= deriv. da fumigare; cfr. fr. fumigaleur (nel 1842).
lat. tardo fùmigàtió -onis; cfr. fr. fumigaiion (nel 1314).
voce dotta, comp. da fumo e dal tema del gr. ytyvoixoci 'genero';
gr. ytyvoixoci 'genero'; cfr. fr. fumogene (fine sec. xix)
e fuoco. saccenti, 1-1-82: dal più profondo / fumignivomen- tissimo tremendo /
voce dotta di formazione letteraria, comp. dal lat. fùmus 1 fumo ',
suo pacco il mattino, si siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista
il mattino, si siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista, arrotola una
siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista, arrotola una cartina dopo l'altra
divenne fumista e confidenziale. = dal fr. fumiste (nel 1762).
fumista e confidenziale. = dal fr. fumiste (nel 1762). il
= deriv. da fumista-, cfr. fr. fumisterie (nel 1845).
, la sua paradossale sincerità. = dal fr. fumisterie (nel 1845, al
la sua paradossale sincerità. = dal fr. fumisterie (nel 1845, al figur
espressive delle quali s'è detto: dal repertorio fumistico-burattinesco-po- lemico urbano e simona,
repertorio fumistico-burattinesco-po- lemico urbano e simona, dal naturalistico dofia micaela e la serva.
combustione totale delle particelle di carbone trascinate dal fumo, e viene, talvolta,
= comp. da fumo e dal tema del lat. votare * divorare',
, erbivoro, ecc.; cfr. fr. fumivore (nel 1799).
, con le travi del soffitto annerite dal fumo. palazzeschi, ii-480: sono
della terra. fazio, v-25-15: così dal monte, ch'arde per costume,
, nell'angustia di quei campi non ottenebrati dal fumo,... vedevano cogli
fondamenta tutta la città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella
la città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella voragine aperta scomparivano
dallo stomaco al cervello, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito.
, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito. -al figur.:
(ii-605): se gli uomini dal nocivo fumo de la mala ambizione e da
giudiziosi uomini, e che non sieno dal fumo accecati delle passioni, produce di
dalla tarantola della vanità, si appartano dal comune mondo, per vivere tra fumi
tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidioso
[l'uom] è spuma che dal mar s'erge e s'abbassa. /
il fumo; il che si conoscerà dal procedere loro. aretino, 20-170: accadendo
pietra, di un marmo). fr. martini, i-172: e s'è
stampatori: inchiostro grasso da stampa ricavato dal fumo della combustione di materie grasse (
leonardo, 7-i-121: del verde fatto dal rame, ancoraché tal colore sia messo
chiacchierone, cittadino ozioso e sperperatore. dal primo i fuchi-demagoghi non hanno nulla da
, comp. da fumo, fuoco e dal lat. flammlfer 'che produce fiamme
voce dotta, comp. da fumo e dal tema del gr. ytyvoixai 'genero
stoppie fumolenti. 3. offuscato dal fumo o da vapori, da nebbia;
la persona causata da quelle sue fumosità dal stomaco alla testa. aretino, 8-122:
è niente, son fumosità che vengono dal cerebro. gelli, 15-i-70: è generata
quelle fumosità calde e umide che escono dal cibo e dal nutrimento, quando il
calde e umide che escono dal cibo e dal nutrimento, quando il calor naturale lo
ne'vini, suol esser poi moderata dal tempo. 6. imperfezione di
sottile venatura di minerale che si diparte dal tronco principale. targioni tozzetti, 12-9-54
fumosità di poco momento. = dal lat. tardo fùmósitas -dtis, deriv.
3. pieno di fumo, invaso dal fumo o da vapori (un luogo
pieno di facce conosciute. -annerito dal fumo. - anche al figur.