alfieri, 5-118: monarcheschi i franceschi in cor ben tutti, / cucinato han
tutto vi dono / lo scettro e il cor. -scherz. nomi,
se vuole: / se iesù el cor mi tocca, / non bisogna più parole
vince li furor mondani / e tocca il cor con divina scintilla. guido delle colonne
incomprensibil dio, / illumina il mio cor perfettamente, / sì che e'si mondi
di cuore... è aver il cor libero dalle passioni e disordinate affezioni.
/ ma le di puro e retto cor mondizie. nannini [epistole], 46
, / e se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita
: che ci è più ch'avere il cor giocondo, / e sempre stare in
, / non fu dal vel del cor già mai disciolta. ser giovanni, i-140
ad ogni passo / teste dure e cor di sasso! — gettare nel
è spento, / ma il mio cor lasso, simil d'un piropo, /
un sì caro monile / ch'ogni cor addolcisce e '1 mio consuma. buonaccorso
304: 1'sento sopra 'l cor tanto martore / ch'i'giudico di
bottari, 4-38: che anche naturalmente questi cor- picciuoli sparsi nel terren globo talvolta uniti
, / darà riposo a lo mi'cor, e montra, / eh'a valle
tira è su montata / e nel cor ha segnoria, / crudeltate è apparecchiata
allontana / d'ogni vile pensier ch'ai cor mi monte? storia di stefano,
gium et virtus: et transferentur montes in cor ma- ris '. per questo monte
date spesse volte a tali / che di cor me ne pesa e me ne dole
quirini, i-330: buona notte, cor mio. / tu forse in grembo
et acerbo, / gran fuoco al cor del saracino attizza. p. del
mordace e penosa passione era il suo cor trafitto. tasso, 7-50: d'amor
corso; / per che l'armato cor da nulla è morso. idem,
anco, / fin che mi sani '1 cor colei che t morse. boccaccio,
, / sentì eh'amor per lei il cor gli morse. serdini, xxxix-i-8:
boninsegni, xxx-7-21: velenosa dolcessa il cor le morse. boiardo, 3-172:
, 46-65: il sangue ch'ai cor, quando lo morse / prima il dolor
il riso / ha suo principio e t cor dilata e spande, / talché (
ché l'antico valore / ne l'italici cor non è ancor morto. idem,
morì l'ardire e la letizia nel cor di tutti. tasso, 12-62: oh
pensiero, / guida agl'impeti del cor. -vincere, vanificare.
g. cavalcanti, i-247: questo cor mi fue morto / poi che '
benivieni, xxx10- 94: il cieco cor, che mentre il suo difetto, /
/ o o! cavi amgli el cor del petto fora. / mora lo scellerato
: serrato l'amore ave / lo cor con forte chiave /... /
/ li muor la lingua e '1 cor le batte forte. castelvetro, 2-105:
d'orrende note / da dafne il cor disciolse, e a lei lo strinse,
loro un mormorar segreto / e 'l cor mel ridicea; ma non so come
allor subito foco / d'ira nel cor e di desir intenso / di vendicar
al canto / la voce, il cor mi leghi; / se dolcemente poi la
tacque, / che dal lago del cor non mi rampolli / il pianto. pascoli
manda è ri- manuta / col suo cor tristo e tutto lagrimoso / e con
provar mi parve, / onde sentia dal cor l'alma disciorsi. lengueglia, 145
il duro / suo morso in questo cor già non oprava. carducci, iii-9-173
quei morsi / che posson far lo cor volgere a dio, / alla mia caritate
'l mondo fa nudo e 'l mio cor mesto, / il dolce acerbo, e
corso, / dieno pur nel mio cor, dieno di morso; / esso
1-116: questi [l'istinto] ne'cor mortali è permotore. cavalca, 11-80