. = voce dotta, comp. dal gr. epaxó? * lenticchia 'e
ectodermici. = voce dotta, dal gr. cpaxóc; 'lenticchia '.
armar con tacita facondia bocche disarmate già dal tempo. 3. ant.
città, che con felici augùri / dal monte altier che forse ben per sdegno
; / ora romper quel velo e dal facondo / labbro accorto mandar, complice il
più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stillavan dolci d'eloquenza i fiumi
. = voce dotta, comp. dal lat. fac, imp. di facète
e simile 'cosa simile'; cfr. fr. facsimile (nel 1821).
da totum 'tutto'; cfr. fr. factotum (nel 1642, ma nella
intento molto, ed era tanto acceso / dal desiderio di sanar la fada, /
'pro babilmente comp. dal longob. fader * padre 'e fehu
avvezzo a buon vino. = dal fr. ant. fade (sec.
a buon vino. = dal fr. ant. fade (sec. xiii
lorito ': deriv. dal lat. volg. * fapidus o *
faentina '. = deriv. dal nome della città (cfr. faentino)
ceramiche in faenza '». cfr. fr. faìence (sec. xvi;
calda. = deriv. dal nome della località di fai (= faggeto
le ruote? = adattamento del fr. phaéton (nel 1723): voce
1723): voce scherz. desunta dal lat. phaeton (gr. < x>aé& e meridionale; in italia sono rappresentate dal faggio, dalla quercia e dal castagno rappresentate dal faggio, dalla quercia e dal castagno). = voce dotta, orientale (ar. fagara, forse dal malese pagar * siepe '); cfr pagar * siepe '); cfr. fr. fagara (nel 1615). = voce dotta, lat. phdgèdaena, dal gr. cpayéscava * ulcera ' dotta, lat. scient. phagedaenicus, dal gr. « payesaivtxó?, e l'abetine, / dalle fratte e dal ruscello, / quel canto suona senza
diletti. leopardi, 35-3: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale,
frale, / dove vai tu? -dal faggio / là dov'io nacqui, mi
aspetto; / e 'l volto difendea dal solar raggio / con ghirlanda di pino o
d'un faggiottolo segnato. = dal lat. fdgèus, agg. deriv.
irsuto, e scabroso di guscio; dentro dal quale è il frutto triangolare, coperto
irsuto e scabroso di guscio, dentro dal quale è il frutto triangolare, coperto
dell'ordine gallinacei, famiglia fasianidi, dal piumaggio vistoso e variopinto (soprattutto nel
le donne all'usato diletto, fece dal piacevole coro di quelle una fagiana levare.
: dicesi volgarmente fagiano... dal fiume phaside... è di fattezza
. = lat. phasianus, dal gr. « paoiavó?, propriamente
. m. -ci). che deriva dal desiderio di cibo, dallo stimolo della
. = voce dotta, deriv. dal tema del gr. « pccyelv * mangiare
in racemi, il loro colore varia dal bianco al giallo, al lilla.
'il vino dall'aceto; il cece dal fagiuolo; la treggea dalla gragnuola'. b
. phasiolus, dimin. di phasèlus, dal gr. cpdcotjxoq * fagiolo '(
me stesso meno. = deriv. dal provenz. falba; cfr. lat.
falla) nelle glosse, deverb. dal lat. volg. * fallire per il
* fallire, sbagliare '; cfr. fr. faille (deverb. da faillir)
di faglia color tortora. = dal fr. faille, svoltosi nella composizione taffetas
di faglia color tortora. = dal fr. faille, svoltosi nella composizione taffetas
e di faglie. = deriv. dal fr. faille, termine dei minatori valloni
di faglie. = deriv. dal fr. faille, termine dei minatori valloni,
deverb. da faillir 4 mancare '(dal lat. volg. * fallire per il
belle giovani. = deriv. dal lat. fàcùla 4 fiaccola '.