che le avarie subite dalla nave o dal carico sono dovute a forza maggiore;
, per riconoscere se l'avaria sofferta dal bastimento fu per burrasca, cioè per
l'usato alto sostegno / che nascea sol dal sol degl'occhi tuoi, / mira
fortuna ', maniere di dire non osservate dal vocabolario, ma assai comuni, e
avviato dopo alcune prove infelici in fiandra dal fratei suo filippo il bello re di
, 1388: borea fu dato alle navi dal re delle nuvole giove, / e
il mare, e la notte veniva dal cielo. bocchelli, ii-259: il capitano
tunar sue belle imprese / sì sovente dal ciel ratta scendea. -con uso
goldoni, vii-554: riconoscono i francesi dal suo valore e dalla sua costanza la
perché... nessuno mi vide uscire dal palazzo. -che è di buon
ombra de'frondosi mirti / i graditi dal ciel felici spirti, / mostromi in questa
in cui, tratto per poco, dal mio chiuso, / rividi il tabernacolo.
verso la metà di settembre, ricevuti dal pontefice senza veruna solennità: come non
il cherico gravemente, dee essere assoluto dal papa. 11. prov.
italia si riscontrano mirabilmente coi successi proporzionati dal canto della religione. -mostrarsi instabile
fare sommossa, tumultuare, ribellarsi. fr. serafini, 250: chi è all'
= lat. scient. fortunèlla, dal nome del botanico scoz zese
a cavarsela). = deriv. dal nome di un personaggio del giornale per
7-71: per savio provvedimento liberò se dal fortunevole caso di perdere la sua signoria.
il tempo); che è turbato dal cattivo tempo (un periodo della giornata,
). = deriv. dal nome della città di fortuna, in spagna
tutto quel fortunosissimo pelago che vien giù dal giappone fino a malaca. spallanzani,
tempo era fortunoso di grande piova. fr. martini, i-316: appresso alla terra
17-22: l'altro [tralcio] nasce dal tralcio d'uno anno, e sempre
foruncolo '(in celso), dal significato originario di * getto 'della vite
2. figur. che allontana e distrae dal vero, dal bene, dal fine
che allontana e distrae dal vero, dal bene, dal fine preposto; aberrante.
distrae dal vero, dal bene, dal fine preposto; aberrante. baldini,
4. figur. trascinare la mente lontano dal vero, la volontà lontano dal bene
lontano dal vero, la volontà lontano dal bene; distrarre, depravare, pervertire
di uscire, per quanto era possibile, dal laberinto, in cui m'era malauguratamente
. = voce dotta, comp. dal lat. for [is] 4fuori '
(v.); cfr. fr. fourvoyer (sec. xii).
2. figur. trascinato lontano dal vero e dal bene; distratto;
. figur. trascinato lontano dal vero e dal bene; distratto; depravato, pervertito
, / principe, duca, esci dal tuo maniero, / galoppa su la cupa
amico. ariosto, 6-32: legno dal bosco allora tratto, / che del
senza forza. bocchelli, 10-28: minato dal mal sottile, era morto di febbre
., 43-78: quando amor vien dal suo regno iocondo, / da questa tarme
che, in uomini vinti tante volte dal timor della morte e dal dolore,
tante volte dal timor della morte e dal dolore,... non si saprebbe
è tanto potente, / lo dipartì dal corpo, ciò fue amore, /
voci, né del tramortito seno / rotto dal peso dell'imbestiata / forza. e
, appassionato, animato dalla fede e dal sentimento. -nelle arti figurative:
(atto del parlamento), emanato dal governo nell'eccezionale esercizio del potere legislativo
d'arte maga, / vi torrà mai dal centro del mio core? lemene,
è forza al mondo che possa distormi dal mio proposito. de sanctis, lett.
da ogni lato, assidua, intenta / dal dì che nasce; e l'affatica
creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di là, dal
dal fido focolare, di là, dal piede degli altari non sarà mai forza umana