poi dal mora, erano stati imprigionati fino dal 27 di giugno. d'annunzio,
arrotolava una fascia rossa che gli pendeva dal fianco e la sventolava come una bandiera.
mano. silone, 5-265: avendo cessato dal- l'aver paura, cessai dau'arrovellarmi
parte d'amore? -sono faville scappate fuori dal fuoco dell'amor vero, che s'
arroventato. alvaro, 2-8: cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere
sulle punte, le scogliere arroventate dal sole. -figur. nievo
, senza un fil d'acqua, arroventilo dal sole. arrovesciaménto, sm. il
, 1-34: gli alberi sono piegati dal maestrale e hanno il fogliame arrovesciato,
, calmato lo scatto, gli arrubinavo dal fiasco il bicchiere. 2.
di dire la verità che si arrubinava dal piacere. = deriv. da rubino
20-57: questi [vasi] adunque arrubinati dal soave liquore gravi, e pesanti,
, 19-427: il cane, come arruciolato dal vento si scotrionò sullo spigolo d'una
in modo, che se un taumaturgo sceso dal cielo non m'aiuta a trovare il
arruffava i conti, e li mandava via dal podere col sacco vuoto e la
arrufferete la coscienza. = forse dal longob. rauffen; cfr. ted.
: qualche gallina con le penne arruffate dal vento tentava la sabbia. penna,
,... s'è dispensato dal farla, arruffianando il tutto con panni ed
, qualche architrave emergono qua e là dal fitto arruffio che irrompe da ogni parte con
annubili il sereno, / ogni donna dal cor bandisca e fughe / il fiero orgoglio
vigorosi germogli; così l'anima arrugiadata dal vino, da'solchi profondi della mente
voce dial. e marinaresca, deriv. dal fr. arruncr (sec. xiv
dial. e marinaresca, deriv. dal fr. arruncr (sec. xiv *
]: l'arruvidimento della pelle cagionato dal toccare il ranno. arruvidire
d'una diversa specie. = dal genovese arsela, che è il lat.
fondo al gran golfo, tagliate fuori dal mondo e dagl'incroci dei traffici, private
le due ricamatrici non si muovevano mai dal loro arsenale intorno al quale, a
scompiglio: * è un arsenale '(dal trovarsi ivi molta roba, e attrezzi
= deriv. da arsenico; cfr. fr. arséniate. arsenicale, agg.
indica arsenico. mascheroni, 829: sprizza dal sasso / il liquido mercurio, arde
617: e l'argento si scindeva dal quarzo, l'oro dalla serpentina,.
serpentina,... l'arsenico dal cinabro. buzzati, 4-243: chi ha
! = voce dotta, dal lat. arsenicum, al posto del più
, in sostituzione dell'indigeno auripigmentum: dal gr. dposvixóv (e àppsvixóv).
. da arseni [c] o e dal gr. ots ^ po? '
2. mus. l'ascendere dal grave all'acuto, opposto al discendere
voce dotta, lat. tardo arsis, dal gr. # paie,, deriv.
michelangelo, 54-1: arsicciato e cotto dal sole e da'maggiori caldi. p
, che tutte erano arsicciate e guaste dal fuoco. b. davanzali, i-103:
allora era una schienara di sassi arsicciati dal sole, e quella arsicciatura leva dipoi
agg. alquanto arso; bruciacchiato dal fuoco; risecchito, riarso; inaridito dal
dal fuoco; risecchito, riarso; inaridito dal calore, dal sole.
riarso; inaridito dal calore, dal sole. dante, purg.
delle banane... vengon su dal terreno arsiccio, larghe, a raccogliere
4. annerito, abbronzato dal sole. fagiuoli, 3-4-35: io non
l'uno dietro arsiccia, / secca dal fumo e tinta. marino, 7-207:
da sete non facile a spegnersi o dal calor della febbre; l'arsura marino
dimenticate a un tratto foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le
foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le bianche braccia d'una
arsura. = voce dotta, deriv. dal lat. arsus, part. pass,
piselli, / nell'orto. dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e il