, 2-29: non convien -dice il vento -ch' io comporti / tanta licenzia che v'
è fero, / ed è sì altero -ch' è chiamato amore. bartolomeo da s
se non è vero. -ch' egli possa arrabbiare!: forma triviale di
loro questo vero lume di dio: -ch' egli governi gli uomini. metastasio, i-61
codi- calca, / -rispose a me -ch' assai roba v'è corsa, / che
* eletta, / tu m'aspetta -ch' io remetta. s. bernardino da siena
istante -marmo manna / e distruzione -ch' entro te scolpita / porti per tua
chero, / perch'io no spero -ch' om di basso core / a tal ragione
altera potenza / de vostra conoscenza, -ch' or non pare? / orgoglio e villania
conoscente chero, / perch'io no spero -ch' om di basso core / a tal
chero, / perch'io no spero -ch' om di basso core / a tal ragione
l'altera potenza / de vostra conoscenza -ch' or non pare? lapo gianni, ii-478
tu sappia a corre lingua. -ch' io corra morto: ch'io possa morire
la più nova masserizia. / -ch' er'egli infine? -er'un dificio,
cozzo. poliziano, orfeo, 96: -ch' è del vitello? halo tu ritrovato
/ ch'amor tanto mi stringa -ch' io ci falli. giamboni, 178:
-senza ogne cagione, / a la stagione -ch' io l'averò 'n possanza. boccaccio
voglia; / onde m'è doglia -ch' i'testé non fino. busone da gubbio
so qual speranza / mi dà fidanza -ch' io non mi diffidi. bartolomeo da
-per mia fè, -disse tristano, -ch' io sono il più disavventuroso cavaliere del
cosa grave / a disturbar la morte, -ch' è sì forte, / che non
l'altera potenza / de vostra conoscenza -ch' or non pare? lacopone, 51-49:
. fiori di filosofi, xxviii-530: -ch' è il sole? -el sole èe
, o done, - dis'io -ch' el se lieva / in alto la mia
stancato, / c'ho più durato -ch' eo non ho possanza. latini volgar
(1-12): perch'io no spero -ch' om di basso core / a tal
respuose suave: / -tu cerni il regno -ch' eo tegno -tutora / e fie in
d'istante -marmo manna / e distruzione -ch' entro te scolpita / porti per tua
vista d'amante / ad una fante -ch' è piacente in cera, / e
omo salvagio / faragio corno è detto -ch' elio face: / per lo reo tempo
/ fa- ragio, come è detto -ch' elio face: / per lo reo tempo
anonimo, i-615: a tutte tore -ch' eo drisso mia mente / a tener
-sono 'n podestate / de la beffate -ch' è 'n voi si piacente / che meo
non so qual speranza / mi dà fidanza -ch' io non mi diffidi. seneca
volete ch'io ne speri? / -ch' abbian questi fantocci / più garbo e
vedo bene che sono tutti « patuti » -ch' è una parola come « tifosi »
è? -giocato e perso. / -ch' è roba di rubello? / presto a
cosa grave / a disturbar la morte, -ch' è forte, / che non la
/ poi ch'è di me temente, -ch' eo perisse: / per ch'eo
, che ha degli anni passati cinquanta? -ch' em- porta cotesto? io so'pur
e guazza: e tuttavia. -ch' ella ti si levassi dinanzi, tu non
-qui m'aspetta, - / dice -ch' or qui ritorno. rezzonico, xxiii-239
quand'io vidi costei, / -ch' il crederà già mai? - / in
conoscenza, / e so- frenza, -ch' è somma de li beni, / corno
toppo ver'chiunca vizia / la letizia -ch' el atende per merto: / ed
-sta a vedere -irruppe con iracondia repressa -ch' io avrò torto anco in questo.
so qual speranza / mi dà fidanza -ch' io non mi diffidi. mostacci,
stancato; / c'ò più durato -ch' eo non ò possanza, / per
più a lellarla. grazzini, 4-314: -ch' è di federigo? -eh,
la bocca; / gridò pluton: -ch' inferno? anima sciocca, / va
gran maestro sia di magica? / -ch' egli sia mago, ed excel- lente
d'istante -marmo manna / e distruzione -ch' entro te scolpita / porti per tua
pia- tanza, / la smisuranza, -ch' i'sento, d'amore. trattato
. mazzini, 30-16: se il re -ch' io non amo né come re,
riprova -destinata a chi miscomprende i santi -ch' essa [s. caterina] 'non
dell'onta -spremetti la dolcezza del frutto -ch' era mortifero, onde non resta -se
indicare una persona particolarmente fastidiosa. -ch' io corra morto!: v. correre
. poliziano, orfeo, 94: -ch' è del vitello? halo tu ritrovato?
falsa, se non quella / -dissi -ch' è temperata in questo monte, /
l'aureo nodo - / dich'io -ch' ancor mi stringe, e quei belli occhi
neri de'visdomini, 248: convene -ch' io metta in ubrianza / fina gioia e
sole. / -io guardo al ventre. -ch' è il suo paradiso. giuglaris,
: sappia ch'io ho altro sotto -ch' io non mostro / e scorgo il paternostro
pesi. baldini, 9-246: la terzina -ch' è la sola di tutta la poesia
bonagiunta, xxxv-i-262: ma 'l bon talento -ch' aggi'e 'l cor gioioso, /
-senza ogne cagione, / a la stagione -ch' io l'averò 'n possanza. galliziani
quella preparazione del corpo -direbbe un trecentista -ch' è propria d'un'età più completa
anche assol. ariosto, 1-iv-390: -ch' altra buona vivanda hai sanza massimo /
e con una polizza di ottocentomila fiorini -ch' era appunto il debito imperiale -accese il
stancato; / c'ò più durato -ch' eo non ò possanza. dante,
4-22: mi stupisco -disse il barone -ch' in napoli, dove s'usa il rimedio
so qual speranza / mi dà fidanza -ch' io non mi diffidi. ritmo cassinese
(b) -7: io no spero -ch' om di basso core / a tal
. poliziano, orfeo, 97: -ch' è del vitello? ha'lo tu ritrovato
rappresentazione di santa uliva, xxxiv-753: -ch' hai tu da mangiare? / -domanda
... / e non vai sermo -ch' a ciò non riguarda, / ma sta
. poliziano, orfeo, 93: -ch' è del vitello? halo tu ritrovato?
, i-510: sì come il leofante, -ch' è caduto, / mi ritrovo pesante
dissero eglino de la prodigali- tade? -ch' ella simiglia la ficaia posta in una rape
-che dissero eglino de la prodigalitade? -ch' ella simiglia la ficaia posta in una
che mostrate, / in ciò considerate -ch' io son vostro / più che 'n del
conversar d'amore, / prendere savore -ch' a voi sia piagente. grifoni,
sal- vagio / faragio come è detto -ch' elio face. botta, 5-90:
fanno lor latino / cantare fino, -ch' è dolze ad audire. panfilo volgar
la bontate / de la gran deitate -ch' in lei posa, / sì che
/ c'a nettarlo me mise, -ch' era pieno de loto. cavalca, 20-574
-benevolenza, / avendo al cor sofrenza -ch' io fame. monte, 1-xi-79: ora
, 47-44: tu deveri aver cordoglio, -ch' è [il corpo] sì vecchio
non seria già bona / lui di persona -ch' have per pietanza / noia e pesanza
ca 'l tuo ioco è 'n quella sorte -ch' è appresso ed ordir: « matto
, 3-87: or vedete lo prelio -ch' a tomo nel suo stato! francesco
-ne -l'ò ciausire / in canto -ch' è svaro. i. alighieri, 112
traesti de peina / la gente terrena -ch' er'a turbanga. savonarola, ii-101
/ « sacci, segnor, veramente -ch' egli ha detto en ciò certanza »
cor mio, -ciré servo / a quela -ch' a paso da eia -se * parte
idem, 24-175: haime con- dutto -ch' eo sia sotterrato / e manecato -dai vermi
respose suave: « tu cerni il regno -ch' eo tegno -tutora / e fie in
, lxiii-51: ma 'l bon talento -ch' aggi'e 'l cor gioioso / piagente ed
iacopone, 36-15: de cantate adomate, -ch' ella te dà la vita. manzoni