le moltissime discendenti da quelle. -accento discendente: quello di una vocale o
ponga fine al tormento. -accento , tono disperato (di un componimento
come scrissero i suoi editori. -accento , cadenza, inflessione. d'annunzio
intendere e maggiormente colpire. -accento finale: quello che cade sull'ultima
dialetto risponde anche a strutture fisiologiche. -accento fonico: in grammatica, l'accento grafico
dire: che tu faccia. -accento , lettura grammaticale: rispettivamente l'accento
un verbo formato con tali affissi. -accento intensivo: quello che si ottiene con
, in accenti tonici e ritmici. -accento lungo: lineetta orizzontale che nell'alfabeto
metrica, n. 1). -accento metrico: che cade su determinate sillabe
facilmente quella percossa dissonante. -accento forte della battuta; tempo forte.
malinconia nell'animo e nel cervello. -accento , cadenza monotona e cantilenante di una
, àncora e ancóra. -accento tonico. bontempi, 1-1-32: ammettendosi
e il derivato, come chiarezza. -accento principale: quello più forte, che cade
raddoppio, n. 7). -accento di rinforzo: sillaba della parola cantata
, ma non mai metrico. -accento ritmico: ciascuno di quelli che nella
o implicanti un difficile concetto morale. -accento sintattico: rilievo del tono di voce su
un biglietto aspro e sgraziato. -accento stilistico-, l'accento dominante in una frase