ira, d'odio, di rabbia 'n cor s'accende, / reputandosi a scorno
senza pari in terra / gli audacissimi cor, le forze estreme / partoriscono colpi
123: omo sente / gioi a lo cor parvente — e tutto bene. giacomino
de la più avvenente / mi fa lo cor sovente / in gran disio languire e
d'affanno esser gravato / poi di bon cor tal donna serveria. inghilfredi, 379
m'agenzeria vostra parvenza / perché meo cor podesse dichiarare. -a mia
anonimo pistoiese, xxix-42: avendo ch'il cor porta, / è de la mente
con tutti allora il parvolo / suo cor tremò diviso. de bosis,
grand'ale di morte. il generoso / cor che nutrire il suo dolor non seppe
più bel sole, / ché 'n cor d'un diamante i'l'ho scolpita.
il fiero augel fatale / del suo cor rinascente, anzi immortale, / frutto
badia, / passendo l'alma come el cor desia. petrarca, 264-58: un
sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il pasce
occhio, è spesso / ignoto al cor. -fomentare (una guerra).
parte, / se io no paso lo cor mio, ch'è servo / a
petrarca, 130-5: pasco '1 cor di sospir, ch'altro non chiede,
bel fior degli anni suoi / pasca il cor di piacer e di contento / acciò
con lutto / va di vana pittura il cor pascendo. vasari [zibaldone],
soavi gigli / si pasce il re dei cor, sposo immortale. 21.
d'ombre soavi che raccolte sono / nel cor che disiando ognor si sface. boiardo
fido, / pascomi di memoria e 'l cor annido / in quei bei lumi che
, 1-2: o bello iddio ch'ai cor per gli occhi spiri / dolce disir
arbore cramor con grande frutto, / en cor piantato, me dà pasciménto. guittone
j giù nel seno / vegghia il cor non men che gli occhi. carducci,
velen dolce / che ineb- bria il cor d'immondi paschi amante. -luogo
forte m'ài rapito, / lo cor sempre se spande per amare; / per
niccolò del rosso, 1-38-1: lo cor mi pasma, ché s'asma quel passo
ebraica. cicerchia, xliii-313: nel cor nrè stata tanta doglia messa, /
.); cfr. fr. passe-cor de. passacordóne, sm.
, la qual mi pare / che del cor cacci ogni passione amara. a.
, ed a le porte / di questo cor segretamente spinto. -con riferimento a
di castruccio. cantari cavallereschi, 81: cor- reano gli anni del nostro signore /
archi / che m'àn passat'al cor. cino, iii-95-11: de li occhi
/ che passò dentro sì che '1 cor percosse; / onde i sospiri miei parlan
lungo tempo è passato, / onde 'l cor m'ha colpato / d'aver tal
queta, / che nel lago del cor m'era durata / la notte ch'i'
. della valle, 103: passommi il cor, tremai, e guance e seno
le guance, / e chi ha 'l cor passato da più lance. porcacchi,
meschin gelido e muto / frecciato il cor di passatoio acuto. -asta nella
/ è dei sensi e non del cor. delfico, ii-225: le sensazioni
passi l'orme / trattabili virtù, del cor maestre. ghislanzoni, 16-289: le
sol per piatà, che mai tuo cor non tange? cassiano volgar., iv-20
già ogni valore ispento / dentro nel cor, che m'à condotto a passo /
nei tempi nostri / un sì infiammato cor, né credo ancora / esser uom
l. giustinian, 1-158: o duro cor de sasso, / or de mi
, / se io no paso lo cor mio, ch'è servo / a quela
tenera di pasta, / son docile di cor. de sanctis, n-241: ci
, « ed alla gioia / schiudete il cor ». -con riferimento a un
. poerio, 3-374: versando dal cor sulla campagna / la pastorale gioventù del