: dal provenz. gergon, gergó, fr. jargon. gèrla, sf.
una bracciata di fieno, me la svignai dal cortile del mercante. =
cortile del mercante. = dal lat. tardo gerùla, deriv. da
consueuguale, / verso la fiamma che dal sasso / già inneggiava alla polenta
germa ', seguito la vendetta fu sostituita dal pagamento specie di bastimento mercantile, usato
rivoluzionario fu diverso così dall'italiano come dal germanico. sinisgalli, 6-289:
crecca). -anche: marza- dal romanticismo germanico. iola (anas querquedula
dai vecchi navarchi, che manico settentrionale e dal nostro mediterraneo, hanno stanno sempre a
giuliani, xviii-3-690: ei navigherà con dal viso del germanese. bocchelli, 3-94:
bartoli, 22-161: dalla casa de'professi dal collegio carducci, iii-27-35: nella storia
, norvegese, islandese); dal timore di una coalizione, che menerebbe ad
da essa e introdotta in = cfr. fr. germanique (nel 1532).
dotta, lat. scient. germanium, dal nome della germania (dove è
dove è stato scoperto); cfr. fr. germanium (nel 1885)
germanismo. = deriv. dal fr. germanisme (nel 1736).
germanismo. = deriv. dal fr. germanisme (nel 1736).
cultore di germanistica. = dal fr. germaniste (nel 1866).
cultore di germanistica. = dal fr. germaniste (nel 1866).
tanti altri storici, filosofi e pubblicisti: dal « primato » italiano di gioberti alle
parte, intoscanito o piemontesizzato. = dal fr. germaniser (sec. xvi)
, intoscanito o piemontesizzato. = dal fr. germaniser (sec. xvi).
sig. sabato, si conosce chiaramente dal tenore del suddetto ordine, mentre se
; nel francese e nel provenzale (fr. [cousin] germain, provenz.
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. « ptxìa * amicizia
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cplxoi; 'amico';
cplxoi; 'amico'; cfr. fr. germanophile (inizio sec. xix)
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cpó3o <; 'paura
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. 96301; 'paura';
96301; 'paura'; cfr. fr. germanophobe (inizio sec. xix)
voce dotta, comp. da germano2 e dal tema del gr. (xafvo (
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. jiocvta 'pazzia, esaltazione
, ancor che forza il sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta. soderini
: il sol... schiude / dal pigro germe il fior. zanella,
lampo / tutta la verde torre: / dal germe ardito della bruna ghianda / che
calvino, 1-178: è sparito un coniglio dal mio laboratorio. se ne sai qualcosa
, che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede /
divin verbo senz'alcun frutto, finalmente dal terreno rotto e più volte lavorato spontò
suoi talenti, estraendo dagli avvenimenti e dal corso delle vicende degli ultimi secoli la
rostro un gentil seme arreca / lunge dal nido, e il qual dentro a deserte
criticate e troncate in germe. = dal lat. germen -ìnis * germoglio ',
gignère 'generare *; cfr. fr. germe (sec. xii).
voce dotta, deriv. da germe e dal tema del lat. caedère * uccidere
voce dotta, comp. da germe e dal tema del gr. yìyvop. at
1794-1805), primo della primavera (dal 21 marzo al 19 aprile).
vicaria ». = adattamento del fr. germinai (nel 1793): il
seme). = neoformazione dotta dal lat. tardo germinàbilis, da germinare
germoglia; pieno di germogli. fr. colonna, 2-15: molte altre [
dotta, lat. germinàlis; cfr. fr. germinai (in senso scient.
1794-1805), primo della primavera (dal 21 marzo al 19 aprile),
intento »? = calco del fr. germinai (nel 1793); v