, perciò diverso dallo scavino, eletto dal popolo). muratori, 7-i-147
muratori, 1-16: se questo è confessato dal de luca de i giudici posti nei
colli ha ottenuto in parigi una promessa dal gran giudice che la signora contessa d'
iii-579: cotale fase non fu fatta dal tempo dei giudici i quali giudicarono israel.
pronuncia un giudizio col distinguere il vero dal falso o col dichiarare la convenienza di
, terso il vedere e son prodotti dal cielo, si non inventori, degni però
spiantar per la terza volta l'albero dal sagrato della sua chiesa, don pietro
. alvaro, 2-25: ricorri dal giudice, se vuoi. fammi la
da jùs jùris 4 diritto 'e dal tema di dicère 4 dire, pronunciare')
agosto, che a condizione di esulare dal reame. -in forma giudiziale,
campo ai duelli giudiziali, o sia ordinati dal giudice, in que'secoli, quando
poi cesse a uomini chiamati dall'estero dal consiglio sotto nome di podestà. gioberti
vogliono trarsi dall'onesto; e nel giudiciale dal giusto. muratori, 5-i-58: la
istruzione ed insegnamento nostro, per ritrame dal male ed indurne al bene, notaremo che
, che per gli occulti demeriti loro dal giudicio divino in roma e altrove sono
e poteri dello stato (in partic. dal potere esecutivo). s.
potere giudiziario non debbe essere mai esercitato dal re. de roberto, 2-82: dell'
, del tribunale '; cfr. fr. judiciaire (sec. xiv);
giudicamento, non dinanzi. = dal fr. judiciaire (sec. xiv)
, non dinanzi. = dal fr. judiciaire (sec. xiv).
della legge alle azioni libere, sprigionate dal tempo e sempiternate nella loro immanenza colla
] che i loro giudici fossero veduti dal senato in appellazione. dottori, 189:
quel tempo gran meraviglia che, essendo dal giudicio ecclesiastico conceduta a questi delinquenti l'
dipinto michelagnolo; che dice fra sebastiano dal piombo, pittore illustre, che è
. la facoltà del distinguere il vero dal falso e la convenienza di un dato predicato
effetto estrinseco soltanto è differente; ma dal canto dello spirito il giudicio si fa
gli attributi), per sintesi (dal particolare all'universale: e aggiunge qualcosa
-giudizio categorico o assoluto: quello dal quale è esclusa ogni ombra di incertezza
secondo kant, a seconda che procede dal generale (regola, principio, legge
. gravina, 8: il giudizio vero dal falso differisce, perché il vero contiene
sempre il donator largo e benigno; / dal buon giudizio non si rimove mai.
dell'assemblea le mutazioni fatte per lo passato dal senato nella legge d'elezione ed in
intelligenza e il gusto li rettifica: dal concorso del gusto e dell'ignoranza si
vedute di tal sorte che, ancorché dal giudicio dell'occhio de'ben sperimentati e
gli accusati di un delitto, e dal risultato di questa prova veniva fatta dipendere
6-7 (120): madonna filippa, dal marito con un suo amante trovata,
al giudizio che di lui fusse fatto dal popolo; e dipoi, agitata la causa
ciascuno per la sua strada. entrando dal cartolaio si levano il cappello. o giudizino
giudiziosi. bembo, 9-1-98: fatevi conoscere dal mondo non men generoso e giudicioso,
ne sto in questa fortunata campagna, albergato dal più cortese e giudizioso ospite ch'io
sentenze storte. = deriv. dal provenz. jutjar 'giudicare '; cfr
. jutjar 'giudicare '; cfr. fr. juger. giùggiola (ant
* averne somma compiacenza ', * sdilinquire dal piacere ', ma dicon male;
siepe e parte di detti bossi, e dal grazzini, 4-237: -che
.. / e lo spinoso e vii dal vulgo l'acqua delle giuggiole '.
giuggiolóne (v.). = dal lat. zizyphus, gr. £i£oq>ov per
e cambio di suffisso); cfr. fr. jujube (sec. xvi;
vena] (ve- gezio), dal lat. class, iugùlum * clavicola '
certo, quand'io solo fossi caduto dal colmo di tanti onori in questo profondo di
'. = voce semidotta, dal lat. iugurthinus. giuladro (