parole ed espressioni licenziose. tommaseo [
della nobilissima vostra persona. -con riferimento a coppie di innamorati che hanno
scorruccio sino alla sera. -con meton.: abito di lutto.
/ ballo d'amor, volava. -con l'indicazione del momento o dell'avvenimento
nuovodanno non gravi suo stato. -con valore attenuato: impetuoso. siri,
o quattro neri di scorta. -con riferimento alla disposizione delle costellazioni dello zodiaco
erano in sua scorta. -con riferimento a concetti astratti e personificati.
e i passeggier consola. -con riferimento all'aurora che precede il sorgere
si volgevano affilando i mustacchi. -con uso antifrastico. sermini, 62:
l'entratura nel monastero. -con riferimento a dio o alla fortuna considerati
pratico di qualche rilievo. -con riferimento a dio o alla provvidenza coe.
onne ben sirà ditato. -con uso antifrastico. lacopone, 24-39:
parte. 30. locuz. -con la scorta: insieme, congiunta- mente
affettare e quelli per scorticare. -con riferimento ad animali sacrificali. bibbia volgar
., scortica e male rade. -con uso iperb.: irritare fortemente la gola
la metà del debito. -con uso impers. f. pallavicino,
all'industria o all'agricoltura. -con partic. riferimento allo smembramento politico dell'
amanti clandestini); bordello. -con meton.: pratica amorosa che vi
iscorto nello spingere il remo. -con valore aggett.: raffigurato di scorcio.
non vi so ridire. -con scioltezza, con disinvoltura. corona de'
rimirar l'atra procella. -con riferimento a una personificazione. d.
idea, una tendenza, una norma. -con meton.: l'effetto provocato da
di imbottitura (un abito). -con meton.: che veste in modo povero
per lo più presa con le mani. -con valore aggett.: cucinato in tale
che s'era fatta da bambina. -con riferimento al tormento riservato ai dannati all'
, a modesto scotto. -con meton.: pasto, vivanda, in
di cammino e notti al sereno. -con riferimento al destino ultraterreno delle anime,
/ il sol correa sull'onde. -con valore aggett.: ricco di riflessi cangianti
pian piano mi parve udire lo -con riferimento al fruscio della penna sulla scricchiolio
sodi per inopia della nutrizione. -con valore enfatico, anche in forma iter,
dato scripto de sopra. -con riferimento al libro della giustizia di dio
perdono, per scritto. -con assoluta e conclamata evidenza. dante,
più di cento spirtientro sediero. -con valore aggett.: rappresentato, espresso in
, se bene agguati. -con riferimento a gesù cristo in quanto scrive
scrittura e di santi padri. -con meton.: esemplare manoscritto o a stampa
stamane ho ripreso lo studio. -con meton.: la categoria impiegatizia.
. macchina, n. 3. -con riferimento al funzionamento di uno strumento di
2. stesura per scritto. -con meton.: lo scritto stesso.
2. schioccare (un bacio). -con meton.: guadagno ottenuto con tale tipo
il bestiame a peso morto. -con valore aggett.: ottenuto senza pagare il
scrofola o dalla rachitide. -con riferimento a un'analoga malattia che colpisce
ma può comparire anche nell'adulto. -con meton.: gangola provocata da tale
quello scrosciar di passi di battaglioni. -con riferimento ai denti nella masticazione. tesauro
onde giallastre di pantano. -con riferimento al rumore prodotto dal fuoriuscire dell'
, fredda e tiepida. -con violenza. fogazzaro, 10-296: a
con le loro ansietà smoderate. -con meton. ghislanzoni, 13-165: il
scudo tondo, di cuoio. -con meton.: soldato munito di tale arma
vecchia e sudicia mela. -con meton.: donna di modi molto disinvolti
rezasco, 1035): li -con uso impers. forestieri... non
..., princi -con riferimento al copricapo tipico delle suore della
precipizio la scala di legno. -con riferimento all'andatura stessa. 2.
delle unghie tinte di cinabro. -con riferimento all'andatura di animali. faldella
fie dove / si con -con l'indicazione della disciplina insegnata o che
ricordare: madonna giulia ferretta. -con uso spreg.: insegnamento del vizio,
/ poveri sterpamacchie e rompizolle. -con uso spreg.: luogo o ambiente in
giovani. la scuola applaudì. -con riferimento collett. a quanti vi insegnano,
e forme della vita religiosa. -con riferimento alla filosofia scolastica. b.
per metà soltanto scosso. -con riferimento al terremoto che si produsse alla
luce, scuotono le ali. -con riferimento a divinità alate, come amore,
/ paghi sotto una scure. -con meton.: decapitazione. boccaccio,
tosto ricade in una totale scurità -con riferimento alle tenebre che caratterizzano la rappresentazione
l'aria scura si sereni. -con riferimento a una sepoltura (con una
prepotente vortice del sole. -con riferimento all'eclissi lunare. g.
raggio ch'allumar lo suole. -con valore attivo: che causa oscurità (la
gente piagneva vedendola andare così scura. laude -con valore avverb. c&rtonesi, 1-i-402:
io non voglio usar più. -con riferimento all'essenza di dio in quanto
penna è mossa dallo scrittore. -con valore aggett.: che non è a
vai errando, petulante scurra? -con valore aggett. guarini, 1-ii-2-292:
gesto scurrile con il braccio. -con uso avverb. parini, 1-xv-75:
delle scuse alla sua menzogna. -con riferimento all'intercessione della madonna. laudario
libretto diventato a me estraneo. -con uso neutro. leonardi, iii-920:
e fuggiva le domande. -con valore iperb.: vergognarsi. antonio
discorsi buffoneschi o velatamente lascivi. -con uso antifrastico. c. e.
tenpo per lo so sdegnare. -con riferimento a dio: privare della protezione,
irrilevante, moralmente condannabile o disonorevole. -con valore attenuato: trascurare. francesco
studi vani, i freni. -con riferimento a soggetti astratti. algarotti,
un'azione ritenuta indegna; rifuggirne. -con litote. non sdegnare: compiere volentieri
meno che uomo ». -con riferimento a dio. ammirato, 38
sdegnasse di prender fuoco. -con litote. non sdegnarsi: avere la compiacenza
superbo, ora allo sdegnato. -con riferimento alla divinità. porcacchi, i-374
sdegno tenghi ben per sue scorte. -con riferimento all'ira divina per le colpe degli
, difendendovi dal suo sdegno. -con valore attenuato: irritazione, risentimento dovuto
3. fiero, dignitosamente altero. -con connotazione negativa: superbo, sprezzante.
all'affronto avuto dal papa. -con valore awerb. parini, 511:
e sdentate anche il mordono. -con sineddoche, con riferimento alla bocca,
sdicevole / sarebbe a una fante. -con uso neutro. de'sommi, 53
o a morire altrove. -con valore iperb.: essere gravemente debilitato.
da una benignità affettata e ipocrita. -con meton.: leziosità, sentimentalismo svenevole
comuni della propaganda nazionalsocialista. -con riferimento alla scissione della figura materna in
aggrapparsi ai cespugli di ginestre. -con uso impers. varchi [in canti
e per mangiarne poi le interiora. -con meton.: festa, scorpacciata che fanno
qui, mangeranno dall'oste. -con ellissi del verbo. cavour, vii-321
(se vi pare). -con uso enfatico, per alludere a notizie segrete
agli error tuoi le scuse. -con ellissi del verbo reggente. cavalca,
, molto frutto rapporta. -con le sole proprie doti e forze.
fiera malata nella sua tana. -con il verbo all'indic. cavalca [
secar le spumide onde. -con riferimento a un corpo celeste. passero
la qual punge e seca. -con riferimento alla raffigurazione mitica della parca atropo
la seccàgine sua donna d'onore. -con meton.: persona fastidiosa e importuna.
il muro sopra di loro. -con un colpo di tosse improvviso, con una
, rimbalzar via eccitato. -con un battito sordo. foscolo, xvi-160
tose. disseccamento delle piante. -con impeto. p. petrocchi [s
concreto: insieme di piante o di rami -con forti scossoni. secchi; seccume.
. l'asciugarsi delle reti da pesca. -con meton.: spazio su cui sono
seccante, ma non irrimediabile. -con uso neutro. la mattina alla sera
grano tra verde e seccato. -con riferimento al fiore della verginità. bandello
di legna a secchezza mercantile. -con riferimento alla qualità o alla natura di
dall'ardenza della calce viva. -con riferimento alle qualità della terra, considerata
(una persona, il corpo). -con valore attenuato: che ha il fìsico
vino delle colline di genova. -con meton. malaparte, 7-493: l'
nemmeno lui più crede. -con riferimento a una collettività. mazzini,
, ma chiassoso e sboccato. -con uso avverb. monti, iii-336:
una certa carica di violenza. -con uso avverb. ruscelli, 1-191:
coprì la sua voce. -con uso avverb. pascoli, 176:
gol, beffando il portiere. -con uso avverb. fenoglio, 5-i-1490:
in secco al novilunio. -con uso aggett.: tirato sulla riva (
, in bianco come rape. -con scarsità di beni di sussistenza. bacchelli
la inghiotto così a secco questa. -con uso aggett. arido (un terreno)
quel fettore d'attorno. -con metonimia: l'ano. fasciculo di
che mi sarà possibile. -con esso, con essa (di animali o
2. ampio periodo storico. -con meton.: le persone che vivono
la loro personale sguaiataggine. -con meton.: l'insieme dei costumi dominanti
dal secolo all'eternità. -con meton.: l'insieme degli uomini,
mette l'acqua nella vinaccia. -con uso avverb.: in un secondo tempo
solo alla chitarra elettrica. -con riferimento a parole composte. latini,
della bibbia nel numero. -con riferimento alla graduazione di valori nella farmacologia
l'importanza che essa merita. -con riferimento all'edizione di un'opera che
come potrò assisterti io? -con riferimento alla posizione favorevole di un astro
e tiemme in questo fondo. -con uso avverb.: favorevolmente. boccaccio
la preferenza di sua santità. -con uso ellittico e valore dubitativo, in una
e dell'acqua distruggitrice. -con valore causale; in conseguenza di che.
nelle divine consolazioni della poesia. -con connotazione iron.: chi è chiamato a
nel giorno de l'ira. -con riferimento alle anime beate nella rappresentazione dantesca
molte nobili donne e signori. -con riferimento a cristo assiso sul trono celeste
grido, d'un volo. -con un soggetto collettivo. zon, vatene
avea da fare una cena. -con riferimento a dio e al suo regno.
mentre seggon colà 'prò tribunali'. -con riferimento al giudizio divino. lemene,
per gli ottavi di finale. -con valore d'inter. nell'espressione e sedici
toro la bardella del somarello. -con riferimento alla sede di dio. bruno
tortuosi dettero la tacca. -con sineddoche. m. barbaro, lii-4-159
tumulti e sedizioni di piazza. -con meton.: l'insieme di persone che
/ con bellezza la pallain gol. -con meton. lomazzi, 4-ii-624: tutto
malizia e determinata volontà. -con riferimento all'opera corruttrice e tentatrice del
divisione e per isquittinio segreto. -con meton.: deretano. ojetti,
, la seduttrice di gerico. -con sineddoche. goldoni, xii-934: che
che appare molto gradevole o piacevole -con riferimento a una città. ai sensi
balsamico di segatura di conifere. -con riferimento a supplizi infernali. -sega d'
fare nulla. sanudo, iii-281: quelli -con meton.: taglialegna. vechi di
dei bentivoglio, signori della città. -con meton.: fazione capeggiata da questa
centro del pezzo nmzu. -con uso recipr. piccolomini, 3-10:
seggettari purzì ncoppa alla grata. -con meton.: sedile di una carrozza.
e questa è la reggia. -con riferimento al trono di dèi pagani.
seggio dai soldati di francia. -con meton.: lustro, merito, onore
a richiamarsi a quel seggio un -con riferimento a gesù cristo come giudice delle
di passar nell'alto seggio. -con riferimento a divinità pagane. c.
anelante per salir t'alzasti. -con meton.: dio, in un'invocazione
suo seggio / in pedèo. -con riferimento a una divinità pagana e, in
è di color camuccino. -con valore aggett.: praticato con una piccola
degli astri o di un fenomeno celeste. -con meton.: il fenomeno celeste da
, segnata per domani. -con uso neutro. g. bassani,
segnatura di uomo politico ». -con meton.: concessione di una grazia.
intelligenza sopravanzino gli altri. -con meton.: le udienze, le riunioni
ha presentata la supplica. -con meton.: l'attività svolta quotidianamente
ne usciva assoluto dalle arche. -con meton.: riunione di un principe,
6. segno, contrassegno; sigillo. -con meton.: sigillatura; conio.
di un volume in una biblioteca. -con meton.: catalogazione dei volumi di
tipica di una situazione -bubbone della peste. -con meton.: peste. -essere azzeccato (
per quello che non importa. -con litote: scarsamente, insufficientemente.
dormire, pezzo di sevo! -con meton.: puzzo di grasso rancido o
la patetica segretezza dei vecchi. -con , in segretezza; con, in tutta
lui più ch'altro servidore. -con riferimento alla notte che tutto nasconde.
vostro aiuto mi porgete. -con uso antifrastico. segreto come un dado:
preparavano gli animi alle azioni. -con uso avverb., anche in posizione predicativa
. pulcinella, n. 1. -con , di, in, al, per
terminano le due notti. -con riferimento alla mente divina. dante,
evidentemente, una condanna sociale. -con particolare riferimento agli angeli che seguirono lucifero
inviolabile alla patria sola. -con riferimento a un sentimento, a una facoltà
verde luce della luna nuova. -con riferimento a un veicolo. varano,
fossepiù corto, sarà camerato. -con riferimento all'impaginazione di un libro.
gli alberi di tasso. -con funzione appositiva nell'espressione cane segugio.
adorar, seguir chi fugge. -con uso intr. chiaro davanzati, 74-11
e diegli molte pistolenzie. -con uso intr. serdini, 1-6:
stremo d'europa si ritenne. -con uso intr. sercambi, ii-318:
riprenderle di tempo in tempo. -con grande frequenza. c. papini,
imboscano, l'arrivano. -con riferimento al cacciatore. metastasio, 1-ii-69
misericordia verso dei bisognosi? -con uso intr. storia dei santi barlaam
di mandare costui al bagno. -con ellissi della prep. tommaseo [s
quale seguitò di corto 'lo stivale'. -con la particella pronom. ovidio volgar.
per la vita dei reparti. -con valore aggett.: trasportato sullo stesso
da tavola per sei persone. -con riferimento ai cavalli adibiti al traino di
-per uno sei: sei volte tanto. -con valore enfatico: di gran lunga,
sei: un terzo o la metà. -con valore enfatico: molto meno di quanto
dotato di tale numero di cilindri. -con valore di sf.: automobile dotata di
sale con prodigiosa architettura. -con valore iperb., per indicare una grande
generico appellativo di rispetto: signore. -con uso improprio: scrivano pubblico.
uno di queigruppi di controllo. -con riferimento alle operazioni svolte da un calcolatore
la selleria di suo padre. -con valore collettivo: assortimento di finimenti per
innamorata selvaggiamente di lui. -con spontaneità non moderata dall'educazione né dalresperienza
papero senza fallo alcuno ». -con valore aggett.: rozzo, rustico.
potrebbe comprendere. egidio romano volgar., -con riferimento alla madonna. i-2-19: 1
pigri / soffi dell'austro. -con riferimento all'unione dell'uomo con dio
.. d'un ingegno. -con riferimento al volto di dio. leopardi
guardi a'mia miseri pianti. -con riferimento alla simiglianza dell'aspetto glorioso della
mi mostrò didio tanto sembiante. -con riferimento a lucifero o al diavolo.
del demonio e di virgilio. -con riferimento a personaggi mitologi e alle metamorfosi
, vola per l'aria. -con riferimento a personificazioni. dante, conv
-piacevel so al segnore. -con riferimento alla visione di dio nell'essenza
di ritrovarsi sole al mondo. -con riferimento a una personificazione. fiore [
fuoco, al mi'sembiante. -con , in sembiante di: col pretesto di
miante de pane daieva. -con valore aggett.: che è simile o
nel ciel vedere spera. -con riferimento a figure mitologiche. poliziano,
bel ramo d'olivo. -con riferimento alla dottrina platonica della progressiva ascesa
ora di altra pietra preziosa. -con riferimento al volto dell'uomo in quanto
, moto e vita. -con riferimento all'incarnazione del verbo. laude
morte eterna noi salvar volessi. -con riferimento alla consustanzialità del verbo con dio
coetema al genitor sembianza. -con riferimento alla simiglianza dell'aspetto glorioso della
contenuti extrapoetici che conosciamo. -con valore aggett.: uguale o simile a
vital, / siam fratelli. -con riferimento all'incarnazione del verbo. lemene
, sembola e acquaglietta. -con allusione oscena. commedia della sembola,
patrioti hanno tolto di mezzo? -con uso impers., per indicare un'opinione
quale portammo e alissandro androccho. -con riferimento agli oli o agli infusi che se
ritto a seme; / tien pur -con riferimento al concepimento di gesù. -fare il
, e non per seme umano. -con riferimento alla generazione di divinità, di
l'apparenza è muta. -con riferimento alla dottrina atomistica di democrito e
rifar le già disfatte cose. -con riferimento alla dottrina delle omeome- rie attribuita
per forza di ogni macchina. -con riferimento alla pietra filosofale, in quanto
perda il seme di te! -con riferimento alla popolazione o a un singolo
e vuoto, la madre. -con riferimento ad adamo in quanto progenitore di
/ col tuo dire abissasti. -con riferimento alle specie animali contenute nell'arca
dei sacchetti di sementa. -con sineddoche: il singolo seme. savonarola
3. per simil. sperma. -con meton.: l'atto della fecondazione
nella sua materia imputridita. -con riferimento all'organo sessuale maschile come causa
avanti allo stesso passo. -con riferimento alla durata della notte polare.
militare e un inchino perfetto. -con valore aggett.: semicircolare. carducci
, gli occhi gonfi semichiusi. -con riferimento alle valve di una conchiglia.
descrivendo liberamente grandi semicircoli. -con riferimento alla configurazione a tutto sesto di
a semicircolo guarnita di ballaustri. -con valore aggett.: disposto a semicerchio intorno
messo a nostra disposizione. -con uso scherz. manifesti del futurismo,
semidei che sono gli uomini. -con uso iron. parini, mat.
intelligenza, talento creativo ed estrosità. -con valore attenuato o iron.: chi
le semine ritardate dalle piogge. -con meton.: la coltura ottenuta mediante tale
le giornate, ma fresche. -con meton.: il periodo dell'anno in
fiorini, seminandogli poi tra la -con riferimento a semine mitologiche o folli. plebe
semestrale dei cinque membri del senato. -con meton.: l'insieme dei nominativi
si sviluppa in seguito alla semina. -con litote: spontaneo. bartolomeo da
il senno, impazzire, farneticare. -con uso iperb.: abbandonarsi a comportamenti
seminato: fargli perdere il senno. -con uso iperb.: condurlo a reazioni
testa alla fila di lavoranti. -con riferimento alla parabola evangelica di matteo,
al loro nome il vocabolario italiano. -con riferimento al diavolo. storia dei santi
dal sotterraneo alla superficie. -con riferimento al vortice di polvere che si
: cibo di vita sempiternale, -con valore avverò. riodo di tempo illimitato
o si ripete con continuità; che -con riferimento a divinità pagane. valerio massimo volgar
immortali / in sempiterni annali? -con valore antifrastico: lodato e raccomandato fino
il tempo a venire, per sempre. -con conduce una vita sobria, parca (
essi alle infermità umane. -con uso avverb. romoli, 134:
fondamentali piante medicinali usate nella farmacopea. -con meton.: droga, medicamento estratto
seriamente, semplicemente, umilmente. -con purezza di cuore, in maniera innocente,
infinito. rima. -con riferimento ad animali. petrarca, 141-2
sue guarigioni erano prodigiose. -con uso appositivo. anonimo [c.
volto aria e semplicità celeste. -con riferimento all'immagine della colomba, di
una più facile comprensione e divulgazione. -con connotazione spreg.: interpretazione schematica e
mia madre appena fu incinta. -con riferimento all'eternità di dio. guittone
con noi, api ronzanti. -con valore aggett.: duraturo. b
fatti d'arme e soldati. -con litote non sempre: solo in qualche occasione
fu sempremài divisa in fazioni. -con riferimento all'eternità di dio. buccio
, la capitale dell'assam. -con riferimento alla parabola evangelica del regno dei
di senape la farina più fine). -con meton.: la salsa stessa.
anche le gambe storte. -con uso aggett. soldati, x-58:
inique, al ciel ribelle. -con riferimento ad animali. pulci, 25-326
a intirizzirle. viani, 10- -con riferimento a uno stato d'animo da vec93
ragion loro stiano in guerra. -con valore aggett.: impazzito. brusoni
prendeva piuttosto la via della campagna. -con rafforzamento della negazione. a. casotti
, quello ha li benefici? -con riferimento spreg. al sacerdote, in quanto
disonesto più che gli altri. -con meton.: la motivazione, per lo
, chiamiamolo lo stile. -con uso avverb.: notevolmente. il
tentato dalla donna amabile. -con riferimento alla natura umana di cristo.
mostrò affatto impotente a inten -con il proprio corpo. senso. dere
, o pur intelletto. -con uso improprio: senso morale, interno.
; relativamente a un solo oggetto. -con valore aggett.: riferito solo a
avanzato prussofilo, senza senso. -con valore aggett.: privo di significato,
coleo tra le stoppie invalide. -con riferimento a quella decretata dalla morte.
e misericordiosi nel punire. -con uso impers. caro, 12-i-141:
sangue, tagli di teste. -con uso impers. fausto da longiano,
, più furiosi che mai. -con riferimento all'invasione di tribù d'insetti.
dell'altra una sentina. -con allusione spreg. all'organo sessuale femminile.
solo di sentinella morta. -con riferimento ad animali che vengono posti dall'
soggiunse doversi da ministri fe -con meton.: servizio di difesa e di
finché ne rimaneva una traccia. -con valore aggett.: che monta di guardia
che de me non temesse. -con uso impers. sercambi, 2-ii-146:
non sarà certamente la camera. -con uso impers. caro, 12-ii-226
: sentiva di salice amaro. -con uso impers. giacosa, 1-33:
vostro valore nella conversazione. -con antifrasi: subirne gli svantaggi, le conseguenze
sentita dire il fatto andò così. -con valore aggett.: appreso indirettamente, di
: arte sentitamente religiosa. -con pienezza di sensazioni. ovidio volgar.
scrivesse per sentito dire. -con valore aggett.: appreso indirettamente.
senza alcuno sentore o movimento. -con meton.: parte del corpo interessata da
pò toccar lo suo sentore. -con riferimento a una personificazione. stefano protonotaro
dirupa, spare in bruma. -con litote. non senza: con (e
per fargli sorpassare il diavolo. -con uso ellittico essendo sottinteso il complemento.
-senza termine, v. termine. -con litote. manzoni, pr. sp
fondo, ma ognuno per sé. -con pubblicazione a parte. tasso, ii-591
sale e separatamente ciascuna si alloga. -con sede propria e separata. b.
viso da l'arme. -con funzioni autonome, distinte. ariosto,
aveva fatto poco innanzi separatamente. -con trattativa separata. guicciardini, 2-1-364:
separatismo, attraverso tingi, separatisi (nel -con partic. riferimento agli elementi costitu1871 e
subsistenza, divisa dal composto. -con riferimento alle intelligenze angeliche, e,
-con riferimento alla dottrina atomistica di democrito,
motivi politici, hanno un senso. -con valore attenuato: incomprensione. rosmini,
spalanca per un'altra vittima. -con riferimento alla terra, considerata dopo un
e la più certa morte. -con riferimento ai poli del globo terrestre in
-deluso, perduto (una speranza). -con valore attenuato: sopito. marini
al coperchio d'una sepoltura. -con riferimento al santo sepolcro. anonimo genovese
sotto un cippo bianco. -con riferimento alla terra stessa in cui si pongono
bocca, il rifrigeri alquanto. -con riferimento alla pena degli eretici nell'inferno'
grattacieli del nuovo quartiere. -con uso aggett. arbasino, 7-33:
tutte le vele di sequestro. -con meton.: il bene a cui il
, ti devi vestire da sera. -con valore aggett.: che si indossa in
in preghiere e sacrifici. -con intenzione iron.: tutto compunto, edificante
/ l'altro in vita serbar? -con riferimento agli dèi, al destino, alla
reggere]: 'reggere'si dice -con riferimento, anche scherz., ad atteggiacarducci
fiacco e molto dappoco. -con uso iron., in relazione con un
var. è ven. -con riferimento a una personificazione. sère2, sm
lat. series (v. -con uso iron., e generico. serie
circolo di studi sociali. -con assoluta normalità. d'annunzio, i-009
, serena e spensierata! -con riferimento alla beatitudine celeste. felice da
la sergentina fuanche chiamata giannetta. -con meton.: soldato provvisto di tale arma
di via nazario sauro. -con uso rafforz.: proprio, davvero.
una rapida serie di inchini. -con connotazione negativa: sequela. fagiuoli,
tale concentrazione. - anche ripetuto, -con valore intens. borgese, 1-118:
serotini cascano tutti insino a uno. -con uso awerb. gioberti, 1-iii-490:
il cocchiere era in serpa. -con riferimento al carro del sole. b
cortopassi, dal veleno mortale. -con riferimento a un essere fantastico. ponzela
11. draghetto, acciarino. -con sineddoche: archibugio a serpentino.
-con riferimento all'umiltà della condizione umana nell'
4. figur. prolissità, ampollosità. -con meton.: produrre un fruscio facendo
nel fresco suo sgonnellare. -con riferimento scherz. a un religioso o a
una fonte allo sbocco primo. -con riferimento alla grazia di dio. f
istituzione o di un ente; malgoverno. -con meton.: governo inefficiente e corrotto
in cui si sgozzava atrocemente. -con uso recipr. mazzini, 34-4:
la faccia e le mani. -con uso recipr. i. nétti,
rivaggi e ne sgranano l'oro. -con uso enfatico: provocare la caduta dei
'de- guerpir': sgranchiare. -con riferimento al vento personificato. buonarroti il
che non stava fermo un momento. -con riferimento ai moniti della coscienza. salvini
gl'ignavi che dormono ancora. -con uso recipr.: provocarsi a battaglia.
sgrondo da parere un calvario. -con valore aggett.: fortemente inclinato.
collo, di gamba, quartato. -con riferimento allo strumento usato in tale
d'un gradasso prepotente. -con uso recipr. forteguerri, 4-33:
smossa, sparava ericaricava senza smettere. -con sciagurata volgarità letteraria. bacchetti, 2-xxiii-283
un maroso di ilarità. -con uso avverb. pratolini, 8-273:
mischia a forza di fendenti. -con le armi sguainate: pronto a combattere.
presto finita, per pietà -con riferimento a dio. dante, salmo
con la faccia irata. -con riferimento agli occhi, allo sguardo.
erano d'ogne donne sguardatóre. -con riferimento a dio in quanto onnisciente.
allora davvero eccitare la tenerezza. -con riferimento ad animali o a creature fantastiche,
allo sguardo inesorabile della medusa. -con riferimento, nella lirica delle origini, all'
haime mustrata - ne la tua -con riferimento ad animali. claritate / la mia
schiumasse la pignatta che bolliva. -con uso iperb., per indicare chi,
; godersi la vita, spassarsela. -con valore attenuato: trarre piacere, diletto
imbandito ai marinai per cena. -con riferimento scherz. al mito di medea che
anche con riferimento ad animali). -con meton.: punto nel quale si può
privare qualcuno della vista, accecare. -con valore attenuato: rovinare o affaticare eccessivamente
due righe rimirarla bene. -con allusione oscena. aretino, 23-98:
. privare della vista, accecare. -con valore attenuato: rovinare o affaticare
una sciocchezza del musso. -con valore aggett.: collocato, disposto secondo
piedi su la chiatta. -con litote. non sguizzare: essere immobile nella
pesce l'aveva mai avuta. -con riferimento alla sensazione. calvino, 6-23
-con allusione oscena. mariani, 42:
finsi disattenzione e sgusciai via. -con riferimento a veicoli. bonsanti, 4-63
sgusciata da un mallo velloso. -con allusione oscena. allegri, 4-58:
quel per cui si stanca. -con ellissi del secondo termine di paragone.
male, sì sono contento. -con valore intens. e rafforzativo, specie all'
, 1-iv-297: movemmo per le -con uso enfatico: proprio di un rigido invertenebre
un letale, sibilante serpente. -con riferimento al ronzio insistente degli insetti.
sguardo si insinuava, davano a paola con -con riferimento a una sensazione fastidiosa un turbamento
, verso le capanne. -con riferimento a un mostro o al diavolo in
battendo l'aria a vuoto. -con riferimento a un veicolo. panzini,
e la fiamma sisprigionò sibilando. -con riferimento al suono causato dal passaggio di
in questi paesi di malaria. -con riferimento alla tentazione del demonio in forma
in un sibilo vibrato. -con meton.: petardo che, acceso,
'sic'per quello 'starebbe'. -con valore di sm. carducci, iii-22-307
l'uom sì favorito? -con riferimento scherz. ai cani da caccia.
appiccandovisi su bene la vernice. -con riferimento ad animali, alle loro carni.
coprian siccome li moveano paure. -con funzione esplicativa. registro lucchese del 1268
dal vento dentro al porto. -con funzione conclusiva. ghirardacci, 3-221:
secessione, ma un acquisto. -con partic. riferimento alla scuola poetica siciliana.
in sicilia (una persona). -con riferimento agli abitanti delle colonie greche di
seno, sopra il cuore. -con riferimento al prezzo di trenta di tali
aveva toccato le sponde sicule. -con riferimento all'episodio storico dei vespri siciliani
coscienza di far bene. -con troppa libertà, senza riguardo, in modo
marmo e lavoravo via sicuramente. -con audacia, baldanzosamente. p f.
apparivano a loro alla distanza. -con sicurezza istintiva, senza sbagliare (con
nella piena oscurità della notte. -con padronanza e scioltezza. g. michiel
di notte facendo il male. -con meton.: riparo, rifugio sicuro.
idem, infi., 16-33: la -con uso awerb. fama nostra il
, da tema vinta fue. -con litote: timoroso, dubitoso. dante
zebrino con accento sicuro. -con uso avverb. laude di assist,
quindi palese il varco sicuro. -con uso neutro. ariosto, 24-10:
copia un po'netta. -con uso neutro. poliziano, st.
in quel cortile, sicuro. -con certa conoscenza. metastasio, 1-i-1214:
-con funzione asseverativa, in partic. in -francamente
e demmene sicuro sopra una certa -con certezza, indubitabilmente; di certo.
labbra e spunta le dita. -con sineddoche: ghiaccio, cosa gelata.
impianto della siepe viva ». -con allusione oscena: la regione sessuale femminile,
così pure quelle dei sifoni. -con meton.: getto d'acqua che erompe
mezzo protocollo, con cinque sigilli -con riferimento a quelli, in numero di sette
con più chiarezza che mai. -con più sigilli: in modo indelebile.
a riscontrare sui luoghi. -con valore aggett.: conservato e custodito in
2-151: sembravagli che ama -con valore aggett.: che esprime tale elemento
desolata del foro italico. -con intenzione; in modo allusivo. landolfi
non si può sapere. -con allusione alla morte personificata. carducci,
prendevo né domicilio né cittadinanza. -con riferimento scherz. a personificazioni. leopardi
signoradi tutte le altre virtù. -con riferimento all'anima in quanto dominatrice degli
lor tratto in segnoraggio vene. -con riferimento al cuore e all'anima in quanmoscoli
era grandemente rifacta per uno signióre ch'ebbe -con riferimento a virgilio come guida di nome
moriva nella città di ravenna. -con riferimento a una nazione dominatrice. b
discorso i di lei amici. -con l'aggiunta pleonastica di messere. s
te della terra d'egitto. -con uso iron., per indicare un marito
interviene che crediti di monte, morendo il -con uso iron. signore di quelli,
/ dovunque l'oceàn circonda e bagna. -con allusione al possesso carnale di una parini
lirica cortese, titolo di omaggio rivolto -con l'aggiunta pleonastica di marito. alla
disposata l'anima è donna. -con riferimento all'autorità e alla potestà esercitata
vece a molti licenziosi divertimenti. -con riferimento a dio o a esseri soprannaturali.
-con riferimento ad adamo, a cui dio,
l'inalzava a una grave rassegnazione. -con riferimento al potere esercitato da amore.
fatte parole e non signoreggiò fortemente -con riferimento a dio. alla accesa ira
mi fosse egli caro. -con riferimento alla persona amata o ad amore
, perfezionato all'estremo. -con riferimento a dio. bibbia volgar.
insieme di una annosa decadenza. -con intenzione iron. baretti, 6-205:
e testi sciugatoi. -con riferimento alla supremazia della chiesa romana.
, dio l'aiuti. -con riferimento a dio. iacopone, 91-117
a un'altra città, la -con meton.: periodo di tempo in cui
l'uomo assetato di signoria. -con valore spreg.: atto di forza,
signoria / madonna nostra lia. -con riferimento al potere incontrastato e assoluto esercitato
venga concesso.. ». -con uso iron. monti, vi-122:
il naso arcuato signorilmente. -con atteggiamento dignitosamente altero. aretino, 14-43