nell'acqua fino alla gola. -aver mantello a ogni acqua: essere preparato
centravanti. 18. locuz. -aver le ali, aver le ali ai piedi
flosce ambiscono al tondo lunare. -aver le ali corte: essere insufficiente, impari
olio delle mandorle dolci. -aver poco andare, poter poco andare che
nievo, 678: sembrami -continuò ella -aver osservato questo nome se non isbaglio l'
negli anta: superare i quarantanni. -aver passato gli anta: aver passato i
cavar utile da quella gita. -aver l'aria { in corpo, nel ventre
steccone per pulire il cuoio. -aver bisogno d'ascia: di uno scritto troppo
« asso pigliatutto ». -aver tasso nella manica: possedere i mezzi
; essere certo del successo. -aver tasso nel ventriglio: essere dominato dalla
a fare con questa serva. -aver che (o a) fare: incontrare
ho qualche iddio. -aver dell'amaro contro qualcuno: avere rancore.
vento avuto avria di catto. -aver di grazia: reputare qualcosa un grande
; e arallo di grazia. -aver di mira una cosa: avere intenzione di
e il filo della parca. -aver rocchio a qualche cosa: stare avvertito.
tutto sta che sia incamminata bene. -aver rocchio alle penne e al pennello: vigilare
, non se ne accorgesse. -aver luogo: accadere, verificarsi. guicciardini
stato tanto tempo senza scrivergli. -aver parole con qualcuno: altercare, leticare.
finestre, di color rosso. -aver per bene, per male: gradire (
fussimo un po'più allargati. -aver per le mani qualche cosa: esservi occupato
quel ch'ei volesse meglio. -aver baldanza addosso a qualcuno: dominarlo;
co la spada di canna? -aver le dita o le gambe a balestruccio:
a francesco domenico. -aver la barba, tanto di barba, la
bargello. 5. locuz. -aver segreti col bargello: fare la spia.
valore d'ironia e di antifrasi). -aver bello che: di cosa che fa
dai falsi economisti adottò senza bisogno. -aver biasimo: venire biasimato. fiore,
abito d'una maldicenza spietata. -aver la bocca chiusa, cucita, tappata:
quel collo che ricettava boria. -aver boria, metter boria: vantarsi, gloriarsi
: essere estrema- mente vanitoso. -aver lo stesso piacere che ha la botta dell'
-chi). disus. bucato. -aver le mani buche: essere eccessivamente prodigo
dava loro buono in mano. -aver buono in una cosa, o per una
gli abbia a cacaiuola. -aver la cacaiola nella lingua, nella penna:
a cartoccio, altri a campana. -aver male campane, aver campane grosse o
cagna che va a cane? -aver lo spasso dei cani: prendersi una
simpatia); bene amato, diletto. -aver caro qualcuno, qualche cosa:
, facendo venire grani forestieri. -aver cara una cosa un dato prezzo: stimarla
caro quel beneficio fiorini duemila. -aver cara una cosa mille once d'oro,
di una casata di parenti lontani. -aver casata: portare il nome di una famiglia
polverosa. 4. locuz. -aver cera: avere il coraggio, l'impudenza
!... *. -aver l'apparenza, l'aspetto esteriore, il
gli fece grandissimo onore. -aver buona, brutta, cattiva cera: mostrare
del volto patito, pallido. -aver cerùccia: avere un aspetto malaticcio e
lavorarla per cavarne di che vivere. -aver che dire: essere in disaccordo, in
per la gentilezza de'sentimenti. -aver che fare: frequentare, trattare (una
pisani, io son luchese. -aver parenti in chiasso: aver pessima reputazione.
discrete chiavi. 28. locuz. -aver la chiave di un affare, di un
chitosano. 2. locuz. -aver meno cervello d'un chitarrino: = voce
/ ci stia sempre confitto. -aver coda: aver fama, riputazione.
voi il sambenito per cocolla. -aver la mannaia a due dita dal collo:
colla pena e redenzione occorrente. -aver colpa di una cosa: esserne la cagione
al ridicolo. 6. locuz. -aver parte nella commedia: esser partecipe di
sta a compagnia di donne. -aver compagnia in casa: aver ospiti, invitati
. 8. unione carnale. -aver conoscenza con una donna: avere con
; chiaro, palese, manifesto. -aver conto: conoscere. -fare conto
, sm. ant. contrabbando. -aver contraddivieto: essere proibito. burchiello
aria. 10. locuz. -aver tolto la corazza per moglie: pensare
: sovranità, dominio, signoria. -aver corona: aver signoria, dominare.
e tanto di cordone. -aver corona, portar corona di qualche cosa:
corso, e nessuno la impedirà. -aver corso di legge: avere valore di legge
7. disus. rimorso, contrizione. -aver coscienza di qualche cosa: averne rimorso
la sfera della loro attività. -aver , tenere per costante: tenere per certo
: per abitudine, per esperienza. -aver costume, avere in costume, avere
essere creduto; plausibilità, verisimiglianza. -aver credito: essere creduto. -dar credito
-acquistare credito: stima, reputazione. -aver credito, godere di molto credito:
. 3. locuz. -aver creditore qualcuno: segnarne il debito sul
lui. 5. locuz. -aver le labbra cucite: tenerle strette (
in mano e le labbra cucite. -aver gli occhi cuciti: averli chiusi, del
, delicatezza d'animo, sensitività. -aver cuore: essere buono, generoso,
, entusiasmo nell'intraprendere un'azione. -aver cuore: aver coraggio. -prender cuore
rimaggio. 18. locuz. -aver a cura, aver cura, dar cura
soltanto da lui non deformarsi. -aver cura, dar cura a qualcosa: pensare
convieni ancor dar cura. -aver cura, darsi cura, metter cura,
nella devota cancellazione delle pillàcchere. -aver cura, far cura di una malattia,
... ne morio. -aver cura, tener cura a qualcuno o di
a usura: v. usura. -aver denaro: essere ricco. baldi,
trattoria frequentata da imbianchini. -aver denaro a palate: essere molto ricco.
a palate: essere molto ricco. -aver denaro in pronto: in contanti.
abbigliamenti della sua stanza. -aver denaro da spendere: avere possibilità di
me - sia atroce a portare. -aver fra i denti: aver pronto, aver
del * de profundis '. -aver già detto a uno il * de profundis
delle due derrate un denaio. -aver la giunta e la derrata: essere pienamente
, ma diciotto o venti. -aver diciotto in volta: essere in grave pericolo
cosa è favor? chiariscelo. / -aver amici potenti, ch'ai iudice / racco-
. 12. ant. regolamentazione. -aver dipendenza: essere regolato, ricevere norma
essere scoperte che ho paura. -aver che dire, da dire con qualcuno,
s'entrerebbe in un altro discorso. -aver , far, tener discorso: parlare,
cenno (di un dato argomento). -aver discorso con qualcuno: parlargli insieme.
del faticar di tanti anni. -aver fermo il disegno sopra qualche cosa:
scorno delle « carte annonarie ». -aver , porre dispregio; avere, mettere a
manifestava i suoi alti concetti. -aver origine, scaturire. -anche: sboccare,
doccia gelata dei tuoi scherzi. -aver bisogno di una doccia fredda: di un
e un soldo non lasciava. -aver donne: avere amanti. tedaldi,
andar le fraudi sue volpine. -aver paura, essere preso da timore.
onda diretta. 11. locuz. -aver eco: aver seguito, essere ascoltato
e spediscimeli nella settimana che entra. -aver compiuto un determinato anno d'età (
cosa è favor? chiariscelo. / -aver amici potenti, ch'ai iudice / racco-
il ciel folgora amore. -aver luogo, prodursi. oriani, i-53
ormai. 15. locuz. -aver facile una cosa: farne uso frequente
spesso con leggerezza, senza riflettere. -aver facile una cosa: farne uso frequente,
spesso con leggerezza, senza riflettere. -aver facile una lingua: conoscerla assai bene
facoltà. 9. locuz. -aver facoltà: avere possibilità, occasione;
non avvisata della sua fallènza. -aver fallènza: venir meno; trascurare il
, né lontananza di mezzo. -aver fallènza: mancare, non colpire il segno
latini. 5. locuz. -aver fama, godere fama di qualche cosa
. 4. miseria estrema. -aver fame, far la fame, morire
, tra sognante e brutale. -aver famiglia: aver coniuge e figli.
che in ogni condizione di vita. -aver familiare una cosa: conoscerla a fondo,
sapevi che cominciava un lungo viaggio. -aver fantasia, avere in fantasia: avere in
far lassù, col canto! -aver rapporti sessuali; adempiere il debito coniugale
a correre dietro alle farfalle. -aver la testa piena di farfalle: averla piena
a casa a fastelli. -aver più fastella che ritortole; aver più ritortole
fave secche al mur gitta. -aver gran fava: esser pieno di vanagloria,
eletto e approvato primo governatore. -aver favore: essere approvato per votazione,
a favore e farollo volentieri. -aver favore: piacere, procurar gioia, esser
nessuna altra scienza sperimentale. -aver favore da qualcuno: esserne aiutato.
sfrontatezza) nell'intraprendere un'azione. -aver fegato: aver coraggio. -essere uomo (
di luigi duca di orliens. -aver fermezza: aver continuità, durare, sussistere
chiara, e quando bruna. -aver fermezza, fare fermezza, porre fermezza
sera di vigilia della sagra. -aver festa, pigliar festa: divertirsi.
suona ad un fiato. -aver fiato: aver vita. tedaldi,
quel brigante di don basilio. -aver forza, ardire, coraggio. sonetti
stessa seconda quel marrano. -aver voglia dei fichi fiori, venir voglia a
rabbia, livore, sdegno, collera. -aver mal fiele contro qualcuno: serbare rancore
fini estremi erra del tempo. -aver fine: aver confine, limiti spaziali precisi
in altre 3. locuz. -aver flusso di cuori: avere fortuna mani
voce. 6. locuz. -aver foce, far foce, metter foce:
, 1 piccolo mondo antico \ -aver la formica o la formica rossa a qualcosa
più forza negli uomini? -aver forza di fare qualcosa: essere in condizioni
il freno allo antico imperio. -aver freno: avere limite, agire con moderazione
ii-19-77: ti scrivo a fretta. -aver fretta: avere urgente necessità; desiderare
che voleva parlarmi. aveva fretta. -aver più fretta di chi muore di notte:
ad andar fuori dei piedi? -aver fuori del denaro, essere fuori col denaro
è fuori con duecento monete '. -aver fuori la propria parola: trovarsi formalmente
dell'esser voi fuora. -aver avuto inizio (la messa).
lo potren mangiare ». -aver la borsa gaia: aver molti soldi.
sentire per ogni cosa animata. -aver buona gamba o buone gambe; avere le
andasse a garbo agl'imperatori. -aver garbo a una cosa, in una cosa
fugge com'un gatto frugato. -aver cura alla padella e al gatto: badare
dei cavalli e dei cani. -aver genio con qualcuno o qualcosa: provare
gioia! 8. locuz. -aver gioia dei propri nemici: godere delle
delle violazioni della nostra intimità? -aver gloria contro qualcuno: riportare la vittoria.
mastica a gote gonfie, voluttuosamente. -aver le gote piene: avere il viso grasso
saper governarsi da se medesimo. -aver cura della propria salute, riguardarsi;
può correr dietro a me. -aver grado: provare e dimostrare riconoscenza.
sparse. 11. locuz. -aver grato qualcosa: desiderarlo ardentemente; gradirlo
perché il nipote fosse avvocato. -aver scrupolo; esitare. iacopone, 14-31
orecchioni. 12. locuz. -aver paura che varia guati qualcuno: trattarlo
in una breve passeggiata. -aver bisogno di un determinato periodo di tempo
di quel che voi siete. -aver compiuto rapidi e notevoli progressi (nello
a 'ntendimento, / e bon talento -aver , ché tempo vene / che torna in
un elaboratore. 16. locuz. -aver introduzione: essere ammesso in un ambiente
in qualunque si voglia modo. -aver la lancia pronta: essere in posizione
farla lavare. 15. locuz. -aver lavato vombelico in arno o in ombrone
via. 3. locuz. -aver bisogno di un buon lesso: con
doveva partire a levata di sole. -aver poca levata: essere poco intelligente,
che saltar là e via. -aver la libertà di fare qualcosa: avere la
'. 9. locuz. -aver poco da lodarsi di qualcuno o di
una linea da questa. -aver successo, far carriera. tommaseo [
luci rientrate, le carni incadaverite. -aver luce di qualcosa: esserne informato in
colpo. 2. locuz. -aver freddo anche di luglio: non riuscire
mummificate, cavalli ischeletriti. -aver paura della lumaca, temere le corna di
più non 11. locuz. -aver la mente cerchiata di magl'impingua,
oriente. 6. locuz. -aver manco di qualcuno o di qualcosa:
a manco de gli altri. -aver manco o di manco qualcosa: possederla
fare, non lo fa. -aver mangiato le cicerchie: v. cicerchia,
cappello, nelle scarpe, nel soprabito -aver roba in corpo o in manica -aver paglia
-aver roba in corpo o in manica -aver paglia in becco '.
la pala a fare il maestro. -aver inghiottito il manico della granata: con
come me, senza mantello. -aver mantello a o da ogni acqua: esser
, ix-58: no lo cor meo degna -aver ardire / de cheder lei merzede,
fosca, laida fatta ed atra. -aver le mani di mida: essere molto abile
la gaia fazzone! / del parpaglione -aver mi par natura, / che si
e industria. 16. locuz. -aver navigato', aver praticato lungamente il mondo
fusse possibile, navicato ancora. -aver navigato la tecca, la mecca e la
: nieve, metter nieve. -aver pisciato in più d'una neve, in
la bandiera e la fanfara. -aver più che fare eh'a un paio di
di quello che non era sperabile. -aver mangiato il pane dei putti: avere subito
ai panni di ippolito pindemonte. -aver gli occhi di panno, foderati di panno
idem, xlix-21: or dunqu'è amanza -aver gioia la ferita, / da che
, più de l'immune. -aver parlato l'oracolo: per indicare un'affermazione
tentarla. 19. locuz. -aver finito di patire: essere morto.
morto. ha finito di patire. -aver patito nel nascere: essere maldisposto,
a chi ci minaccia invano. -aver poca paura: non subire danno (dal
paventate l'ira del signore. -aver ritegno ad affrontare certi argomenti. soffici
voi [becchina] male. -aver fatto pochi peccati: essere quasi nuovo e
muove. 3. locuz. -aver giocato al pelacchiti: avere perduto i
mensa; mensa imbandita, imbandigione. -aver piatto separato: avere mensa propria.
via o simili senza far nulla. -aver fatto piena: essere incontenibile. de
avesse avuto a volar piume. -aver mangiato la carne e cacare le piume:
non ha poi speranza di aiuti. -aver superato tutte le difficoltà, non aver
venne per cotale amare. -aver raggiunto la destinazione, la meta.
concetti non hanno presa. -aver la possibilità, la capacità (in relazione
e non colsi la rosa. -aver la spina e il pruno: avere soltanto
che amava di cor puro. -aver del puro: essere innocente e onesto.
della loro casa di doragrossa. -aver preso quartiere d'inverno in un luogo:
e razza. 5. locuz. -aver più razza addosso: avere i migliori
fina sembianza, / ca per certanza -aver mi par d'amore. lotto pisano,
né costretti di ricercar pace? -aver bisogno di determinate condizioni ambientali per svilupparsi
discemere ciò che prudenza richiegga. -aver bisogno, imporre come condizione, implicare,
che riguardi all'anima mia. -aver ritegno davanti a qualcuno, provarne soggezione
rimembrare. 9. locuz. -aver tutt'uomo a rimembrare: ricordarsi a
e rapparir cora piu pazzo. -aver dato la memoria a rimpedulare: non aver
, xlix-22: or dunqu'è amanza -aver gioia la ferita, / da che
ch'io non ho ritortole! -aver più ritortole che fastello: fare uso in
, sia come tu vuoi. -aver più ritortole che un altro fastella: avere
ri veggio in voi. -aver sperimentato in passato. baldini, 3-83
all'imputato. 10. locuz. -aver congiunti il testo e la rubrica:
tutti in un sacco. -aver sacco per ogni frumento: essere in grado
cuoco. 66. locuz. -aver scorso col cervello: essere impazzito.
ma toglievano dei servitori animali. -aver bisogno di servizio e assistenza, non essendo
conversazioni. 5. locuz. -aver parlato o sputato la sibilla: per
sigilla. 16. locuz. -aver sigillato-, sentirsi sazio, non aver
già la produzione soverchiava la richiesta. -aver superato una determinata età colletta, i-309
facea co 'l voltaire. -aver ricevuto, dover eseguire un ordine; essere
(abbreviando il testo). -aver congiunti il testo e la rubrica: v
la ottenni. 7. locuz. -aver maggior bisogno di qualcosa o qualcuno che
vegliava sulle sue creature. -aver cura di sé, prestare attenzione alla propria
gloriam'. 6. locuz. -aver mal ventriglio: essere impotente. sercambi
3. -segnale video-, v. -aver cattivi vicini: gloriarsi delle proprie azioni.