scuola ». collodi, 8: -che cosa fate costì per terra? -insegno l'
trovo su'padre, e mi dice: -che è vero che vo'discorrereste volentieri colla
: usci fuori pilato e disse loro: -che accusazione avete voi contra di questo uomo
quanti. buonarroti il giovane, 10-917: -che si può farle? -grattarle un po'
, 19-620: -diavol mai -pensò il nano -che tutta questa gente che sa mettere in
il pellegrino cominciò adirarsi, dicendo: -che fede è questa? tu mi tolli
paura; alla quale egli disse: -che cosa è questa? cui va messer
ix-305: e le turbe addimandavano dicendo: -che adunque faremo? alberti, 402:
parla co la mente, e dice: -che pur agogni? onde soc
quello a festa; poi un altro. -che allegria c'è? cos'hanno di
-e'son riscossi; ma... -che fia? -potevansi allogar poco peggio.
della frescura, / e li alori -che de'fiori / rende la verdura /
dire che l'uomo è fatto male! -che l'ho fatto io? - non
un gioco, / pensando pur: -che sarò io? che fui? boccaccio,
bertuccia / ne vorrà cavar l'acqua. -che il figliuolo / farà ambassi in fondo
sì poca discrezione? - amici. -che dimandate voi? -sta qui m. girolamo
il capo come un bue dalla mangiatoia -che voi avete aperto sulla gabbia volante una
sentì avventarsele una zaffata -le parve di rhum -che le mozzò il fiato e le sigillò
voi? -per pietà, dite subito. -che se all'amore d'italia, al
famose - veneri, giunoni, diane -che le riviste a corto d'argomento rivestono
alla risposta data per la storia filologica -che l'errore non è in ciò che
voi come sta de'cinque? -rispose: -che sempre sono andata di bene in meglio
iv-1-94: mi sembra -diceva ad occhi chiusi -che tutti i pori della mia pelle sieno
batte? -uno staffiere del signore. -che comandi? -voi sete, anima mia
un pericolo improvviso: chi regge a questo -che se ne truova pochissimi -si può veramente
il gradino del negozio... -che gli vendi una radio?...
a. f. doni, i-137: -che c'è, messer dattero, filosofo
). « io vorrei -disse cesare -che aquilone ventasse forte sì che noi fussimo in
, sm. capo supremo degli angeli. -che le dicevano arcane cose. d'annunzio,
leggiadro archetto in su, domandò: -che gioco è questo che voi fate,
perfetto bilico / magicamente apparsa? -che abita luoghi elevati. carducci, 424
mostrarse, sorridendo cossi disse: -che voi dire tanta armata?
incontro. panzini, i-621: -che cosa volete voi? -domandò il commendatore arretrando
arruppe [paride] in queste parole: -che è ciò gentilissima donna, che tu
s'aprivano nelle crete sitibonde. -che voglia di vino! -disse, ad un
alla meditazione di dio. -che tratta dell'ascesi. salvini, 39-iv-201
, / la gelosia è la noia -che rasale. guinizelli, iv-32 (14-9)
: l'àstice 11 lupo della nassa -che / dimentica le pinze quando alice /
non eroici, non vivi. -che sfugge alla conoscenza comune, fondata sull'
): -oimè, -disse l'altra -che è quello che tu di'? non sai
la sua disperazione era attiva. -che si riferisce alla vita pratica. gelli
510: -instituisco, dunque, -giove soggionse -che con questa occasione a costui, come
mal de'bachi. goldoni, v-1128: -che cosa ha di buono mia moglie da
un pezzo -disse il carabiniere di servizio -che osservo il suo modo di comportarsi. venga
, che voi mi assettavate bene! -che bagattelle vuo'tu? -egli è per
rocce e ghiacciai. linati, 30-122: -che fate la domenica? -andiamo in baita
sul volto illuminato dalla luna piena, -che la natura, oltre d'avermi negata
punto; io son quell'io. -che siate il balio / voi? caro,
balzella sulla neve -immagine di me nella selva -che sferruzza nelle pause le sue limettine d'
egli [alfieri] bandì pubblicamente: -che la religione cattolica è incompatibile con la
di quel baro impiccato di travaglio. / -che trappole? son'io omo da essere
dovere: barba e parrucca. -che barba!: a indicare noia, fastidio
porta i disturbatori! -cacciateli via! -che proprio la barcaccia degli ufficiali debba dare
aspergini del mare. giusti, 2-263: -che ci dice il barometro? (tentennando
non dev'essere nemmeno un uomo. -che cosa dev'essere? - un poco
far, mettasi un pregio. -che prender si potrà bastante a noi
/ il re diceva a lui: -che sventurato! / tu l'hai avante,
un vaglio e le pupille due buchi, -che , come da quello escon i bastoni
verità, batto un poco la luna. -che cosa avete che vi disturba? -
205: tum tum tum... -che era? / e suor virginia si
a tanta grazia di dio, fremeva: -che bazza! che pacchia! per un
dai danni e dalle beffe -così si diceva -che regolarmente le toccavano a ogni suo atto
ciò si maravigliò molto, dicendo: -che cosa è tirannia e bellore di donna!
figlio nostro. cassola, 2-35: -che significa « operare da comunista »?
quel benedetto giorno -per non dir maledetto -che menò la sorella da costantinopoli, menò seco
l'angelo. e l'angelo parlò: -che è ciò, che tu vai a
state per confidare al vostro vicino: -che effetto magnifico di bengala! -ma a un
loro erano come denti di leone, -che sempre vorebbero divorare affamati, che mai
vede fedito un porco su la testa. -che vuol dir questo? -con le spade
ogni volta che lo chiamavano: -che c'è? cos'è successo? non
ordine la pozione? -sì, ho. -che li manderai? -un bicchiere di hypocràs
barilli, 3-33: dunque la pensione -che pensione non era -si chiamava soltanto pensione
statua di corinto o di grecia -che subito vedeva comparirsi davanti ciò che desiderava
loro biglietto da visita. -che ha il formato del biglietto da visita
principale, -aggiunse abbassando la voce, -che almeno alla fine mette insieme qualche biglietto
, minchione. nieri, 78: -che novità c'èglie? -c'è che hanno
a sperimentare tinfinite maniere -una per una -che l'uomo ha: di lusingare,
vuoi adattarti a girare il bindolo? -che cos'è il bindolo? -gli è
, ho bisogno della sua protezione. -che c'è, biscazziere? -c'è del
notte vide irma la rossa / -che mostra sullo zigomo sinistro / due
infine il mare si calmò. -che non si sviluppa in forma acuta, benigno
frasi reticenti ed evasive. -che è in condizioni di immobilismo sociale,
parola in bocca, verso brun disse: -che cosa è a favellare e ad usare
pareti i quadri a sghimbescio. -che sporge, che fa capolino. cicognani
fiutò volentieri. goldoni, v-549: -che gesti ha fatto, quando le avete
, 7-279: -ma è carina davvero. -che le dicevo? non è nemmeno un
. dove n'hai tu la bulletta? -che bulletta? questa non è merce da
questo, si maravigliò molto e disse -che è questo? non siete voi le dee
fornita e dal corpo disarmato. -che appartiene al popolo, popolare. carducci
individualità -donde il fischio e l'applàuso -che fanno, e nel mondo di carne
-guardinfante. goldoni, iii-980: -che cosa avete fatto della vostra botte?
becco di « pentolaccia »! -dicevano, -che si rosica mezzo don liborio! -e
caffè » -un vulcano di caffè -che eruttava, proprio sul momento della torrefazione
vi scriva mal di lui. -che viene da animo spavaldo e arrogante;
di un contadino che guardavami bruscamente: -che fate voi qui? -sto come vedete,
. piero aveva un'espressione contrariata: -che fai? -gli disse. -devo arrivare fino
! ». cicognani, 1-217: lei -che di già sapeva ogni cosa dall'amica
bugiardo? -no, -si stupì. -che bugie ti ho detto? non ne
smorto che indica l'alba vicina. -che ama le tenebre. campanella,
, sforzandosi a parer calmo ed ironico; -che sei venuto a frugare da queste parti
, in quanto all'amor dell'ermellina? -che vuoi tu fare? non si può
il naso. verga, 4-199: -che produzione, eh? la donna specialmente!
bartolini, 15-328: poi prese la metà -che era rimasta nel buzzico - d'ulive
che può essere dunque questa faccenda? -che può essere? ve lo dirò io:
: - senza pane e senza vino -che vogliamo cacar la sù, fratelli? marino
per riguardargli meglio, mi disse: -che hai tu compero questo rimasuglio? -a
cadente come quella del becco. -che arriva in basso, lungo. marino
speranza. manzoni, 316: fedeltà? -che il tristo amico / di caduto signor
estrinseco 'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo principio
: -si sa. la cagnetta. -che cosa c'è di così brutto? -la
e del sette, e del sei. -che vuol dir le minorine; il calabrache
re tal atto, gridando disse: -che cosa vuoi tu fare, manigoldo?
col pericolo d'un accidente. -che dà calore, che riscalda (un cibo
] dicessero nel loro muto linguaggio: -che sugo c'è a farci correre? eppoi
lassù di queste papere. -che a dio caglia: piaccia a dio.
-ohimè, fortuna fella, - / dicea -che cambio è questo che tu fai
e sullo stomaco del paese. -che sporge in fuori. d. bartoli
letto e respingendolo coi pugni chiusi. -che vuoi? sei il demonio tu?
col cannocchiale. nievo, 235: -che colpo d'occhio avete, caro dottore!
furia ha voltato il cantone! -che can mastino! dolce, xxv-2-223: -ha
cascati bene e non canzono! -che si canzona!: a indicare meraviglia e
incertezza e della perplessità, il tempo -che ora appariva quasi eroico! - nel
ii-119: speravamo -e così infatti accadde -che parlando più piano ci potremmo sentire,
, una magra entrò -sanguisuga a digiuno -che fumava un grosso sigaro. aveva gli
campane. prudenzani, ix-535: -che farem, -dice l'un l'altro
, -dice l'un l'altro / -che nostra campana è rotta? / ché la
, / ci constò vinti ducati. / -che faremo, sventurati? / -comenzar tutti
, iv-12: e tu starai spogliato? -che più? portami / un cappino e
logici della poesia, ma ne dà, -che è cosa assai diversa - una caratterizzazione
estrinseco 'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo
4-358: -michelozzo pegolotti mi chiamo. -che avete voi a fare con messer tommaso
voluto anche chiedere: « concedi -o divina -che io pure gusti il sapore delle carni
/ mai in brigata tra donne? -che io / me ne ricordi, no.
smanie, gli domandò premurosamente: -che cos'hai, mio caro casigliano? palazzeschi
bellissima esperienza. goldoni, iii-14: -che vuol dire alle sue ore? -vuol dire
scrittura. l. salviati, 19-37: -che cassetta dì tu? -oh la cassetta
di crine vegetale -così duri -che possono servire anche di letto. brancati
-e quali patti or m'offre? / -che tu salerno e le castella e il
g. m. cecchi, 354: -che vi profitta, o giova a questa
si diceva, -che si elevano alti come catafalchi. manzini,
, sì, -rispose ser ciappelletto -che io ho detto male d'altrui;
taceva, costernato e cattivo. -che esprime ostile diffidenza, astio, perfidia,
l'impressione di una gigantesca carota. -che presenta vacui (una struttura rocciosa).
bel ceffo. guarini, no: -che vuoi tu ch'ami in te? quel
bene, -disse il giudice, -che facevi tu a quell'ora armato di
cérca, sf. (plur. -che ). il cercare; ricerca (
sempre voti. alfieri, xiii-28: -che ascolto?... e tu,
19: -egli ènno e'ceri. / -che viene a dire « e'ceri?
cessi una tanta vergogna -soggiunse orlando. -che pregare! fare, fare bisogna!
da parte di uno stato (cedente) -che conserva la sovranità territoriale -ad altro
zeno, xxx-6-160: -ferma. -che ferma? l'empio scellerato / giurò con
. -di quanto avrebbe di bisogno? -che ? avete da darmene? alfieri,
mia, prima che fosse intrapresa! -che più?: formula conclusiva, a indicare
il come: ogni minimo particolare. -che so io: formula del linguaggio familiare,
è, chiusero gli sportelli. -che è che è, che che è:
la parsimonia da casa loro. -che è che: perché? come mai?
noi che se n'avessi mille scudi? -che ! né ottocento. metastasio, ii-174
: -vi sentite poco bene, noretta? -che ! mi pare d'essere rinata!
, 656: -o padre mio? -che padre! come che tu abbi bisogno
fare a te piacere e utile. / -che mie padre? che mia? che
, piano, signor podestà. -che piano? -piano, le dico: cosa
un poco ritrosetto, disse: -che rusignolo è questo a che ella vuol dormire
lo fo io passare?... -che passi. goldoni, iii-9: a me
modi gioviali e risoluti del giovanotto. -che abbia qualche pensiero per la testa,
vollero ingabbiarmi? collodi, 22: -che mi fareste il piacere di darmi un po'
altri tempi si volgono. -che anzi: con valore rafforzativo. alfieri
cui si fondava e batteva tanto. -che se: in proposizioni ipotetiche. bembo
e che no furbetto amore. -che sì che, che si che sì che
democratizzazione universale. manzoni, 79: -che avviso è il vostro? / -haccene
non poco incerti del paese legale esiste -che che ne paia a certe superbie e
non potrete aspettar la cena. -che chiacchiari tu? verga, 3-72: non
! tu non m'odi, asina? -che volete, padron caro? -terrai chiavato
chicca, sf. (plur. -che ). dolce generalmente in forma di
fuori di pro posito? -che sappia io, no, perché è verbo
(plur. -chi, ant. -che , -ce). chi era al comando
= v. ciocca. catrame -che le segna il tempo, che la mette
cotesto è un cenno ad assiuoli! -che importa a voi? egli è un cotale
uomo cominciò a domandar la moglie: -che fu della nostra giovane, che iersera
bischetto sotto l'impannata verso il cortile -che solo sporgendosi tutti fuori si vede una
: -padrone, datemi quella lista. -che , moschetta? oh cuor mio, e
notaio, e letti concussi da belve -che dico! oneste sono le belve -concussi
'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo principio
cinguettio. panzini, iii-383: -che cosa fanno qui loro, signorine?
bene e co 'l grembialone, e -che desiderano questi signori? -. d'
g. m. cecchi, 18: -che tempo avea? - un duoi anni
11-86: ho letto anche -e lo credo -che chi è ottimista ha una circonvoluzione cerebrale
non poco incerti del paese legale esiste -che che ne paia a certe superbie e
piovano arlotto, 276: fu domandato: -che cosa è il mondo. — è
8-28: che dissero quelle dal piantone? -che avresti detto tu? -arei presa la
quella che si dice la classe media -che non è poi una classe economica ma
quello di una dolorosa passione. -che è preda di un sentimento veemente,
meraviglia grandissima di quelli che seco erano, -che vi erano più di cento a cavallo
ruttare per l'amor d'iddio. -che saria se me ne scappasse uno? -
, / non si potendo medicare. -che ? / venderla? -signor sì. goldoni
liberissimo. nievo, 235: -che colpo d'occhio avete, caro dottore!
o meno in concorrenza con loro. -che deriva da una buona cultura, da studi
... / la chiara face -che mi dà lumera. s. degli a
...; ad intensivi. -che introduce un complemento di paragone o ima
questo lavoro, dice a prima espressione: -che bei versi! -, è segno
aveva competitore alcuno. ariosto, 336: -che inimicizia è tra loro? -di amore
fiori / inver'li nostri amori, -che son cotanti. d. frescobaldi, ii-521
logici della poesia, ma ne dà -che è cosa assai diversa - una caratterizzazione
terrore / più che difesa. -che viene da altri, non proprio, non
dall'angoscia, era comprensibilissimo -ammettevano generalmente -che egli... cercasse d'istinto
: io ti prego -dich'io allora -che tu lasci da canto queste tue tragiche
superbia di tiranni o da virtù popolare -che non sia dalla nostra altezza superato.
in mano a poche persone. -che ha una salda struttura unitaria, ben
ordine manca la tranquillità. -che risponde pienamente alle norme dell'equilibrio compositivo
. /. nelli, 12-1-6: -che disegni ha ella formati contro di voi
messere, sì, -rispose ser ciappelletto -che io ho detto male d'altrui;
in concio di cavalcar, disse: -che è questo, angiulieri? vogliancene noi andare
ad una s'è... -che mai? parla. -sta scritta / in
il giullare rispose, e disse: -che vuoli tu ch'io ti doni? e
insieme? dolce, xxv- 2-216: -che ne sa, il padre, del tuo
il notaio, e letti concussi da belve -che dico! oneste sono le belve -concussi
spesso in sciocchezza. manzoni, 79: -che avviso è il vostro? -haccene due
comoda e confidente agli alemanni. -che ispira confidenza. marino, i-225:
a coloro ch'entrano in vita. -che abbiano coraggio, come io conforto voi
voi non sapete ben la quonia. -che / ci sarà qualche trappola? io ti
aretino, ii-21: -io dico copule. -che cosa sono copule? -sono congiungimenti coniugali
è povera gen tildonna. -che vuol dire * conquibus '? -danari,
una parte dell'esterno conservatissima. -che è ancora in salute e di bell'aspetto
babbucci che stava parlando, disse: -che stupida sono. calvino, 1-478: noi
aiuterai di costà. aretino, ii-17: -che fa poi dopo cena questa moglie?
camionista -uno di calosso, grinta dura -che gli chiese dov'era finito, ai
senz'arte. bibbiena, xxv-1-53: -che cerchi, samia? -consumasi di sapere
-disse l'or tolano. -che cosa dovrei far io che lo comprai a
quintale e venticinque [di pesce] -che non si sarebbe sbagliato di un rotolo
(superi, contentabillssimo). -che si contenta, che può essere accontentato,
domanda il piovano una donna bella: -che mi costerà il contentarmi voi una volta
-si contentano -disse il burattino ai carabinieri -che vada a riprendere il mio berretto?
fiori / inveri li nostri amori, -che son cotanti. giamboni, 2-771 perciò
ai suoi diritti si attengono. -che occorre, che è necessario; bastevole.
discorrere. bruno, 3-86: -che voi dire, ch'ha sì poco pensiero
cose lampanti. goldoni, vu-1091: -che vuol da noi questo seccatore? -non
un tufo tedesco, e farlo martino -che in gergo vuol dire appunto farlo minchione.
corbezzola. d'annunzio, iv-2-1089: -che orrore! -disse orietta malispini ritraendo graziosamente
interrotta. gozzano io7: penso l'arredo -che malinconia! - / penso l'arredo
iii-70: -vorrei sopra tutto... -che ? -che voi, che gittate i
-vorrei sopra tutto... -che? -che voi, che gittate i pozzi d'
gli facevo. grazzini, 4-293: -che t'ho fatto, tristo briccone? che
tossi. de sanctis, 1-52: -che cosa è la reazione? -. grida
boiardo, canz., 58: -che augello è quello, amor, che batte
, / comenzollo a menacciare: / -che vuol dir se'tanto stato? / dimme
de le mia compagnia / -rispose il re -che abbia tanto soldo. / e corociato
ci trovavo in questi paesacci. -che cosa è questa, che cosa è mai
anche suo padre ne era ricco. -che cosa è, che cosa sarà questa;
. i. nelli, 9-2-6: -che hai? non aver paura. -la paura
signora diomira, -raccomandò la madre, -che se ce lo prepara [il coniglio
: -o non se'vestita altrimenti? -che mi manca? -così vuoi venire alla
voi costì. collodi, 87: -che cosa fai costì? -faccio il cane
de'lupi e degli orsi. -che ha pratica, familiarità (con persone o
aspra e falace, / la chiara face -che mi dà lumaa. alamanni, 5-5-767
li fiori / inver'li nostri amori -che son cotanti. malispini, 33: quelli
gli occhi scuri e circospetti. -che ha il colore del mattone, della tegola
bartolini, 4-172: la vita, -che è davvero una tempesta, e lo
amarezze. alfieri, vii-49: -che mai pensar degg'io? -pensar, pur
: -buon dì e buon anno. -che nuove, mone? -i'l'ho costì
mone? -i'l'ho costì covate. -che risposte garbate! covatóre,
voi ci aveste tutta la mano. -che vorresti, ch'i'facessi il cozzone?
punto di civiltà, né di creanza. -che importa a te s'io son ben
crepavescica, sm. (plur. -che ). fis. dispositivo che permette
gridò forte: -io son tuo fratello; -che ciò fosse vero provò, mostrate le
guanciali imbottiti di crine vegetale -così duri -che possono servire anche di letto. moretti
membra pure e cristalline. -che riflette la luce, luminoso. bruno
. -sì per questa croce. -che bisogna giurare, se io tei credo,
boiardo, canz., 58: -che augello è quello, amor, che
-disse allora ridendo il signor gaspar, -che poiché date alle donne e le lettere e
preoccupazione. goldoni, vii-1050: -che dite eh? è una bell'ora
un'ombra sempre più fitta. -che nasce da un animo introverso, pieno
-eccolo lì, ch'esce dalla cucina. -che cosa sarà andato a fare in cucina
, 2-119: la chiesa di san flaviano -che ormai non è più quasi una chiesa
, co'piedi e colla chiave. -che l'ha lasciata a caso mio padre?
g. m. cecchi, 17-86: -che buone nuove sono quelle che voi dite
, vi-n-82 (i-11): -che credi fare? -darti molti guai. petrarca
me? a un uomo dotto? -che uomo dotto, che uomo dotto? ti
di ammirazione e di sorpresa. -che è richiesto per legge (firma, procura
era per se stessa avvilente. -che risponde alle leggi della natura (la
ardivano di soccorrer l'ammalato. -che è proporzionato, che è giustamente ripartito
questa terra fosse isfornita. -che ha i contorni incerti e confusi; tenue
severo / america lasciò. -che è lontano, discosto. bembo,
anche, -aggiunse con un doloroso sorriso, -che nella statua non c'è niente,
fisonomia decomposta; sembrava un'altra donna; -che cosa possiamo dare oramai? la coperta del
incapacità di sentimenti paesistici. -che ha valore formale, espressivo. e
l'arte e i precetti comici? -che so io? ella sarà tutta festivola
paiuolo come quelli di fondo. -che è passato da poco, immediatamente precedente
di fiori. -ma il giorno -diceva -che la gotta arriverà al cuore, altro che
scelta delle bottiglie più decrepite. -che dura da tempo lunghissimo, immemorabile (
poco di tempo malin- conoso. -che ha avuto offerta in dedica un'opera
poi dediti alla religione. -che crede ciecamente, superstizioso. p.
amare. — per dedurne poi che? -che siccome principiai ad amarvi per rassegnazione ai
-figur. foscolo, 1-81: -che agli stranieri prigionier la lite / si
de'carmi miei le torme. -che non ha la sua forma piena.
0 estrinseco 'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo
niuna parte son dili vere. -che travolge ogni ostacolo, smisurato, incontrastabile.
scritture. goldoni, iv-228: -che signor delicato! bisogna pesar le parole.
e ce ne sono pochi. -che richiede molte cure. comisso, 14-112
minima ondulazione dell'aria sonante. -che si riferisce alla parte più nobile e sensibile
non se lo potesse vedere innanzi. -che deve essere compiuto con grande cura;
esigua coppa al re deliro? -che nasce dal delirio. leopardi, 10-24
fulmini e di radici. pieretto disse: -che delizia! -perfino oreste respirava e rideva
si maravigliò molto, di- cente: -che cosa tirànnia è bellore di donna! dante
tutti gridavan con alti sermoni: / -che vuo'tu, conte? che vuo'?
cosa le potete dire di me? -che avete una chiave finta del burò, e
certi danari da la tua zia. -che v'importa riscuoterli oggi o dimani?
tasca ima manata di grossi e di piccioli -che vuoi che ne faccia io? leopardi
-messer no. -la cagione? -che non si può. -tanto avesse egli
poi penetrando tra i rovi. -che termina a denti (un organo vegetale:
. -siamo tutti malati, -le dissi, -che vorremmo guarire. è un male dentro
le frontiere, chiedevano i doganieri: -che cosa denuncia il signore? pavese, 1-101
, rispose, quasi deridendo: -che poss'io fare se i sudditi vostri
[i barbari] diranno: -va'! -che è segno di derisione, cioè che
5. maffei, 191: -che dirò poi / del deserto? -anderan
: tu ci credi al destino? -che intendi dire? -al destino che ci
-diavolo, -pensava ancor l'inquisitore, -che sia arrivato a settantanni per perdermi nel
braccia discosto. tasso, n-ii-491: -che cosa direm noi che sia detta o
sensi in sua balia. -che ha un contenuto religioso, che contiene
venne il giorno -avrò avuto sedici anni -che non mi potei più tenere e, con
pezzo di cristal di monte. -che non permette una completa visibilità, opaco
, e dopo un pezzo: / -che ore sono? -son le dieci e mezzo
g. m. cecchi, 23-70: -che è stato, voi parete / mezo
agli avvoltoi? alfieri, v-1-853: -che diavol è 'gli stato? arrovellate /
donna fatta? deledda, ii-55: -che occhi indiavolati ha questo montanaro! -disse
strabiliante; mostro, essere favoloso. -che diavolo!: che meraviglia! -diavolo che
che quest'operazione gli causava. -che il diavolo vi pettini, -diceva ai suoi
li tiene le spie sovra. -che il diavolo ti porti!: imprecazione che
g. m. cecchi, 291: -che dice in somma il bel cero?
bel cero? -fa 'l diavolo. / -che ne lo porti; e di che
ora della radunanza dei creditori. -che si limita a enunciare resistenza e il
l'altro dependente da quello. -che si è deciso, che si è palesemente
, e difensore da'vizii. -che ha potere magico, di scongiuro (una
in particolare è rarissimo. -che non è conforme alla virtù; che rivela
difettuosa in qualche sua parte. -che spinge al male, scandaloso, provocante.
di crudelissimo. ariosto, vi-397: -che cosa è favor? chiariscelo. /
spesso ne ha bisogno. -che mette a disagio, imbarazzante, spiacevole.
mi resta. goldoni, vii-1018: -che ? ci ha qualche difficoltà?
raro, dei frutti difficoltosi. -che provoca conseguenze gravi, che suscita difficoltà
mugolii strazianti, la scimia. -che rende deforme, che imbruttisce, deturpante.
tuguri de'lor villani. -che tende a espandersi, a dilatarsi (nello
orchestra jazz, luce diffusa. -che echeggia a lungo, che dura a lungo
ii-220: -chi è? -un peregrino. -che vorreste? -rompere il digiuno con la
, verso i seni. -che è di altezza diversa, decrescente.
verso po, parevano invitarmi. -che diminuisce gradatamente di dimensioni. guerrazzi,
io mirato con occhi dilettanti. -che si dà bel tempo, si spassa,
terminarsi lodevolmente. verga, ii-80: -che braccia magre! -osservò un dilettante,
poesia e delle sue opere. -che diletta l'udito; dolce, soave (
dilettoso / angelico lavoro. -che piace al gusto; appetitoso, saporito.
incomparabilmente più dilettosa). -che suscita un piacere morboso. d'annunzio
suo modo, stranamente dilettoso. -che riguarda il godimento dei sensi, e in
tal guisa corse a dir: / -che è, bernardo? olà, che fai
giordani, xiii-99: non dimenticàbile a niuno -che 'l conobbe -lacrimabile a tutti i buoni
i buoni -massimamente desiderato -dalla zoe figlia -che sola -di quattro gli sopravvisse. d'
e con ciglio umido. -che si è ritirato nell'alveo (un fiume
ne'letti placidi fluiscon. -che digrada dolcemente (un pendio).
suo movimento, / e 'l piacimento -che 'l fa dire amare, / e s'
, la sinistra, nera. -che si trova davanti, che precede (in
arco di mezzo cerchio. -che ha contorni nitidi. galileo, 3-4-349
avea. p. fortini, iii-169: -che cosa sa fare? -malie, incanti
e forestiere framezzo a quella razza estranea -che pure si pretende diramante dal grosso ramo
sp., 5 (86): -che ne dite eh, dottore? -domandò
i vecchi di sua nonna. -che dice? che dirà? dio sa quel
pagare o andare in prigione. -che dirà il mio genitore? nido eritreo
da re crudeli e tiranni? -che dico io, che diremo noi?:
che ti disfidi al canto? -che dir si voglia: comunque si voglia denominare
dire, a'suoi cavalieri. -che voglio dir io: sostituisce il nome di
, che vuo'dir io. -che vuoi che dica? che volete che io
voi avete da esser la padrona. -che viene a dire, io sarò sempre
gesuiti nell'educazione dei ragazzi. -che è il risultato di un attento studio dei
senza antefana, in diretto. -che è sulla stessa linea. grandi,
baffi dritti come aculei d'istrice. -che ha profilo rettilineo. fazio, ii-5
sguardo diritto e cocciuto dei ragazzi. -che guarda fissamente davanti a sé, e appare
crede sé maggior che sia. -che colpisce nel segno. - anche al figur
pieni / sull'ultimo giornale. -che annuncia o che porta pioggie scroscianti,
non potevano alloggiare allo scoperto. -che ha grande impeto, forza d'urto;
per dirotta fortuna alto divenne. -che si frange spumeggiando (l'acqua contro
, né disagevole a soffrirsi. -che procura danno e noie (un cattivo governo
il dominio pontificio si rattrappiva. -che causa disagio; spiacevole, sgradevole (
letto duro e disagiato. -che sta scomodo (una persona).
gioni disagiose ad ognuno. -che richiede sforzo e fatica; faticoso a
, spaventosa e perfetta. -che , per il suo aspetto e i suoi
come in un'orbita, il suo ideale -che la vita non sia più una battaglia
, quasi femmineo, disarmonico. -che suscita in chi ascolta un'impressione sgradevole
, che travaglia i popoli germanici. -che non è conforme ai principi di armonica
soavità di quell'ora. -che non sa comportarsi con scioltezza e disinvoltura
disarticolato per poterlo muovere così ». -che pare staccato, indipendente dal resto del
astinenza erano tutti disformati. -che non è congestionato. trattati antichi,
dalla vicenda a cui partecipa. -che è in preda alle discordie, diviso dalle
rimedii più lievi, acciò che quelle cose -che per discorrenti turbazioni in enfiatura sono indurate
del conteso vero. -che si distacca. serapione volgar.,
e tosto passa via. -che è in decadenza, declinante. valerio
facile elogio declamatorio. -che ha il carattere della dissertazione (scritta
, che la costui maestade. -che ha attraversato paesi, territori (corpi
di destare gran discorso di sé. -che discorsi!: a esprimere impazienza, irritazione
debolezza de'loro spiriti sbigottiti. -che è in contrasto, che si oppone.
, ned anco il credi? -che disprezza o non cura avvertimenti o minacce
-ma tu che dici, padrone? -che mi discredo e mi disdico, che
il suo grandissimo centro è dappertutto. -che risulta chiaro, ben visibile. dante
a tornarcene a casa! -che discrezione! discrezione! discrezione diamine!
grandissimo frutto. tasso, n-ii-491: -che cosa direm noi che sia detta o
, xvii- 895-13: non disdico -dico -che le braccia / ciascun giorno disbraccia /
figure di battista e di emilia. -che ha contorni precisi, ben marcati (e
ne vedo in giro). -che mostra i segni della malattia, del deperimento
di un sudore diaccio. -che rivela esternamente l'interno tormento. moravia
tempeste e discendenti / folgori. -che non sente il morso (un cavallo)
, i disgraziati capponi. -che non ha successo, che non ha fortuna
avere interesse. deledda, i-1107: -che volete che ne pensi? che ne
occhio gelato quando non sprezzante. -che non è legato a interessi particolaristici,
.. -disse il priore disinteressato. -che bisogno avete di me? pea, 5-219
giudizio e anche del gusto. -che rivela sicura padronanza di un mezzo tecnico
della frescura, / e li alori -che de'fiori / rende la verdura /
la lingua del confessore. -che ha una snodatura, un'articolazione (lemembra
doveva prender moglie?... -che c'entra? -dissero insieme gaetano e
una fallace vocazione giovanile. -che si muove tumultuosamente, accalcandosi o sbandando
le cose disordinate dalla sollevazione. -che rivela preoccupazione, turbamento; smarrito,
levando un polverone rossastro. -che ha mutato direzione, deviato. algarotti
, disordinato, prepotente. -che è effetto di istintività non controllata.
. dal pref. gr. su? -che ha valore peggior. e 6pe£i <
intellettuale). novellino, vi-67: -che vuoli tu ch'io ti doni?.
recarne a qualche termine nessuna. -che ha perduto la speranza della salvezza eterna
: soffrire non serve a niente. -che esclude la speranza, senza luce di
aver che fare con gli innamorati! -che dispero! carducci, ii-4-236: pur
della gente? che miseria è questa? -che vuo'tu fare, i rispetti,
camminare, dispettoso e strascicato. -che muove da dispetto, da risentimento,
dato pace, / a cui dispiace -che un suo servo péra. leonardo,
il posto è disponibile. -che può essere goduto con libertà assoluta.
caro, 1-301: giuro -disse egli -che io amerò la cloe mentre ch'ella
così disposti, ci sposammo. -che ha una determinata intenzione, proclive,
nel pensatoio. -e sono? / -che il sur settimio despoticamente / co- manderammi
fede mia è molto forte. -che suscita negli altri un senso di pena o
caligini di un falso incivilimento. -che ha virtù di sciogliere, di espellere,
occhi, « prendili ». -che rivela astrazione dalla realtà; che è
-che si può dividere o scindere nei suoi
tale anche attraverso una cattiva traduzione. -che implica una distinzione, atto a istituire
ti distraggono, ora di quella mente -che tu se'-dimorando, a te ancor
era rimasto freddissimo e cupo. -che non è capace di applicarsi con impegno
sua signoria mi ten distretto. -che avvince, che attrae (un sentimento,
oltre acciò distrettuale della republica. -che fa parte del distretto, che è annesso
che mai illecita e stupida. -che rovina la salute, che stronca la resistenza
, la colgono sulla strada. -che sconvolge a fondo l'animo, togliendogli
e dei leopardi da caccia. -che danneggia la salute. pisacane, iii-57
un esteta, insomma un disumano. -che rivela insensibilità, durezza di cuore;
disunito sono tenuti meno forti. -che si manifesta in modo sporadico e marginale
i trastulli dei lor passatempi. -che consuma senza produrre (una persona).
accorti a fulminare occhi fuggenti. -che si presenta alla vista terso, chiaro,
purché non abbia mozze inelegantemente le dita -che è la più brutta di tutte le
-l'anàtema / a temistio! -che il sangue del signore / ti soffochi
e illustrava senza più vincerla. -che corrisponde al lavoro di una giornata (
portansi seco del lavor già fatto. -che è sufficiente per il sostentamento di un
dà nome alla mia gente. -che viene compiuto, o si manifesta, durante
bisogno di divagare il discorso, -che stanotte gli è morta la figlia unica.
e dissimulate con accorta maestria. -che segue un'altra direzione, un tracciato
indocile, credula e divertita. -che esprime, denota divertimento o anche compiaciuta
naturali e umanali e divinali. -che è rivolto a dio, che si occupa
. fiori di filosofi, xxviii-530: -che è la luna? -la luna è
paradiso, posta e sciolta. -che è prossimo a dio (e gode della
fuori, al vento che soffiava. -che rappresenta la divinità. ariosto, 19-86
maestri dell'arte hanno insegnato. -che rivela la presenza di una divinità.
in una tacita preghiera. -che nasce da un animo rivolto a dio;
anelante a una stessa divinità. -che unisce, che collega a dio.
dato una specie d'ebbrezza. -che concerne la religione, proprio della religione
volte che l'avessimo desiderato. -che ha ottenuto la separazione legale; che
è divisa, / m'è pur avisa -che ciascun dovesse, / quanto potesse,
silenzioso divoratore di dolci. -che inghiotte, che attira nella cavità, nel
smentivano subito questa prima impressione. -che tende a convincere, a piegare abilmente
storico e per l'uomo politico. -che si riferisce, che è proprio della documentazione
, e contro di me. -che si preoccupa di dare una documentazione del
? faceva da fiore dogliente! -che esprime dolore. giraldi cinzio, 7-10
mio dolciato di zucchero di miele. -che dimostra tenerezza affettuosa. -anche: lezioso
;, cioè dolcificato. -che ha un odore dolciastro. e.
minuscoli cerchi d'oro. -che esprime moderata tranquillità e benignità di animo
dolcigna, forse amariccia. -che dà un piacere non pieno, incerto.
nell'aria fredda e vuota. -che predilige temi patetici (un genere letterario)
375: -ohi, ohi, omoi / -che ha'tu, cristian, che sì
t'anni dolorato, e si domandava: -che farà in questo momento? che pensa
cantai funereo canto. serao, i-126: -che colpa ci ho io, se i
alle dolci attrattive della virtù. -che tempera, che raddolcisce. vallisneri,
sorta, esterne e domestiche. -che ha qualche interesse e valore limitatamente all'
apporto a una cultura viva. -che evoca immagini, memorie, sentimenti legati
elefanti, cavalli, cani. -che infesta le abitazioni dell'uomo (insetti,
alle sue penne. -che detiene la maggior parte del potere politico
distrarre tereso dal pensiero dominante. -che ha maggior valore, che riveste maggior
non ha ancor toccato il fondo. -che impone la propria volontà, la propria
superiore, usava maniere più alte. -che avvince, affascina irresistibilmente. comisso,
situate in luoghi dominanti. -che spazia libero su tutta la zona circostante,
son magre d'acque correnti. -che ha gran risalto, che campeggia con
: comprese ella? oppure quell'apparizione -che non aveva alcuna evidenza di verità -si
vecchio, parlante così. -che esercita un oppressivo potere sugli altri controllando
guiderdone dalla setta dominatrice. -che tiene le cose sotto il proprio influsso
di uomo e di dominatore. -che sa esercitare il controllo dei propri sentimenti
una moneta sulla tavola. -che padroneggia con maestria, con sapiente controllo
della loro umanità di ripullulare. -che ha acquisito determinate conoscenze e sa valersene
ella è dell'intelligenza suprema. -che ha la supremazia su altri (uno stato
il difetto di canzoni originali. -che è capitale, che costituisce il centro
nelle sedi delle università letterarie. -che impegna, che occupa totalmente l'animo
pigliano un risalto dominatore. -che ha il sopravvento sulla ragione, sulla
ho fatto un grande sacrificio. -che rende succubo, schiavo (un vizio)
molti ne vessa e schernisce. -che avvince, che affascina, che attrae a
ingenuamente con vena di fanciulla. -che si abbatte con violenza sulle cose senza
gnene avesse detto una parola! -che domine di cosa è?: che razza
di cosa è?: che razza, -che sorta di cosa è mai?
, ingenua. collodi, 104: -che cos'è mai tutta questa maraviglia?
donna né donzella / tanto bella -che con voi pareggiasse, / chi lo
dato pace, / a cui dispiace -che un suo servo péra. machiavelli, 721
che era per dire: -crede proprio -chiese -che la idro- patìa possa giovare a sua
o ancor più di due. -che può avere due significati; equivoco.
mamma non so quale mancanza. -che ha il taglio rivestito di un sottilissimo
: ricordo un prete -certamente irlandese -bello -che dormiva al sole un giorno di novembre
: ser tinaccio tutto dormiglioso dice: -che di'tu? grazzini, 2-199:
dormisse con la cognata era il meno -che cosa poteva fare? -ma in quella casa
altro, danzavano in volta. -che ha ricevuto in possesso. carducci,
in tutte le etichette. -che ha costatato di persona la verità di
mamma, un tempo fu ancora -il tuo -che in ogni / dottrina la più saggia
, equidistante fra gli eccessi. -che contiene in sé un insegnamento, un
-quando vorrai imparare -replicò aspra e dottrinale -che di fronte alla realtà scientifica non ci
lo spirito di una parte della popolazione -che non era davvero la maggioranza -cooperarono il
. si capisce -si tocca con gli occhi -che al posto
a l'ultima salute / -cominciò beatrice -che tu dei / aver le luci tue
fede e di stupore. -che comprende in sé svariati significati o valori
per i detti canali. -che consegue, risulta necessariamente. guglielmini,
poesia epica e drammatica e narrativa. -che scrive i testi per le rappresentazioni teatrali
il sopravvento del male. -che informa il pubblico sulle opere teatrali,
luce di crudi riflettori. -che non offre garanzie; scadente (una
cate avesse finito per irretirlo e accettare -che cosa? di sposarsi o soltanto dei
cagione del suo pianto. -che esprime dubbio, preoccupazione, che manifesta
donna e la spaurì. -che si svolge fra dubbi e incertezze.
delle balene colle sue braccia. -che non offre sicurezza di efficacia, di
re si conobbe essere dubbiosa. -che può condurre alla morte (un male,
sanamente dubitativa e modesta. -che dubita sistematicamente di tutto; scettico.
usar suol garrulo e lento. -che esprime dubbio, incertezza. d'annunzio
guide, / -e mostrai 'l duca lor -che coppia è questa / che mi par
spalla quando poi si cenò. -che si mastica con fatica (un cibo)
dai prati / troppo umani. -che è segno di violenta passione, che manifesta
gli è più che sufficiente. -che appartiene a un giornale ebdomadario. e
, fermissimo, senza commovimento. -che offusca la mente, che istupidisce.
tono di chi si mimetizza. -che presta denaro a usura: usuraio, strozzino
imperterrite al muso de'cavalli. -che è proprio di persona ubriaca; che è
alterazione della quinta -'quinta eccedente '-che si trova nella prima battuta, si può
pianterreno, trovava nazzareno, il locandiere -che , a dispetto dell'eccelsità del suo
non sta più nella pelle. -che muove da eccitazione, che esprime eccitazione
della nuova strada postale. -che è posto, stabilito o disciplinato dall'autorità
echeggiante di grotta. -che rimbomba, che vibra cupamente (un
dev'essere potenza non bellezza. -che è dotato di senso della misura; equilibrato
integro l'originario carattere aristocratico. -che sovrintende ai lavori pubblici e ai piani
delle nuvole o delle bolle di sapone -che per un poeta sarebbe già bello;
l'innocenza sa essere convincente. -che esprime con pienezza di significato e intensità
di francesco quasi cieco. -che soffia, che spira (un vento,
come fiato d'orrore. -che si svolge in ordine sparso (un movimento
due sfingi colossali di bronzo. -che tratta dell'egitto, della sua storia,
vita egra e languente. -che reca le tracce della sofferenza, emaciato.
né donna né donzella / tanto bella -che con voi pareggiasse, / chi lo
più elementare di felicità. -che funge da elemento di ulteriori combinazioni.
o rappresentare le altre idee. -che concerne le lettere dell'alfabeto (dette
la parola -ella si volta al ragazzo -che non sapevo dirti. adesso capisco,
grammaticale? de marchi, ii-485: -che cosa vogliamo? -riprese con una
più versi bello e poetico. -che mira in alto, ambizioso. de
qualità elevata e di fondo artigiano. -che ha una temperatura alta. cattaneo,
scriverà ella. machiavelli, 12-100: -che dice ella? che vuole ella?
ii-8-12: -minerva mia -diss'io, -che mostro è quello, / a cui il
emblematici della nostra istituzione. -che è ornato di emblemi, che raffigura
città leggendarie e ideali. -che si esprime per simboli (un'arte,
esageratore tra gli arcadi. -che provvede all'emendazione critica di un testo
eretta con le gambe snelle. -che si leva sopra il livello del mare.
, all'empie belve. -che rivela crudeltà, spietatezza, malvagità,
ballerete la polka al mabille. -che si riferisce a esperienze scientifiche. c
con militaresca ed enfatica rigidità. -che è causa o effetto di eccessivo entusiasmo,
più lievi, acciò che quelle cose -che per discorrenti turbazioni in enfiatura sono indurate
lengua forcuta, / con una voce enquina -che non ci armàn vecina, / che
meschino per tradizione di famiglia. -che nasce da un'esaltazione dell'animo, da
degenerazione delle cellule del tessuto epiteliale. -che soffre di malattie del fegato. -anche
dinanzi alle bande rosse. -che ispira un senso di forza guerriera, di
onore all'autore -tanto piacere a'lettori -che l'autore non può aver fatto che
l'appetizione passi e si svolga. -che è sempre uguale, che non ha notevoli
con moto equabile e necessario. -che non presenta disuguaglianze o irregolarità (una
che si riferisce all'equatore terrestre. -che è vicino all'equatore, che
tromba [ecc.]. -che rappresenta un personaggio a cavallo (una
illuminate dai fari rosa. -che si svolge con corse di cavalli o di
ai luoghi dove lo pongono. -che si trova presso l'equatore; equatoriale.
portasse una dote equivalente. -che ha lo stesso significato. cesarotti,
virente crin de le nereidi. -che è sul mare (una città, una
facesse far verde... -che erbolata. erbolato (erbolatto),
procurare a un mio vecchio maestro -che non ne poteva avere più altra -la gioia
volpe, dalla frusta eretta. -che è in pendenza, che è inclinato;
in posizione d'offesa. -che è in erezione (un organo animale)
, età eroica ed età umana. -che tratta degli antichi eroi e ne celebra
è al disopra dell'uomo. -che dà prova di eccezionale coraggio e valore
soffrire è una sciocchezza. -che ha natura di eroe, che è dotato
dato lo spettacolo alessandro manzoni. -che muove da uno stato d'animo di esaltazione
- e le iene errabonde. -che non ha sede stabile, in un teatro
grazie, avrebbe voluto uccidersi. -che è condotto errando qua e là, senza
stare nel chiuso di quel negozio. -che è trascorso vagando o passeggiando qua e
date a questo errante ricetto. -che non ha sede stabile; nomade.
a foggia di lastre piane. -che pende a caso. parini, 407
lascia errante e vago. -che serpeggia, che striscia. ariosto,
erranti radici in ogni vena. -che non è rivolto a una meta determinata;
accusava l'impossibilità di resistere. -che non fissa nulla di preciso, incerto (
/ dal vano fasto. -che è conseguenza origine di errore, di
-che è formato da terreni trasportati dai ghiacciai
sparsa traila gente erronica. -che commette il male, malfattore. sannazaro
-che è originato da eruzioni. -rocce eruttive:
semplice sospetto che il subcosciente sia dio -che dio viva e parli nel nostro subcosciente
dentro gli ospedali? ». -che nasce da un animo (o anche da
/ da ben mille ferite. -che per natura è privo della circolazione sanguigna
fatto da madre e da padre? -che denota esasperazione, collera, sdegno (
quanto potevano esserlo. -che esprime (o atto a esprimere) con
una tensione, se non in certi momenti -che però bastano ad esaurire. il resto
di forze, lo ruppero. -che non ha più posti disponibili; tutto
vicino alla porta di casa. -che emana dall'epidermide (producendo peli,
appellava dai giudici al popolo. -che riguarda l'esecuzione coatta (patrimoniale o
esse sono autori e signori. -che è impegnato o dedito in un determinato
-per simil. manfredi, 4-6-124: -che libraccio è cotesto? -la raccolta manoscritta
nella piccola città ferma -lucciolata di rari fanali -che prende le ore uguali alla sua campana
sguardo che sembrava vedere troppo. -che rivela incertezza, titubanza, perplessità (
vedersela deteriorare. goldoni, iii-22: -che qualità di panno è quello che vorrebbe
misero argomento di poesia esornativa. -che espone piacevolmente e abbellisce le realtà filosofiche
preda di uomini sfrenati. -che è composto allo scopo di persuadere,
filtro che dismemora di tutto? -che richiama alla mente terre lontane o genti
custodire e sollecito di avanzare. -che si riferisce, che è proprio dell'espansione
è frutto di complicata intelligenza. -che si palesa con aperte manifestazioni d'affetto
con espansiva insolita effusione. -che è proprio delle manifestazioni di affetto,
rumori e bagliori espansivi. -che ispira simpatia, che induce alla familiarità.
e tiravan dritto. -che tende a imporsi all'attenzione degli altri
, pubblicitaria come quella lombarda. -che eccita, spinge all'espansione, alla piena
un gas, ecc.). -che ha subito un'espansione (con riferimento
espedire la causa. ariosto, vi-397: -che cosa è favor? chiariscelo. /
sarabanda, fandango, farandola, seghedilla -che nell'energiche camminate delle gagliarde misses dell'
dovuto essere esplicito, decisivo. -che è enunciato particolareggiatamente e precisamente (un
espositore di idee antiche e nuove. -che presenta un ricorso, una supplica, una
pittrice, una signorina espositrice. -che vende al pubblico incanto; banditore.
poi vai ruminando, e di': -che vuol dire questi tabemaculi? abita forse
una chiesa ci sono i setini? -che c'è gesù esposto. -e lo sai
secondo le regole magiche. -che riproduce, che imita, che rappresenta;
l'invidia che mira a terra. -che spiega chiaramente; atto a spiegare.
, i conti della modista! -che concerne, che riguarda l'espressione.
logici, coerenti, espressivi. -che compone con chiarezza ed efficacia di stile
anelava a servire la messa. -che spiega con chiarezza, in modo piano
, l'inganno avvolse. -che annienta, abbatte, debella (un male
vuol che sien vestiti. -che ha gusto raffinato. e. cecchi
cultori di rara poesia. -che rivela finezza di educazione, di cultura.
suo movimento, / e 'l piacimento -che 'l fa dire amare. dante,
anche clemente le potesse intendere. -che concorre in modo determinante a formare un
essenziali del suo carattere. -che sussiste e opera per propria virtù;
disposizione dell'uomo alla società. -che esiste concretamente; che riguarda l'esistenza;
in oblio? petrarca, 150-8: -che prò, se con quelli occhi ella ne
fosse arrivata. gelli, iii-76: -che ci è? tu pari così alterato.
chiave per entrare in casa. -che che sia: v. checchessia.
che sia: v. checchessia. -che è che?: v. che2,
. che2, n. 4. -che è che è, che che è:
. che2, n. 4. -che è, che non è; che fu
: il salvestrini, enfatico, urlava: -che vale la dialettica di platone,
singulare pensieri. leone ebreo, 173: -che cosa li potria levare [i sentimenti
; e l'anima mia le contemplava e -che posso più dirti? tutto il furore
il voto d'erigere la chiesa. -che vive in mistica contemplazione di dio.
e perfetta da ogni parte. -che ha perso la coscienza di sé, che
alle orecchie e ai polsi. -che provoca ammirato stupore (un avvenimento,
dramma in costume settecentesco. -che è visto come in un'estasi.
forme estatiche del nostro spavento. -che muove da uno stato di rapimento, di
arte ancora al gioco. -che esprime distacco contemplativo, pacatezza interiore,
fece un boato unico. -che pare fissato in un'immobilità assoluta,
presente sono piene le edicole. -che si riferisce all'improvvisazione di versi (
napoli sia estemporanea, improvvisa. -che segue l'estro della fantasia. borsieri
di 'estendibile '. -che può essere comunicato ad altri (un
diverrà l'essenza stessa dell'uomo. -che è volto alle cose esterne (un'indagine
traffico ed interno ed esterno. -che si svolge fra paesi stranieri, con danno
città estera per lui. -che concerne le relazioni economiche, sociali,
-che si trova, che si svolge in un
mingherlino, giallo e calvo. -che manifesta stupore e turbamento (il volto
altro dirupo imminente al mare. -che ha la proprietà dell'estensione; che
passando le illuminava coi fanali. -che si esercita sopra un'ampia regione (una
, di una cenere senza faville. -che non è più in attività (un vulcano
-come un rullo compressore sull'erba -che ignori ogni deviazione e si compiaccia di
forma della creazione poetica. -che è adatto a passarvi l'estate (una
ancora gracilina e delicata assai. -che si pratica d'estate (un prezzo,
letteratura, che servi letterati. -che non riguarda direttamente se stessi o i
bisognava che lasciasse l'ordinario. -che spicca per intensità o per eccellenza (
la casualità de'mentovati accidenti. -che non è previsto dalla legge, straordinario
ai piedi delle rocce. -che abita in regione lontanissima. * ariosto
o estrinseco 'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo
nelle riunioni della società operaia. -che nasce da un animo pieno di fantasia
da quell'esu- berante. -che nasce da fervore o dimostra fervore,
un'allegria infantile ed esuberante. -che sente fortemente gli stimoli sessuali. bocchelli
in cerca del figlio risorto. -che denota baldanza, forza, irruenza.
che toma a penitenza -cioè a confessione -che sopra a novantanove giusti. beicari,
il cielo con un dito. -che ha la purezza, l'incorporeità dell'etere
, al tempo eternale. -che dura o sembra durare da un tempo
mangia poco e schiatta etico. -che è proprio di chi è affetto da tisi
femmine in gran parte femministe. -che è proprio di un individuo evirato (un
. eupleres, comp. dal gr. -che è tipicamente russo, secondo gli eura-
rischiarato da una mente europea. -che si diffonde per tutta l'europa; esteso
, -soggiunse intimidito, quasi spaventato, -che vuol dire che mi guardi così seria
annunzio, iv-2-519: -io credo -le dissi -che qualche volta leggendo questo libro voi dobbiate
fumi evaporati dal solar globo. -che ha perduto gradazione, aroma, sapore
-che si distingue per la nitidezza delle idee,
9-35: -eravate ubriachi? -evidentemente. -che ragazzi, - disse clelia. 2
: comprese ella? oppure quell'apparizione -che non aveva alcuna evidenza di verità -si
nella piccola città ferma -lucciolata di rari fanali -che prende le ore uguali alla sua campana
voltosi con uno atto bestiale, dice: -che diavol fate voi? benvenuto da imola
falace, / la chiara face -che mi dà lumera. bonfadio, ix-284:
altro che di facile accostatura. -che si può svolgere, trattare, risolvere senza
capre, o due colombe. -che si apprende senza fatica. panciatichi,
acqua di facile pioggia del pozzo. -che spira dolcemente (il vento).
tali cagioni produr si possa. -che opera, pone in essere, dà vita
ii15- 199: ho fatto una colazione -che me la passa il collegio -che è
colazione -che me la passa il collegio -che è stata un pranzo. brodo, mezzo
la parola sua ardeva quasi una falcola; -che ti significa che la parola che si
contro il risorto neoplatonismo estetico. -che trasforma, deforma la realtà; che produce
sé le fallaci aurore boreali. -che non corrisponde al modello che vuole riprodurre
e miracolosi, e simili. -che non porta il frutto sperato, sterile (
de'cultori / la speranza. -che non colpisce il segno (un colpo,
; il deserto è fallace. -che non offre affidamento, malsicuro, insidioso
si profondò ne la fallace arena. -che nasconde l'insidia, il pericolo.
de'suoi fallaci unguenti alabastrini. -che fa deviare, che allontana dalla giusta via
dovresti serbar sì trista imago! -che muta aspetto, che si trasforma per
forza, l'altrui debolezza. -che funziona male, che è in preda a
ventricolo e il dutto falloppiano. -che appartiene, che è in rapporto con le
un testamento. della porta, xxi-n-439: -che cosa ha spinto colui a dirmi così
onda, sbattuti all'infinito. -che è frutto di un giudizio errato sulla realtà
fuor che verde d'acqua. -che manca di naturalezza, di sincerità, forzato
idee preconcette: sono libero. -che manifesta un animo menzognero; che esprime
prima si provede / che dia mersede, -che poi non avesse / loco,
in una fame languida di tutto. -che determina fame, miseria. panciatichi,
rasserra / questa munita rocca! -che esprime fame, che denota fame (il
bordate prudenti nella famigerata valle del rift -che sarebbe quanto dire la valle di giosafatte
torinese, bolognese, ecc., -che prosperano in questo periodo.
hanno che da chiedere. -che conviene alla famiglia; casalingo, di
fatto le cose in famiglia. -che vuoi dire? -non lo sai che volpe
panzini, iii-370: questo quadro, -che è tra i più famosi dell'arte
roccioso che divide la valle. -che è segno di fama. chiabrera,
il cupo turchino dei berretti. -che è stato fatto, compiuto o commesso
morte, ciàula non aveva paura. -che alligna, che cresce nel fango (un
/ serpeggiando vestìan que'piani acquosi. -che avviene, che si svolge nel fango.
ii-82: -ciò che tu sei -dissi io -che non so quale, / o terreno
tu, -sdegnoso a lui richiede / -che fantasma importuno a i viandanti / rompi
fiori di filosofi, xxviii-530: -che è l'uomo? - « l'
valida e salda e sana gioventù! -che io spendo standomene qui mezzo imboscato a
fantastica, che si chiami. -che ha tendenza a fantasticare, a smarrirsi
dal fantastico e dal sogno. -che è suscitato nella fantasia da magia, da
grazia per l'impassibile roma. -che è basato prevalentemente sull'invenzione libera e
io ne sento tutta l'evidenza. -che è costituito da fantasticherie, da sogni,
queste fantastiche stupide -dicevo dentro di me -che cosa vogliono? io non so nulla
sarabanda, fandango, farandola, seghedilla -che nell'energiche camminate delle gagliarde * misses
corona. fagiuoli, 1-1-127: -che patti ho io fatto con esso voi?
e poi ce la farem sotto. -che sotto, che sotto? tu m'offendi
disse al suo garzone di stalla: -che vuoi tu che mi faccia d'un somaro
'farisaico dell'antico testamento. -che si riferisce ai farisei, simile ai farisei
rincorrevano tra i flaconi farmaceutici. -che produce i farmaci (un'industria).
ha troppo bevuto! ». -che provoca il delirio. barilli, 6-89
subiaceno gli erarii delle virgiliane littere. -che ferneticate voi? firenzuola, 209:
capitalista sono... farraginosi. -che ha idee confuse (una persona);
: dicendo: -fuggi! -all'anima -che fai? / ché campar noi potrai
aperta per gli occhi una feritoia. -che ha i polpacci avvolti nelle mollettiere.
* i suoi archi vanitosi. -che è tipico del costume di vita o dello
le porse il braccio. -che dà pena allo spirito, che procura scontento
languore delle città morte. -che non offre possibilità di svago, di divertimento
penati e dei fatali. -che è strumento o mezzo del compiersi del
nel tempo e nel mistero. -che copre, nasconde i decreti del destino.
gettarle subito sul fuoco. -che strega, che getta il malocchio.
fatali nella vita del paese. -che annuncia notizie tristi, angosciose, ferali
nella felice eternità dell'amore. -che appartiene al regno della morte, all'oltretomba
quasi fatai le schiere. -che non si può arrestare, ineluttabile (un
mito autentico in cui crede. -che è destinato a provocare morte, rovina,
sangue era stato bene interpretato. -che canta il destino dell'uomo (un poeta
occhi mi sorridesse la fortuna. -che ha un fascino conturbante, irresistibile;
di raffigurarsi in regole sociali. -che esprime una concezione fatalistica della vita (
, di rassegnazione fatalistica. -che è espressione del destino, fatale (una
tavola per burlare la vegetazione. -che affascina (un sorriso); che produce
di una città decaduta. -che è dedicato al lavoro (un periodo di
/ sta per tornare naturale erba. -che è trascorso nella fatica (un periodo di
ha più familiare il dialetto. -che cresce stentatamente, a fatica (una
mi vedevo sempre il quadro. -che procede a fatica, con difficoltà (un
fattivo, e giusto. -che ottiene un risultato effettivo, efficace (
la vivisezione degli animali? -che si può metter in pratica, attuabile.
precetto congiunge la forza dell'esempio. -che serve a fare, a produrre, a
il fattizio nodo dei patti. -che nasce, o si produce in modo non
: « si vede, -diceva anna, -che non siamo fatti uno per l'altro
testarda, non replicar più. / -che sarà mai? vo'dire il fatto
chiaro e con affetto puro. -che sarà fatto, che verrà compiuto.
guizzi della fiamma del camino. -che non ha una direzione ben definita,
se partisse. biondo, xlv-121: -che cosa è donna? -furia proterva;
; in essa si pongono le sorti, -che sono piccole come favucce, e scritte
maggior parte de'suoi misteri. -che è tratto da favole, da episodi della
qui un favore -se vuoi anche favoritismo -che mi mancherebbe altrove e di cui purtroppo
inatteso, un nuovo corso. -che procede da un fervido impulso dell'animo,
riconoscersi, febbrile di musica. -che consuma, nella tensione e nello sforzo,
fiori di filosofi, xxviii-532: -che è la fede? -la fede èe maravigliosa
fecegnene mille sacramenti. guarirti, 50: -che di'tu, lineo? ancor
sarà fedele in darti la retribuzione. -che professa con ferma convinzione una dottrina;
al cinema la sua ragazza. -che frequenta abitualmente una persona o un luogo
andate / come amiche fedeli? -che adempie coscienziosamente i doveri della fedeltà coniugale
scéna il più possibile fedele. -che corrisponde o si attiene esattamente ah'originale
fiori di filosofi, xxviii-531: -che è il fegato? - « e1
quella beata e tranquilissima patria. -che gode la beatitudine dell'oltretomba (conforme
meriti si chiama felicissima. -che risponde pienamente alle aspettative (il risultato
superiore all'abisso inferiore. -che conduce alla dannazione, iniquo; che
desìo andavano se stessi lusingando. -che alberga l'empietà, la scelleratezza, il
ti diè tempia favella? -che nasconde l'insidia. pagliaresi, xliii-67
in se stessi. -che minaccia, che reca danni orribili, che
, e di fredda natura. -che nasconde il tradimento, la slealtà, la
1-391: -e raccontami. -domandò. -che faceva il mio papà? come passava
più inerme e femmineo. -che esprime quella femminilità sensuale che può rendere
le loro straordinarie truccature. -che perviene da una donna, che è posto
in vece ivi si spunta. -che è usato esclusivamente dalle donne (abbigliamento
sono sviluppati lungo il po. -che ha per oggetto le donne, che riguarda
un poco del feminile. -che ha grazia, squisitezza, dolcezza di
: quel certo non so che -che è il loro fascino. palazzeschi, 4-28
fendono il diamante. -che tu sia fenduto!: esclamazione di malaugurio
piacere e la rendesse ferace. -che trasmette virtù generatrice; apportatore di vita
meditazioni feconde di opere immortali? -che produce benefici effetti, fecondo di originali
, come nei giorni feriali. -che è proprio, tipico del giorno di lavoro
nella palma la gota smorta. -che ricorda l'aspetto o le caratteristiche di
, ii-299: l'amoroso viso, -che mi tene / in sospiri e in
smassellava de le risa, dixe: -che cosa è questa che avete, misser iannes
-disse il signor gasparo pallavicino, -che voi ragionaste un poco più minutamente di questo
ferme intorno al carro mi guardavano. -che non può muoversi, immobilizzato. galileo
delle mie nuove osservazioni. -che è rivolto fissamente sempre verso lo stesso
, fermi, lo derideva. -che è stabilito definitivamente in un luogo (
e umide, di caligo. -che ha arrestato il suo movimento, che non
piccola città ferma -lucciolata di rari fanali -che prende le ore uguali alla sua campana
, era ferma e sincera. -che va diritto al bersaglio (un proiettile,
in dubbio dello stato tuo. -che ha valore stabile (una moneta).
moneta e di fino oro. -che dà sicurezza, rassicurante. giamboni,
stato feroce ed elementare. -che è caratterizzato in senso inumano (una
, o certamente almeno concepita. -che incute spavento, che suscita timore e
lineamenti rattratti e quasi convulsi. -che dà un'impressione di disarmonia, di
dell'edizione del rossetti. -che schernisce, che umilia, sprezzante, maligno
e feroci fino agli orecchi. -che manifesta orgoglio, alterigia. caro,
, non prendendo altro cibo. -che non è sottoposto a limitazioni, intero,
uno specchio d'argento. -che offende l'udito, assordante, lacerante
morir teco / ti trassi. -che contiene particelle di ferro (l'acqua,
ferrigno uomo d'arme. -che contiene particelle di ferro, ferruginoso (
il ferrigno mio stame? -che ha il colore del ferro. dante
di nuovo, e dolcemente. -che ha sapore di materiale ferruginoso. redi
selci che parevano di ferro. -che produce un effetto acustico simile a quello
/ per chi vi nacque. -che possiede gran copia di minerali, di
quand'era sano. sembrava persino allegro. -che fesseria! -diceva -che fesseria!
allegro. -che fesseria! -diceva -che fesseria! pagare il debito! ma non
un senso di falsità. -che produce un suono stridulo (uno strumento)
ad un tratto, col bicchiere in mano -che la guerra è brutta soltanto per i
, l'arte e i precetti comici? -che so io? ella sarà tutta festivola
sviare o pigliar pratiche. / -che e'non ci son de'fiaccacolli all'ordine
perché son pericolosi di ruina. -che è andato in malora, che versa in
se è capace di vita. -che è incapace a sostenere l'impeto, la
nemico fiacco, male ordinato. -che non ha un sicuro assetto politico ed
fiacche officine, confuse opere. -che non è mantenuto o osservato con rigore
fiacchi, pigri, mediocri. -che non ha sufficiente conoscenza o padronanza di
tutti a vedere parigi. -che non ha sufficiente forza di convinzione,
causa quanto una fiacca confutazione. -che è diretto o svolto senza impegno, senza
pieno di nuvole bianche. -che non ha forza sufficiente per svolgere la
paiono affatto prive di virtù. -che manca di vivacità, d'animazione, d'
, spugnosa e glandulosa. -che non offre sufficiente resistenza, che ha
poco o niente fruttifere. -che ha superato il grado di maturazione;
piena di scudi nuovi fiammanti. -che è (o sembra) fresco di stampa
accorgevano dell'estate fiammeggiante attorno. -che è causa di calore soffocante, di arsura
una torta di panico. -che gli possa cadere il fiato: che possa
dossi, 172: mamme -grandi e non-grandi -che gli toglièvano il fiato a furia di
avea nell'orto. aretino, 1-105: -che dissero eglino della prodigalitade? -che ella
: -che dissero eglino della prodigalitade? -che ella simiglia la ficaia posta in una
i. nelli, i-240: -che cos'ha, signore, che non finisce
dire? -cotesto vecchio ficcanaso... -che ? ha dato nelle secche? tiri
costei, e che dice? -che vuol ficcarsi in un monastero, e che
maravigliosa quanto nes- sun'altra. -che fichi son questi?: per indicare stupore
allontanati come una malattia. -che ispira fiducia (per la sua dottrina e
bellicosa, gente fiera. -che concerne le genti barbare e selvagge;
ha dato pace, / a cui dispiace -che un suo servo péra. o.
, aculei più fieri. -che stringe, che soffoca. alfieri,
prato verde del biliardo. -che è simbolo di fierezza, di nobiltà,
, tu ti sentirai commuovere. -che nasce da debolezza fisica o ne è il
dargli insieme qualche fievole bacio. -che batte fiocamente (il polso).
, -domandò paolo a borsarelli, -che de martino ha appiccato il fuoco lui
perdere in questo modo! -che figura!: per indicare un modo d'
ch'io la prima volta la vidi -che vivevano e sorridevano -la signora badessa di
che umana. aretino, 1-18: -che vuol dir fortuna?... -una
, e bene a non disprezzarla. -che più? -una figuraccia composta di vetro
in crisi l'arte figurativa. -che esprime concetti sotto forma sensibile; simbolico
e per le scritte importantissimi. -che si svolge, si attua sul piano delle
divinità non è più così schiacciante. -che è volto alle arti della pittura e della
per profani ed iniziati. -che si avvale di figure, di simbologie sacre
un corpo esteso e figurato. -che presenta somiglianze con l'immagine di un
in francese. d'annunzio, iv-2-576: -che deliziose fantasie, stelio -disse la foscarina
fiumi dei torrenti dei canali. -che usa simboli e segni grafici riproducenti schematicamente
o di pizzo. verga, ii-49: -che è l'ultimo figurino quello? -avevaie
filàccica, sf. (plur. -che ; anche le filàccica; anche filàccico
, 1-1-163: -e che si sa? -che quel messer remigio / era tuo padre
è viziata dal dilettantismo. -che dura, che si sussegue senza interruzioni
tuoi, e farai bene... -che arte è la tua? deh,
organzini lecchese d'anni venti. -che riduce l'oro o altri metalli pregiati in
a me come non mai. -che intercorre tra padre e figlio (legame
, o le mendicanti. -che è caratteristico o appartiene ai preti filippini
poesia e dell'arte. -che è espressione di animo gretto e retrivo,
filo-cattolici per programma politico. -che è dettato da simpatia o favore per il
raro spettacolo filodrammatico di beneficenza. -che viene dedicato a recite di dilettanti (
sua coltura filosofica e filologica. -che è compiuto, attuato secondo le regole
lazio. ojetti, iii-538: -che ne dite di « overtura »? -gli
8 maggio 1853. -che si riferisce ai componenti dell'accademia dei
pur tanto dispregiare quei popoli. -che acquista e dà saggezza. buonarroti il
degli elementi, sostiene l'altro. -che m'intendo io di cotesto. giraldi cinzio
al bozzolo della pratica. -che è composto, costituito di filosofi.
bearmi in filosofica famiglia. -che ha natura o spirito di filosofo, che
ugo basseville eseguita da'druidi. -che dura fino alla fine, fino alla morte
voglion morire nell'impenitenza finale. -che avverrà alla fine della vita; che porrà
di confessione finale e solenne. -che avverrà alla fine del mondo; apocalittico.
egli era finale ed assoluto. -che segna (o è destinato a segnare)
petto miso / cotal sospetto. -che muove da sincerità, da purezza d'animo
la fine del xiv. -che giunge al termine, al compimento (un
con finto nome a kartùm. -che è soltanto nominale, che non è effettivo
nella finta guerra / parli sommesso. -che è simulato, per sorprendere l'avversario
altre porte che alla mia. -che contiene menzogne o inganni (una lettera,
, ben pulita e stirata. -che è imitato, che non è autentico (
l'anel finto. goldoni, iv-581: -che cosa le potete dire di me?
cosa le potete dire di me? -che avete una chiave finta del burò,
per lui fanno tutt'uno. -che si suppone, contro la realtà, esistente
-che è eseguito con un determinato materiale (
nelle sue quattro facciate quattro cartelloni. -che è suggerito mediante accorgimenti architettonici o pittorici
scolorito e fioco, / dicendomi: -che fai? non sai novella? / morta
/ divotamente a 'l cielo. -che spira leggermente (il vento).
caldo abbia 'l suo foco. -che ha modesta capacità espressiva. chiabrera,
: andare per traverso, soffocare. -che ti faccia fogo; fogo!:
quello storico e quello folklorìstico. -che è composto da studiosi del folclore (
folcloristico che storico politico. -che mostra gusti arretrati e provinciali (una
riversarci dalle nostre sedi. -che colpisce con dardi o frecce, che uccide
tratto del cielo di luce folgorante. -che riflette i raggi di luce, luccicante,
di gemme e d'oro. -che manda vividi riflessi. monti, x-1-149
-quali dieci milioni? -chiese luisa. -che stai dicendo! -zio nini lo folgorò
sua man folgoreggiante in cielo. -che sprigiona, che emana (fiamme, bagliori
la fiamma folgoreggiante dell'amore. -che scintilla alla luce riflettendola. buonarroti il
in uno dei suoi passi. -che manda un vivo splendore, che incute
che voler poss'io? -che è malato di mente, alienato, pazzo
compose con folle mente. -che è proprio di chi è pazzo (lo
, quasi di folle fissità. -che pare prodotto da una mente in preda
gioia, / la gelosia è la noia -che l'asale. canti carnascia
folle / secol non gusta. -che è proprio dei pagani, degli infedeli
un'allegrezza folle a cilia. -che fa perdere la padronanza di sé, inebriante
di vasi internamente arricchita. -che provoca o che si manifesta con vescicole
le onde di un mare. -che possiede rami, foglie o fiori abbondanti;
suo corpo solido e plebeo. -che forma un ordito molto fitto (un tessuto
in lunghe sciarpe frangiate. -che ha denti molto ravvicinati (un rastrello,
ossa chiamate le mendose. -che si regge o appoggia. - anche al
dio siamo giunti a porto. -che è costituito di uno strato profondo di
ferrante in fatto di storia. -che rivela capacità, perizia (un'opera)
idrauliche e l'attrezzatura tecnica. -che fonda la propria ricchezza sulle proprietà terriere
il disco d'una miserabile sterlina. -che è causato dalla gotta (un dolore)
in cambio di un impiego governativo. -che sostiene o appoggia il governo, le sue
previsioni da governativi e antigovemativi. -che è assegnato ai membri del governo (
di fianco al banco governativo. -che è simbolo del governo legittimo (la
-che è sottoposto a una determinata amministrazione (
servizio del ducato di lucca. -che esercita il comando supremo di un esercito
la piccola * figlia della madonna -che provvede alla cura degli animali domestici o
: una voce gracchiante m'interruppe. -che emette un suono roco e fastidioso (uno
accigliandosi in faccia e gracchiando: -che scusi. -biasimare, deprecare.
e'dà volentieri in questa rete. -che gracchi tu di rete? lippi, 4-25
.. gelavano i cuori sensitivi. -che rivela una salute malferma e un temperamento
vengono qui le anime gracili. -che è soggetto a gravi pericoli, alla morte
gracile, dalle inflessioni aspre. -che è in via di formazione, che non
: lasciò di sé gradevole memoria. -che ispira simpatia (un gesto, un modo
romani chiamano « maschiette ». -che sa scrivere in modo avvincente e piacevole.
credere inventata dal narratore. -che ritrae la realtà con immediatezza ed espressività
un suo trattateli grammaticale. -che concerne l'insegnamento della grammatica. chiabrera
quale a ciò si convene. -che esprime dolore, afflizione; accorato (
a leticare un gramo pane. -che ha poca forza o efficacia; poco brillante
fastidi, son molto grame. -che ha poco calore (un sentimento);
servi che stavan dintorno: / -che farebb'ei co'denti che gli manca?
grana / un finissimo verzino. -che è ricco di grani. -mela grana:
madornale: -siete voi, -le domandò -che abitate in fondo di quel corridoio oscuro
/ rannicchiata si cola. -che ha dimensioni maggiori dell'ordinario. dante
insieme sul letto grande. -che ha un formato maggiore del mediano (
, in qualunque cosa. -che abbraccia molta estensione (una città,
mediterranei che ne'marittimi. -che si estende sopra vaste regioni e moltissimi
più parti e quasi pezzi. -che circoscrive un vasto spazio (un confine,
gravi a portarsi in ispalla! -che è appena cominciato, che è sul principio
e ne seguì le sorti. -che è giunto al punto della maggiore intensità
dei gran raccolti di questi anni. -che risulta composto di molte persone o cose
essere scomparsa da lungo tempo. -che occupa il primo posto o un posto molto
consiglio, n. 21. -che ha un'alta tiratura e gode di notevole
invano nelle classi elevate. -che non bada a spese; generoso, munifico
e il marchese in ambasciata. -che è ben nutrito e in buona salute;
sani e grassi? varchi, 24-20: -che mi di'tu, pistoia! è
maggiormente saranno pesanti e grassi. -che ha un alto potere fertilizzante (un
e fa assai rami. -che è ricco di sostanze azotate e adatte alla
annoiato e disgustato senza causa. -che è caratterizzato da spensierate baldorie, in
borghesi, volgari e stupidi. -che arreca prosperità. esopo volgar.,
solida eleganza di tipo britannico. -che abbonda di agi, di divertimenti; spensierato
politici e in grasse prebende. -che consente un abbondante bottino. d'annunzio
nell'aria grassa di salmastro. -che non è né sereno né nuvolo; che
lui, facevano allusioni anche grasse. -che è incline alla lussuria. giovanni dalle
gierolimo, ingenera grasso senso. -che è contraffazione di una vera conoscenza,
gratuita, ma una soddisfazione. -che si compie senza speranza di profitto (
passione era tassativamente prescritta. -che presta la propria opera senza ricevere o
fede gratuita agli autori antichi. -che si potrebbe evitare, inutile. foscolo
produca uno sgrammaticamento gratuito. -che è senza senso o scopo, fine a
esser vivo, puro spreco. -che non è desiderato; importuno, molesto.