adatta, confacente alla loro condizione. -come atto di cortesia (s'accòmodi,
con sgomento, con accoramento infinito: -come sono cangiato! civinini, 1-68:
/... / disse rinaldo: -come vuoi sia fatto: / se tu
ancora così leggera e così libera -come un filo a cui nulla sia ancora rimasto
fare un servizio. -servizio a doppio? -come s'intende questo addoppio? -quando con
entrate; io vengo adesso. -come esclamazione, in frasi ellittiche con cui
sia, così è, in verità. -come esclamazione conclusiva: va bene, sia
panzini, iii-520: anche a noi -come per i greci dopo la conquista romana
sì n'avrai be'figliuoli. -come rafforzativo di un'affermazione: certamente,
quell'angoscia che assomiglia a paura. -come personificazione. poliziano st., 1-75
nuovo? -oh illustrissimo sì, certo. -come quest'anno passato? - più più
guastino. -dice il minonna: -come ? egli erano così belli. -e quelli
noi è di niuna utilitade. -come ambasciatore, presso uno stato, una
v'entrerrai / a ogni modo. -come ? -in mo'd'archetti; / per
e la palpebra si socchiude. -come personificazione. marino, 5-123: de
d'annunzio, iv-2-1306: il pericolo -come da me fu scritto in un libro
e caccia cavallo di stalla. -come asino sape, così minuzza rape: ognuno
e quanto ben fatta! -come vezzeggiativo antifrastico. sbarbaro, 1-141:
. idem, iv-2-1306: il pericolo -come da me fu scritto in un libro
lucciola, fermandosi impietosita a guardarlo. -come mai sei rimasto con le gambe attanagliate
noi, che leggiamo platone in greco -come può attestare il postino -..
nelle cose incorporee coincida con tatto? -come il posser essere coincide con tessere.
segno di scarsa immaginazione. -come personificazione. marino, 6-178: con
, la plebe s'urta. -come personificazione. s. bernardino da siena
giorno era vecchio per loro. -come personificazione. dante, purg.,
d'alberi e d'abissi. -come personificazione. celimi, 594: nella
massarizia sì che 'l babbo invecchia. -come comincia a 'nvecchiare, oh ella s fregne
solo e la badessa ci potete rimediare. -come ? - persuadere affa badessa che dia
asino dove vuole il padrone? -come va la baracca?: come vanno le
, per someggiare l'acqua che era -come dicemmo -lontana c'era un asinelio del
questo paese godeva opinione di non essere -come si dice -all'altezza dei tempi.
mia fede: e basta. -come esclam. basta!: non più altro
a palma. goldoni, v-1081: -come è riuscita la commedia di mio fratello
ometti di stoppa, luce -in un battibaleno -come una palla di ferro che tonfi in
mandare i birri alla porta... -come mai si può dormire con simili batticuori
suo banco, per andare in cerca -come vi andava, per noi -di susine o
: -l'uno farebbe lume all'altro. -come ai tempi di nerone, -incalza il
nerone, -incalza il gentiluomo beccafico, -come al tempo di nerone! 3
a quanto ti rivendi, bellezzina? -come non vi vergognate? ha il bambino in
la persona amata, quella del cuore. -come vocativo di tenerezza: mio bene,
a piuolo, cacastecchi gli venga! -come cacastecchi? bestemmiatoraccio. bestemmiatòrio
signore, vi domando biada amorosa. -come sarave a dir? -vi chiedo per sostanza
tovaglia, niente cucina, niente acqua -come una stamberga deserta - come stare in
ballare. 2. locuz. -come un biliardo: indica ciò che è
inclinato, come tanti bigliardi. -come una palla da bigliardo: di ciò che
eccellenza allo scriver di lei. -come sm. aretino, 8-371: lasciamo
fattorie a coltura estensiva, o boarie -come quivi dicono -giacché non vi dimorano coloni
aveva anche tolto una gamba. -come esclamazione a intercalare (mondo boia,
dossi, 920: ma probabilmente -come ci capita spesso -ci sbagliamo,
beata libertà e sicurezza dell'anonimo! -come una bomba: all'improvviso (e provocando
! carducci, ii-io-180: dire al bordello -come sei morale! -, dire alla
morale! -, dire alla prostituzione -come sei gentile! -,..
ho trovato il modo di rumarlo. -come ? -adesso lo penso. -pensalo bene,
inverno che borea / abbrividisce. -come personificazione. dante, par.,
chiese / non ebbe coda. -come disse la botta all'erpice: come augurio
aspettare qui. noi torniamo ora. -come disse la botta all'erpice! -andiamo.
morire, non vuole morire. -come ? ma se era tanto rassegnato, prima
. bronchitèlla. cassola, 2-7: -come state? -domandai. -non c'è
ne reddii molto scandalizzato. -come imprecazione: per le budella! sacchetti
un bufolo. aretino, ii-102: -come si fa a essere ignorante? -nel mantenersi
10-910: ho qui certe rigaglie -come dire? / -un panierin di ciliege buondì
forse avendo cagion di ridere, rispose: -come non sapete voi quello che questo vuol
sì, e signor no. / -come sarebbe a dire? -come comanda lei.
no. / -come sarebbe a dire? -come comanda lei. / -siate bonina un
verso gli orti della periferia. -come ingiuria. bartolini, 15-335: niente
volete burlare di me? raffaella. -come « burlare *? burlerò io una
la signora capitana invece si rizzò sul busto -come se sbocciassero allora le sue nelle spalle
., ii-253: gl'invidiosi dicevano: -come sa di lettere costui, che mai
assai ricca. aretino, 1-164: -come chiamava quei... da bologna?
proprio agio. collodi, 154: -come stai, mio caro lucignolo? -benissimo:
una forma di cacio parmigiano. -come esclamazione eufemistica. buonarroti il giovane,
.. -da un pediatra! -come da un pediatra? -ho un durone
tue, proprio le tue? -come personificazione. marino, 10-83: la
malizietta trovò strana. firenzuola, 669: -come vuo'tu ch'i'faccia? -
mestamente il vecchio. beltramelli, ii-662: -come va, padron vincenzo?..
. saba, 4-41: ho in casa -come vedi -un canarino. / giallo screziato
mangia cane, vada là! -come cani e gatti, fra cani e gatti
soccorso, -al lupo! al lupo! -come se il lupo gli assalisse le pecore
capita: a caso senza premeditazione. -come capita; a caso; disordinatamente;
coperchio d'un gran tumulo. -come ingiuria. ariosto, i-71: delibera
signorine della 4 nobiltà '. -come personificazione. cellini, 1-56 (139
medesima [giovinetta], senz'accorgermene. -come dice bene il proverbio: la carne
in cui l'esecutore delle grandi opere -come i francesi, eleganti sempre, chiamano
fagiuoli, 1-5-212: vedo in queste grinze -come grinze? a queste carnocce tirate.
il dannato bifolco della carra di codalonga -come si faccia a sbarrare ponti e porte
e non era più bionda. -come il caso volle: disordinatamente; come
in castagna: cogliere in fallo. -come la castagna, bella di fuorif dentro la
. lamberti, 48: non vedevasi -come in venezia -castigato il costume, massimamente
jahier, 14: e siam venuti -come per castigo -nella piccola città alpina che
. collana. aretino, 1-106: -come è egli primavera di colui che ne
il mangiare viene prima del battesimo. -come faccio? son chiuso qui, come un
-le hanno mandato un orologio cattivo. -come cattivo? è uno dei più perfetti
dice: -monta su quel puledro! -come gli si dicesse: va'a cavalcione
di casa cavo un po'di gioia -come dalla vita, a forza di strizzare
ritto. 5. locuz. -come un cero: di persona lunga,
: / e splendevano d'oro. -come figura araldica. ariosto, 10-78:
della fossa se n'avvede. -come simbolo di grazia, di semplicità,
son! i. nelli, 2-1-17: -come ? che anche la tua padrona è
ben farlo sbucare / col fuoco. -come col fuoco? -col fuoco / sì.
onori / l'umana vita. -come titolo d'onore. guido delle colonne
per eccezionali meriti scientifici o letterari. -come titolo onorifico: chiarissimo (nelle intestazioni
membro virile. aretino, 8-25: -come ti potevi tu raffrenare nel desiderio de
aperse. fagiuoli, 1-1-170: -come ferruzzo è questo? -l'è una chiavicina
, 645: se la tua regnante maestà -come desidero e spero e per essa e
e verranno anche le ragazze. -come dare un pugno in cielo: indica ima
un cilizio grave del giudizio di dio, -come un peso che potrebbe schiacciare un gigante
si accalorò, cambiò a un tratto -come un di que'focherelli che dopo aver
morì monaco. grazzini, 4-363: -come ho io ora a fare, fuligno
/ ti sollevi sublime. -come simbolo di morte, di lutto, di
da un seme di morte. -come uccello araldico. nell'antica grecia la
non fossero per sistema di governo distinte -come dicemmo -, lo erano per il
nel convento. bruno, 3-800: -come , o sofia, la temperanza ottiene
ottiene medesima sedia con l'urbanitade? -come la madre può coabitar con la figlia
grammaticale, insomma a una tradizione -come i suoni a rapporti matematici,
, e la nostra donna l'aiuta. -come ? -col far che la colga di
, da come tremola, sola. -come da qualcuno: come se venisse da lui
sembrata così vera come ora. -come se (se a volte sottinteso):
maligna e come senile lussuria. -come per: quasi per. manzoni,
di incomprensione, di incredulità). -come è cheì come va cheì: per qual
la mia depongo autorità reale. / -come ! -e tanto prevale / l'amicizia al
verrete voi, ci anderò io. -come ! senza di me? avrete cuore di
industria moderna assumono una perennità. -come qualmente: in qual modo (nell'uso
non ha niente da temere. -come dio vuole, dio sa come: alla
un punto su in alto. -come è vero iddio, come è vero il
di bocca per pagarvi. -come niente: semplicemente, senza preoccuparsi delle
compiacenza passionale una dura volontà dì estirpamento -come un rullo compressore sull'erba. piovene,
aveva allora profondissimo in quella solitudine -come in nessun altro tempo e in nessun
concio lidio tuo. ariosto, 464: -come vorrei volentier che vi desseno / questi
perché acconsentì cassandra a questo baratto? -come perché? ve''l dirò io.
giù perla tua stanzetta senz'aria! -come un condannato: cinque passi in su
io a te. pandolfini, 1-73: -come la vestireste voi [la famiglia]
ix-290: e maria disse all'angelo: -come sarà questo, imperò che non cognosco
ii-165: -ditemi, come mi trovate? -come vi trovo? ve l'ho detto
iniurie assicurare di lui. -come personificazione. parini, giorno, iv-612
a dipignere a taddeo. -come titolo di opera letteraria. dante,
contra a le mogli i vangeli? -come contra? immo sono il contrario,
sepp'io, ne l'antro. / -come dunque v'entrasti? ed a qual
ingegno e di cervel puliti. -come ingiuria rivolta ai preti. beltramelli,
quella / d'ogni cortese. -come appellativo di cortesia in formule di saluto
parole offerte. bibbiena, xxv-1-37: -come si fa a morire?...
, cortigianuzzo. aretino, ii-102: -come si fa la ninfa? -questo ve lo
chi? -alla cosa qui. -come alla cosa? -alla geva; ora avete
che cos'è questa? -come sono le cose: in tono esclamativo,
non la fate più lunga. -come così?: equivale a come? perché
colle moglie. collodi, 658: -come c'è gente in teatro? -così,
è il risparmio che ho detto? -come vuoi, andiamo avanti. bocchelli, i-357
l'editto imperiale contra lutero. -come personificazione. caro, 12-ii-102: non
iii-8: -è tempo da mutar costume. -come sarebbe a dire? -quando si apre
avrà ima cotta addosso di mille cavallii -come lo sai? - l'ho capito
, perch'e'son costì che covano. -come ? -come ch'e'non ci son
e'son costì che covano. -come? -come ch'e'non ci son più,
degli ispirati dalle muse. -come agg.: atto a creare opere d'
compositori di strumenti bellici. -come agg.: che lavora con arte,
il mistero della sua bellezza. -come vocativo affettuoso. aretino, iii-53:
tramutata in una reggia! -come inciso. folco di calabria, 240
per qualcosa. aretino, ii-102: -come si fa a essere ignorante? -nel
critica americana, presente e passata. -come personificazione. f. f. frugoni
che giungevano. oriani, x-14-167: -come ! non sapete firmare voi? -non sa
grammaticale, insomma a una tradizione -come i suoni a rapporti matematici, le pietre
dote, voleva far delle cose grandi. -come l'ha accomodata? -con quattro carezze
ci verrete voi, ci anderò io. -come ! senza di me? avrete cuore
, ma su altri punti. -come esclamazione: a esprimere lo stupore di
ma facevano ogni cosa male. -come locuz. aggettivale: d'animo chiuso,
domandargli, con voce quasi garbata: -come stai? gozzano, 574: chia-
dannazioni e fuoco eterno. -come imprecazione. landolfi, 2-155: inferno
e bisogna parlar fuor de'denti. -come mi pare, debolmente, d'aver
bisogna fu breve: constatazione del decesso -come si dice in gergo legale -,
robba. dolce, xxv-2-275: -come vuoi tu che io pronostichi e antiveda chi
tra cartacce, scorze e rimasugli. -come personificazione. caporali, ii-109: fè
del peso di suo depositario. -come personificazione. vasari, iii-29: nell'
, nel vallone, laggiù al piano -come un silenzio fatto di bambagia. svevo
e fra'denti. ariosto, 29-45: -come è ch'un pazzo debba sì valere
o lasci a caso cadere o deponi / -come per farti un nuovo nido -in qualche
: è di una desolatezza tonificante -come un mattino invernale - patire un'ingiustizia.
tanto: -sarà finito? sarà finito? -come se con gli occhi chiusi vedesse queltinfelice
e ne ringrazio sinceramente iddio. -come formula di conclusione nello stile epistolare e
primo e teosseno all'altro. -come misura di lunghezza. bibbia volgar.
digrignava e ride. boiardo, 2-26-9: -come ? non vedi che e denti digrigna
è napoletano sa bene che i casaccia -come i petito, come i tomeo, fondatori
tu, lauro, vale. -come dio vuole; sia fatta la volontà di
con volto sereno, il frate. -come dio vuole, se dio vuole: finalmente
i-867: mi presti venti lire? -come vuoi che te le presti? non le
2-1 (129): il domandarono: -come ? non era costui attratto?
. /... -come s'è a dire un cittadin salvatico.
petrarca, ci sarebbe da temere dimolto. -come dire? che dice questo vostro petrarca
dire? non t'intendo. -come si dice, come suol dirsi: interposto
sfollata, come si dice. -come si voglia dire, come vogliamo dire:
che pensavano ed operavano dirittamente. -come risposta affermativa: certamente. varchi,
, 2-1 (129): -come ! non era costui attratto?..
più breve. -anche al figur. -come sm., nella locuz. ant.
felicità e infelicità de gli uomini. -come personificazione. dante, xlvii-35: son
si occupasse era un disadatto. -come ingiuria. esopo volgar., 4-103
-contentatevi di uscir di qui. -come ! per essere una dama mi discacciate
senza la forza d'alzare le palpebre -come le pesavano! -, appena
: con strano e sempre più discorde gridio -come d'un'orchestra che provasse gli istrumenti
avuto con gente paesana. -come simbolo della disunione degli animi, della
un ricordo e un avvertimento. -come personificazione. folgore da san gimignano,
n'ebbi i primi disinganni. -come personificazione. cardarelli, 1-69: il
napoli. così avrai modo di disobbligarti. -come ? -le offrirai ospitalità in un albergo
decade in un silenzioso disordine. -come personificazione. monti, x-3-174: il
il bàttito delle eliche inesorabili. -come disperato: con furia, con furore,
che avevano bisogno di sistemarsi. -come un disperato: disperatamente. - anche:
molta acqua di disperazione. -come personificazione. poliziano, st.,
: vi prego, di grazia. -come domanda retorica o in forma dubitativa,
palazzi, stabilimenti, officine. -come personificazione. leonardo, 2-91: questo
bisogna fu breve: constatazione del decesso -come si dice in gergo legale -,
, 330: povero carlino! -diss'egli -come sei indietro! ti maravigli ch'io
1459: passeggiavo per via sacra e -come è mio uso - / non so
a la podestà e disse così: -come ci è l'astore, così ci fosse
, contro la distruzione. -come personificazione. foscolo, iv-373: nella
... -dinoccolato / il collo. -come 'l collo? domin fallo, /
che nasconde ai sapienti. -come invocazione: o signore iddio. bibbia
il direttore in agguato. -come moto a luogo. - anche a donde
respingere, volere e nolere. -come esclamazione. s. degli arienti,
, origine di tanti mali. -come personificazione del dolore, della sorte avversa
premuta contro il suolo. -come primo elemento di una frazione (in
, alle due benissimo. -come due e due fanno quattro: a confermare
: ce n'è un mare. -come personificazione (in tono scherz.).
, e mi sfogavo a fumare. -come polisindeto: per dare spicco in una
, non dicibile: egli era -non so -come il parto umano delja primavera..
, divenne prova d'ebetudine. -come personificazione. frezzi, iii-13-161: la
dio d'israele serviamo. -come attributo di divinità pagana. boccaccio,
quella fra i singhiozzi... -come , niente? perché piangete? dite
/ che attraversa le spume. -come ingiuria. pulci, iv-96: cerbero
della esse e della effe. -come abbreviazione di parole inizianti per /.
grossi di due bocconi. -come complemento oggetto o nei casi obliqui.
come voi dite! ». -come rafforzativo pleonastico di un soggetto espresso o
vista di svegliarsi, e disse: -come di'? eh? cinonio, 100:
guai a te! ». -come segno di impazienza, di indignazione,
rifarsi; / non mancar più. -come personificazione. caporali, li-io: vicino
stavano pancia a terra. -come simbolo della virtù guerriera. giannone,
pienamente enarrate. dolce, xxv-2-275: -come vuoi tu che io pronostichi e antiveda
è espressa l'anima dell'artista. -come personificazione. marino, 5-123: l'
materia come entità e sostanza. -come personificazione. bruno, 3-562: la
tanto innanzi da leggerli. -come personificazione. caporali, ii-18: il
del sentire. imbriani, 2-199: così -come un balocco amato il bimbo / cela
al civil tuo senno eran disformi. -come personificazione o materializzazione. simintendi, 1-173
honte 'ed erubescenza. -come personificazione. frezzi, iv-4-89: in
aiuti, a farne tesoro. -come personificazione. marino, vii-268: che
, sai? chirurgo esimio. -come appellativo. alfieri, 6-215: alta
di coloro che la contemplino. -come è vero che esisto: a esprimere assoluta
logistilla rea. gallani, 45: -come che lucio dal carro è innamorato di
« esperanto ». calvino, 1-18: -come ti chiami? - disse maria-nunziata.
insieme trovare si vede. -come titolo onorifico. rinaldo degli albizzi,
abitazioni -sospese su degli zoccoli di cemento -come le gabbie di un'esposizione canina.
quando fu ritediosa tal persona. -come personificazione. a. m. ricci
letto. goldoni, iii-175: -come lo sapete? -evvi la lettera del segretario
il flutto e si richiude! -come ausiliare nei propri tempi composti. fra
io non appresi un peccato nuovo. -come espressione di cortesia nelle formule di saluto
afferrar tatto -il divenire, il pensare -come atto, energia, direi quasi,
passionale una dura volontà di estirpamento -come un rullo compressore sull'erba -che ignori ogni
il pomeriggio era estivamente caldo. -come si usa d'estate. pirandello,
sendo molti gli atti estrinseci della religione -come oblazioni, vittime, incenso, statue
ond'egli è fabro. -come appellativo di vulcano. petrarca, 42-4
, aritmetica e geometria. -come appellativo di dio creatore. fiamma,
fianco o, divino fabbro infallibile? -come appellativo di giove. delfino, 1-470
coscienze? de roberto, 628: -come sta la zia? — chiese alla cameriera
avremo entrambi nel fagotto. -come un fagotto: con pesantezza, goffamente.
speranza de la religione? -come personificazione o come immagine allegorica (dipinta
morie, stupri, rapine. -come personificazione. chiabrera, 353: funestando
solidarietà, lo spirito di corpo. -come nome di associazioni che riuniscono categorie particolari
, che fa ciò che vuole. -come così? -ha uno spirito favellario.
degli anarchici di barcellona. -come personificazione. giordani, ii-19: fra
oh -furono gli uomini a dire. -come , non ci credete, signori uomini?
di fantasia mette in questa occupazione. -come personificazione. panciatichi, 98: donde
solo a guardarlo in viso. -come epiteto. della porta, 1-291
guadagnare venti milioni al giorno. -come esclamazione. fantasticoj: per indicare ammirato
dei personaggi inglesi d'ogni tempo. -come soprannome (e per lo più di artisti
di giavellotti a testa mobile. -come attributo di divinità, particolarmente di apollo
sembrato di sentir battere un orologio. -come personificazione. pulci, 18-116: credo
attività., pirandello, ii-2-130: -come le fa? come le fa? come
non essi piegavano il fato. -come personificazione. aretino, 1-15: perché
scherza e che son favole. -come esclamazione. g. m. cecchi
qua e di là, eran tutte fiorite -come una nevicata -e nei campi tra 'l
non avevano cercato altro soccorso. -come formula di cortesia che accompagna una domanda
pallido e farinoso alle guance. -come personificazione. -presso gli antichi romani,
dalla doglia della fecondità. -come personificazione. monti, x-3-267: piacer
e col suo librone aperto. -come personificazione. dante, par.,
f. d'ambra, xxv-2-315: -come , in ogni altra cosa, segretissimo
, benigni, fieri verso i nemici -come platone li descrive - dalla parte nostra
servitù di protezione di fedeltà. -come appellativo. tommaseo [s. v
vino, di colombo. -come figura, personificazione. sacchetti, 67
parlare potrei di lor filicità mondana! -come dirivati sono del colmo della ruota innabisso
fertilità delle terre risanate. -come rappresentazione simbolica. a. f.
del tutto fuori stagione; fu anche -come prevedevo -una festa di breve durata.
mia moglie. io non credo affatto. -come , causa mia? a me non
fiaccato forse avrebbe il collo). -come espressione di malaugurio. g. m
, tre belle figlie femmine. -come appellativo affettuoso. dottori, 218:
utilmente compartir si vuole *. -come espressione di un legame di carattere spirituale
. ed era stato a un filo -come se ne ricordava! -dal tirarla a
il metodo e l'esperienza. -come personificazione. iacopone, 51-27: la
una dattilografa insidiata dal capufficio. -come indicazione sull'ultima pagina di un libro
, 284: usurpi pure di pianta -come l'egregio malvezzi stacca le vecchie pitture
con sanguinose mani allarga e spia. / -come tenera e bianca, e come fina
in virtù delle proprie forme opportunamente profilate -come 'penetrazione 'ma specialmente usato per
dalla chiglia nera a sei rematori. -come arma. dottori, 1-213: trecento
in eterno, eterno sole. -come appellativo affettuoso. anonimo, ix-1027:
vaghi fioretti di carta colorata. -come appellativo della donna amata. boiardo,
nell'aere. bruno, 3-439: -come conoscerò la differenza? come, dico
che il fistolo mi aveva strozzato. -come simbolo di malvagità e di astuzia insuperabili.
tutto un fiume d'amore. -come personificazione. chiabrera, 69: non
armati. fole probabilmente di viaggiatori. -come esclam. pascoli, 390: scrollò
testa deforme della creatura moribonda. -come una fontanella: abbondantemente. pasolini,
la poesia, il romanzo. -come attributo di dio (ed è per lo
smorfiosi giornali di moda. -come simbolo dell'arte del sarto. parini
ed è forse, forchebene. -come esclamazione. grazzini, 4-101: o
condannato a termine? deledda, i-162: -come ha cominciato la sua malattia? -non
proprio agio. collodi, 154: -come stai, mio caro lucignolo? -benissimo:
levigata come una ceramica. -come epiteto affettuoso. bibbia volgar.,
, buon per me '. -come espressione di augurio. - anche iron.
che stanno facendo. -come personificazione. mazzini, ii-713: gli
era fracida e ammorbata. -come epiteto spreg. fra giordano, 187
fiori sul punto di marcire. -come epiteto spreg. alfieri, i-36:
/ con le tue folli ventate. -come appellativo affettuoso: compagno, amico.
che tu ti svegli ». -come appellativo ironico o sdegnoso. boccaccio,
buono frate tommaso quest'altra faccia. -come appellativo di persona devota (che per
di noè che conducesse a salvamento. -come personificazione. ariosto, 14-91: ben
con qualche freccia movente di vela. -come simbolo di velocità, di rapidità, di
lasciassi frecciare? moniglia, 1-iii-213: -come / viene il gobbo a pregarvi / in
una scossa a quell'inferriata. -come personificazione. frezzi, ii-8-99: quivi
« amore e psiche ». -come epiteto spreg. c. gozzi,
strettezza della donna. oddi, xxi-n-370: -come infermo? slaccia qua tu. -mozzerò
la serva colombina, « piccola » -come dice il bemeri nel suo 4 valor
che non parve suo fatto. -come personificazione. ciro di pers, 2-21
, sperperare. bibbiena, xxi-1-123: -come è liberale? -liberale, dimandi?
ecc.]. dossi, 229: -come !... indietro? -gualdo
due de'quali caddero feriti. -come imprecazione. deledda, ii-546: be'
, di fulmini e di radici. -come attributo della divinità (in partic. di
. colpo, n. 23. -come un fulmine: con grandissima velocità,
il cupo sotterraneo dell'anima. -come elemento primordiale nella mitologia, nel culto
i 'todesch '». -come invito a mostrare o a consegnare un
la cima della tua furfanteria. -come personificazione. berni, 12-34 (i-309
sia la notte / ultima. -come personificazione. cieco, 1-95: l'
in qua. grazzini, 4-129: -come sta ella ora? -è sana e
far la vita del gaglioffo. -come epiteto famil. e affettuoso. n
ma fra siepi tutte pruni. -come interiezione, in espressioni di meraviglia o
cosa voglia dire non esistere. -come appellativo familiare e bonario di persona di
hanno più ingegno del cervello. -come indovinello. qual è quell'animale che
rame, nell'evitare il troppo. -come sa bere a garganella! -no
volle neanche il gatto. -come cani e gatti: in continua discordia.
, nelle sue mosse. -come figura araldica. tornasi di lampedusa,
morte. giamboni, 10-75: -come hanno nome queste risie? ed ella
strilloni annunciando una gazzetta locale. -come testata di giornale, seguito da un
prigionieri della gehenna in eterno. -come imprecazione. carducci, ii-8-74: attratta
: il concetto della nostra religione, -come di tutte quelle che il mistico oriente
eruditissima di poesia classica. -come titolo onorifico. carducci, ii-16-182:
te si esce di mente. -come appellativo (in un compì, vocativo
, egli era tutto gentilezza. -come titolo onorifico riservato ai nobili e alle
quali scendevano gentiluomini e dame. -come vocativo. cellini, 568: se
sanno altro che manipolare maggioranze. -come vocativo (talora con una leggera sfumatura
così dette scienze esatte, le une -come la geometria -riposano su una vacillante base
base di asserzioni arbitrarie; le altre -come l'algebra -non sono se non modi di
bisogna fu breve: constatazione del decesso -come si dice in gergo legale -,
. 41. locuz. -come meglio gli getta: come più gli
incollettato e ripassato dal parrucchiere. -come ingiuria. g. m. cecchi
più alto giallo e frusciante. -come distintivo di un casato, di una stirpe
, era considerata un giglio. -come appellativo affettuoso. guittone, 118-7:
, un po'di certezza. -come invito a inginocchiarsi. landolfi, 7-186
piegato il ginocchio a moloc. -come espressione di saluto ossequioso. carducci,
a vendere i panni di dosso? -come vergogna; non è più strano il
la gioia, l'eccitazione. -come appellativo (con una nota di delicata
gioia! oramai ne sono stufo. -come appellativo (a esprimere biasimo, spregio
va per il gioielliere per conto mio. -come per conto vostro? -per gli anelli
bella; buona, benestante. -come appellativo, a esprimere infinita tenerezza e
giovinotta e si sentiva i bruciori. -come vocativo nel discorso diretto (e, in
che nascondono il tradimento. -come imprecazione: giuda! -porco giuda!
sta iudea. soldanieri, ix-468: -come se'di sì dolce fatta rea?
g. m. cecchi, 1-1-443: -come la fa? -ehimè! maestro mio
giudizioso e acuto e onesto. -come appellativo. - anche sostant. bembo
parlò più della laurea. -come epiteto affettuoso. stuparich, i-78:
gli fiacca la schiena ». -come pron. determ. di cosa: a
di gola, di divertimenti. -come personificazione. iacopone, 13-30: enfrenata
il letto. gli ingannati, xxvi-1-350: -come gli vedesti tu? -con gli occhi
fa coni di ragnatela... / -come se fossi una mosca - / poi
gradito intercessor si nieghi. -come appellativo di rispetto o tenerezza. anonimo
non ne cangia la natura teoretica. -come personificazione. a. pucci, cent
lo zazzara fantasticava giorno e notte. -come titolo onorifico attribuito a principi e a
.. coerenti come granito. -come simbolo di avversità, di difficoltà insormontabile
cui nessuno si accorgerà poi. -come simbolo di impenetrabilità, di profonda introversione
rosse e gialle a punto annodato. -come simbolo di freschezza, di floridezza.
meglio allignare e apprendersi potrebbe. -come eufem. sessuale: liquido seminale,
un danno. mercati, 68: -come ti mostro il mio libro, non può
, / e che po torte. -come che po torme / la granara, la
? -pregò la padrona... -come vuole che ce l'abbia? alla grazia
signora? s. maffei, 126: -come sta la mia signora / antea?
zoccolo ornato di una greca. -come simbolo di grado elevato e dell'autorità
antica foggia delle donne greche. -come simbolo di popolo tradizionalmente colto e versato
gonfia le vele per costarica. -come personificazione. berni, 35-12 (iii-128
, che non sta mai ferma. -come epiteto affettuoso. arlia, 1-185:
è egli mascherato? -alla grottesca. -come alla grottesca? -stranamente, senza sapersi
aspetterà anche dopo morto. -come ingiuria. civinini, 8-84: vide
i-162: venivano a domandargli: -come vi sentite, compare menù? -il poveretto
monello! -disse sottovoce un soldato. -come dorme di gusto! -mormorò un altro
fra me e la morte. -come pegno di fedeltà e dedizione o come
. saba, 4-41: ho in casa -come vedi -un canarino. / giallo screziato
e di mezzo sapore! -come esclamazione di fastidio. -anche: o
alfìne acquisito diritto all'ignoranza. -come personificazione. g. c. croce
oh no 'l destare! -come sogg. di una prop. oggettiva.
1-3-250: -il suo conto è liquido. -come liquido?... -eh
di idee, ossequiente alle leggi. -come epiteto onorifico di sovrano. ungaretti,
illustre, come la mia. -come titolo di onore e di rispetto.
averne avuto per altra parte. -come appellativo. rinaldo degli albizzi, 11-577
poveri si smarriva in parte per via -come tutte le limosine cui la filantropia d'
dicendo che quelle erano frascherie. -come artificio retorico in seno a un'opera
ma, prima di darsi l'addio -come pegno d'amore - / vollero,
stuolo infinito di esseri uguali. -come personificazione. ariosto, 35-16: all'
si diresse verso la baracca. -come eufemismo: morire, affrettare la morte.
del bimbo la gigantesca pera. -come eufemismo: far morire, affrettare la
puoi levar l'imposto impaccio. -come eufemismo: far morire. castelletti,
ho imparato che possediamo anche una filosofessa -come se non bastassero, per confonder le
incolore, impaurita e insieme quasi indifferente -come posso essere sicuro io, se hai un
, ii-577: la voce deve essere dolce -come egli dice, - ma il viso
menzogna si sarebbe scoperta! -come insulto. morante, i-586: non
la mala fede dei politicastri. -come personificazione. parini, iii-6: venerabile
fruttuoso -in me stesso dicea... -come di te potrò scordarmi, nel cor
gioco delle tre carte. -come appellativo affettuoso. soldati, 2-424:
, cioè dopo el solstizio. -come esclamazione: maledetto. commedia di aristippia
troiani fatto da achille solo. -come personificazione. b. fioretti, 2-3-189
che far costì in questa casa? -come diavolo a che fare? ornai mi
: - vado fino alla stazione. -come ? fa nostro padre incarognito, e
m'hanno parlato è laggiù incastrato verticalmente -come un quadro incassato -nella profonda spaccatura geografica
tra il comune e il volgare indovino -come ad esempio asdente -e l'alto profeta
, e palpita e respira. -come operazione preliminare in vista della dissezione anatomica
troveresti là qualche modella incomparabile. -come appellativo. c. 7. frugoni
che così fosse. montano, 1-55: -come l'ha guardato quella ragazza! ha
pensare e di vivere. -come espressione di cortesia incontrando una persona conosciuta
marciare a passo di polka. -come esclamazione, o in frasi e locuzioni
che da anni facevano « incursioni » -come essi le chiamavano -nel mondo dei morti
fu bello il ballo ieri? / -come ballo! che ballo? io non intendo
ch'è il tuo cuore. -come personificazione. montale, 1-52: bene
un po'quel che mi ha risposto. -come hai fatto a saper la tal cosa
g. m. cecchi, ii-197: -come va al paese? -eh! che
che ha due polmoni soli. -come personificazione. francesco da barberino, ii-3
: ah! -esclamò il poeta inedito -come tutto è semplice per voi che non
un crimine, un'infamia. -come esclamazione. tassoni, 7-62: dove
temerario, poltrone incapucciato ». -come eufemismo: che non lascia speranze di
al paragone dell'infelicità altrui. -come condizione esistenziale inerente alla natura umana,
per i peccati della carne. -come personificazione: le potenze infernali, i
sul muricciolo di un « inferno » -come chiamano in quei posti un pozzo dove
che la vecchia si chiama colomba? -come ? -soggiunsi io -me ne diede un'
un branco d'inutili infingardi. -come epiteto ingiurioso. c. bartoli,
carducci, ii-10-180: dire al sensalismo -come sei disinteressato e patriottico! -dire all'
e patriottico! -dire all'infinitesimamente piccolo -come sei grande, bello e pieno d'avvenire
arrigo dell'imperatore infortunato. -come esclamazione e in espressioni esclamative. pulci
. -intenso piacere, voluttà. -come personificazione. manzini, 18-19: vide quella
riportarne ingratitudo e sdegno! -come personificazione. machiavelli, 1-viii-309: non
nequizia, un sepolcro imbiancato. -come personificazione. foscolo, xvi-503: quel
bramata schiera / delle amate donzelle. -come eufemismo: possedere carnalmente, avere rapporti
e l'onore, eccomi ripagata. -come personificazione. francesco da barberino, iii-311
accompagna / alla mia inquietudine. -come personificazione. berni, 12-36 (i-310
un insensato, nato allocco. -come appellativo di biasimo o come ingiuria.
/ la vita agreste. alamanni, 5-1-977'-come a null'altra par dolcezza reca /
... un insolente. -come epiteto ingiurioso. garibaldi, 1-353:
conte]. borgese, 1-25: -come ? -insorse federico, sollevandosi un poco
cavalcioni, col petto appoggiato alla spalliera -come ? tu credi ch'io dica questo
mettere in cassa integrazione i lavoratori, -come si dice nel gergo sindacale -il datore
che non ne è innamorato. -come personificazione. guarini, 1-49: gran
di mio padre vennero le interrogazioni. -come è accaduto? dove? e don
castigo divino benedivano -dopo gl'interventi terribili -come prova di patema indulgenza. 5
credo, in intimità. -come eufem.: rapporto sessuale, amplesso.
parapetto una manciata di semi. -come metafora sessuale. - anche assol.
intingolo del mio figliuolo. -come vocativo affettuoso e scherzoso. casoni,
poldo carega, ingegnere appaltatore, o -come si qualificava nei biglietti da visita -'
della scrittura, prodigioso. -come personificazione. berni, 12-36 (i-310
tuo mirabile intronamento. pirandello, 7-477: -come ? - fece paroni, con una
è questa stessa intuizione dei moderni, -come presenza immediata dell'oggetto, non in conseguenza
mutato in lupo da zeus. -come personificazione. vasari, ii-26: lionardo
quest'inverno del core. -come personificazione. firenzuola, 883: per
ed al sereno della morte invita. -come personificazione. iacopone, 88-163: l'
due mastin l'aquila invitta. -come appellativo di onore o di ossequio.
sonno in questa invoglia. -come personificazione. aretino, vi-6: spettatori
utile sapere, perché volgarizzate -e involgarite -come sono, hanno cessato da un pezzo di
pietà degli uomini m'umilia. -come termine grammaticale (anche sostant.).
d'ingegno per farle. -come personificazione. ariosto, 18-27: la
a dar pugni nel muro. -come personificazione. petrarca, 29-20: vendetta
sì si ricominciò a riconfortare. -come personificazione. dante, xxv-4: un
e irriverente d'annunzio, iv-2-246: -come ? natalia osava ridere, mentre quel
d'andarsi a confessare. -come per ispirazione: d'impulso. tommaseo
alquanto misantropa, poco cortese. -come termine di riferimento per capelli o barba
gli capiscono nemmeno l'italiano. -come materia d'insegnamento nelle scuole. g
salisino e a madonna margotta, dice: -come vi pare che sia andato?
veder l'officina. nievo, 309: -come , come non la mi ama?
istudio di lingua viva. -come interiezione, per indicare un evento imprevisto
labbrona è un vero bacio. -come epiteto ingiurioso usato dal d'annunzio nei
acradina rivolse la schiera. -come part. pass, (nella forma passiva
da sé in malo modo. -come un ladro: di nascosto, furtivamente,
] sono ghiotte e ladroncelle. -come appellativo di riprovazione e di biasimo.
suo gregge e fier ladrone. -come appellativo di biasimo. ariosto, 2-3
con furbeschi ammiccamenti, che indispettivano chi -come lei -non riusciva a capirci nulla.
lamento / d'agnello dei fanciulli? -come personificazione. bondie dietaiuti, 294:
e vanno muti i tuoni. -come un lampo: con grandissima velocità,
fin al cervello. dolce, 1-110: -come non son buone le lamprede e i
quella opera. idem, vi-514: -come sta madonna cencia? -mantiensi più ch'
francesche: fare un buon affare. -come metafora sessuale: sedurre una vergine,
la mente degli uomini. -come metafora sessuale. aretino, 20-24:
stato ammesso liberamente alla festa. -come personificazione. dante, xlvii-63: larghezza
incredibile largità del conte marsili. -come personificazione. c. i. frugoni
ad alimentare la sua insaziabile lascivia. -come personificazione. niccolò da correggio, 182
insanguinate ed è rispettato da tutti. -come personificazione. g. gozzi, i-22-23
ferro aveva ucciso un grandissimo cinghiale. -come epiteto ingiurioso. s. giovanni crisostomo
si dee schivar ne'piedi? -come eufemismo: scusabile, tollerabile. straparola
i lavativi hanno la pelle dura. -come ingiuria. soffici, v-6-77: quello
o a stomaco pieno?... -come spunta il giorno, viene qui,
i lazzaroni e i facinorosi. -come epiteto scherzoso (per lo più rivolto
virginia cercando di ravviarlo. -come epiteto ingiurioso. g. bassani
un lebbroso. siete decaduto. -come soprannome. cicerchia, xliii-136: in
ciurma di gatti lecconi. -come appellativo di biasimo e di insulto.
l'unico figlio rimastomi. -come misura di superficie (per lo più nell'
per vedere il gigante smisurato. / -come è possibil -l'un l'altro dicea
gioioso agitercan sen già. -come personificazione. dante, 2-123: morte
ciel, nova beltà divina. -come titolo appellativo (sul modello di sua
di loro in forza e agilità. -come personificazione. fazio, iv-23-47: maraviglia
contemplativo e non un sovrano. -come apposizione. ordinamenti fiorentini, 1-435:
si sono adagiate al suolo. -come appellativo amoroso. pier della vigna,
. cuore, n. 27. -come appellativo riferito a re, condottieri,
le sue letizie manifeste. -come personificazione. giostra delle virtù e dei
pidocchi succhiano il sangue cattivo. -come ingiuria. viani, 19-237: quando
altro che sonar il lauto per lettera. -come il lauto per lettera? -non so
scaffale è ormai inadeguato. -come appellativo rivolto da un autore a chi
levar via non ci lasciamo. -come maledizione. guinizelli, xxx-n-480: volvol
i come noci sull'albero. -come pronom. determ. di cosa (con
/ nere macerie de le tuglierì. -come sogg. e compì, oggetto di una
perché ero per partirmi. -come pron. determ. di cosa. a
cedere alla furia urlante del libeccio. -come personificazione. ferrerò, 1-64: tu
. liberalàccio. aretino, vi-700: -come io mando per marzapani a siena,
concetto di quel dovere. -come personificazione. iacopone, 34-1: o
condizione in cui si trovano i cristiani -come frutto della redenzione operata da cristo,
che si possa ricevere in regalo. -come personificazione. monti, x-1-338: dolce
, iv-12-29: io lo incalzai: -come potrete avere libertà politica e libertà economica
che vedeva regnar nel convento. -come personificazione. poliziano, st.,
pane lievitare nella madia. -come metafora oscena. della casa, 697
mille modi di strani pigiamenti. -come metafora oscena. della casa, xxvi-1-138
levato, gigi: come va? -come l'anime del limbo: né ben né
trovato non si puoi negare. -come !? voi avete visto il linchétto?
lingue della corte. goldoni, iii-34: -come avete saputo degli orecchini? -me l'
scura. tozzi, v-163: -come s'era vestita? -di un lionato
di calce e comandavano un litro. -come ordinazione, in una mescita di vino.
i conoscitori del linguaggio degli animali. -come apposizione. d'annunzio, v-2-39:
non indovinasse il mio livore. -come personificazione. l. dati, xxxvi-17
di locazione, non di parentado. -come di locazione? che cos'è ella
le parti del sistema filosofico. -come materia di insegnamento o di studio.
si fugge. fagiuoli, 1-4-202: -come non mi vedrà, si quieterà: lontan
darebbe battesimo e fogna. -come epiteto ingiurioso. a. caracciolo,
sé rinchiude così bella luce! -come appellativo. serdini, 1-182: o
. saba, 4-41: ho in casa -come vedi - un canarino. / giallo
ludibrio, / quanto promisi già. -come oggetto di scherno, per essere umiliato.
lunatico. grazzini, 4-163: -come gli chiamaste voi [gli spiriti]?
dietro il fogliame nero dei platani. -come personificazione. petrarca, 223-3: quando
per agguagliarlo al pontefice. -come appellativo onorifico o affettuoso. tasso,
mia luna e mio sole. -come epiteto sarcastico. sbarbaro, 1-190:
vipera ce l'ha! -come il lupo occhio e croce: in modo
tube o trombe del culto. -come titolo di un'opera letteraria. patrizi
più delle altre tronfia e vermiglia. -come ingiuria. quarantotti gambini, 4-60:
-abbronzato. svevo, 1-297: -come stai? -gli chiese creglingi, un
la custodia insigne di ceselli / racchiude -come quei fulgenti grani - / simili a
quel che dice la maestra '. -come appellativo. pananti, i-j20: quindi
carta nelle sue gite notturne. -come titolo onorifico. latini, i-1183:
vita per la nostra razza. -come appellativo (e con una speciale connotazione
onorate ai nepoti si additino. -come appellativo di gesù cristo. dante,
d'arte, maestri muratori -come titolo professionale di artigiani e di padroni
, in titolo d'onore. -come titolo onorifico di medici e speziali.
che appena posso credere. -come maestro: con tutta la propria abilità
de 'l mio primo amore. -come appellativo di ammirazione e di tenerezza.
fuori tutte le magagne. -come la castagna di fuori è bella e dentro
-maggior nato: v. maggiornato. -come attributo di un personaggio storico: il
, anche venissero pittori maggiori. -come attributo di uno scrittore o di un
suoi libri e carnali scritture. -come attributo, per indicare il primo e il
parlar del dio magnano. -come epiteto di cupido. rosa, 44
diventano [i camaleonti] istrumenti metereologici -come quella ballerina da calendario barometrico, il
e ascolto un - ahi! -come attributo di cose inanimate o di concetti
maio davanti la loro porta. -come metafora oscena. b. corsini,
dalla conseguenza del suo gesto. -come appellativo di biasimo e di rimprovero.
3-101: la cosiddetta malafede non è -come si crede -comune: tutt'altro.
turpi motivi di libidine pederastica. -come epiteto ingiurioso. bocchelli, 18-ii-287:
sparnazza? 4. locuz. -come un malandrino: accanita- mente, con
, annunciano morte e sciagura. -come inter. betti, i-12: -eh
approdo a quelle terre di malaugurio. -come insulto e maledizione. collodi, 17
a qualche povero / cittadin. -come maledizione. guittone, 84-1: cosi
una buona lezione a questo malcreato. -come epiteto ingiurioso. alamanni, 5-48:
e divengono deformi oltra misura. -come imprecazione. g. m. cecchi
, il popolo maledetto. -come imprecazione, per augurare a qualcuno la
ora il piimo e 'l maggiore. -come epiteto tradizionale del diavolo. ariosto,
, facendo loro sacrifici maladetti. -come epiteto per designare i pagani, gli
pietà di certe signore. -come epiteto di grossolana familiarità, come apostrofe
, le sopracciglia e ogni pelo. -come epiteto ingiurioso. popini, i-414:
immane e gonfio e nero. -come attributo o predicato di demoni, di
idee confuse, di desiderio incerto. -come personificazione. dante, xxv-i: un
. sei una malnata. -come inter. palazzeschi, 5-365: «
che gli pare la mala cosa. -come la mala cosa? -rispondono molti -
un tratto cattò benivolenza da lui. -come appellativo di biasimo. a. f
visto a caso. i... -come è bello? / -non è malvagio
qualche mercante di granaglie. -come appellativo esprime confidenza e affetto. sacchetti
prima di mamma, amore. -come mamma l'ha fatto o lo fece:
codest'aria di mammalucco intronato. -come epiteto ingiurioso. lalli, 11-193:
dei pesci più orribili. -come appellativo affettuoso. pascoli, 19:
e mangiandole, costei disse al mezaiuolo: -come si mangiano le saragie in contado?
di mille. d'annunzio, iii-1-843: -come pascerai tu la tua mandra / se
, un bifolco rivestito. -come epiteto ingiurioso. guerrini, 2-44:
mani contro quei turchi manigoldi. -come epiteto scherz. (spesso con una sfumatura
circonferenza, tirerà la fune. -come metafora sessuale; membro virile. aretino
che l'amore a me. -come metafora oscena. bandello, 1-5 (
'). fagiuoli, 1-5-274: -come debbo dire?... -fui presente
poter salire a maggior perfezione. -come manifestazione di attenzioni erotiche considerate per lo
. fatto2, n. 11. -come disse mona ghinga o ghigna: di veduta
merce. varchi, 24-22: -come t'abbattesti? -bene la prima volta
credevo fosse solamente fare delle cose difficili -come comprare una coppia di buoi, fare
che la cosa abbia seguito. -come personificazione. memorie per le belle arti
sostenerlo. verga, i-214: -come se non si sapesse, che chi vi
una pietra di paragone. -come titolo di un libro, di un trattato
: -bisognava provocare una crisi -le dissi -come si scuote un orologio per rimetterlo in
la guerra me la sono negata. -come esercizio ginnico. vittorini, 6-13:
mozzo delle vittoriose galere liguri. -come termine di pafagone superlativo. saladino,
di marea: v. tavola. -come termine di paragone in similitudini, per
, baro. monti, x-2-480: -come si chiama in parigi colui che baratta
a marito. parabosco, 4-19: -come diavolo farai che il vecchio non s'
s'aveda che polissena non sia pulcella? -come fanno tante che vanno a marito non
lesse farò, parte in maroni. -come eufemismo sessuale: testicolo. galileo,
noce de benevento... -come averria a gusto... me faciesse
la metà a un mendicante). -come eufemismo: membro virile. migliorini,
n'é lavato le mani. -come ingiura. moneti, 86: per
sol peccato. fagiuoli, 1-6-98: -come ci siate entrato qua voi? -ci
. era belluino e mascelluto. -come epiteto iron. e spreg. di benito
g. m. cecchi, 218: -come , come? / ess'ei pacificato
farsi vedere gli antichi bastonatori. -come epiteto ingiurioso. baldini, 4-13:
chiamavasi massimo, méyicmx;. -come appellativo di persona rivestita di grande autorità
è la ribellione a lui. -come appellativo di divinità pagane. caro,
tirò imo da banda. -come epiteto onorifico. giordani, iii-21:
lui suo signore e padre. -come epiteto scherzoso. g. gozzi,
, masticavan verde. palazzeschi, 4-253: -come se lo è saputo accaparrare, disse
il mastin de'regni bui. -come ingiuria (per lo più rivolta, in
nostra signora marchesa fuor ch'ella sia -come ho a dire? - materassabile!
. sansovino, xliv- 173: -come debbo adunque vestire? -di materia semplice
ravivano. idem, vi-330: -come son di tuo gusto le ciarpe? -pensai
fessa chiamandola: me nona. -come vocativo di scherzoso rimprovero. gatto,
e ruzzola verso il fallimento. -come personificazione. giostra delle virtù e dei
matto del capo, poltrone. -come una cosa matta: come fuori di senno
un'aspra visione aveva fatta. -come un matto, come matti, in guisa
lavoro, l'aria aperta o certa -come si diceva -'noncuranza 'del fìsico avevano
del solito mattutina. oriani, x-2-142: -come mai così mattutino? -mi ha chiesto
rumore di colpi di mazza. -come strumento di tortura. casini, lvii-69
gran virtù del mozzo mazzafrusto. -come epiteto ingiurioso. lomazzi, 480:
e quanti calci. fagiuoli, 1-1-187: -come c'entri ne'fatti miei?.
me non me n'importa. -come secondo term. di paragone. arrighetto
vedere. 14. locuz. -come vero me: per affermare, promettere
assai scioccamente. razzi, 8-12: -come state, madonna gostanza? -bene,
ha le medicine di cristo. -come epiteto del messia, della vergine o
e voi naturalmente fermandolo gli domandate: -come va? -benone! -vi risponde lui
passavano a tiro dei loro anditi. -come epiteto ingiurioso. nievo, 1-352:
bocca negli urli e pianti. -come simbolo di ignoranza, di ingenuità,
nuovo? -il foglio bianco. / -come dir nulla, poi che e'non
dietro queste scuse da melenso! -come epiteto di biasimo e come ingiuria.
improvvisamente fu pieno di musica. -come mai? -pensavo, tornando indietro, colpito
per la memoria del padre. -come formula di rispetto verso una persona defunta
aretino], 3-59: -cacciatei via. -come via...? -via sì
fatto tirar su la signora. -come epiteto ingiurioso. pirandello, ii-2-421:
anonimo, i-490: oi lasso mene, -come faragio, / se da voi
non pensata in pria, / -come esser può, dicea, che grazia i'
quattro mentecatti nel cortile. -come epiteto ingiurioso. ercole bentivoglio, 22
: -la vecchia lo negava? -come diavolo! / e lo mentiva per
lisa fosse ipocrita e mentitrice. -come ingiuria. ariosto, 12-45: mentitor
in quello delle facoltà fisiche. -come appellativo di biasimo. tassoni, 9-81
m'offre tua mano. -come epiteto del demonio. -per anton.
/ d'un amoroso canto? -come personificazione. re enzo, 221:
amore, alla mia fede? -come personificazione. onesto da bologna, i-54
figlio dei padroni si sarebbe rotto. -come epiteto ingiurioso. esopo volgar.,
di mancino l'annoiano sempre. -come espressione di secco e irritato rifiuto.
ne salva pur uno, vedete. -come epiteto ingiurioso. lorenzo de'medici,
io sono una sozza meretrice. -come epiteto ingiurioso, anche con riferimento a
da dio! -disse il frate -come bene hai fatto! e, faccendolo,
'l mezzo di se medesimo. -come ricompensa, in cambio. boccaccio,
trionfa glorioso il nome. -come giusta punizione di una colpa. m
la siete lasciata scappare. -come epiteto bonariamente ingiurioso. chiesa, 5-93
attaccato alle sottane della mamma. -come forma allocutiva. rappresentazione della conversione di
il deficiente, il venturino. -come forma allocutiva di compatimento e di commiserazione
una parola, meschino di me! -come sollecitazione impaziente. dolce, xxv-2-262:
, 632: mescole da minestra. -come simbolo di autorità, scherzosamente assegnato al
non -piero, mio padre, -come si fa a firenze. berni, 65-1
com'io sono al presente. -come invocazione alla maestà divina. iacopone,
ma sono coppelle. bibbiena, 2-24: -come la stava, vuoi saper tu?
come sta? -chiese rosa... -come vuoi che stia? - rispose amelia
una realtà dietro l'apparenza. -come concezione filosofica particolare di un determinato pensatore
, ma della mente. -come disciplina d'insegnamento o di studio.
, di formulare un voto. -come termine di paragone superlativo dello splendore,
da un altissimo strato di fango. -come termine di paragone per indicare rapidità,
.. un colpo di sole fulvo -come la zampa d'un leone, sbrana questo
trascolorano, svaniscono, diventano -istrumenti meteorologici -come quella ballerina da calendario barometrico, il
: di tedesco non so niente; e -come sempre -a me sarà diffìcile trovare qualcuno
che ne ho ricavato è mezzalana. -come dire mezzalana? -né sì né no
di diana. idem, iv-1-699: -come mi piace star qui! -diceva ippolita
sue interiora si riversarono sulla terra. -come maledizione. pindemonte, ii-273: crepa
si fosse ricordata di portarmici. -come soggetto di prop. soggettive o oggettive
ossia metri 277. 777. -come misura di superfìcie (anche nell'espressione
occupare del suo nome l'europa. -come misura di volume (nell'espressione miglio
di vetro le mignatte fresche. -come termine di paragone, a indicare un
altrimenti ti lascio! ». -come ingiuria. batacchi, i-133: ah
mezzo trullo e tutto minchione. -come epiteto ingiurioso. ghirardi, 16:
minchione! 6. locuz. -come un minchione: allibito, sbalordito.
dice [ecc.]. -come disciplina che costituisce oggetto di insegnamento universitario
più signore, vedete quella carta pecora! -come sta miniata bene, e che titolo
un invito a roma. si rivolse -come poi disse nel linguaggio del tempo -
/ sconvolgi agita assorda. -come espressione di umiltà (per lo più
egli solo supplire al bisogno. -come strumento. niccolini, i-xxxvii: la
non si potrebbe minorarle l'incomodo? -come ? -spicciarsi in tre o quattro giorni
viso amico dell'ultimo fratello minore. -come attributo di un personaggio storico o mitologico
non aprano più larghe possibilità). -come attributo di uno scrittore o di un
troppo spesso ironizzano il loro antidannunzianesimo. -come attributo per indicare il meno famoso fra
suscitatore è lo stesso. -come rappresentazione emblematica. delminio, i-160:
coteste scarpette? -quelli guatale e dice: -come ! che mala ventura è questa?
umano. gottifredi, xliv-257: -come è possibile che un brutto si possa amare
ti offrirei l'ospitalità se non fosse -come è -quasi regale. ho rinnovato miracolosamente
dodici volte al giorno. -come personificazione. anguillara, 2-286: in
oddone, missionario degli operai. -come nome di congregazione o gruppo di sacerdoti
doveva uccidere la loro fede. -come appellativo rivolto alla divinità di un culto
annichilirmi - * cupio, dissolvi '-come diceano i mistici. d'annunzio, iv-2-504
deve dargli una misura di biada. -come metafora sessuale. sercambi, 1-ii-750:
non mai nelli uffici divini. -come simbolo dell'influenza esercitata dal papato sull'
mitra è il suo cimiero! -come simbolo della dignità papale o episcopale (
nera e la mitra aguzza. -come simbolo del potere regale. d'annunzio
devono levare tanto di cappello. -come appellativo di dileggio più o meno marcato
il più serfedocco della contrada. -come soprannome. aretino, vi-695: mentre
di uomo e di dominatore. -come appellativo più o meno ingiurioso. tommaseo
che mandava gli ultimi guizzi. -come metafora sessuale: membro virile. burchiello
, che tiene atteggiamenti da adulto. -come appellativo di dileggio. burchiello, 118
bicchieri innanzi a ciascun convitato. -come personificazione. parini, giorno, ii-658
di attrici, di mode sportive. -come personificazione. g. gozzi, 3-4-399
deu'esaurimento, della decadenza. -come personificazione. parini, giorno, ii-931
antifascisti, a grande tiratura. -come norma, come regola moderatrice. boccaccio
forse soltanto apparente modestia. -come personificazione. tasso, 13-i-920: s'
che la patria gli diede. -come personificazione. petrarca, ii-1-82: armate
guerra insiem zefiro e noto. -come se, quasiché (con valore condizionale0 ipotetico
frumentone quanto sta? quaranta scucii. -come unità di misura volumetrica per merci di
le tue moggia / di sale. -come unità di misura della capacità di carico
per ministerio d'uomini. -come spinto da una molla: con estrema
non vuol mollare e cedere il campo -come (nel migliore dei casi)
del passato di roma. -come appellativo attribuito a un sovrano: maestà
andava, vedeva, testificava. -come appellativo riferito a un personaggio determinato.
muove se ben cade il mondo. -come dà il mondo: come suole avvenire.
da labrate. leopardi, 840: -come sono andati a mancare quei monelli?
i monelli per le strade. -come epiteto ingiurioso. batacchi, 3-167:
monne schifalpoco e piglialtutto. -come epiteto ingiurioso. grazzini, 4-141:
, o semplice- mente 'plurialare '-come monoplano in coppia ma così detto quando
della nostra armata... -puah! -come : puah? -è una montatura anche
nella loro relazione con l'universale. -come disciplina di insegnamento. carducci, iii-28-127
morbo, su un corpo mutilo. -come personificazione. caro, 6-404: nel
. b. ricciardi [tommaseo]: -come vi sono de'cavalieri? -il morbo
negli scantinati ci dev'essere una camera -come dire? -moribondaria, e lì portano
la ritenutezza delle giovani. -come appellativo di stima e lode. aretino
mormonismo, sarà a catania. -come titolo di uno scritto. carducci,
col berretto nero da sciatore. -come esempio di estrema bruttezza fisica o,
bianche / vedestù passar di qua? -come epiteto ingiurioso (anche con riferimento a
dove sono fiorenti i denti. -come gioco erotico. liburnio, 3-70:
molta diligenza instituire dieta tenue. -come manifestazione erotica. patrizi, 3-141:
gli faccia perdere la testa. -come segno di provocazione, di sfida.
loro morsure una coppetta. -come gioco erotico. candido, 129:
ii-454: -perché non dirmi niente? -come avresti tu accolte le mie parole?
chiamandola 'morte imperfetta '. -come personificazione. pier della vigna, 137
morire di morte generosa. -come oggetto interno del verbo morire. tommaseo
per lui stilla di pianto. -come chi sta per morire; in modo estremo
lo chiedevano a morte]. -come alla morte: di malavoglia. guazzo
1-4-96: -nulla non si può fare. -come nulla? i'so pure, eh'
dei cuoi, il mortaio. -come attributo di venere (e simboleggia in
materna mortella i crini suoi. -come simbolo della gloria poetica. buti,
rappresento la forma di acquario. -come premio del valore militare. boccalim,
moderni ordini di cavalleria. -come simbolo di mortificazione e di lutto.
palazzotto di don rodrigo. -come formula di scusa: profondamente dispiaciuto.
di salci o di mortine. -come simbolo della gloria ottenuta nella poesia,
frontiera morta -aggiunse ortiz... -come : frontiera morta? -una frontiera che
, pontiere, hai dormito bene? -come un morto, -gli venne fatto di rispondere
la mosca al naso al buon direttore -come se lo si volesse minchionare. bocchelli
più a lungo in italia. -come appellativo affettuoso. svevo, 6-536:
le ragioni del ritardo. -come appellativo affettuoso. montale, 9-78:
, stanno rosse sul cielo. -come simbolo della religione e del mondo islamico
pur vorrian gli ebrei. -come appellativo ingiurioso o come insulto (anche
e panciuto. caro, i-192: -come va? -grassamente, come tu vedi
vizio e dell'infernal mostro. -come simbolo del libero pensiero, della ragione
a mezzo i motteggi sboccati. -come personificazione. parini, giorno, ii-363
i-203: -è morto. -da vero? -come ! si muore da motteggio? b
questa 'tradizione'borghese. tecchi, 9-254: -come vede lei -chiede la valfy a giuliano
mano del primo artefice. -come metafora sessuale: membro virile, pene
psyche, / pan multiforme. -come attributo del mitico veggente proteo, con
denaro. fogazzaro, 5-77: -come stai a quattrini?... quel
, poi che cadde troia. -come simbolo o rappresentazione allegorica dell'arte e
la giustifica e la vanta. -come appellativo affettuoso. parabosco, 4-8:
corte di quell'imperadore mussurmanno! -come epiteto bonariamente ingiurioso. baretti, i-m
stato soldato? -sciamò la vecchia. -come il mio povero figliuolo maggiore. va',
/ più eh'altra donna. -come attributo della personificazione letteraria della fortuna.
-oh feminile ingegno, -egli dicea / -come ti volgi e muti facilmente, /
- venticinque, -disse il fattorino. -come mai? -giornata del mutilato, -
ci voleva un empio - disse, -come me, per far ridere una santa donna
a veder, sta'a veder! -come nabissi / gliel'acchiappa- ron tutto.
assumono temporaneamente. 9. locuz. -come di nascènza'. in via diretta,
- e che bisogno c'è? -come , che bisogno c'è? io le
! - occhi azzurri... -come i miei! -un profilo di maschietto
configurando -sotto il profilo strettamente religioso -come la più importante della cristianità, e
abbastanza naticute per essere pizzicate. -come epiteto ingiurioso. castelletti, 1-12:
/ mi prende. tozzi, v-141: -come sei bianca, suor matilde! -le
ha poco obbrigo colla natura. -come dà natura', secondo la condizione naturale
fanti che mi guardino? -come sempre avviene, inevitabilmente.
navicella con uno cucchiaio d'ariento. -come metafora sessuale: organo genitale femminile.
lungo i liti di quegli. -come metafora oscena. sercambi, 1-i-65:
trarremo alfin questo navilio. -come emblema di una particolare esperienza emotiva e
che gli sorride e dispare. -come attributo della vergine, che ricevette l'
al fin mi mena. -come attributo di s. giuseppe, sposo di
e noi siamo una grande nazione. -come personificazione in una rappresentazione allegorica.
della neghittenza de'portoghesi. -come personificazione. giostra delle virtù e dei
non ispirata da invidia. -come personificazione. francesco da barberino, ii-192
il negriero dei contadini poveri. -come ingiuria. moravia, xi-522: mi
-che disegno / era 'l suo? / -come e's'avea le sue voglie /
di un arco quasi a suo rinforzo, -come le incrociature degli archi gotici. in
senza riserve... -nespole! -come gli è fatto addosso! 7
del boiardo. f f -come nessuno: più di chiunque altro.
cadere in pasto ai corvi. -come simbolo di tradimento, insidia, slealtà
sospinte dalla volontà di dio. -come personificazione allegorica. pascoli, 666:
tale che niente più. -come risposta negativa: no! g.
non li ubbidisce a punto. -come niente: v. come, n.
. come, n. 14. -come niente fosse o come se niente fosse:
abbrusto- lirviti la perpetua. -come personificazione: i demoni, le potenze
ricantatela per il buon riposo. -come intercalare nella cantilena stessa. d'annunzio
volutamente provocatoria. deledda, iv-760: -come , -domandò proto con voce falsa;
m'è nobil compagnia. -come attributo encomiastico, per lo più in
le bestie. f f -come termine di paragone per indicare le dimensioni
sotto il morso delle forcine gemmate. -come allusione metaforica e metonimica al legame amoroso
l'oscuro sortilegio della terra. -come termine grammaticale (anche so- stant.
accontentò di pochi commenti. -come soggetto di un verbo di forma impersonale.
di un individuo a determinati gruppi sociali -come famiglia e comunità civile ed eventualmente categoria
nome de l'autorità. -come forma esortativa o di supplica, come
'l titolo senatorio nel secolo decimosesto. -come personificazione. montale, i-93: questo
. f. d'ambra, 4-50: -come chiamasi / cotesto ebreo?..
nessuno s'attestava di discutere. -come appellativo. vai, 9: addio
mughetti odorosi, nontiscordardimé. -come motivo decorativo, in un ricamo o su
udito nelle bocche del popolo. -come dice la norma', secondo la consuetudine,
sotto le baionette austriache. -come inciso, con funzione rafforz., in
. saba, 4-41: ho in casa -come vedi -un canarino. / giallo
sua notizia in ogni luogo. -come titolo di una testata giornalistica. silone
un invito a roma. si rivolse -come poi disse nel linguaggio del tempo -'
qualunque siasi studio vi fredderebbe. -come personificazione allegorica. della porta, 8-35
so se in vasari o in condivi -come un pittore per emulare michelangiolo aveva fatto
la notte di san bartolomeo. -come personificazione, in immagini e allegorie poetiche
sarebbono fermati gli auditori a considerare. -come , costui dice la terra muoversi?
squagliato con la ragazza. -come titolo di numerosi periodici letterari e culturali
il sole che rompe le nebbie. -come indicazione di data, nella pratica epistolare
no, un nubifragio. il cielo era -come gli uomini - in preda a un
con grazia alla sua nudità. -come simbolo di stato ferino. g.
che fratta qualcosa, nudo -si direbbe -come mamma t'ha fatto. bocchelli,
di più. pavese, 7-90: -come va questo numero? -dissi. -quel porco
inzuppato troppo il pennello. -come personificazione (in tono scherz.).
malvagi finalmente, essere servi? -come personificazione in una raffigurazione pittorica.
quello spadaio, così obbligante. -come formula di stima e deferenza. zeno
venga a far loro omaggio. -come formula di ringraziamento, talora iron.
gli suggeriva qualcuno nella coscienza. -come sottoscrizione di una lettera, di un
, 1-97: l'uomo di stato è -come il grande poeta - raro; deve
vita per la patria. -come personificazione. ariosto, 14-94: lo
loro, i connotati. -come personificazione mitologica e letteraria, anche in
mestiere -d'imitar manzoni. -come segno di stupore.
perché così mingherlino dovessi vincere. -come manifestazione di golosità. carducci, iii-1-274
si offerì per vero amico. -come atto di omaggio alla divinità. felice
pace con lui. -e salardo disse: -come posso ogimai? macinghi strozzi, 2
. della porta, 8-104: -come ti diè gusto quell'oglia pudrida alla
francia, sulle ferrovie. -come titolari di una chiesa. leoni,
oh, zappatore! ». -come grido di incitamento o anche di protesta,
che costumi sono questi! -come espressione di minaccia, anche bonaria.
gridò - c'è nessuno? -come formula di saluto. volponi, 2-372
/ a questa reggia innanzi? -come formula di saluto (e può avere valore
morto m'è olente giglio! -come attributo esornativo riferito alla donna amata,
è una conoscenza imperfetta. -come nome accademico di arcade. carducci,
la qual portò il salvatore. -come simbolo dell'ispirazione poetica. petrarca
che sbiocca a mezza costa. -come toponimo. bibbia volgar., ix-438
il pioppo ed il castagno. -come simbolo di stati d'animo improntati a
or querce et olmi. -come immagine simbolica della profondità del sonno.
nappi. lo ventre tuo, sì -come uno monte di grano, attorniato di
, / le nostre ombre. -come personaggio teatrale o come maschera. ingegneri
ed il seggio delle vergini. -come simbolo, insieme con le chiavi, dell'
d'indispettire i caratteri ombrosi. -come pseudonimo accademico o come nome di un'
fondo / cupo un'omega. -come fregio simbolico, in partic. sulle lapidi
accolse il capitombolo di carlo antenucci. -come reazione collettiva di aperto dileggio. fucini
ometto per il bambino. -come vezzeggiativo per un infante. betti,
infanticide, ex-ballerine nude. -come attributo dalle mitiche parche. molza,
attira ne l'alcova infida. -come epiteto ingiurioso di amore. boccaccio,
per non esser intesi. -come appellativo rivolto a persona di cuinon si conosce
aria astratta, il ma -come soggetto di una forma verbale implip.
ch'ell'ave in disire. -come formula di deprecazione e di minac
. paura nessuno. -come oggetto in una costruzione causativa. -a
rimproverarsi un pensiero di infedeltà? -come personificazione. francesco da barberino, ii-44
tuttavia congiunto a maravigliosa onestà. -come personificazione. poliziano, st.,
, viepiù onestamente capitolò con essi. -come si conviene al proprio stato, alla propria
d'ambasciatori nelle lor corti. -come espressione di cortesia, talora affettata,
onorata memoria degli uomini. -come formula di cortesia e di rispetto (per
correre i più diademi. -come appellativo (anche con una connotazione iron
. bonagiunta, 124-b: similemente onore -come piaciere, / al mio parere -s'
penale della causa d'onore. -come formula di lode o di esaltazione, in
d'un re pagan. -come segno di considerazione, di stima.
/ d'onza in amore. -come appellativo amoroso. d'annunzio, 2-80
, sulla porta ad attendermi. -come espressione ellittica: intento a un determinato
fare i pani di ciccioli. -come esortazione, anche scherz., per incitare
mondo, come tu se'? -come interrogazione, per sollecitare con impazienza il
meco giosterrai ancora. machiavelli, 668: -come ! iersera? dove è egli stato
grazia tu presso la gente? -come esclamazione desiderativa. petrarca, 342-14:
orecchie di faraone ». -come forma di gioco, che consiste nel dire
allora l'ufficiale grida. -come comando, per ordinare la manovra delle
vento come un orifiamma. -come decorazione pittorica. gozzano, i-199
dormirete con livia a ogni modo. -come a ogni modo? -lasciate fare a me
più orrevole uomo del parentado. -come appellativo scherz. di un membro del
come un orsacchio rabbonito. -come allegoria araldica (con partic. riferimento
: un orsacchio di monte. -come epiteto ingiurioso. sannazaro, iv-75:
la madre] aggiungeva ridendo. -come epiteto ingiurioso. castelnuovo, 1-124:
paratogli più convenevole ad usarsi. -come titolo. bisticci, 3-353: sendo
il carro d a libeccio. -come parafrasi erotica. boccaccio, dee.
'n alegre9a e baldan9a fa9ando. -come metafora sessuale. m. savonarola,
rodando a torno sti ortale? -come metafora sessuale. m. savonarola,
per rispondere al nostro ossequio. -come formula di saluto, in partic. nello
sagace osservatore dell'animo altrui. -come punto di osservazione, di rilevamento.
indocili alla verità del cristianesimo. -come epiteto ingiurioso rivolto agli ebrei che non
, * l'ottimo partito '. -come attributo della divinità (in partic.
roma] venerdì a otto. -come quattro e quattro fa otto (anche ellitticamente
lata si apre. -come indicazione di data. testi fiorentini,
perenne s'amano senza stanchezze. -come personificazione. garisendi, xxxviii-303: qui
* p 'maiuscolo. -come abbreviazione di parole inizianti con tale lettera
turbato da alcuna guerra marittima. -come personificazione. bruno, 3-566: onde
padre de gli dei. -come titolo di onore di divinità pagane.
del padre n ettuno. -come epiteto di forze naturali considerate antropomorficamente.
.. padre della lingua italiana. -come appellativo (e con una speciale connotazione
: sebbene il principio dell'intelletto divino -come d'ogni altra cosa che si concepisce
portieri padreterni. 5. locuz. -come un padreterno: con piena soddisfazione;
grazia di cotesto nostro padroncino. -come vocativo. groto, 15: adaggio
in un giorno di festa. -come appellativo rispettoso. bacchelli, i-ii-95:
incontrar un paesanaccio intollerante. -come ingiuria. chiesa, 5-27: bada
, ragazze e giovanotti. -come ingiuria. periodici popolari, i-444:
di fatica presso un paesano. -come appellativo che, sottolineando la comunanza di
'un calcio ne'paesi bassi '. -come imprecazione oscena. carducci, iii-2-164:
. -paese di cuccagna: cuccagna. -come titolo del romanzo di m. serao
. paesettàccio. pirandello, 7-455: -come va? come va? che è venuto
pagamento parziale di un suo credito. -come riscatto. bandello, 1-49 (i-577
lo mio cor per pagamento. -come compenso o premio. poliziano, 1-708
dolce che i dete iudith. -come punizione. niccolò cieco, lxxxviii-n-187:
un pagliaccio o un rinnegato! -come epiteto ingiurioso (anche nell'espressione dare
la pare un pagliaio '. -come metafora oscena. aretino, 20-86:
palei l'anima di tanti mortali. -come metafora della condizione umana, sottoposta al
estremità della canna da soffio. -come appellativo confidenziale, affettivo o iron.
'pallino ': di bambino grassoccio. -come appellativo confidenziale o iron. con cui
da un pallore di malinconia. -come personificazione o come divinità pagana. bruno
sentire per tutto il regno. -come simbolo di vittoria o anche di pace.
collo scudo il batte. -come arma da combattimento. inventario del castello
la nascita della primavera. -come ricerca di un contatto fisico lascivo,
della peggior sorte. -come vocativo di ingiuria. sacchetti
da mettersi sopra il petto. -come ornamento del tirso o del capo di
orribil romor grandine avventa. -come elemento decorativo. firenzuola, 221:
schermaglie amorose. beolco, 863: -come se chiamano questi giochi? -a le
altezza secondo riservista pancione. -come epiteto ingiurioso. caporali, i-72:
l'affitto d'una zolfara? -come peculiare caratteristica fisica di un tipo fisso
è di farina sopraffine. -come metafora sessuale (in partic. nelle
comunione -dove la patria intera -transustanziata vive -come il corpo del redentore -nell'offerta eucaristica
di pane: v. tozzo. -come accompagnamento per altri alimenti. -anche al
pensò subito come acchiapparlo. -come metafora sessuale: membro virile. canti
solo la barca in panna. -come comando. verga, 5-428: in
pantaloni lunghi che le seguivano. -come carattere distintivo dell'uomo nei confronti della
fece seco le sue querele. -come punto di riferimento cronologico. sercambi,
in favore del papa-re. -come un papa, da papa: per indicare
dalla riva se vedeva il pa. -come vocativo. pascoli, 1293: al
come il grande papà camillo. -come appellativo amoroso. aretino, 20-162:
lo fiuta infatti. non gli viene -come egli crede -dall'esterno...,
colpi, l'altra per tirarli. -come comando, nella scherma. guglielmotti,
a voi si pari / è pari -come rame a l'oro mondo. fra giordano
che parea sangue di pardo. -come insegna araldica. -anche: la raffigurazione
o incertezza. deledda, iv-760: -come , -domandò proto con voce falsa;
ebbe un amante. pare. -come formula di cortesia e di modestia per
scosse dal continuo palpitamento. -come epiteto sprezzante e beffardo. giusti,
mezzo a un polveroso prato. -come personificazione. g. cavalcanti, i-265
parola data. verga, 8-35: -come ? -seguitava a sbraitare la baronessa.
per ganzo o per servente? -come invito a esprimersi in modo sintetico.
una parolina alla signora luisa. -come apostrofe a una persona a cui si intende
una specie di parruccone spirituale. -come ingiuria. frateili, 5-51: va'
parsimonia dell'editore mi nega. -come personificazione in una rappresentazione iconografica.
dalle nostre parti. tozzi, v-141: -come sei bianca suor matilde! -le ci
servire e tacer. pirandello, 8-1088: -come ! -esclamò biagio. -la parte di
la tradotta in partenza affollava? -come avviso impartito in una stazione ferroviaria che
teco partiranno le virtù. -come ingiunzione di andarsene o come commiato dato
-perdere il controllo di sé. -come eufemismo sessuale: eiaculare. pavese
in quel che prometteva. -come personificazione. bruno, 3-566: parteno
egli bene, le cher homme? -come una pasqua, madama! de sanctis,
penitenza e di tenerezza. -come personificazione. poliziano, st.,
, ti desti a soprassalti. -come accessorio di abbigliamento o per ornamento.
un vaso turco di gesso. -come ornamento del cappello, è simbolo e
noi vuo'dir loro. -come strumento usato per spargere o per stendere
occulta dentro al senso scrivi. -come personificazione. g. cavalcanti, i-184
mezzo) carlo raffaello barbiera. -come simbolo di predominio o di autorità.
da chi meno vi pensate. -come si può [ti puoi, ecc.
-sopra pensiero: v. soprappensiero. -come personificazione. dante, vita nuova,
son già sulla via del bene. -come personificazione. bruno, 3-564: gli
di molto pepe 'o simile. -come di pepe: esattamente, scrupolosamente.
stimar turbata quella ornata felicita. -come figurazione allegorica. canzone del fi'aldobrandino
vile, / si mosse el segnorii -come messaggio: / fe'ripa- raggio -a
. fallare1, n. 12. -come papa sisto, che non la perdonò neanche
, la medesima immaginativa. -come attributo di dio padre. imbriani,
uno prese la gallina muggianese. -come un perdono', con estrema serietà e
. fondo3, n. 8. -come una cosa perduta: con estrema violenza,