fuggì a peneo suo padre e chiamato dal suo padre aiuto, lui la trasformò
* i frutti decorrono a far tempo dal primo di maggio '. -a farla
alto. giusti, 2-188: ma fiacchi dal disagio del cammino / di due salotti
che fanno male e pur lo fanno. fr. sassetti, xl: in
troppo. serao, i-647: sono andata dal medico, quando aveva denari. mi
disfare, n. 30. = dal lat. facère * fare '(originariamente
volendo provarvi che dovete morire, cominciasse dal provarvi che siete vivi. b
, simiglianti al diavolo, molti ritraggono dal ben fare. capellano volgar.,
come nelle novelle, bozzetti; figurine dal profilo evidente. 4. principio
a cassetta. 5. prov. dal dire al fare c'è di mezzo il
un presuntuoso esprimendo la differenza che passa dal concepire o progettare una cosa, all'
menzini, 5-113: pur cuculion vuol dal coreggio / esser dipinto con un libro in
pharsalia, ix, 721), dal gr. trapela? * serpente paffuto '
gli omeri le pende una faretra, / dal fianco un arco. tasso, 1-50
. -uscir di faretra: uscir dal luogo nativo; avviarsi per il mondo
= voce dotta, lat. pharetra, dal gr. qjapérpa deriv. da cpépto
faretrate arciere, / calavano con lor dal monte al piano. stigliani, 2-333:
con un suo amante, fu sopraggiunta dal marito; e non sapendo dove nasconderlo,
so che 'n me non falla / dal sentier dritto traviato il senno. rosa,
mondi / con altre sorprendenti meraviglie / dal nero minaccioso nembo, / che fa
, lo jonio -cui mi tendevo stanotte dal treno; e non lo speravo così!
loro tanto lunghe e larghe, che dal capo pendevano fino a terra, di maniera
scade. -e anche la citazione portata dal messo del tribunale. -persona vana
punto che tutte le sue virtù, dal tuo amico udite, avessero tanto potuto farti
. gadda, 9-372: tenuto a stecchetto dal prozio, il venarvaghi giuseppe venarvagamente capì
cipri. -a che proposito, dal favellare dei babbi che disredano i figli
, nascevano le fonti. = dal lat. farfdra (anche farfàrum e farfèrum
». cfr. le denom. fr. ongle de chevai e sabot 'zoccolo
, 2-317: la spuma che suda dal legno verde dell'olivo salvatico quando si
più lingua che cervello. = dal nome di uno dei diavoli posti da dante
neve a ciascun lato. = dal lat. forficula, dimin. di forfex
alla minuscola romana. = dal lat. mediev. farfensis.
negli affari, come si è veduto dal patto di assistenza, promesso senza tanti
. bot. ant. farfara. fr. colonna, 2-182: vidi grande turma
de l'altre fronde. = dal lat. farfugium (deriv. da farfàrum
feci per allontanarmi. sussultò come preso dal singhiozzo, bastonò il terreno, riprese
panzini, iv-250: 'farina làttea', fr. farine lactée, nome commerciale dato
la farina ria, vollero anzi disgregarsi dal passato, tutt'intenti al futuro.
del ritorno i peperoni gialli ad ammiccare dal buio della vetrina? (qui,
nei cui cortiletti, invasi dalla farinèlla, dal giusquiamo e dalle euforbie, i pergolati
tassoni, 1-31: l'oste dal chiù, zambon dal mosca- delio
1-31: l'oste dal chiù, zambon dal mosca- delio, / facea tra
, lat. scient. pharynx -yngis, dal gr. cpàpuyl; -uyyoi; 'gola'
cpàpuyl; -uyyoi; 'gola'; cfr. fr. pharynx (nel 1538), ingl
infiammazione della mucosa faringea, prodotta specialmente dal freddo; può essere acuta o cronica
col suff. medico -ite-, cfr. fr. pharyngite (nel 1836),
voce dotta, comp. da faringe e dal gr. toexpeta 'cura '
voce dotta, comp. da faringe e dal tema del gr. axo7téco '
= voce dotta, comp. dal gr. < p<4puy£ -oyyos e oxa-
< puxf) 'ugola'; cfr. fr. pharyngostaphylin (sec. xviii).