di lavoro. = deriv. dal fr. forfaitaire (cfr. forfè).
con fòrfice. alfieri, i-46: dal mio screpolìo usciva in copia un umore
di successo. * = adattamento del fr. forfait (sec. xvii),
l'ingl. forfeit, che è dal francese. forfécchia1, sf. ant
o d'un millepiedi. = dal lat. forficùla, dimin. di forfex
dotta, lat. scient. forficulidae, dal nome del genere forficùla (v
del capo. = deriv. dal lat. furfur -ùris * crusca '.
i terreni colmati, benché asciugati dal sole e dai venti, restano nondimeno for
forosi e molto porosi. = dal lat. furfurósus, deriv. da furfur
. fòrge). apparecchio usato dal fabbro per arroventare piccoli pezzi metallici prima
nel retro della forgia. = dal fr. forge (sec. xii)
retro della forgia. = dal fr. forge (sec. xii),
. forge (sec. xii), dal lat. fabrica 'fabbrica', nella locuz
passo o al trotto). = fr. forger (sec. xii),
. forger (sec. xii), dal lat. fabricàre 'costruire,
, iii-2-292: salvatosi con la fuga dal processo del 1794, il io novembre
* giudicare '; cfr. ant. fr. forjugier e provenz. forjutjar.
conceduto indulto a tutti gli sbanditi e forgiudicati dal regno. colletta, iii-122: una
voce dotta lat. scient. phoridae, dal nome del genere phora. forière
, 418: stracciato il bollettino portato dal suo foriere, s'allargò il conte più
della mia vita, da me scritti sin dal l'anno 1780. foscolo
ant. esterno, che viene dal di fuori; che sta davanti.
forin- siche pugne, e instrinsiche. fr. colonna, 2-42: [nel]
secus 4 appresso, altrimenti '(dal tema di sequor 4 seguo '):
dice padron lazzaro. = deriv. dal nome del bombardiere piemontese ferlino o freylino
riuscito a capire. = deriv. dal lomb. forloccà 4 imbrogliare '.
o per quella che le era simulata dal suo vestito, il suo busto pur
privi; / forma par non fu mai dal dì eh'adamo / aperse li
ombrelle. davila, 468: divisata dal re la forma con la quale si
, e tondi e forme quadre. fr. martini, i-7: perbenché gli antichi
. cesarotti, ii-207: s'alza nebbia dal lago, e in sé figura /
in pioggia d'oro per danae. fr. della valle, iii-309: di finte
forma d'ordinanza, ma su modello meditato dal nostro più bravo disegnatore appositamente per te
sulle clementi forme colle quali era trattato dal provveditore generale. d'azeglio, 2-412:
quello cielo, pieno d'amore, dal quale prende la forma del detto cielo
del corpo, nondimeno non è tratta dal seno de la materia, né si
-puro spirito, angelo; anima separata dal corpo. - nel linguaggio dantesco:
psichico, quale risulta dall'interdipendenza e dal reciproco condizionamento dei diversi elementi. 20
tasso, 12-679: oltre le forme assegnate dal falereo a questa forma magnifica del dire
determinante dell'opera d'arte, indipendentemente dal contenuto, questo da altri ne è
non è determinata né dalla forma né dal contenuto, ma dalla loro sintesi a priori
. non era se non soscritto semplicemente dal notaio, e fu allora errore il non
poi che 'l vecchio omore si riscaldoe dal fuoco del sole, e 'l fango e'
d'argento o d'oro / vinto dal foco esser po'piena aspetta, / vota
forma tonda e bionda « apena cavà dal forno ». levi, 1-31: era
così pressato e spremuto quanto si può dal siero, si pone dentro alle forme
un fondo, da una tela metallica e dal cascio, impiegato nella fabbricazione della carta
forma di donna attrita dagli anni e dal digiuno. saba, 16: