/ lagrime e pie adempì 'l mio cor lasso; / ch'almen l'ultimo
/ con accoglienza amica / del proprio cor ne le riposte foglie / una cieca mendica
linfante, si glorierà di quest'antica parola cor- abborro queste teorie rompendolo sapete
, / anzi amor di sua man nel cor dipinge, / frena il martir,
/ star lontano da te quando in cor m'ardi, / aver la lingua e
, sì com'eo lo sento, / cor no lo penzaria né diria lingua.
. guittone, i-14: non pò cor pensare, / né lingua devisare, /
sdegnoso, / della lingua e del cor libero e sciolto. i. pitti,
mortoro. bonarelli, xxx-5-79: petto, cor, fiamme, amor, sospiri,
.. /... liquefatto un cor di pietra arebbe. castiglione, 532
coi dolci ardori / liquefando va il mio cor. -intr. con la particella
sento struggere, / mi sento il cor liquefar di letizia. della robbia,
frugoni, 3-iii-40: come poteva frangersi il cor di renato, s'egli era già
rubino, / ch'egli poscia bevé col cor trafitto. lemene, ii-159: ti
liquidi concenti / chiudi l'orecchie e 'l cor qual aspe induri. mazza, iii-168
inganno / a me stesso, e del cor saldar le piaghe / col licor di
tetra, / com'esser pò ch'ai cor sì te penètra / el provato per
., 77: ancor dentro dal cor vago mi sona / il dolce ritentir di
4-1-300: amor, che nel suo cor fiammelle piove, / e l'ha descritto
fuggì degli occhi il guardo, il cor di seno; / onde i seguaci
d'oro / che m'annodaro 'l cor ch'i'port'anciso, / né 'n
per piacer di quella / che lo mio cor solea tener gioioso, / m'ha
i e 'l suo seggio maggior nel mio cor tene, / talor armato ne la
dato non t'era, / che in cor d'icilio, mai. leopardi,
. cino, iii-2-14: lo mio cor è già del pensier fiso, / e
, amore, al tu'piacere / col cor leal là 've tu-u'hai locato.
frale, / si locò del suo cor nel seggio interno. 9.
'n nostra lingua, / ché 'n cor gientil cortese fa locore / sempre l'
/ e se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita a
soda. tasso, 5-13: il giovenetto cor s'appaga e gode / del dolce
alla ragion, ma corro ove al cor piace. di giacomo, ii-874: il
vile opra e molle, / tiemmi il cor sempre in stimulo e in affanni.
, sm. lacca che si estrae dalla cor teccia del rhamnus dahurica e
ma forse / te così dolce al cor move di bella / pietade un fremer
o i liti gangi, / il cor che al pecto col partir mi frangi,
stanchi e lassi / per la pietà del cor, tanto glie n'dole / l'
/ in loco tal, ch'el mio cor non sen pente. -da molto
piaga salda. -quel che nel cor si porta, invan si fugge. fagiuoli
membrandome che ten vai, / lo cor mi mena gran guerra; / di ciò
lontana parte, / ov'era lo tuo cor per mio volere; / e recolo
, 42: ben vi dovrite -infra lo cor doliri / de mie'martiri, -se
fregi in vestimento vano / giace il cor vago di virtù lontano. zanobi * da
in mano / l'anima e 'l cor, non che i pensier di voi;
, 7-70: conosceremo finalmente se l'interno cor risponde alla buccia, quanto
sì loquace / che 'l contento del cor tacendo esprime. morando, 280:
e mente a mente, e core a cor si svela? -voce umana;
: lora [amor] m'entrò nel cor sì umelemente, / che s'è
infami. passero, 4-10: servò candido cor tra lorda gente. vico, 180
già tu sai, se col suo cor si consiglia / uom nell'opre, che