ma l'abondanza d'esso il rimuove dal numero delle medicine preziose. crescenzi volgar
. = voce semidotta, deriv. dal lat. mediev. fùmùs terrae,
cosa '; tolta la similitudine dal funaio, che, facendo la corda,
compromettersi e in modo da trarre vantaggio dal mutare delle situazioni. giordani, x-123
marte, ercol pauroso. = dal lat. tardo funambùlus 'danzatore sulla corda'
comp. da fùnis 'fune 'e dal tema di ambulare * camminare': calco
tema di ambulare * camminare': calco dal gr. oxoivo3<£ttj <; (cfr.
nei campanili delle chiese permette di suonare dal basso le campane cui è collegata.
il secchio per tirar su l'acqua dal pozzo. boccaccio, dee.,
e spaventosi scogli,, i tirata dal desio d'immortalarsi, / mille suoi scritti
vestono, dalla fune che lo cinge, dal cappuccio che lo copre e dalla religiosa
per modo che quasi morto fu levato dal tormento. -figur. tormentare,
usignuolo ', che io ho ritratto dal naturale. -tener la fune alla
già si era, in luogo lungi dal publico e per mano d'artefici giapponesi
commentavano l'avviso funebre, verniciato ancora dal pennellone dell'attacchino. boine, i-154:
l'aer nero, / e tu salti dal nido: / e le fere si stan
. baldini, 3-299: silenzio rotto solo dal crocidìo delle funebri cornacchie.
intonato alla funebre circostanza. -pervaso dal senso della morte, tragico. alvaro
forza il suo destino. = dal lat. fùnèbris, deriv. dal tema
= dal lat. fùnèbris, deriv. dal tema di fùnus -iris 1 cerimonia funebre
= deriv. da funerali; cfr. fr. funerailles (sec. xiv),
funerailles (sec. xiv), dal lat. fùneràlia, neutro plur. dell'
2-319: esso lino non si spicca dal suo festuco, se esso non comincia a
udì il lodarne che un sacro oratore fece dal pergamo alcuna cosa delle virtù raccontate in
: ecco, i miei padri sorgono / dal sonno funerale, / ecco i miei
delle tornelle, discosto per molto spazio dal palagio del lovero. dottori, 113:
. e. cecchi, 7-36: inghiottita dal buio, e con la gente andata
era stato portastendardo del labaro verde sormontato dal triangolo,... simboli della
/ su la donna si calò / e dal funere nefando / egli solo ritornò.
acerbo', allusione alle parole virgiliane riprese dal carducci come titolo di una lirica delle
fu morto, / come chi toma dal funereo lutto / alla sua famigliola a
monti, x-3-170: tristo pensier, che dal funereo monte / ove spirar trafitto un
crebbe in tutti i vasi, traboccò dal pozzo, invase la casa, zampillò
pozzo, invase la casa, zampillò dal focolare, crosciante, ingorda, irresistibile e
vista di una città spopolata e funestata dal contagio, passò a roma. de marchi
: o giunio, se tu scendendo dal seggio curule avessi lasciata roma libera giudice
finestre, funestata dalle zanzare d'estate e dal freddo glaciale d'inverno.
tratto senza pane, funestata notte e giorno dal furore dei popoli, appena toccò lodi
/ subito ricoperse quel bel viso / dal colpo, a chi l'attende,
che 'l germano crudel, che te dal regno / escluder tenta, tu dal regno
te dal regno / escluder tenta, tu dal regno escluda, / e renda vani
d'annunzio, iii-2-216: chi vien dal mare? il mare t'è funesto,
, 11-75: funesto vampo / esca dal- l'armi sue; nella man forte
: le mie angosce / principio han tutte dal funesto giorno, / che sposa in
trovò, che doloroso e mesto / dal sonno stato era assalito e vinto: /
quel prezzo. = deriv. dal ted. fùnfzer * cinquino '.
, di queste alghe tentacolari e deposte dal mare grosso sulla sabbia e sulla scogliera
e da terreno vegetale, tenuti insieme dal micelio del fungo polyporus tuberaster in modo