, quando v'entri la moda, che dal modo ha fatto divorzio, come della
l'aria contra lei giurata pare. fr. serafini, 506: desiderabis il
mansione, un ufficio); cfr. fr. juré (nel 1260);
chiamansi questi dodici, i giurati, dal lor promettere, con giuramento, che
(v. giurato1); cfr. fr. juré (sec. xii).
'confermato con giuramento'; cfr. fr. juratoire (nel 1274): caution
anche teologica, studia il diritto anche dal punto di vista teorico e dottrinale e
cònsulère * deliberare '); cfr. fr. jurisconsulte (nel 1462);
terreni dell'epoca giurese. = dal nome della catena montuosa del giura (cfr
verità del fatto medesimo. = dal ir. jury (nel 1688),
'inchiesta giudiziaria ', a sua volta dal fr. ant. jurée (sec
inchiesta giudiziaria ', a sua volta dal fr. ant. jurée (sec.
, insieme di giurati, giuria '(dal lat. juràta, part. pass
un breve periodo, dal 1946 al 1951, fu sostituito
). giuridicaménte, avv. dal punto di vista giuridico; in
patore. romagnosi, 4-869: se dal dominio del dispensatore l'acqua passa al
conforme alla legge, al diritto (dal punto di vista sostanziale o dal punto di
(dal punto di vista sostanziale o dal punto di vista procedurale); legittimamente
quel regno giuridicamente, essendogli stato dato dal popolo e confermato dal senato. guicciardini
essendogli stato dato dal popolo e confermato dal senato. guicciardini, v-185: né dubitava
una rettificazione una risposta in un giornale dal quale tengasi offeso, e che la
è dato parlare di un progresso] dal giuridicismo della legge mosaica alla giustificazione per
devono accompagnarsi. -caratterizzato dall'astrattezza, dal formalismo, dalla convenzionalità proprie del diritto
. creato, previsto, prescritto o regolato dal diritto (nel senso di ordinamento normativo
); che ha i requisiti richiesti dal diritto; che ha rilevanza o valore
effetti secondo il diritto; che deriva dal diritto (un effetto, una conseguenza)
oltre il voto consultativo, e trae dal libero volere del principe ogni sua forza
jùris 4 diritto, legge 'e dal tema di dicère 1 proclamare ');
1 proclamare '); cfr. fr. juridique (nel 1410); v
giuri [s] dizione; cfr. fr. juridicier (sec. xvi)
. = voce semidotta, comp. dal lat. jùs jùris 4 diritto '
= voce semidotta, comp. dal lat. jùs jùris 4 diritto '
= deriv. da giurisdizione; cfr. fr. jurisdictionnel (secolo xvi).
sf. dir. funzione esplicata dal potere sovrano di una comunità (politica
controversie di diritto civile); a partire dal secolo scorso si distingue inoltre la giurisdizione
, pur essendo ad esso correlato, dal potere d'ordine, riguardante i sacramenti
appartengono al governo della chiesa confidata loro dal papa. -lo specifico ambito di
bernardino, ispiccò questo membro degli osservanti dal generale, e questo vicario solo resta
di legge se non quando resti autorizzato dal consenso della nazione e accolto dalla lingua
, gli fu con poca prudenza risposto dal pisani, che dovesse pigliare migliori forze
, e così è mandato il messo dal comandatore. lorenzo de'medici, i-234
esposizione, sentenza '); cfr. fr. ant. jurisdiction (sec.
jurisdiction (sec. xiii-xviii), fr. mod. juridiction; v. anche
giurisperiti, ma che è stata conservata dal codice teodosiano. casti, iii-137: caterina
, dottrina giuridica (e costituisce fin dal medioevo oggetto di insegnamento
delle dispute di privata giurisprudenza verrebbe tolta dal mondo. manzoni, pr. sp
esperto in diritto '); cfr. fr. jurisprudence (nel 1562);
diritto, legge '); cfr. fr. juriste (sec. xiv);
a. casotti, 1-308: vomitava dal sen giuri e spergiuri. alfieri, 1-557