sì fatta guisa lontani dall'ostentazione e dal lusso, esercitano un vero e non
cose,... distinguere il vero dal falso, il sodo dal ridicolo,
distinguere il vero dal falso, il sodo dal ridicolo, il bello verace dal finto
sodo dal ridicolo, il bello verace dal finto, argomentando su qualsivoglia cosa.
tal ordine che non disconvenga il finto dal vero, quanto alla composizione e alla
gravina, 11: la mente, astraendosi dal vero, s'immerge nel finto.
la sua difficoltà a discemere il reale dal finto, la storia dalla favola,
in quel modo, nondimanco è posto dal poeta: che certi se ne ritrova di
e le storte dalla prima forma e dal propio significato talvolta? ammirato, i-240
una scena); che è presupposto dal dramma (un'azione). tasso
lento / sangue rigato il giovane / che dal crudo cinghiale ucciso fu. manzoni,
morte un popolo,... dal cui mezzo uscirà il galileo a cacciare dai
vediamo di giù, da basso, dal di qua dell'argine, ci sembrano
la dolce finzione di un mondo borghese dal quale si sente esclusa. -ant.
: illuso e risospinto / più che dal proprio istinto / dalla finzion dell'arte /
finzionismo, sm. filos. teoria sostenuta dal vaihinger, che si propone di dimostrare
. = comp. da finzione e dal sufi, -ismo che indica l'astratto
non meo, / ma lo teneva dal comune en fio. malispini, 1-
. pallavicino, ii-229: essersi scritto dal re... che giulio volesse
chi m'appella avo or lieto veggio / dal sacro gregge suo qui ricevuto / tener
per tanti anni. = deriv. dal provenz. ant. feu, ir.
, forma anteriore rispetto a fief: dal lat. mediev. feudum (nell'
(nell'881), deriv. dal frane. * fehu * bestiame, gregge
. locuz. -dall'a al fio; dal principio alla fine; interamente, completamente
e tessere. -non scorgere va dal fio: non distinguere una cosa dall'
or veggio ch'io non scorsi l'a dal fio: / veduto ha questi più
-per estens. spuma. fr. leonardi, lxvi-2-306: legate con tre
piede. comanini, l-m-361: dal mezzo dello stinco infino alla fiocca
ii-19: par neve che fiocchi / dal tuo bel viso l'amorosa manna / con
la neve. cesarotti, ii-205: giù dal cielo / fiocca spessa la neve in
chiaves, 143: seguisti a un tratto dal letto il denso / fioccar, con
, e tuoi versi s'appropia, / dal qual fioccar farotti tal senopia. g
: tanto caldo velen da questo [dal fiato di un certo animale] fiocca.
. buonaccorso da montemagno, 37: dal bel guardo vezzoso par che fiocchi /
le lettere e le commissioni di spedire dal friuli a venezia, fioccavano. foscolo
tua biltà raffini / nel vago lume che dal ciel ti fiocca. g. f
, st., 1-38: pargli che dal bel viso e da'begli occhi /
78-70: e con quella pietà, che dal cuor fiocca, / per mano il
poco oltraggio / odio, rabbia e venen dal cor le fiocca. tasso, 13-i-923
8-5: languida voluttà, dolcezza fiocca / dal di lei ciglio tremulo umidetto.
come per scherzo e gioco, / fioccassero dal grembo / un bel nevoso nembo /
. -anche al figur. fr. colonna, 2-274: ancora magiore miraculo
che tutte le cose dintorno fossero animate dal mio stesso fremito: gli alberi, le
: di pel crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi.
battista, iv-40: mi si straccin dal petto i veli aurati, / e grandine
che in forma di fiocco prima esciva dal conduttore della macchina, onde non più
mosche che se lo mangiava vivo. fr occhia, 246: la signora, una
i fiocconi di seta nera. = dal lat. flóccus 4 bioccolo di lana '
del mare. = dall'ant. fr. floc, fioco (cfr. trésor
pour les flos de mer »), dal lat. fluctus -ùs 4 flutto '