arcione e s'alza, / e dal sinistro fianco in piede sbalza. tasso,
, che dava sul fianco del teatro dal verme. barilli, 3-21: ii
, i-36: non vi è navigazione dal destro al sinistro fianco d'italia,
giù si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d'ombrone stesso,.
5-15: da quattro parti poi scorrean dal fianco / del sasso chiari e limpidi cristalli
bacchetti, 1-i-9: soliti questi a sorgere dal deserto bianco sui loro cavalli ardenti,
pavimento al molo, con un forte parapetto dal lato del mare e con de'fianchi
: la nostra via era segnata fraternamente dal destino, e per quanto lontani l'uno
-allontanarsi, distaccarsi, scostarsi, partirsi dal fianco di una persona: abbandonarla.
che un momento non se gli distaccavano dal fianco, diede sempre aspre risposte.
risposte. manzoni, 309: ei dal mio fianco si disgiunse, e volle
, mio fratello non si scosta mai dal suo fianco. -alzare il fianco
preste e ben concertate evoluzioni del soult separata dal resto dell'esercito. jovine, 2-215
dibattendo i fianchi / i cani attorno dal gran caldo stanchi. -battersi,
/ sotto il gran peso stanco / e dal destro si volge o dal sinistro.
/ e dal destro si volge o dal sinistro. d. bartoli, 22-224:
non vederla. -da fianco, dal fianco, di fianco, per fianco:
noi. -distaccare, strappare, togliere dal fianco: allontanare dalla presenza, dalla
alfieri, 8-56: strappato io son dal fianco di colei, / eh'a
cara cetra / non si distaccherà mai dal mio fianco. monti, x-1-146: perché
, ripiglia un altro, in pria dal fianco / dell'eterno timor torgli la guida
aggiunto l'acquisto della bressa, datagli dal duca di savoia, la quale,
estiva sera. -tenersi i fianchi dal ridere: ridere a crepapelle. verga
3-17: le altre si tenevano i fianchi dal ridere, e d'allora in poi
pirandello, 5-101: si tenevano i fianchi dal troppo ridere. -tenersi qualcuno
non mi posso (ahi misero!) dal fianco. 17. dimin.
dalle guerre nelle fiandre; cfr. fr. flandrin (con eguale significato peggiorativo)
corpetto attillato con maniche. = dal nome della regione delle fiandre.
fresco, delicato. = forse dal lat. apianus 'nome di un antico
lungo la stradicchia. = adattamento del fr. piente, dal lat. volg.
= adattamento del fr. piente, dal lat. volg. * femita,
* grande fiamma ', deverb. dal lat. flagrare. è antica voce dialettale
raspeo. cavalca, 19-132: fu mandato dal signor suo, che presentasse due fiaschi
e sì fatta la forza del continovare dal matino a la sera i conviti, che
né cristi né madonne! = dal lat. mediev. fiasco -ònis 'recipiente
si veda fiasca): deriv. dal got. * flasc6. così lo definisce
i-248: se durava ancora un altro anno dal 1793 al '94 con moto equabilmente accelerato
un altro * fiat 'creativo traesse dal buio la luce, e dalla confusione universale
dono. l'altro me l'ho strappato dal seno, dopo che l'eroiche vostre
notti seduto al banco, certa fiata vinto dal sonno ci si addormentasse, e la
e dolce / del non suo genitor pendè dal collo / e finse di figliuol verace
. = voce popol., dal lat. volgare * vìcata (cfr.
, momento '); cfr. fr. ant. fiée, feiée (anche
xi), da * vicata (fr. mod. pois, deriv. da
fronte. sbarbaro, 1-268: a sloggiarti dal posto con pena conquistato, basta,
un trabocco di letizia, / o dal timor di farmi canzonare. g. gozzi
ricoverati, che scendevano irti e rabbuffati dal sonno nei lunghi càmici bianchi. onofri
/ nel silenzio dorato, / ch'esala dal tuo fiato. banti, 6-100:
salvia una botta di maravigliosa grandezza, dal cui vene- nifero fiato avvisarono quella salvia
sua corte un esercito di servi quei che dal popolo son riveriti per principi, un