; per il n. 4 deriv. dal fr. giace. ghiacciàia,
per il n. 4 deriv. dal fr. giace. ghiacciàia, sf
feci fu quello di trasferire i nostri animaluzzi dal caldo dell'atmosfera al freddo di una
di ghiaccio (e oggi è sostituito dal frigorifero). palazzeschi, 7-232:
ghiaccio di origine terrestre, prodotto cioè dal congelamento di acque sorgive e freatiche o
aveva il viso livido, che tremava dal freddo sotto il suo scialle, e non
'ghiacciaia ', che i naturalisti tradussero dal francese * glacier ', dal
dal francese * glacier ', dal tedesco 'gletscher 'e dall'inglese *
il fiume e gli uliveti, eran ghiacciati dal bianco di manifesti listati di nero:
è morto ». = deriv. dal lat. tardo glaciàre, da glaciès *
che qualche gocciola ghiacciata. -indurito dal gelo, coperto di ghiaccio (il
... si avanza, scendendo dal nord. viani, 13-242: i ghiaccioli
-ghiaccio di fondo: si produce a partire dal fondo di bacini fluviali o lacustri poco
in gelate nevi, / tutta lontana dal camin del sole. velluti, 180:
oggi sono in gran parte state consumate dal ghiaccio. tasso, 8-2-5: erano
dì nel ghiaccio scrive, / e rammentar dal divin sol mi sento / ch'altro
. amàbile di continentia, 22: diparti dal cor el giacio che ti tiene sì
piè di ghiaccio / e le labbra dal vento maltrattate, / venir l'inverno.
impassibile di fronte alle sofferenze. fr. colonna, 1-2: quella pazienzia che
di calore; congelato, indurito dal gelo; raffreddato con ghiaccio.
. / è ghiaccio ogni suo pel dal capo al piede. gabrielli, 46-36:
tutta ghiaccia, e batteva i denti dal freddo. 4. figur. indifferente
i-29: il terribile crepitare delle mitragliatrici dal monte in faccia subito accenna, subito tronca
di oscure nuvole,... e dal mento caggiono grandi fiumi, ed ha
il tevere] la sua ghiara / dal borgo san sepolcro in vèr castello. boccaccio
fino in cima al colle, e dal colle fino a susa, tutte terra e
ogni ruscello. petrarca, 136-2: fiamma dal ciel su le tue treccie piova,
tue treccie piova, / malvagia che dal fiume e da le ghiande / per
forma ovoidale. forteguerri, 25-29: dal forziere, / dove serbava le virtù
, 16-v-67: la qual corrosione esasperata dal passaggio dell'urina e della costrizione del
mare: frutto dell'alga marina. fr. leonardi, lxvi-2-313: ghiande di mare
nocciuola, di un albero delle indie, dal quale si estrae un olio medicinale.
moscheni, 80: la voce ghianda è dal volgo usata in vece di danaro,
panciatichi, 27: tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona;
', o 'garrus ', dal continuo gracchiare e ciangottare che fa. è
dell'isola di rodi. = dal lat. volg. * glandària 'uccello
viso di sciocco? / e poi dal fiume d'arno a malmantile /
da glans glandis 'ghianda 'e dal tema di ferre 'portare '.
di secrezione od ormone viene assorbito direttamente dal sangue: tiroide, capsule surrenali,
carboni è allora non è da dubitare. fr. colonna, 2-379: per mia
voce dotta, comp. da ghiandola e dal tema del lat. ferre * portare
i-n: essi non v'hanno niuno riguardo dal detto male, né vi usano rimedii
alvaro, 15-49: era un fiume dal letto vasto in cui emergevano tratti di
in mare per fortuna. = dal lat. iactùra, da iacere 4 gettare
cota jacerina (nel 1586); fr. ant. jaseran, provenz. ant
il principato che ha da dio e dal santo imperio in quello, e questi sono
, io volterò mantello. = dal medio ted. wibeling, nome di un
tripolitania, proveniente da sud, cioè dal deserto di sahara. negri, 2-619:
fanciullo. = voce dialettale, dal lat. vehicùlum 4 carro '(da