sublimi concetti di dante. -come espressione ingiuriosa o anche scherz. pirandello
non per quella via che bisognava. -come gesto augurale fatto a qualcuno nel giorno
realmente esistente in natura. -come vivanda cucinata. bencivenni, 1-121:
in braccio il mio passerino. -come metafora erotica, organo genitale maschile.
anno si sarebbe dovuto fare e non -come nel bilancio 'di cassa '-a
2-253: l'uomo era una pasta frolla -come tutta la famiglia contini, del resto
è dunque questo cotton mather? -come epiteto affettuoso per indicare una persona che
: -e'sono come voi gli lasciasti. -come sono, com'io gli lasciai
e le mucche col campano. -come appellativo affettuoso della donna amata.
rasata, rispondeva con flemma. -come ingiuria. alaleona, 15: bisognerà
di patata', v. spirito. -come vivanda. mazzini, 11-334: dal
sono trasferiti a genova. -come eufemismo, per indicare un rapporto sessuale
paternità. comanda lui. -come espressione di riguardo nei confronti del proprio
lamentazioni di gieremia apostolo. -come appellativo di riguardo riservato a persone autorevoli
è... un senso di morte -come un significato della vita, puro,
a lezione all'università. -come disciplina d'insegnamento universitario (ed è
tecniche di cui si vale. -come denominazione di un istituto ospedaliero. pratolini
ed egli vi si abbandonava. -come personificazione. molza, lxv-6: or
vista ancor l'ultima sera. -come tema iconologico, in pittura e in
angeli e dei patriarchi. -come epiteto del re david, in quanto all'
di rito latino, a volte residenziali -come a gerusalemme -ma più spesso solo '
cosa gli avevo scritto. -come personificazione. latini, i-2281: quando
del trillo del campanello. -come personificazione. divinità venerata dagli antichi romani
, ripiglia la donna. -come formula di scusa. rime inedite,
nostri pazzeroni della cisalpina? -come vocativo enfatico. 5. bernardino da
raccogliere bene, facendo del bene. -come epiteto ingiurioso. monosini, 253:
, mi hai fatto diventare pazza. -come rafforzativo, nell'espressione innamorato pazzo.
del pazzo: che fortuna! -come pazzo, come un pazzo; a guisa
penitenza: è sempre stato così. -come esclamazione, per riconoscere la propria colpevolezza
verso i peccatori della carne. -come espressione di umiltà e di riconoscimento dei
pregate per noi peccatori. -come ingiuria. g. gozzi, i-23-199
tit.: una peccatrice. -come espressione di umiltà. petrarca, 366-73
/ la coltre luminosa. -come unità di valore economico. leopardi,
rispetto umano o che so io. -come epiteto ingiurioso. firenzuola, 758:
questi cialtroni? questi pecorai? -come ingiuria. faldella, i-5-296: un
cassieri, 191: -si curvi. -come , curvarmi. -alla pecorina, massimo
fossero sposati soltanto in municipio. -come epiteto ingiurioso. bandi, 1-ii-313:
simile pecorone, vilissimi guatteri! -come ingiuria. beccari, xxx-4-276: o
quella delle statistiche e delle inchieste. -come materia d'insegnamento nella scuola e nell'
al farsi pedante di fanciulli. -come soprannome attribuito ai ministri dell'imperatore romano
noiosità del pedantismo accademico. -come personificazione. buonafede, 4-6: invase
. - assentì lui con convinzione. -come gli altri -. -tanto peggio.
nel sodo metterete qualche lardello. -come metafora erotica. malatesti, 79:
pelasga e dell'arte immortale. -come epiteto del dio greco zeus. carducci
; / ed aristotele meditava. -come appellativo della dea era. garzoni,
che si chiama osiasi. -come maledizione. mariconda, 2-4-15: dico
la pelle. pavese, 7-86: -come hai passato capodanno? -disse linda.
, per me, non lo conosco. -come è egli grande? com'ei giovane
dei delitti e delle pene. -come personificazione. pascoli, 1299: mentre
occuparti della cosa, come avvocato. -come avvocato, no, -rispose secco il
col pendaglio d'oro. -come vocativo scherzoso. aretino, vi-413:
.. era perfido ghibellino. -come attributo degli atei, dei miscredenti e,
la pergola scarruffata de'capegli. -come soggetto pittorico, usato per la decorazione
osteria gli era dolce sedere. -come soggetto pittorico, usato per la decorazione
facciano fuori con la pistola? -come titolo di un'ode del panni.
delle testimonianze che rendevo a gesù. -come personificazione. petrarca, ii-1-84: armate
, sì al vivo eran dipinti. -come figura tipologica nell'ambito dell'iconografia.
questa la persuasione filosofica. -come personificazione. bruno, 3-565: ove
, bionda, rimasta zitella. -come arma offensiva o difensiva o come oggetto
la malinconia] ad almanaccare, a -come babbo diceva -perticare la luna, scoprendomi
il cerchio delle nostre botti. -come metafora oscena. n. degli albizzi
soffiar dagli angioli perversi. -come attributo d'amore, in quanto causa di
-pesce volpe: v. volpe. -come personaggio di leggende e miti. storia
egli aveva gittato in mare. -come simbolo cristiano, in quanto il gr.
vengono su a pancia all'aria. -come alimento. romoli, 69: pesciolini
e dal dorso scuro. -come metafora oscena. r. acciainoli,
corso d'acqua, un lago). -come attributo antonomastico del mare (ed è
e col motto 'meliora latent'. -come metafora o allusione sessuale. contile,
era addetto a pestare il pepe. -come epiteto spreg.: persona da poco
il sale entro il mortaio. -come organo inserito in un macchinario complesso usato
tuo artiglio, come ora. -come elemento decorativo in un oggetto o in
duco morto un peto. -come insulto, in espressioni volgari. esofio
c'è la pettegola. -come epiteto offensivo e ingiurioso (per lo
petto un peso intollerabile. -come fonte dell'ispirazione poetica. -petto delle
cotta per il signor silva? -come epiteto ingiurioso. goldoni, iv-199:
la moglie. -non è vero. -come , non è vero? mi tratti.
m'hanno parlato è laggiù incastrato verticalmente -come un quadro incassato -nella profonda spaccatura geografica
piacere della maiestà divina. -come personificazione. rinaldo d'aquino, 95
il piacere di scrivere. -come personificazione. parini, gtomo, ii-270
me, subito allentò la stretta. -come personificazione. g. bargagli, 1-177
d'acqua carestia. / orlando disse: -come buon fratello, / morgante, vo'
non viene a piacere. -come ha voluto. leoni, 247:
caduti i diritti di prima notte. -come epiteto. ser giovanni, 3-481:
della decima piaga d'egitto. -come termine iperbolico di paragone o allusione scherzosa
seccata di tutti questi piagnistei. -come espressione di contrizione, di pentimento.
rapidamente i danari dei vagabondi. -come motivo iconografico. fr. colonna,
dolor di molte pugna. -come imprecazione. deledda, ii-387: -il
no è una piantagrane rabbiosa. -come ingiuria. bocchelli, 20-116: -meno
collera, scoppiava in pianto. -come pena infernale. giamboni, 10-151:
girasti [o dante]. -come mezzo di mortificazione, di penitenza o
una gentil voce di pianto? -come personificazione. canzone æl fi'aldobrandino,
impastata con acqua e sale. -come copertura e rivestimento di materiali meno resistenti
orizzontalmente al disopra dei ponti. -come strumento musicale a percussione. relazione anonima
né ariento né amenduni. -come personificazione. re enzo, 221:
faza in lei ripausu. -come implorazione per ottenere misericordia, indulgenza,
di vostra moglie che ne seguì? -come io ho poi inteso, dopo la mia
il pane riducendolo una poltiglia. -come ordine impartito a un cameriere. da
la voglia di fare il solista. -come ingiuria. cassieri, 11-104: insensibile
s'addicono al luogo. -come titolo di un'opera di carattere enciclopedico.
per porvi sopra un'altro cannone. -come inter., per esortare a lasciar libero
tasca e succhiare a turno? -come picce: attaccati l'uno all'altro.
ma grande in mia mina. -come vocativo di commiserazione. buonarroti il giovane
altrui a fare qualche cosa. -come incitamento a un cane per lanciarsi contro
i piccolini restavano addietro. -come epiteto vezzegg. a una persona adulta.
sembravano bambinucce dell'asilo. -come appellativo di sovrani particolarmente bassi di statura
esteta anche nella sua resurrezione morale. -come epiteto. faldella, ii-2-108: testa
è una piccola borghese'. -come epiteto. bemari, 3-143: «
quei bimbi pidocchiosi e ignudi. -come ingiuria che esprime spregio generico. libri
piè come tristo giullare. -come fanteria. guicciardini, 2-1-262: se
/ co'piedi il timo. -come ingrediente di determinati piatti. aretino,
per colui che la esercita. -come attributo di dio stesso. cesari [
. non c'è altro. -come personificazione. re enzo, 218:
e lui è solo. -come implorazione. -anche nella forma per pietà
santi) nei confronti degli uomini. -come attributo, unitamente alla giustizia, di
dispregia la sua vita ornai. -come interiezione. bonagiunta, lxiii-61: gentil
inver'me vostro core. -come personificazione. onesto da bologna, i-35
eterne a sensi altri destina. -come epiteto di enea. dante, conv
come se fosse infetta di tradimento. -come elemento di un toponimo, per indicare
da far muover le pietre. -come termine di paragone superlativo e in similitudini
pietre, biocche e granate. -come peso lanciato per esercizio atletico. bisticci
tempo appena avvenuto lo scoppio. -come segno di festa. g. f
i ricchi germi. * -come travestimento in occasione di una festa,
ha? -trovasi in man de'birri. -come birri? che hannolo / pegnorato per
una nazione che vale poco. -come personificazione. giamboni, 10-51: quelli
a bollire sopra il fomelletto. -come metafora oscena dell'organo sessuale femminile.
mal, se tu l'avessi! -come ? / -dico così per dir. avrei
benefici e non per beffe. -come epiteto affettuoso. aretino, vi-85:
pinocchio, sopra gli zigomi. -come metafora oscena. machiavelli, 1-viii-336:
tremolo / sguardo cercando il ciel. -come epiteto di un personaggio storico o letterario
pio figlio d'anchise. -come attributo di maria vergine, in partic.
e la nostra donna l'aiuta. -come ? -col far che la colga di piatto
altro n'integra e ne subbiima. -come simbolo del pianeta saturno. fausto da
piombo del comune di parigi. -come avvertimento minaccioso e in espressioni intimidatorie.
traversò al marciapiede dirimpetto. -come espressione convenzionale o gergale di allarme,
acqua. 27. locuz. -come quando fuori piove: formula mnemonica formata
coppia di pippioni amorosi. -come vivanda cucinata. sassoli [in mazzei
e appiccò fuoco alle mura. -come epiteto ingiurioso. c. gozzi,
e si vede nell'acqua. -come segno di disprezzo e di ingiuria (sia
anni non se ne ricordano più. -come titolo di raccolte epistolari (accompagnato dal
commercio e la navigazione. -come nome di un'imbarcazione. tesauro,
con un pezzetto di gesso. -come formula di preterizione. g. m
notte uno orciolo al piumaccio! -come segno di distinzione in particolari cerimonie.
volo ibis bianchi e pivieri. -come vivanda. messisburgo, lxvi-1-267: arzavole
del circo il plaudir fremente! -come formula di congedo dal pubblico nelle rappresentazioni
suo fante grosso. betti, i-219: -come avete trovato il tdrreno? - un
tutto è il nulla? -come personificazione. buonarroti il giovane, 9-44
dietro i poggi del chianti. -come toponimo. machiavelli, 14-i-557: levomo
, tratterò, penserò). -come rafforzativo enfatico. -molto e poi molto
-chiese il bambino. e cupris: -come , poi? non ho permessi, non
che mi solleticavano la nuca. -come modo conclusivo, anche iron. e iterato
intronizzazione del primo papa polacco. -come soprannome. l. pascoli, iv-1-128
che a fare scatole di cartone. -come ingiuria. palazzeschi, 5-273: che
a parte, dona di più. -come personificazione. f. f. frugoni
politica letteraria'dei compilatori). ma ero -come dire? -troppo., lungo
, con cui portatovisi aristotile, osservò -come egli lo scrisse poi ne''libri politici'
sua vita o la sua morte. -come strumento di divinazione o di giochi d'
una pollanca di stia. -come vivanda cucinata. romoli, 177:
chiamare arruffamatasse e pollastriera. -come epiteto ingiurioso. lotto del mazza,
, ma non leggeva. -come epiteto ingiurioso. carducci, ii-1-10:
ne porti l'amica. -come epiteto ingiurioso. moniglia, 1-iii-50:
, ubriaco, bestemmiatore. -come epiteto ingiurioso. caro, i-215:
ti piace fare il poltrone. -come epiteto ingiurioso. sercambi, 2-ii-101:
ti si taccia di poltrone. -come epiteto ingiurioso. serafino aquilano, 125
egli non faccia buona cera. -come epiteto ingiurioso. cantari cavallereschi, 57
ch'ella vi aveva condotto. -come imprecazione. c. dati, 3-163
. la prolungata poltroneria. -come personificazione. bemi, 12-34 (i-309
cadmo che trovò l'alfabeto! -come epiteto ingiurioso. a. pucci,
mazzo di fiori artificiali. -come simbolo araldico. lucini, 11-95:
dar d'un altro pome. -come titolo di antiche opere didascaliche (a
pesta ritmicamente la propria pompina a pedale -come gonfiando un materassino da spiaggia -senza cambiar
giorno presso a mancare. -come personificazione. l. dati, lxxxviii-i-404
! con quante stringhe / v'allacciate? -come un di quindici anni. =
nel foco el fo iettare. -come grido di incitamento sedizioso. libro del
protezione delle placide bestie. -come vivanda: porchetta. panzini, iii-136
fanno certe graffiasanti ch'io conosco. -come 'pòrchita'? che vuo'tu dire?
un porcino od una vescia. -come vivanda. montale, 3-261: non
russava che pareva un porco. -come segno di odio e disprezzo per una
della strada scannandolo da porco. -come simbolo di vizi umani come la lussuria
a calunniarlo. pavese, 7-90: -come va questo numero? -dissi. -quel porco
. -e scappato a milano. -come soprannome. boccaccio, dee.,
una mezza dozzina di minorenni. -come ingiuria. calvino, 6-105: -faccia
fra rivà e la mesola. -come simbolo (per il colore) della verecondia
, di bisso per purità. -come simbolo del martirio. segneri, iii-1-200
porta del palcoscenico il macchinista. -come simbolo araldico, nello stemma di una
nomina per ischerzo posapiano. -come soprannome scherz. buonarroti il giovane,
la triste, se non proprio squallida -come taluno mi diceva -vai di mugnone.
, / all'italia un difensori -come epiteto della madonna e con riferimento al
le loro possessioni sul corpo umano. -come metafora sessuale: organo genitale femminile.
possibile, un fatto. -come personificazione. bruno, 3- ^ 5
essere rivelato. aretino, vi-521: -come tu conosci ch'io sono io,
'postmoderno'si presenterebbe -almeno in prima approssimazione -come un superamento del 'pathos'della novità
/ offrirvela in dono. -come interiezione, per indicare un'aspirazione,
e la proclama provvidenziale. -come personificazione. bruno, 3-565: la
, dolcezza. bacchetti, 1-ii-181: -come va la salute? -da poveri vecchi
maggiori, / già screditati cittadini. -come personificazione. monte, 1-viii-88: cui
simile al pellicano di solitudine. -come esci. fagiuoli, 1-1-318: naso
, un precettore dell'umanità. -come appellativo di gesù cristo. bibbia volgar
fatto dormire sul sofà ». -come se si trattasse della stessa persona,
autorità fosse librata e pari. -come appellativo o titolo di onore. f
anel d'amore. -come epiteto di san giovanni battista, in
irruzione dei covanti istinti predatori. -come appellativo di minerva e di giove in
prima della predazione delli tesauri. -come personificazione. bruno, 3-815: vada
. 6. locuz. -come sonare a predica: a lungo e
imbriani, 9-25: io fo -diceva -come que'predicatorelli che dimostrano con paradigmi la
abbeverati capaci de vita eterna. -come personificazione. bruno, 3-568:
e gli si accostò timidamente. -come tecnica oratoria. latini, rettor.
salire sul palco scenico. -come titolo di qualificazione di una ditta, di
pafiini, iv-98: dante non è mistico -come alcuni, poco pratici del linguaggio teologico
sere arecco e il buon tristano. -come appellativo onorifico. laude cortonesi, 1-i-290
artigliati. come le poiane. -come vezzegg. scherz. per un bambino:
: sì, sì, ucciso, ucciso -come in sogno, ma veramente ucciso!
un dipresso: v. dipresso. -come presso: a quale distanza. boccaccio
facile né cattare il sonno lieve. -come riferimento alla non comune eccellenza di qualità
] per un segreto convegno. -come anticipo dello stipendio, del soldo.
. amministra così la tetrarchia? -come personificazione. bruno, 3-568: là
va strale a berzaglio. -come ordine, invito o esortazione ad affrettarsi.
per esprimere la sua ammirazione. -come epiteto di un santo. stampa periodica
. firenzuola, 669: -come vuo'ch'i 'faccia? -dirowelo,
noia e di prevaricazione. -come personificazione. bruno, 3-562: da
semplice, quasi sciatto. -come si conviene a ciò che è considerato prezioso
di porre e renderle note. -come formula epistolare di cortesia. g.
-come generico epiteto elogiativo o ossequioso. f
freddo cenere nell'urna. -come , da, quando, tosto pria:
monaci della redenzione ae'prigioni. -come raffigurazione scultorea. -per anton. i
vede! -mi diss'ella la prima. -come finalmente? -risposi io -ci siam veduti
). de amicis, 17: -come primo della scuola, -gli disse il
di principale si prese il tutto. -come appellativo colloquiale o ironico per alludere a
tutti al principal inizio. -come argomento specifico e fondamentale. leggenda aurea
quale ella intervenne principalmente. -come membro principale di una lega. guicciardini
ferdinando gran principe di toscana. -come personaggio favolistico. c. gozzi,
: si levò su timoteo e disse: -come , donna? io non ho mai
se non biancheria. serao, i-460: -come state? -domandò il delegato che voleva
attimo il cielo di nerissime nubi. -come epiteto biblico attribuito a dio. bruno
sacro sulla barella delle processioni. -come parodia blasfema. pacichelli, 1-466
g. m. cecchi, ii-197: -come va al paese? -eh! che
bisogna fu breve: constatazione del decesso -come si dice in gergo legale -, processo
prodezza, odiando la morte. -come personificazione. carducci, iii-10-7: la
l'egitto e gli egiziani. -come personificazione. bruno, 3-568: l'
: -mi trattate come un ospite.. -come un ospite, rispose la mamma sorridente
prodotto. periodici popolari, i-603: -come potremo fare per accrescere la somma generale
savonese, nobilissimo poeta della età nostra -come narra il suo conterraneo angelo grillo -
ne levao e conforto / sia morto -come gli ò profetato. sannazaro, iv-220:
simile a quella della mamma. -come personificazione. bruno, 3-818: vadano
-come epiteto ingiurioso. pirandello, 0-865:
alto ciel progenie nuova. -come espressione riferita, per lo più con intento
cuore si ha anco noi. -come ingiuria generica. goldoni, xi-745
alla vita una frenesia insperata. -come personificazione. bruno, 3-566: alle
teneva per me del proibito. -come formula di regolamenti. pirandello, 7-1341
, 4-29: gli uccelli, amorosissimi -come tutti sanno -della prole, espellono dal
: -a quest'ora 10 avrei risoluto. -come ? -una bellissima promissione fra voi altri
con quelle del mentovato rossi. -come personificazione. bruno, 3-818: vadano
i remi), ecc.. -come inizio d'una conversazione telefonica (ed
; dei prontuari e delle tabelle. -come titolo. segneri, iii-1-5: riferisce
me di tal imeneo. -come epiteto di divinità femminili, in partic.
ebbe pronubo il boaro. -come epiteto di un dio, in partic.
, robusta e valorosa. -come forma colloquiale per introdurre un discorso.
sindacato piccoli proprietari immobiliari. -come apposizione. pascoli, 1-462: perché
... una succinta descrizione. -come possessivo della seconda persona: tuo.
nella propria infamia noti. -come rafforzativo accompagna un altro agg. possessivo
le palpebre bistrate d'azzurro. -come apposizione. g. gozzi, i-27-108
frasi-cliché e di aggettivi squalificativi. -come ingiuria. bacchetti, 18-i-526: -
e anzi una collera ontosa. -come personificazione. giamboni, 10-50: quelli
continuarono nelle loro faccende. -come formula epistolare, precedente la firma o
: bisognava provocale una crisi -le dissi -come si scuote un orologio per rimetterlo in
regno proprio della previdenza divina. -come personificazione. bruno, 3-865: de
), bensì della provvidenza. -come esclamazione di stupore o di impazienza.
le abbia recato oltraggio. -come appellativo. laude cortonesi, 1-ii-187:
frettolosi se ne ritirano. -come esclamazione, per invitare alla calma, al
, die gran travaglio alle menti? -come appellativo onorifico. sercambi, 2-i-20:
altre non possono essere. -come personificazione. giamboni, 10-56:
, dialettica e metafisica. -come attributo di dio. dante,
di merli, frusci di serpi. -come siepe e recinzione per proteggere campi e
la faccia e le mani. -come ingrediente di decotti e infusi. ricettario
nisse di bere e rispose: -come puoi tu affermare che gli animali
ad essere cauti ci ammaestrarono. -come personificazione. r. roselli, lxxxviii-ii-429
sotto il muro, tacendo. -come gesto per esprimere un particolare stato d'
molte pugna, poi nel forno. -come gesto simbolico con cui il penitente,
comari si fermavano a posta per domandare: -come sta il 'reuzzo '? che
la similitudine del metallo. -come unità di misura del tempo: attimo,
tanti spilli intorno un puntaspilli. -come soprannome dato a una persona in relazione
qual particelle e ornamenti intendete voi? -come , in greco, 'men ',
libertà. tarchetti, 6-i-406: l'uomo -come colui che tende sempre all'ideale -raramente
ci ha punto un diecino? -come risposta negativa a una domanda. bresciani
gli aliti punto d'intorno. -come rafforzativo di un'interrogazione, anche con
fermato, ò smesso. -come interiezione, per indicare o per introdurre
di pupattole senz'età. -come apposizione. carducci, 111-16-267: incredibile
hai fatto la tua enterocolite. -come appellativo. la capria, 1-105:
rivoluzionario della scultura egli può quindi dirsi -come del resto ogni grande artista, e
vivere in purità di cuore. -come personificazione. petrarca, ii-1-86: bella
aperto bocca, purtroppo. -come risposta affermativa. manzoni, pr.
per questo son qui. -come esclamazione per indicare disappunto, amarezza,
beffardi, dispettosi, crudeli. -come personificazione. giamboni, 10-51: quelli
anni arrotolati sulla colla indurita. -come grave ingiuria, riferito a persona immonda,
e me tua sposa accolto? -come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche
e per pagar la veste. -come appellativo rivolto a un frequentatore di prostitute
-come appellativo o epiteto ingiurioso, per esprimere
, di muco e di pus. -come epiteto ingiurioso: spregevole moralmente o intellettualmente
.. della costruzione. -come epiteto dato all'antica roma a partire
per portarsele in barca. -come rafforz. nelle espressioni paesano, villano
intelligenze? d'annunzio, 8-73: -come ? chi sono? sono i parenti di
ingenua e limpida visione del vero. -come per esempio. castelvetro, 8-1-38:
, di modelli fortemente televisivi. -come forma di violenta accusa nei confronti di
interlocutore era come annientato. -come forma di ingiuria nei confronti di chi
con un quanco d'ebano. -come espressione tipica del linguaggio ricercato e solenne
non credo che si possa ottenere. -come rafforzativo dell'agg. o del pron.
di tempo. piccolomim, 8-214: -come cornelio? adesso adesso l'ho lasciato
che se ne confessasse mai. -come . m. villani, 10-33
un bel mattino limpido sonoro. -come personificazione. faba, xxviii-15: noi
quarta. d'alessandri, xcii-ii-228: -come averò tirato il mandritto, il quale mi
i quarti, le libbre. -come misurazione o stima approssimate. -i tre
del presidente roosevelt, volpe finta! -come , l'altra volta, ai quattordici punti
di quelle., di quelle.. -come vorrei dire? - problemucci filosofici da
quattro destro come un gatto. -come espressione di scherno. baretti, 3-418
quattro / burberi e minacciosi. -come due e due fanno quattro: v.
. due, n. 8. -come quattro e quattro fa otto (anche ellitticamente
folte quercete / fuggono. -come toponimo. viani [in « lingua
su queste terre d'altipiano. -come toponimo. lastri, 1-3-218: a
non ne riceva ristoro. -come simbolo di forza, di robustezza, di
volta il ben nocchiuto erede. -come simbolo di stati d'animo di tristezza,
or querce et olmi. -come simbolo di lunga vita o della lunga durata
dà l'impulso ai grandi ardimenti. -come titolo di opere filosofiche o scientifiche,
la cima d'una giovinetta palma. -come espressione di vicinanza o presenza ideale (
amore è una quiete accesa. -come personificazione. ariosto, 14-80: né
. -se mi deste quattro quinari. -come ? nei mulini si parla per quinari?
un libro grosso com'un calepino. -come espressione propria del toscano. giroldi,
abbia dato nel pazzo da novero. -come espressione propria del toscano. giroldi,
tradizione morale dei quiriti. -come attributo dei membri della classe equestre romana
non lo sentirà dalle finestre. / -come ho a fare? -un'altra cosa e
la rabbia gli è sbollita. -come personificazione. s. bernardino da siena
cominciò a menare pugni e calci. -come epiteto ingiurioso. bastiano di francesco,
s'ode suonare a raccolta. -come segnale marinaresco. cravaliz [gómara]
mandinlo a li frati. -come formula di congedo in un componimento poetico
che gemeva e si raccomandava. -come formula di commiato al momento della partenza
, spartendo, racconciando. -come augurio iron. o antifrastico. d'
vogliamo dirgli di no. -come appellativo scherz. o iron. rivolto a
fermati gli auditori a considerare: -come , costui dice la terra muoversi? che
loro ragguagli tecnici e storici. -come titolo di un'opera biografica, storica o
modello della con- stituzione. -come titolo di opere letter., in partic
ragione del suo forsennato dinamismo. -come , quanto la ragione comanda: abbondantemente.
convincono per improbabili quei rigori. -come logica o necessaria conseguenza; conseguentemente.
la gran fersa / dalla stoppie. -come simbolo araldico. burchiello, 2-32:
lisce di latte e sangue? -come un tordo colto alla ramata: violentemente
il fuoco nel camino. -come simbolo araldico. v borghini, 6-iii-302
rammenta. d'annunzio, iv-2-461: -come rammenti tuo padre! -soggiunse con la
qual forsennato alzò le voci. -come invito alla pacificazione. monti, x-2-262
rocchio di pirite di ferro ramosa. -come epiteto di una regione geografica ricca di
i ramucefii teneri d'ulivo. -come figura su una moneta. a.
in becco un ramucel d'ulivo. -come premio pubblico. vettori, 55:
se tu scoppi '. -come personaggio di favole. dante, inf
sul nemico! -sì, ma come? -come ? a ranghi serrati!
raccolta di naturali cose. -come appellativo scherzoso e affettuoso, riferito in
'pare un ranocchino '. -come appellativo affettuoso o scherz. di bambini
(15 agosto) sia nata. -come asino sape, così minuzza rape: è
attende a quello inimigo ravaxe. -come appellativo della xxi legione dell'esercito romano
di fantasmi! bechi, 2-195: -come si fa prezioso! -mormorò essa con
vittima un'anziana contessa. -come personificazione. bruno, 3-568: da
rapita. gadda conti, 1-254: -come balla! -esclamò il venturini, con tono
, il trattato di londra. -come apposizione. garibaldi, 3-113: se
te lo fo rasciugar presto presto. -come rasciugare? -tu non intendi; te
vetro polveroso rasa di caramelline. -come rafforz. dell'agg. pieno.
mandante. romagnosi, 4-1330: -come si può riguardar la ratifica?
, gratulando facil pastura. -come esortazione ad agire con fervore e sollecitudine.
col famoso ratto delle sabine. -come soggetto in una rappresentazione pittorica, scultorea
di dire cadena e rave. -come epiteto offensivo. goldoni, vlii-786:
del buon re carlo alberto. -come apposizione, dopo il nome proprio del
. popolo1, n. 1. -come personaggio tipico della narrativa popolare. collodi
pasquale? -non lo so in verità. -come potrai ricapitargli la lettera? -e1 m'
successo varie volte che io dovessi leggere -come si dice? -allibito la strana colorazione
), tr. ant. affidare una -come formula epistolare, per esprimere ossepersona alla
refrigerio: l'oblio. -come personificazione. bruno, 3-564: conseglio
buondì, / ho qui certe rigaglie. -come dire? / -un panie- rin di
regaietto per la tua festa. a me -come sai -le ricorrenze aumentano l'angoscia;
trame d'onne fetore. -come nome di scherno rivolto a giulio cesare,
, dama. giacosa, i-83: -come va la partita? -do scacco alla
- diffizioso, sei diffizioso. -come epiteto della luna. salvini, 48-108
suo amico, un italiano, un -come si diceva allora a trieste - regnicolo
il re, la reina. -come figura nel giuoco delle carte o dei tarocchi
, relapso e da non fidarsene. -come pari. pass, di una forma verbale
. moto1, n. 1. -come attributo di una determinata grandezza (come
si può rendere la stessa lode. -come personificazione. iacopone, 51-51: piango
sandra non è l'anfora, ma -come pare giusto -la renana, a collo
e dove? - al rendevusse. -come ? che rendevusse? stratico, 1-i-386:
né qui replicarò con tedio sowerchio. -come inciso. b. fioretti, 2-5-175
commesso che non se gli faccia imbasciata. -come t'hanno così risposto, non
della società in isviluppo. -come personificazione. bruno, 3-566: il
per novantanove giusti sempre fedeli. -come espressione di umiltà. cavalca, 20-501
istà qui in questa camera. -come formula di commiato epistolare che precede la
io fare in tuo servigio? -come attributo della madonna, in quanto madre
cerchio ove insieme respiravano e palpitavano: -come ti potrei guarire? -ridurre
senza misericordia. bacchetti, 18-ii-606: -come c'è cascato bene! / -com'è
: un trionfo di vermicelli. -come apposizione. fasciculo dì medicina volgare,
e principalmente della sacra. -come insegnamento universitario, identificabile, in passato
mai raffreddare rammi- razione. -come personificazione. bruno, 3-567: le
popolarità, ma temono il popolo. -come nel papa, così m tutti avrete retrocedimento
la musica vien attaccata con retrospettiva civetteria -come un neo sotto il naso di una
retta alla sua piccola mano. -come invito ad accogliere una richiesta. giuliani
così cantava un buggeron toscano. -come appellativo onorifico degli appartenenti al clero (
.]: il reverendo rabbino. -come espressione di ossequio o di devozione verso
mondo il mezzo in trono tieni. -come generico titolo di rispetto. boccaccio,
la contessa riaccompagnando il medico... -come ha trovato stassera la mia ragazza?
che egli si ripropone poi -naturalmente -come eroe da riattualizzare attraverso le cerimonie religiose
a ribaciarci / - addio. -come manifestazione di affetto verso un animale.
chiose ed epigrammatiche sull'avvenuto. -come apposizione. cellini, 2-30 (356
tecnica. alberti, 316: -come la terresti voi vestita? -pur bene:
mano sotto il capo riccétto. -come soprannome. pasolini, 1-1: era
chi incassa più di quanto spende. -come attributo dell'onnipotenza divina. fra giordano
dell'onnipotenza nel creare. -come personificazione. bruno, 3-675: la
pubblicato a londra nel 1717. -come segno grafico nella correzione delle conti,
per la gente dotta? -come titolo di giornali ottocenteschi. tommaseo [
ricognizione di oggetti già fatti. -come traduzione del titolo dell'opera di san
aue e mezzo alla ricolta. -come periodo di computo rateale. nuovi testi
al padrone. foscolo, rv-359: -come andrà egli il riccolto quest'anno? -
piccolo ricordo lo faceva tremare. -come titolo di opere autobiografiche. d azeglio
mi doveva essere di ricordo. -come titolo. g. morelli,
libro di ricordi di marcaurelio. -come denominazione di un gioco. c.
delle ricreazioni di dio. -come titolo di opere volte a indirizzare a svaghi
messa accanto. gli accarezzava la testa: -come va che hai i capelli lunghi?
squallide piramidi / del busso. -come epiteto di venere che, secondo la tradizione
ridere, oh che ridere! -come manifestazione di gioia, di tripudio.
storie per una ragazza squillo. -come giudizio estetico negativo nei confronti di un'
ritz. de roberto, 15-21: -come hai detto? -ridomandò la madre sempre col
paese, ascoltando una 'pochade'! -come titolo di opere speculative. f
ghiacci al sole rifulgenti. -come epiteto della madonna o di un santo,
giudici, 1-248: leopoldo i rigeneratore -come lo chiama la pubblica gratitudine -della toscana
pompeo da diversi uccelli. -come vivanda. romoli, 89: antipasti
a cosa non pensata in pria: / -come esser può -dicea -che grazia i'
semplicemente la secca? ». -come conseguenza o reazione di un determinato fatto
cuocere ìe rimanenze della stagione. -come titolo. sbarbaro, 4-67: bolle
casa amerigo amieri. andianne. / -come riman la casa? - questo,
suoi legati per iscomunicare il cerulario. -come reazione a un'offesa dell'avversario.
orlando e sei don chisciotte! -come epiteto ingiurioso. vieusseux, cix-i-27:
, urlando come un ossesso. -come conferma, per ribadire. cesari,
mestolo di queste belle faccende! -come espressione ingiuriosa per rinfacciare l'umiltà della
- conquistando facilmente nuovi proseliti. -come verbo fraseologico in relazione con l'inf
con un localino per lo spogliarello? -come ringalluzzisce il nostro don gelindo!
che camera; non intesi molto bene. -come chia var? do rinniégo
replicare il colpo tre volte. -come allusione sessuale. marino, 1-1-78:
vi dico! ora rinviene! -come didascalia e annotazione scenica. da ponte
guerrier suoi cristo combatte. -come attributo stereotipato della donna (in una
noi di lete il rio. -come calco della voce spagn. e portogli,
vile, / si mosse el segnorii -come messaggio: / fé riparag- gio -a
son nascosto in un armadio. -come donca t'ali trovà? -il mio orologio
tra idealità culturale classica e rinascita etica -come lotta tra due contenuti da esprimere figurativamente
lo sa lui il perché. -come esortazione a riprendersi qualcosa da parte di
da me. landolfì, 15-150: -come va? -malissimo. -lo sapevo e ne
di prestargli un giorno utile servigio. -come titolo onorifico. tasso, ii-ii-iio:
, lucevano nella bocca socchiusa. -come componente importante nell'alimenta- zione umana,
è speciale della cucina veneziana. -come ingrediente di base per la produzione del
pensante, è fisiologicamente comunicativo. -come personificazione. poliziano, st.,
? svevo, 8-305: poi -come soleva dire lui -s'era arrabbiato, aveva
più liberale. tasso, n-ii-483: -come questi avari giuocatori dagli altri conosceremo?
fu sempre gengis-kano magno. -come attributo di cortesia formale o in segno
si facessero tanti rispetti ». -come formula di ossequiosa cortesia, anche in
casuale che si potesse mai inventare. -come titolo di opere scientifiche, storiche o
, come farò se si resviglia? / -come farai, non te ne donar pene
madonna di sant'omobono. -come apposizione. galeani napione, 234:
discrezione o con la ritrosia. -come personificazione. pasquinate romane, 762:
alla sua terribile vedovanza. -come di consueto. sanminiatelli, n-71:
angoscioso dei miei tormenti. -come espressione di modestia. manzoni, pr
altro all'ultimo sbarco. -come formula di congedo epistolare. mazzini,
e me ne vo io'. -come minaccia. tesauro, 10-127: il
eretico e bestemmiatore, non accadeva. -come titolo di opere mistiche. mazzei,
per riverbero la val sessera. -come conseguenza. montano, 1-290: il
l'aure e i venti. -come formula di saluto rispettoso. goldoni,
tuo petto sempre so morato. -come atteggiamento degli spiriti angelici. imitazione di
al nostro comandamento. -come premessa di una dichiarazione, di un'esposizione
, irresistibile, l'ultima riverenza. -come gesto di scherno. fucini, 170
delle rondini e dei fior. -come attributo mariano. laude cortonesi, 1-i-120
noi la questione - disse il presidente -come sempre quando non vogliono risolverla, perché
terra, dandoli la vita. -come invocazione a dio, che risollevi a sé
delle donne -e lo diceva anche cirino -come suo nonno e suo padre avevano avuto
roccétto di trina finissima. -come simbolo della condizione sacerdotale. carducci,
invece i grandi aspi quadri. -come simbolo dell'attività femminile. lippi,
di cattiva qualità, di avanzi. -come epiteto ingiurioso: persona spregevole; fannullone
fugge / l'ultimo strazio. -come appellativo affettuoso della donna amata.
sbuffando i benemeriti fianchi! -come ingiuria. bacchetti, 2-xi-92: diede
gente da nizza e da alessandria. -come appellativo d'amore e di ammirazione.
l'alm'è salvata. -come allusione sessuale. anonimo, i-506:
il sultan de la filologia. -come se fosse zucchero 0 rosolio: agevolmente,
fatto imbarazzante o una colpa. -come fa il rospo con l'usignolo: affascinandolo
, le acque dei fossi. -come epiteto della primavera. dolce, 1-38
perù e in egitto. v -come epiteto dell'aurora e del sole che'sorge
v. prete n. 1. -come soprannome del musicista a. vivaldi (
tetti di qualche casa. -come toponimo o nella formazione di toponimi.
spassi. 4. locuz. -come la rovella: furiosamente. lippi,
mi ci oppongo mica ». -come ingiuria. baldovini, 2-2-9: o
rozza e sfuggente, resisteva. -come epiteto ingiurioso. contile, 2-4-21
piega i suoi purpurei vanni. -come epiteto di persona lenta, inetta.
piangere molti begli occhi di donna. -come epiteto più o meno affettuosamente ironico.
fratello rubagalline di lei. -come epiteto offensivo. calvino, 6-n:
metrico di 11 rabbi. -come misura di capacità per liquidi. mazzini
/ splende come un rubino. -come termine di paragone del rifulgere di virtù
alla morte mi tira. -come epiteto affettuoso rivolto alla persona amata.
donna conviene di offrirgli. -come epiteto ingiurioso. libri criminali lucchesi,
diecimila lire per prestazione. -come ingiuria. p. fortini, iii-386
accenni assai più pagani. -come epiteto ingiurioso. pulci, 14-9:
la rugiada di quelle benedizioni. -come attributo della madonna, nel linguaggio delle
che dire oh / va a sbattere -come la vita! / eh no -fanciulli /
riaprì finalmente gli occhi. -come manifestazione demoniaca. cavalca, 20-24:
grande camino giungono lieti rumori. -come manifestazione di una potenza soprannaturale. storie
avanti e indietro per prova. -come elemento simbolico in uno stemma. loredano
le sussurra nell'orecchio. -come attributo allegorico della fortuna. petrarca,
'adorano'le fave col pecorino. -come nome ufficiale dei contadini nel regime fascista
sempre ad avere un pubblico. -come usa fare un campagnolo, alla maniera
lidi de'nemici e andar facendo prede. -come si dicessi un spogliamari, saccheggialidi,
tortura del corpo e dello spirito. -come appellativo premesso al nome proprio per indicare
di cristo tre volte il segnò. -come appellativo di rispetto e di devozione nei
e i tesori nel seno. -come attributo mariano. lauda dei servi della
/ e scaglia le gementi saette. -come attributo iconografico di s. sebastiano.
largo alla base e appuntato. -come una saetta: troppo, eccessivamente.
lacci, ponendoli a'passi. -come personificazione. buonarroti il giovane, q-129
di spogliarmene innanzi tratto. -come personificazione, anche in una rappresentazione plastica
di citazioni classiche, scriveva. -come titolo di riviste e collane editoriali.
g. m. cecchi, 1-ii-121: -come riescìe la mercanzia al saggio, ché
d'oro d'indra sagittario. -come epiteto, anche antonomastico, del dio
tranvai. siamo salami. -come epiteto. bacchelli, 1-iii-27: questa
al foscolo la caduta deldaiace'. -come attributo di solone (635-559 a-c.)
di questa zucca mal salata. -come rafforz. di un epiteto ingiurioso.
di una piccola famiglia benestante. -come apposizione: tinello salotto. arpino,
legami amorosi. aretino, 26-210: -come è egli primavera di colui che ne
saluto e saltellar di ragazzi. -come espressione di gioia. monti, x-1-399
il salutare, saluto. -come formula epistolare nella chiusa anche ellittica di
, per i muffiti sentieri. -come attributo della madonna. serdini, 1-153
tue l'ultima imploro. -come attributo dato dalla tradizione classica agli dei
esse quelle del papa. -come atto ostile (e ha valore antifr.
n. secchi, 38: -come ti assicurasti mai a dirgli una simil cosa
d'ogni opera più immensurabile. -come titolo di una chiesa o di un monastero
de paora corno de mortai segno. -come denominazione di varie congregazioni religiose maschili e
ed il cielo provvido ti scampi. -come iscrizione su pavimenti e oggetti. panzini
perché nato in samo. -come epiteto di poseidone ed era in quanto
ne può cavare notizia alcuna. -come ingiuria. bacchelli, i-ft-351: «
. un tessuto, un abito). -come attributo di specie animali e vegetali,
-santo volto: v. volto. -come epiteto di dio o di cristo in esclamazioni
maggior gloria del santo festeggiato. -come epiteto del papa, in partic. nell'
, morì nel 1270. -come epiteto premesso al nome proprio di chi
porta, n. 2. -come epiteto dei sacramenti o della messa.
santa natura e la dipingevano. -come epiteto di venere in quanto dea dell'amore
e propria nostra opera ». -come epiteto di ovidio, in quanto benefico
boti al santo poeta ovidio. -come epiteto delle muse o della poesia stessa
a riveder l'amato volto. -come appellativo affettuoso della persona amata.
tenuta vien santissima fra noi. -come epiteto di una monarchia o di un impero
deciderai finamente a giocare? -come epiteto della povertà, dell'obbedienza e
agli anni de marito. -come inter. eufemistica. dossi, i-119
l'assassinio, proprio qui. -come apposizione. campanella, i-iio: da
fosse la sapienza d'allora. -come personificazione. ghirardacci, 3-258: poi
-come attributo della vergine, in quanto benefico
aiutorio del suo maggiore. -come emblema del rifiuto dei valori e del
per la rabbia il piedistallo. -come personaggio di una sacra rappresentazione. rappresentazione
violento come un satanasso. -come ingiuria. graf 5-641: egli mi
dei piccoli satrapi era assoluto. -come apposizione. foscolo, xrv-352: signorina
savie e delle vergini folli. -come appellativo del re di francia carlo v
porto carrero lo portano di sbalzo. -come conseguenza immediata. d'azeglio, 1-162
non avere una casa, e per essere -come tu dici - sbandati ai quattro angoli
le figurano e rappresentano. -come ingiuria. g. b.
, / mi sono stati tolti. -come domine / tolti? e da chi?
libera docenza l'altro ieri. -come appellativo genericamente spreg. baretti, 2-58
mano giù per la gola. -come strumento di tortura. buonarroti il giovane
, come da una sbarra. -come segno della condizione di bastardo reale.
sbordellato coglione esercita la piratica. -come epiteto ingiurioso riferito a una donna.
metafisica si armarono -l'uomo vuole! -come tanti crociati contro la croce.
disprezzare l'avversità i giobbi. -come ironica ammonizione a non spararle troppo grosse
il gioco fino all'ultimo scacco. -come dichiarazione di un giocatore che ha eseguito
resta un quadrato nero o bianco. -come dichiarazione di un giocatore che ha eseguito
a conoscere lo stesso dio. -come epiteto di maria vergine, in quanto
assegnata per scala del cielo. -come titolo di opere di devozione o di ascesi
uno scalzacane, un fallito. -come ingiuria. pavese, i-128: -andiamo
può essere stato. -e perché? -come perché? perché l'è stata spiritata
mia è intera e non diminuita. -come non è diminuita, la quale,
dei genitori rimasti in attesa. -come ingiuria. verga, i-100: tu
mi conforti e ioia prenda. -come titolo di un'opera letteraria.
per una civiltà scassata. -come epiteto della sfortuna. del carretto,
presto a uno scannapagnotte scioperato. -come agg. cellini, 2-10 (321
a tradimento, lanternone! -come agg. d'azeglio, 5-i-142:
jota aggiunto o levato. -come forma di esecuzione capitale. porzio,
per tale genia di scansafatiche egiziani. -come ingiuria. de roberto, 15-95:
volti ridenti si svolgevano dappertutto. -come metafora del rapporto sessuale. m.
alla corte a viva voce. -come metafora erotica. sermini, 255:
non volete farvi cuculiare. -come espressione di modestia. ramazzini, 206
, 'scelesto'e non scellerato. -come epiteto ingiurioso. benci, lxxxviii-i-260:
le marine e le alpi. -come epiteto di biasimo severo o come ingiuria.
, tutto pregno di immondizie. -come epiteto ingiurioso. landolfi, 2-21:
far paura e facevano schifo. -come epiteto ingiurioso. guadagnoli, 1-i-283:
biancheria da lavare o da rammendare. -come epiteto ingiurioso. del tufo, 330
: lo scetticismo a proposito d'amore -come a proposito di tutto, del resto
al piede cioce di ciociaria. -come apposizione. panigarola, ^ -app.
zoza, una molla scassata. -come epiteto scherzoso. montale, 15-681:
di potassio dal bromo. -come epiteto, anche scherz. savinio,
e vi sono schiavo. -come formula di saluto. a. verri
ne compravamo una risma. -come rafforz. di un agg., per
trovato che ne recin mai. -come personificazione della ritrosia di fronte all'
disse il poeta nelle satire. -come rafforzativo di un termine spreg. c
che vogliono questi schifosi? ». -come ingiuria. cassola, 4-230: la
mai i piedi a terra. -come appellativo. nieri, 342: serra
il filo alle trincianti sciable. -come arma usata nel duello. cipriani,
ultimo caso si chiama di 'traversone'). -come epiteto scherz. nei confronti di vittorio delle
sciacqua / i nebbiosi bicchieri. -come l'asino a sciacquare i bicchieri: per
scusami, sono una sciamannona. -come epiteto ingiurioso. verga, 7-319:
per fame la vecchia rugosa. -come ingiuria. castelletti, 1-12: -
di sciancati e paralitici. -come soprannome (anche sostant.).
sette arti liberali, nella -come personificazione. uale s'opera intelletto nel
suoni che sono canti. -come epiteto ingiurioso. bandello, 1-4 (
del guerriero dalla bianca corazza. -come soprannome di una persona. i.
sa maneggiare la folgore. -come appellativo fortemente spreg. nei confronti di
più tosto il primo intendimento. -come attributo dell'arte, in partic. di
hai infastidita fin sopra gli occhi. -come epiteto spreg. genericamente riferito alle donne
un gorilla dell'africa equatoriale. -come alterazione scherz. del nome proprio simone
possano opporre documenti di confutazione. -come epiteto ingiurioso. fenoglio, 5-iii-12:
l'ultima citrulla addirittura. -come epiteto ingiurioso. fagiuoli, vii-19:
, come sei sciocca stasera. -come appellativo. simintendi, 1-31: o
l'andò bandendo per tutto. -come epiteto ingiurioso. moravia, vii-44:
servi s'erano abbandonate. -come epiteto di artemide o diana in quanto
nellini, la sua bravura. -come metafora oscena. aretino, 20-20:
, 1241: scoffoni di seda. -come metafora oscena, con riferimento all'organo
andar con nave a scoglio. -come vostrica a uno, allo scoglio: per
credono di incatenare la natura nostra. -come ingiuria. fenoglio, 1-i-1332: rachitici
o un 2. locuz. -come uno scolabrodo, essere uno scoaltro liquido
certo senso alle mie spalle. -come oggetto di insegnamento regolare. m.
a le scondaruole. beolco, 863: -come se chiamano questi giochi? - a
, dovuto al fatto che una squadra -come si chiamano tecnicamente le bande -che si
spalancate fino a mezza notte! -come appellativo di ammonizione o di biasimo.
poi gli scornati noi! -come epiteto ingiurioso. lalli, 2-118:
dai crini, dalle ossa. -come epiteto di apollo, che, secondo il
. finzione, apparenza menzognera. -come allusione oscena al pene. f. f
de'venti al soffio scotitor. -come epiteto di poseidone, in quanto capace,
di sozzi mostri abisso. -come epiteto di atena, in quanto suscitatrice
immerso i piedi scottati nell'acqua. -come scottato: ritraendosi all'improvviso in modo
contro le cose. -come appellativo ingiurioso. d'annunzio, iv-2-382
o scrignute o rilevate soverchiamente. -come epiteto ingiurioso. tassoni, 9-82:
fame e adulatori che erano. -come epiteto ingiurioso. leopardi, iii-4:
, i troiani una scrofa. -come epiteto ingiurioso. c. e.
suo, rinunziando a toglierla a lui -come stava facendo quel povero grilli -attraverso una
ferri da cavallo agli angoli. -come espressione simbolica dell'autorità di un sovrano
gorgo balzi / l'aurora. -come sculto: perfettamente immobile. pascoli,
sentore d'imitazione e scuola. -come apposizione, per indicare il luogo o il
allabarde, e altre scure communi. -come strumento usato per eseguire le condanne a
fate vista di scura cartate. -come epiteto ingiurioso. nube. laude cortonesi
« permette? dea lubini ». -come personificazione o come tema iconografico. bruno
facessi, tra qualchegiorno ricominceresti ». -come formula di commiato. bernari, 3-254
« scusi », fece mario. -come formula di commiato. giuliani, i-21
subito morta per lo sdegno. -come personificazione. boccaccio, vlii-1-45: oh
dall'umore che ci governa. -come personificazione. v. colonna, 2-8
ma voi non potete). -come minaccia, anche scherz. tommaseo [
le saranno carezze). -come se: v. come, n.
/ se avessi un manicotto! -come augurio. dante, inf, 10-82
, or l'aria amena. -come pron. impers. qual se debia
libertà e d'obbedienza? -come pron. plur.: loro stessi.
da papà. gran seccaggine. -come personificazione. b. barezzi,
poter più spiccicare una parola. -come imprecazione contro una persona loquace o maligna
non ce ne siamo parlate. -come espressione di stupore, di sorpresa.
per guastare l'opera. -come pron. della 3a pers. plur.
sconciamente l'ò usata. -come (per introdurre un paragone).
di 'roma locuta est'. -come espressione dell'intera chiesa cattolica nella sua
croci / per tanta sedulità. -come personificazione. bruno, 3-699: conduci
codice penale. botta, 5-297: né -come reato (previsto anche dal vigente codiabbonirono
che udisti e vedesti ». -come simbolo di grandezza d'animo.
, sventrati per fame scarpe. -come simbolo di un potere, di una carica
signore, s'intende spedito. -come cera al segno: in modo perfettamente
omaggio verso i due ufficiali. -come cenno o avviso. landolfi, 2-197
in segno di partenza. -come prova. m. villani, 5-19
e guizzante ecco un'ombrina. -come simbolo. boiardo, 1-187: tra
/ d'una casa marmorea! -come logica conseguenza. vico, 4-i-762:
convito amoroso?). -come numero gridato al gioco della morra.
quantità di botteghe di sellaio. -come apposizione. lato, calzato, sfacciato
alla fiamma di un tripode. -come parte in una finzione. casti,
dei suoi elementi e delle sue leggi -come una 'semanalisi'. eco, 9-376. julia
stomaco di molte superfluità. -come metafora oscena. contile, 1-1-1:
vostro, o semicapri osceni. -come apposizione. simintendi, 3-179: veda
le relazioni infinitamente molteplici. -come attributo di dio. marsilio ficino,
, come dire? semplice ». -come appellativo. gherardi, 2-iii-204: ciascheduno
quel che dice la badessa. -come appellativo. oddi, 1-67: la
il sale è indispensabile. -come appellativo ironico. svevo, 3-710:
di gusti e di idee. -come epiteto di compatimento. parabosco, 4-13
... dello spirito. -come attributo di dio, unico, unitario e
ancora i quali sono congionti alle pardi. -come al corpo l'anima. -le qual
quasi sentina universale, assorbe. -come soprannome scherz. dato a un luogo
sua cortesia più largamente sempre. -come titolo di quotidiani o periodici d'informazione.
ancora una parola! ». -come formula interlocutoria per introdurre una considerazione,
aperto il consolato di napoli. -come formula di richiamo. anelli, cxxxiii-206
violenti, ai senza dio. -come ingiuria generica. arpino, 12-22:
in mezzo della basilica. -come toponimo. compagni, iv-200: vollegli
i vasi chiliferi del tenue. -come eufemismo: testicolo. papini [in
voce affatto fuor d'uso. -come appellativo rispettoso nel discorso diretto. monte
dell'italia del rinascimento. -come epiteto di una divinità mitologica. fr
romanamente gonfiando il petto. -come epiteto di giove, in quanto apportatore
, serpi, de capillo. -come simbolo della terra. vico,
il timo e il serpollino. -come epiteto affettuosamente ironico. commedia di pidinzuolo
impuberi fino al mio serraglio. -come simbolo di lascivia e di sensualità.
e dei miei fratelli. -come formula di cortesia o di deferenza, in
qualche influenza su l'incasso. -come formula di saluto. goldoni, iii-23
riverita. -serva umilissima. -come espressione di umiltà e di rassegnata obbedienza
dee., 10-10 (1-iv-946): -come espressione di umiltà nello stile epistoera tanto
portano manicare. bonfadini, 31: questo -come invito scherzoso ad andarsene via. me
ai villici ed ai servi. -come epiteto ingiurioso. pasquinate romane, 265
commodo e onore ». -come epiteto del popolo ebraico e del messia
anversa è già occupato da loro. -come sottomultiplo di un'unità di misura lineare.
perché impedito dalla nausea viene. -come pena ultraterrena nell'tnfemo'e come mezzo
posarsi come le mosche. -come personificazione. d'annunzio, 1-ii-606:
a sfascio per le terre. -come espressione iperb. e iron., riferita
fuor degli occhi sfavillava ardente. -come effetto di un urto, di uno sfregamento
altra stagione impenetrabili sfingi. -come soprannome. p. a. bernardoni
immoti, immersi nel gelo. -come apposizione: muscolo sfintere. ramazzini,
poco marcato (una nota). -come didascalia, per indicare un'esecuzione dai
la cupola de la riton -come epiteto ingiurioso. da. segneri,
dovrìa dar qui / maggior espression. -come ? -così. / - chi è
mondiale qualunque pettegola sgualdrina. -come appellativo o come epiteto ingiurioso. de
bianca e sguernita. baldini, -come apposizione. ¦ 407: alcuni piedistalli
ulivi posti da lui. -come pronom. impers. sempre riferito alla
dama regni soverchiamente la siccità. -come caratteristica di organismi vegetali. crescenzi volgar
non ho interesse a parlare. -come risposta affermativa: sì. g.
eterno dura la misericordia sua. -come epiteto di particolare rispetto e devozione,
e che dice e pensa. -come appellativo di divinità pagane. dante,
mai una parola di troppo. -come apposizione. fogazzaro, 11-102: era
maniere del mastro signor boia. -come espressione di ossequio rivolto a un proprio
stati circa la longitudine. -come omaggio al destinatario o al dedicatario di
tutto il mio cuore. -come appellativo della verità considerata sposa dell'anima
e la sua signora. -come appellativo generico rivolto alla singola persona o
le ragioni.. ». -come appellativo di omaggio alla donna amata.
/ tutto bontà, tut -come appellativo di amore. to discrezione, /
ch'elle tenessono silenzio. -come personificazione, rappresentato nell'iconografia con l'
. congiura, n. 5. -come pratica ascetica e penitenziale. francesco da
merita innanzi a dio? -come inter. di comando. lorenzo de'
canto, stupe e sile. -come invito al silenzio. iacopone, 38-52
di simpaticoni la nostra. -come appellativo di confidenza: amicone, compagnone.
il ceppo egli spirò. -come forma allocutiva di rispetto. monte,
debba restarvene con incredibile obligazione. -come appellativo onorifico usato nel rivolgersi a un
per me pregare il sire. -come appellativo di divinità pagane o di personificazioni.
, / crepita e spuma. -come appellativo di animali, in partic. di
. ho da parlarvi ». -come inciso, per rafforzare e confermare ciò che
accorciamento e di slungamento senza strapparsi. -come forma di tortura. giuglaris, 4-165
smargiasso, ma neanche un pauroso. -come epiteto ingiurioso. pirandello, 8-994:
gimignano] dolci e confetture. -come castone di sigillo. aretino, 14-69
'l volto e signorile. -come simbolo di eccellenza o di fulgida bellezza.
ridere o farà schifo. -come epiteto ingiurioso. contile, i-14:
intelligente e soave, quasi materna. -come attributo di dio. uguccione da lodi
ginevra, e dunque improbabili. -come personificazione. f. f. frugoni
, né mai fu quieto. / -come de'capi l'accomodatura / difficile
solo sofia, ma filosofia. -come personificazione (anche divinizzata nella mitologia greca
ma ingegnoso, loico, sofista. -come epiteto ingiurioso. borgese, 1-343:
1901-1968), pubblicata nel 1949. -come divinità mitologica. poliziano, st.
donne per moglie. -come cercare un soldo nel fondo della laguna:
sol delle sue glorie. -come epiteto di beatrice in quanto allegoria della
solfonico, di importante azione intermediaria. -come prefisso assume la forma solfonil- (come
e copia grandissima di grandine. -come sostanza incendiaria. boiardo, 3-8-13:
nell'offerta di un attimo. -come rafforzativo del superi, relativo. conti
con some... allora -come epiteto ingiurioso. domannava quelli li quali
diamante /... -come un somaro nel mese di maggio: con
adesso il teatro delle aberrazioni. -come attributo di cariche o di dignità supreme.
la madre santa e pia. -come attributo di divinità pagane. matteo correggiaio
conta) inneggiano, inneggiano. -come personificazione. carducci, ul-i-323: due
, ciascuna conclusa in un verso. -come personificazione (in partic. come interlocutore
ripetere la sua lezione. -come rimprovero. intrichi d'amore [tasso
, retaggio della carne! -come personificazione o come identificazione con la divinità
da un suo biocco infantile. -come applicazione posticcia. gius. sacchi,
. ?? -come epiteto di dio o della madonna, con
dal vostro figlio e fratello. -come appellativo d'ammiccamento, d'intesa.
nell'aria accesa del tramonto. -come metafora della grazia divina o, anche,
frontispizio grand'apparenza di buona sorta. -come esci, per esprimere viva soddisfazione e in
gioco / bizzarro della sorte. -come personificazione, anche in una raffigurazione allegorica
il suo sospetto è fondato. -come personificazione. l. dati, lxxxviii-i-405
). trave portante, abetella. -come un sostacchina: fermo impalato. pasolini
-di qual particelle e ornamenti intendete voi? -come , in greco, 'men'e 'de'
quelle loro lucide sottane nere. -come simbolo della subordinazione femminile in famiglia.
insino all'ultime molecole. -come qualità propria dell'anima, nel linguaggio
corpo di don gregorio. -come attributo dell'anima e della sostanza degli
sia entrato improvvisamente un preside di malumore -come sono sempre i presidi -che cerchi di regolare
o traversi, imperocché cree -come didascalia teatrale. rebbero e'cardi debili
nato il sovrano bambino. -come epiteto di divinità pagane. intelligenza,
possono muoversi e svolgersi liberamente. -come titolo encomiastico: eccellenza, eminenza.
di esser pronti a partire. -come appellativo iron. manzoni, pr.
fagiuoli ei volle trarre. -come simbolo della poesia epica. dante,
per gesù cinser le spade. -come una spada: in modo penetrante.
massima superficie all'azione dell'aria -come epiteto scherz. attribuito agli italiani in atmosferica
del brasile e delle guaiane). -come sm. talora indica anche la materia d'
to. / -di fresca spalmatura. -come scorre! la natura [30-xi- 1884
uno spavento e poi lasciano correre. -come personificazione. c. i. frugoni
minacce, di ricordi paurosi. -come epiteto. granucci, 1-58: il
perde per le vie candide. -come apposizione. montale, 9-112: il
così anche per la patria. -come personificazione. del carretto, 2-141:
traverso l'imperfezione di discendenze innumerevoli. -come epiteto onorifico di gesù, della madonna,
/ ornai voglio esser sempreservidore. -come epiteto della madonna in una litania.
non cercavo il mio siero per fame -come essa da prima aveva creduto - una
, una galera d'assassini. -come denominazione di un gioco di società.
di cedere e rinunciare. -come epiteto accademico. a. f.
risprona la tua stanca vita? -come personificazione. iacopone, 43-443: la
sopra l'arme e gli spennacchi. -come ornamento di acconciature femminili, di turbanti
importuna ed esosa dei poeti! -come imprecazione o minaccia. tommaseo [s
e fante. ottonaio, 2-9: -come hai tu a tuoi dì visto paese?
capo. -così spettinata, arruffata. -come si leva dal letto. pananti, i-294
a veglia a casa mia. -come personaggio in un gioco di società.
d'essercitarla male viene accusato. -come una spìa: con passo rapido, in
me par che le spiaccia. -come inciso. caproni, 5-73: 'risposta
i piedi di giesu. -come epiteto di affettuosa riverenza. laudario urbinate
genio dell'artista saprà scolpire. -come titolo di un trattato di archimede.
catene / vò fida spirar. -come espressione enfatica del trasporto amoroso o di
al principato. bruno, 3-1062: -come comodamente ^ aspirare è significato per il
, il genio della terra. -come atto d'ispirazione con cui dio, attraverso
di spirito santo ». -come toponimo, come titolo di una chiesa o
, ordinare, capitanare l'esercito. -come esortazione a non lasciarsi abbattere dalla sventura
colli sacri a l'apoteosi. -come epiteto di apollo, in quanto identificato
nella piccola pleiade dei sommi. -come appellativo enfatico. boccaccio, dee.
ispiratrici dell'opinione pubblica cittadina. -come epiteto di un personaggio mitologico (e traduce
restò da mille punte inciso. -come apposizione ed epiteto affettuoso. fenoglio,
lidi de'nemici e andar facendo prede. -come si dicessi un spogliamari, saccheggialidi,
con la voglia in corpo. -come epiteto ingiurioso. bacchelli, 1-iii-82:
di polvere d'alabastro. -come epiteto ingiurioso. cammelli, 270:
nelle sporte saccheggiate parevano già putrefatti. -come misura di capacità, in partic. per
piace soprattutto come si sposta. -come esortazione. pratolini, 9-673: fru
sprofondato un armadietto di medicinali. -come maledizione. neri de'visdomini, 247
si vale dello sprone. -come epiteto omerico, calco dell'espressione gr.
lo ero stato io. -come epiteto ingiurioso. lippi, 6-98:
mannaresi e di corsesche. -come simbolo della giustizia punitiva di dio.
torace tutto fiocchi e spunzoni. -come strumento di tortura. rea, 12-41
pur essere. ariosto, 1-iv-24: -come è il proprio nome?...
tutte due le parti eguali. -come simbolo della massoneria. piccola enciclopedia hoepli
, 4-384: questa iattanzia della ricente prosperitade -come modo di esecuzione capitale, nella quale il
doppia via squarciarmi il petto. -come invettiva. squàrciati }:. crepa!
dove tu scopristi quelle due mani. -come io sia partita, va, staccalo
i buoi sono scappati ». -come l'asino che corre quand'è vicino alla
come pensare all'anima. -come sullo stampato: con grande chiarezza.
): 'uccellagione di stame. -come vivanda. dante, xxvii-2: ben
le ale della madre. -come vivanda. grazzini, 103: ècci
amore] suo stato, -si formato, -come / diaffan da lume, - d'
apparirne veruna sensibile mutazione dell'aria. -come misura d'altezza. ramusio [cortés
all'ora della stella. -come similitudine della bellezza della donna amata.
men la mattutina stella. -come epiteto della donna amata. poesie bolognesi
al loco dove è occidente. -come epiteto della vergine maria (compreso nelle
corona di dodici stelle. -come epiteto di gesù cristo. bibbia volgar
disposto a salire alle stelle. -come immagine del mistero trinitario. dante,
era d'onestà lucida stella. -come epiteto della madonna. laudario della compagnia
volge la fronte innecclissate lune. -come vocativo d'affetto di persona cara.
tante stelline fredde in cielo. -come epiteto affettuoso (o, anche, fortemente
se cadesse qualche goccia. -come simbolo della potenza vendicatrice di dio o
e lo sterco della società -come epiteto ingiurioso. leggenda aurea volgar.
diavolo sotto i piè suoi. -come epiteto di angeli che in vari episodi biblici
sterminatore attraversa la reggia. -come epiteto di satana in quanto terribile nemico
sporgente come quello degli uccelli. -come apposizione. l. rucellai, xxvii-6-117
signore, facevasi un circolo rispettoso. -come appellativo ingiurioso. la spagna, 14-7
più, è troppo stimabile. -come appellativo ossequioso. landolfi [golgot]
santo, appesi all'aste. -come emblema funerario. guerrazzi, 1-364:
seguiva gli stiramenti del pettine. -come forma di supplizio. d. bartoli
stretta e il frustino. -come epiteto scherz. rivolto a una persona così
, del naturalmente vivo. -come appellativo ingiurioso. casoni, 2-3-391:
onta del mio nome! -come personificazione della sciocchezza. 1. nelli
nell'avventura d'etiopia. -come personificazione (con uso scherz.).
esser bella e degna di esser ascoltata. -come si spende tutto il dì per ascoltarne
e nella storia ecclesiastica. -come materia di studio o di insegnamento.
è di uso famil.). -come genere letterario. martello, 347:
verde e solcato da fiumi. -come personificazione. ascoli, 31: l'
autori che scrissero storie infondate. -come titolo o parte del titolo di un'opera
richiesta). lanci, 3-39: -come aresti caro d'aver voi tutte queste com-
per stracuraggine del padrone. -come personificazione. bruno, 3-562:
strada secondaria, quasi un vicolo. -come toponimo o con la specificazione della località
che conduce alla grazia divina! -come invito minaccioso a non farsi più vedere.
impazzito sul gran piano. -come apposizione. d'annunzio, iv-2-1335:
suoi o superiori. goldoni, iii-33: -come ! che cosa fate voi qui?
, cominciò la moglie. -come epiteto ingiurioso. brusoni, 9-341:
strega che non sei altro. -come epiteto dantesco dell'avarizia. dante,
noi ornai si piagne ». -come personificazione della morte. fazio, i-4-1
florilegio di poesia e morale dai vangeli -come strenna di capo- danno? b.
gravavano addosso pesantemente immobilizzandolo. -come forma di tortura o di castrazione.
pace col castellano di mus. -come invito a evitare digressioni o tergiversazioni:
nello strettoio del cavaliere costa. -come metafora dell'organo sessuale maschile. sacchetti
stroppiata da una spalla. -come ingiuria. calmo, xxi-ii-825: s'
che gli fa la guerra. -come epiteto, per rimproverare, anche a se
è l'ospitale della nunziata. -come inter. oh stupore! -, a
quaranta bambini di chicago. -come epiteto ingiurioso. pulci, 14-9,
del servizio. servi, su! -come invito a smettere di versare una bevanda.
! guardi che subisso! » -come castigo divino. bacchetti, 1-li-149:
al sublime nostro padrone iddio. -come epiteto di maria vergine o di un santo
le radici delle due prime. -come titolo di un'opera del medico greco galeno
delle 'spese improduttive', demagoghi! -come epiteto ingiurioso. bacchelli, i-56:
, spalancando gli occhi. -come pratica erotica. imbriani, 0-151:
avuto più del sucido. -come epiteto ingiurioso. - anche sostant.
giudizi sui propri colleghi? -come epiteto ingiurioso. pirandello, ii-2-1118:
è senza dolore di gelosia. -come attributo di dio stesso. fra giordano
e letter. esporre ai fumi -come atto rituale, sacrificale o, anche,
lassando integro el virginal suggello. -come epiteto della vergine maria.
annegati nel ridondare della sugna. -come epiteto di persona grassa, sfatta (anche
crescendo attorno alle pratiche suici- darie. -come le chiama? -pratiche suicidarie, perché non
aria già di suo afosa. -come opera originale. carducci, hl-6-430:
e l'altre monacelle. -come appellativo rivolto a una religiosa. garzo
io non son sora vostra. -come appellativo di era, sorella (nonché moglie
fervide! / pianser fetonte. -come epiteto che denota profondità d'affetto per
scaldaletto: il 'prete'e la 'suora', -come si diceva, -cne si elevano
superbi: ristabilisce l'equilibrio. -come epiteto di sovrani. petrarca volgar.
e più superba che pria. -come attributo antonomastico della città di genova (
propria persona o cosa. -come titolo onorifico riservato a determinate categorie di
ignara ancor del soffio eterno. -come epiteto di giove. boccaccio, lv-143
mai avuto un vero decadentismo. -come personificazione. parini, 391: ma
con quello che e retto. -come rafforzativo del verbo pregare e, anche,
. ente, n. 2. -come attributo di divinità pagane. -anche sostant.
. essere2, n. 3. -come attributo delle maggiori creature angeliche. g
, e andare con lei. -come ingiuria. casoni, 2-6-399: nel
sono offese orrende contro la felicità. -come personificazione o come essere mitologico. foscolo
soffrire quanto la morte di lei. -come esclamazione di rammarico. dell'uva,
s'erano abbandonati al riso. -come epiteto ingiurioso. guarini, 385:
svillaneggiato sarà il 'manfredo', il quale -come a genova - non trova chi lo
sviluppo economico 'sommerso'o a 'cespuglio'-come dice de rita -è stato prodotto da
pentita di andare a castelbuono... -come ! pentita? sono forse stati questi
m'ha tirato da parte. -come epiteto ingiurioso. domenichi, xxvi-2-305:
1 semplice nominare l'omosessualità è 'tabù'-come si dice pingervi; quadro.
delle tacche con lo spadino. -come metafora sessuale: l'organo femminile.
e in questo si misura. -come didascalia in uno spartito per indicare la
voce da un marciapiede all'altro. -come epiteto di sovrani. tommaseo [s
che cinquanta fiorin ne trarrà subito. / -come vien bene a taglio! siri,
riceveva di notte quella tale. -come formula per interpellare una persona di cui
ho mai visto l'uguale. -come epiteto ingiurioso. manzoni, pr.
volta tanto in vita tua. -come compenso in un'unica soluzione. rebora
sotto la linea d'acqua. -come galleggiante di una lenza. e.
non sa dire due parole. -come epiteto iron. nomi, 6-83:
.. tartuga'as 'tarterucca'. -come simbolo di ottusità mentale. giusti,
sia per il meglio, che sia -come tartufescamente si mormora - « per il
lei quel giorno il loco. -come epiteto ingiurioso. castelletti, 1-11:
quella notte, per ismaltire il vino -come gli disse il brigadiere dei carabinieri -
mando e do. donizetti, cxxxvii-276: -come te pare chesta pensata? / -sì
dalla cerimonia al dramma teandrico. -come riferimento alla concezione eretica dei mo- noteliti
, tudisco), agg. donne -come fosse e come visse la tedescheria, riapparsa
da minoranze linguistiche in altri paesi. -come sm. talora indica anche la materia
della nomentana, rive lando -come la definisce edward morris -una paternità te
il temerario. procci amorosi. -come epiteto di un sovrano. ariosto, 1-iv-348
stato superbo e temerario e sacrilego. -come apostrofe offensiva. goldoni, x-902:
-opinione arrischiata, affermazione infondata, -come personificazione. bruno, 3. 503
esercito facendo gran danno. -come epiteto di una divinità. bruno,
, cioè la memoria. -come divinità mitologica o come personificazione. petrarca
), in misura tale da rispettare -come media -la durata del lavoro settimanale prevista
. di questi tempi ». -come titolo di alcune riviste e di alcuni giornali
nel territorio di bologna. -come strumento di tortura. burchiello,
una sonaglia fatta con certe alette. -come strumento usato in chirurgia. dalla croce
di bocca un sol peccato. -come strumento usato per estrazioni dentarie. -
serbanza: v. serbo2, n. -come esclamazione che accompagna una persoi; riserbo
sacra teologia, niente meno! -come disciplina d'insegnamento. compagni, 2-35
-come traduzione e calco del termine greco óqì&ov
della gente detta 'di terra'. -come esclamazione per annunciare l'apparizione in lontananza
a terra, a terra! -come invito enfatico ad abbandonare un comportamento,
a terra tutti questi vizii! -come incitamento contro qualcuno. stefani, 9-36
insensato gli tagliò il respiro. -come personificazione. bruno, 3-566: mena
liberali el celo è tesauriero. -come epiteto della madonna, cui fu affidata la
lo scudo d'essa minerva. -come simbolo e preannuncio della morte. montale
, solone, ecc. -come epiteto della dea demetra alla quale si devono
sole specchio d'oro. -come attributo di cristo e della madonna.
mabianca, in quell'epoca in cui -come lui stesso amava ripetere schi e femmine
, offerta come supremo sacrificio). -come pegno della verità di un giuramento (
: i plebei non essendo ancor cittadini, -come ivan morendo, non potevano lasciare i
più che le tue tasche. -come titolo di opere che trattano tale argomento.
austriaca in italia o altrove. -come personificazione. crudeli, 2-160: dalle
moderno si richiama alla legge. -come personaggio teatrale convenzionale. marcello, 35
di dichiararsi patentemente tiranni. -come epiteto di divinità pagane, in partic.
deve tirare [la moto]. -come una mula. dovresti vederla sulla salita
e zac! riprende il trantran. -come nome comune, preceduto da un articolo indeterminativo
/ sventolinala un po'. -come esclamazione d'ira, per accompagnare uno
l'imbuto della scala talvolta. -come gesto taumaturgico. l. contarmi,
mossa sia; convien avvertir assai. -come effetto di impressione ottica o in espressioni
: -a quest'ora io avrei risoluto. -come ? - una bellissima promissione fra voi
, toccato nel vivo. -come esci., per sottolineare o per riconoscere
, per someggiare l'acqua che era -come dicemmo -lontana, c'era un asinelio
maghe per opere d'incantesimi. -come epiteto di giove e, per estens.
fruttifere acque sulla madre terra. -come epiteto di giove. simintendi, 1-12
di tope e di sorci. -come appellativo scherz. e affettuoso rivolto a
del tuo nome sazio. -come epiteto rivolto alla persona amata. baretti
una precisazione sul rapporto fra la neurastenia -come vago, persistente stato di disagio e di
e di malessere, e l'ipocondria -come localizzazione topologica dei sintomi. che
figli appartengono a totem diversi, quando -come per lo più è il caso -la eredità
ritengono traditori i politici moderati. -come epiteto ingiurioso. libri criminali lucchesi,
barca traghettante. un'imbarcazione. -come appellativo di caronte. - anche sostant.
che si dica: trana. -come invito a sbrigarsi, ad affrettarsi.
che declinano verso il piano. -come motivo ornamentale pittorico, architettonico o scultoreo
cantava prima del tramonto. -come soggetto iconografico. d'annunzio, 8-163
le sue possibili trasformazioni. -come traduzione, poco comune, del titolo del
dolo, 235: la sibilla eritrea -come recita augustino... -così come
da delacroix. palazzeschi, ii-545: -come stai? -così.. -hai la faccia
inanimati). goldoni, v-872: -come vi tratta il viaggio, don alessandro
ella fosse una mendica affatto. -come esclamazione, per interrompere ciò che qualcuno
spalle al pubblico -una cosa inaudita! -come perdendo le trebisonde in proscenio.
dossi, ii-200: riempisti d'affetto -come traggea in una scatola di grossi dolci
antiquata macchina fotografica a treppiedi. -come il treppiede per la teglia: di cose
amo, si feriscono col tridente. -come attributo tradizionale di poseidone o nettuno,
divide in tre parti eguali. -come rappresentazione stilizzata di un raggio solare.
. quarantotti gambini, 10-151: ecco -come in uno scenario - ralto, elegante
-anche in posizione pred. e -come epiteto spreg. e iron. con
cuculo fuggì tristo e schernito. -come formula esclamativa di compatimento e di commiserazione
busse che tristo lo feciono. -come espressione di malaugurio o come imprecazione.
restano le basi dei sostegni. -come metafora oscena riferita all'organo sessuale femminile
ne venne a casa mia. -come primo provvedimento; in prima istanza;
è sempre sè essendo tutto. -come facoltà attribuita a dio. fra giordano
cinghiale proveniente dal nord. -come simbolo dell'eresia (in partic. con
la volta. ariosto, 1-iv-389: -come avutili / avrai, piglia la volta di
pur sempre nemico della voluttà. -come personificazione. poliziano, st.,
. così ragionavano i 'puristi'. -come simbolo di cristo in croce. garzo
13-223: appena fuori l'aiutante esclamò: -come si cammina meglio senza zavorra.
lo zibetto e la gomma rabica. -come appellativo affettuoso. parabosco, 4-8:
il liquido verde di un colle così lontano -come forma, così vicino - come colore
per quanti sforzi abbia fatto. -come materia d'insegnamento. stoppani, 1-73
e con una gamba sola, -come attributo della divinità mitologica efesto o vulcano
, di nulla intellettualità. -come epiteto ingiurioso. svevo, 6-361:
femm.: zuccherina). -come epiteto affettuoso nei confronti della peraggiunta di
, 1-592: l'im -come epiteto popolarmente attribuito alla statua maginativa,
, ma ben a mestre. -come epiteto della donna amata, per connotarne
una caraffa di beaujolais. -come cibo per cani. -anche in un contesto