moglie, che si difese così acconciamente dal marito, che la ritrovò, per l'
gonfie, e gli affibbiano co'bottoni dal lato sinistro. marino, 317: con
più degno, / quegli che stava dal mio destro lato / tutto vestito d'onorate
. = voce d'origine germanica; dal frane, falda 'piega ':
dove il suo piovere non sia impedito dal vento. 2. l'insieme
empio è come una faldella portata via dal vento, e come una spuma sottile sospinta
per la grande messa pontificale; e dal lato dell'altare ove si pone il
sec. xiii); ma già fr. ant. faldestoel (sec. xi
fino alla forma contratta moderna fauteuil (dal 1642): dal frane. * faldistól
contratta moderna fauteuil (dal 1642): dal frane. * faldistól 4 sedia pieghevole
) '[metro] falecio ': dal gr. « paxod- xeiov [pirpov
(di misura en- decasillabica), dal nome del poeta greco < x><4xouxo <;
. = voce dotta, deriv. dal nome di phaleg (figlio di heber
* divisione '(così chiamato dal padre in previsione della separazione degli uomini
mogliardino se / già noi non passiam dal falegname, / e ci forniam di stucco
piove la luce della calda sera / dal triste lucernaio), / il piccolo
salvini, 23-208: afferman, che dal mare la disconcia / falèna in terra
. phalèrae, sf. plur., dal gr. « pdtxapa 4 ornamenti di
dice viva; se invece è separata dal mare da una piattaforma litorale, si
'. = voce dotta, dal fr. falaise (sec. xii,
. = voce dotta, dal fr. falaise (sec. xii, con
faleise, faloise, falise): dal francone * falisa, corrispondente all'ant
,... non è molto differente dal trifoglio = da farfara, per dissimilazione
razza nordica. = deriv. dal ted. fàlisch 4 della vestfalia
per quanto io posso comprendere, indotto dal contradire al cisalpino. vedete che falimbellerie
il conosco e pruovo, / lontan certo dal vero. chiabrera, 74: come
meno veraci. sacchetti, vi-55: dal ciel discenda la verace manna / di
poi ch'a dio non piace / dal mio career terreno anche disciorme, / prego
l'avenente dolze donna mia / è dal secolo partita / e sua amorosa ciera morta
mio verace, / saccio ben che dal mio lato / sono stato fallace. f
bruto che alteramente mira i figliuoli spenti dal littore. -inadempiente (alla legge
o signor, guàrdati oh dio! / dal tossico mortai che fuora esala / dai
de le stirpi orgoglio / che ti scevra dal vulgo. monti, x-3-378: ma
prospettiva i più fondati maestri, ben lontani dal chiamarla un'arte fallace, una scorta
sene a casa sua, credendosi essere assoluto dal saramento, perché fallacemente era ritornato al
, iv-2-868: i suoi pensieri nascevano dal suo brivido. ed ella portava sotto
, 12-34: e poi che dilungati dal palagio / gli ebbe sì, che temer
, 2-156: delle fallacie, che nascono dal modo del parlare, sia la prima
e dycoyvj * marcia '; cfr. fr. phallagogie. fallaménto, sm
diviso, / ma sia conquiso / dal paradiso / ch'è del mio cor lumera
, / a vertù solamente / formata fu dal suo decreto antico, / contra 'l
sua speranza. 2. allontanarsi dal vero col pensiero o con la parola
1-82: le leggi eternali che procedono dal lume della sapienza, che non si
e so che 'n me non falla / dal sentier dritto traviato il senno. berchet
piattello a terra; per nulla impacciata dal peso del bimbo. -sbagliare strada,
/ in mia parvenza: / chi fa dal suo servire dipartire / quello c'assai
. falhenza, da falhir, deriv. dal lat. fallire 4 sbagliare '.