che sono da più di lei. -calare le brache: cedere, arrendersi (con
/ calano il filo a piombo. -calare le reti, la lenza: gettarle in
a calare le lunghe lenze. -calare la pasta: versarla nell'acqua bollente
aver calato la pasta. -calare una barca, una scialuppa: metterla
, calando la saracinesca del negozio. -calare gli occhi: abbassare lo sguardo.
ed calare gli occhi. -calare le ginocchia: inginocchiarsi. dante,
custodian tesoro / parche difficili. -calare a fondo (un'imbarcazione, una nave
essi, sono stati ambiziosissimi. -calare le ali, le creste, ecc.
. -alzare le carte: partirle. -calare una carta: metterla sul tavolo.
e più oltre non chiede. -calare , piombare a volo per far preda (
buona parte della flotta nemica. -calare nella parte inferiore. bencivenni, 4-28
lui e il suo successo. -calare (la notte). giannone,
fulminando, l'augurosa bormida. -calare con la rapidità di un fulmine.
secondo stava per essere terminato. -calare le reti. crescenzi volgar.,
collo spirare del vento. -calare , calmarsi (il vento). -anche
chi passa. 3. locuz. -calare un tordo sul panione: presentarsi un'
assister della sorte alla portiera. -calare , chiudere, serrare la portiera, le
d'attacco non bastavano. -calare , abbassare, tirare giù in fretta un
scoppia, abbaglia e precipita. -calare con violenza, abbattersi colpendo (u-
si dilata purpureo e precipita. -calare (la notte); diffondersi (l'
la testa in una trincea. -calare (la notte). luzi,
che teme la offensione. -calare , scendere. redi, 16-vi-51:
lo sguardo era sempre là. -calare nuovamente (le reti, gli strumenti da
vennero richiuse e sigillate. -calare le reti di un uccellatoio. g
da un lungo brivido sonoro. -calare richiudendosi. d'annunzio, ii-297:
acciar con tutto il peso. -calare impetuosamente a valle a scopo di conquista
la sponda minato al basso. -calare con violenza un'arma. cantari cavallereschi
sarebbe avvenuta altawicinarsi dei turchi. -calare in basso un ponte levatoio. cesariano
mantenuto da baionette straniere. -calare verso il piano; raggiungere una località
volo di sangue e pietre. -calare (il sipario). p.
dagli attori stessi a sipario calato. -calare il sipario: porre fine alla propria esistenza
calerò volentieri il sipario. -calare l'estremo sipario: sopraggiungere la morte.
solfa a me! poveruomo! -calare in solfa: fare la spia.
sorpreso per istrada dalla neve. -calare su qualcuno in modo inaspettato (la notte
si spandevano sui mobili. -calare (le tenebre, anche dell'oblio)
, gittandolo morto alla terra. -calare da un luogo elevato. g.
ferme a pochicentimetri dal naso. -calare con forza. fenoglio, 5-iii-616:
tagli, spicchi di muraglie. -calare a poco a poco, gradualmente (la
cappuccio e posata sulla spalla sinistra. -calare stola: poggiarla sul braccio, anziché sulla
stanze erano ingombre di feriti. -calare con forza, abbattersi colpendo (un oggetto
, quini, dodici. -calare una carta da gioco. -gerg.:
daccapo! a tono! -calare il tono: assumere un atteggiamento più
dar luogo alla notte. -calare rapidamente (la notte); manifestarsi improvvisamente
splendore, un tramonto stupendo. -calare (la notte); diffondersi (le
. spiegato, n. 22. -calare le vele. v. calare, n
resistevano a visiera calata. -calare la visiera: intraprendere con determinazione un'