. gula 'gola', 'golosità'; cfr. fr. ant. gueule (sec.
dibolare. = deriv. dal lat. gula * gola '.
di peperoni e cipolle. = dal ted. gulasch, che la cucina viennese
strana forma del suo votarsi. = dal lat. guló -ónis * ghiottone, goloso
. acido gulonico: acido carbossilico derivabile dal gulosio per ossidazione. =
= voce popolare: forse alterazione del fr. chimere (nel 1220) *
nel 1220) * persona insensata ', dal lat. chimaera 'mostro favoloso '
. plur. ant. resine. fr. colonna, 2-74: tolta di questa
differenze di liquori... non erano dal sommo creatore prodotte indarno. idem,
. = voce dotta, dal lat. tardo gumma 4 gomma '.
, entrambe ornamentali. = dal nome del botanico danese g. e.
et fossi larghi e gupi assai, dal quarto canto è il fiume.
. = voce malese, trasmessa dal portogh. gurami. gurge (
le fronti solenni delle costruzioni, battute dal pallido raggio, si inabissavano strade nere
non avrà poi infìrmità di gurguglioni. fr. martini, i-102: i granari
. = voce regionale, deriv. dal fr. gourmandine, da gourmand 4
= voce regionale, deriv. dal fr. gourmandine, da gourmand 4 goloso
= voce di provenienza francese e provenzale: fr. ant. gromet e gourmet (
, inserviente ', che potrebbe derivare dal fr. gùrro, sm.
inserviente ', che potrebbe derivare dal fr. gùrro, sm. ant
nel proprio guscio: rifiutare ogni deroga dal proprio comportamento abituale, trascurare tutto ciò
e dei propri limitati interessi. -uscire dal guscio: uscire dalle proprie abitudini,
ora? / e prima mai solevi uscir dal guscio. marino, 203: mira
ogni giustizia, quando ho fatto capolino dal guscio, troppo tormentato poi in mille
tra i giovani amici non mai usciti dal guscio, d'aver visitato tanta parte
propria della ruota del mulino. fr. martini, i-144: in essi gusci
precedeva lo scoccar delle ore / battute dal doppio martello / sul guscio del lento
= di etimo incerto: improbabile la derivazione dal gr. xóortov * vescica ',
, né sembra possibile la connessione col fr. gousse (solo dal 1520, ma
connessione col fr. gousse (solo dal 1520, ma docum. col dimin.
russo, diffuso in varie forme sin dal ix secolo, costituito negli esempi più
del salterio tedesco. = deriv. dal serbocroato gusla (di solito al plur.
come trapassi in questo loco, / dal qual per colpa fu l'uom messo
l. adimari, i-14: le fiere dal naturale istinto portate alla crudeltà, quando
questo gastigo dato all'ambascia- dore sirvella dal re cattolico. s. maffei, 169
manzoni, 230: tacqui e m'accorsi dal placato aspetto / che il biondo dio
; mangiare, assaporare'; cfr. fr. goùter (ant. goster, sec
faringeo (per le stimolazioni che provengono dal terzo posteriore). -sensazioni gustative:
la potenza gustativa è ridotta in atto dal suo gustabile. piccolomini, 1-66:
= deriv. da gustare-, cfr. fr. gustatif (nel 1503).
mia sete. pedemonte, 230: dal mal gustato frutto un'amarezza / fatai
uso di allusioni intese e gustate ugualmente dal parlatore e dagli ascoltanti. de sanctis
i-330: la 'divina commedia'uscì dal numero de'libri viventi, e fu interpretata
7-1292: ma poi, confortato dal buon vinetto della vigna, che per un
merce peregrina quei frutti che potete ottenere dal vostro paese più appropriati e gustevoli per
duca, e soggetto da lasciarsi reggere dal conte a misura del suo gusto.
parte di chi può pagare non ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'
286: conosco quanto questa opinione sia diversa dal gusto degli uomini, quanto sia nuova
quattro mesi tornò senza marito, abbronzata dal sole di smime, e per di più
tutte le inutilità, delle bizzarrie fantasticate dal lusso e dalla moda, e spesso