pisa, eccetto lui a buono fine, dal quale sono stato ragguagliato a lungo delle
, 735: con altissima astuzia ebbe dal padre / l'incesta mirra il desiato
, / nel qual mal passa chi dal ver si torge, / dopo ch'amor
non potendo sostener, mi lassa / dal ciel cader: né qui finisce limale
il disgelo consentisse il trasporto. -dal principio alla fine: per tutta l'estensione
di puglia; e questa generazione fu dal mille dugento sessanta cinque in fino al
alla fine del mese, nel giorno stabilito dal calendario di borsa (ed è locuz
provedenza di dio padre tutto possente è stato dal cominciamento del mondo, e sarà sanza
state protagoniste era ben lungi, purtroppo, dal volgere alla fine. 18
-la fine loda l'opera: solo dal risultato finale si può giudicare la validità
pelle, / che disciolta e finissima dal vago / collo le pende, e da
su l'andare de'nostri vermicelli. fr. leonardi, lxvi-2-308: mettete in
che apertamente si risero della novità tentata dal venieri; ma altri, conosciuti di
finissimo conoscimento, che può solo inspirarsi dal gusto inter prete nato e
saria di color vinto, / come dal suo maggiore è vinto il meno. petrarca
dare madrigali in sua laude, e dal tromboncino componevi suso i canti, e
parte di chi può pagare non ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'ingegno
ragionevolmente che fossero attratti, oltre che dal finissimo gusto e dalla graziosa urbanità di
graziosa urbanità di cesare, oltre che dal suo genio, oltre che dalla sua
, ii11- 256: solamente ieri vidi dal zanichelli il tuo canto dello sbadiglio
doppi, per consentire una miglior protezione dal freddo. -finestra ferrata o ferriata
. -vuoto lasciato in un foglio dal ritaglio di un'illustrazione o di parte
. fagiuoli, 1-6-318: ma prima dal medesimo voglio averne la parola; perché
. -meglio cascare dalla finestra che dal tetto: v. cascare, n
entrò d'una cantina, / perché dal finestrone accanto al tetto, / e dall'
bel sorriso. # = dal lat. fenestra * buco, apertura *
, angustiare l'animo. fr. colonna, 1-781: omè, che
mio caro sostegno. = dal lat. fenestrare 'munir di finestre '
31: rotondo come una mortadella, dal frontispizio fiorito, odioso, con un
costume del rinascimento. = deriv. dal lat. fenestrata, part. pass,
cielo, quand'io giovinetta, non vinta dal sonno, per picciola finestrella mirava quelle
passaggio all'acqua d'entrata e sortita dal bacino. pea, 7-38: vicino al
nievo, 1-546: mi fuggii addirittura dal convento per un fenestrello della cantina.
a spalliera. bocchelli, 9-139: dal finestrelle di cabina l'alba insinuò un raggio
soldi che i devoti vi buttavano dentro dal finestrino, per le anime del purgatorio
taglia- mento. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna / l'ignudo
con le sue gambe. = dal fr. finette (nel 1519),
le sue gambe. = dal fr. finette (nel 1519), deriv
dall'appannamento che fanno i vetri attorniati dal ghiaccio. l. bellini, 5-1-
percentuale di macinato secco che risulta trattenuta dal setaccio al termine della prova su una
altra forma sustanziale o sia animale realmente dal corpo distinta. manzoni, 321: oh
, o si prende da l'istorie. fr. della valle, iii-309: di
finto un lampo, che, venendo dal cielo e fendendo le nuvole, vince il
, i suo'deformi orsacchi. -creare dal nulla (il mondo). canteo
... / ché, se dal cominciar mostr'amarore, / porrase render dolce
ripassare davanti a occhi non più turbati dal calore dell'improvvisazione. crusca [
= deriv. da finire1; cfr. fr. finiment (nel 1676).
di orazioni e di disperate grida, massime dal lato delle donne e di un mondo