12-7-236: ripulisce il tubo della mina dal tritume o renistio di sasso che vi si
. l'ant. guascone fanha, fr. ant. fange (sec. xii
alquanto. lubrano, 161: salga dal cieco fondo / di fangosi terreni / ingiuriosa
fiera gente / barbaricina, / che giù dal gen- nargentu, / dove fra il
e fangosa. 2. intorbidato dal fango (l'acqua); melmoso,
ereditario peccato, scaturito pur egli ancora dal paradiso, allaga il nostro miserabile egitto
vapore di nuvola, tirato a sé dal sole, e indorato con la sua luce
garrula parigi / che, qual rana dal suo fango / gracchia al ciel fangoso
-ammise gabriella risalendo con lo sguardo fangoso dal sottobanco al cernecchio nero che scendeva sulla
ne compongono le più sperticate, raccolgono dal popolazzo i modi più fangosi, e per
: un rozzo pastorello eletto per giudice dal gran giove vendè per vilissimo premio d'
i-225: fu [il libro] dal chiari... impiastricciato qua e colà
, iii-312: non ha potuto esimersi dal dime un gran bene, né egli solo
niente (v.); cfr. fr. fai néant (nel
, accresc. -one (sul modello fr. fainéant, nel 1321).
ven. e merid., deriv. dal gr. bizant. cpavó <;
, 27. = deriv. dal portogh. fanào (plur. fanòes)
crocefisso di legno scuro. = dal fr. fanon (sec. xii)
di legno scuro. = dal fr. fanon (sec. xii),
. fanon (sec. xii), dal frane. * fano * drappo,
per simil. da fanone1', già il fr. fanon designava la 'piega di
la 'piega di pelle 'che pende dal collo dei bovini (dal 1538)
'che pende dal collo dei bovini (dal 1538). fanóne3,
= forma dialett., deriv. dal gr. bizant. cpavóq 'lanterna
mal combatte colui che si lascia deviare dal trafiggere il generai de'nemici, per
(v.), da cui il fr. fantassin (secolo xvi).
= voce dotta, comp. dal gr. cpavtós 'visibile 'e dal
dal gr. cpavtós 'visibile 'e dal tema di oxorcéco 'guardo '.
esalterà / folle la fantasia, / né dal rado palmeto diana apparsa / in agile
ed è, secondo la dottrina elaborata dal romanticismo, distinta dalla comune immaginazione)
fantasma, forma, creatura illusoria prodotta dal sogno, o per effetto di suggestione
-77: ma coloro ch'erano dilungati dal mondo, ai quali egli non potea fare
in una falsa posizione o è gravato dal troppo cibo ingerito. novellino, 100
, immagine, forma, rappresentazione concepita dal genio di un artista, sia ancora
, né pensate, né vedute scritte dal sarsi tali fantasie troppo lontane per ogni rispetto
impulso, slancio, istinto non frenato dal ragionamento e dal buon senso; capriccio
, istinto non frenato dal ragionamento e dal buon senso; capriccio, bizzarria,
; ed opponesi al ricavare o fare dal naturale. rovani, ii-187: per
tredici o dodici anni) ti staccavi dal paese, intravedevi il mondo, partivi
solo da romanziere mi sarei ben guardato dal lavorar troppo di fantasia.
/ né dalla vista sol, ma dal pensiero, / una fantasiaccia così trista
visione, immaginazione ', deriv. dal gr. « pavraococ 4 apparizione,
pavraococ 4 apparizione, visione ', dal verbo cpavrdc ^ oi) 4 mostro,
al mondo e all'umano genere uscite dal passato. -spettro. parini
delli molti e falsi iddìi e levare dal vero culto del vero iddio...
zanella, vi-731: laggiù nella pianura escon dal candido / mar palagi e tuguri;
con i epentetica, che si sviluppa dal nesso -sm -, come nelle voci cresima