i legni. caro, 2-1132: dal convesso / del ciel cadde una stella
animai, già stanco, desiava / dal travaglio del dì ritrarsi in pace,
face della libertà non erano stati rivolgimenti dal profondo, cioè per rinnovamento di tutta
di lieve facella, / esce tuttor dal suo labbro morente. botta, 5-342
di strali addosso e di facelle, / dal cui lustro atterrito egli rifugge, /
, torto un poco'in su, dal quale pendeva un poco di pelle che
lavacece'. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser faccente,
foscolo, xv-57: ogni compera si fa dal rispettivo deposito, verificata dal facente funzioni
si fa dal rispettivo deposito, verificata dal facente funzioni di sergente maggiore piccoletti,
leonardo, 2-118: la qual cosa conosciuta dal mercante facetamente la già fatta ingiuria essere
faceto. farsi gioco di qualcosa. fr. morelli, 302: il suo facetare
dinanzi in tutte le sue gradazioni, dal faceto, dal malizioso, dall'ironico fino
le sue gradazioni, dal faceto, dal malizioso, dall'ironico fino all'ultima
dell'insegnamento. = deriv. dal tema del lat. facète * fare '
dentro. = voce dotta, dal fr. faquir (nel 1653, nella
. = voce dotta, dal fr. faquir (nel 1653, nella forma
secondo l'occasione. = comp. dal tema del lat. facète * fare '
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facète 'fare 'e
4. medie. particolare espressione assunta dal volto in determinati stati morbosi (facies
* faccia, aspetto '; cfr. fr. facies (come termine scientifico,
comp. da faci [le] e dal sufi, -ficare (da facire 'fare
male de'vizi che si devono estirpar dal mondo, sia facile ad essere posto
pedoni. sbarbaro, 5-105: spartita dal greto del bisagno, la vallata si apre
con facili espressioni, che gli scorrevano dal labbro involontarie come il fiato. tommaseo
di nostra natura, che, ingombrata dal presente, non può così di facile
tardus ». la forma faciliimo deriva dal superi, lat. facìllimus.
si vedrà con quanta prudenzia ei deviarono dal modo universale degli altri, per facilitarsi
vede mai il mare ed è separata dal porto. si progetta ora di facilitarne
. = etimo incerto; forse derivato dal turco. facilóne, agg.
, 1-i-378: l'italia nuova verrà dal lavoro e dalla disciplina di questi gruppi
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facère 4 fare ',
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facère 4 fare ',
non pagare certe tasse municipali, riscaldati dal fanatismo non solo politico ma anche religioso
di legname, la quale ricevendo nome dal suo facitore fu appellata 'argon '.
cose più nobili, e per conseguente dal generante e non dall'atto fatto da lei
agente, mentre la forma canonica deriva dal part. pass, fatto (v.
lat. scient. phacochoerus, comp. dal gr. epay. òc, '
= voce dotta, comp. dal gr. qjaxóg 'lenticchia * e
ii-1-678: ad ogni rumore ci si alzava dal letto, si correva alla finestra,
ispirato i come labile smemorata forma / dal mio stesso dolore, / mettendo in
cagione essere in alto tirate le acque dal fondo de'monti alla sommità che da
sovranità istessa, cosicché non può esercitarsi che dal sovrano o da chi è da esso
dottori, fa brevissimi sonni, astiensi dal soperchio cibo e bere, acciò che lo
jure divino 'che li ecclesiastici fossero esenti dal giudizio secolare, il papa non potrebbe
germani [arrigo vi] implora dal sacro seggio la corona imperiale.
facilitas, da facìlis); cfr. fr. faculté (intorno al 1200)
incongruo, mentre il tutto è facoltativo dal canto suo, ed obligatorio da canto del
un medesimo diritto soggettivo (e caratterizzate dal fatto che, anche se non sono esercitate
= deriv. da facoltà; cfr. fr. facuitati / (nel 1694).
dotta, lat. scient. phacòma, dal gr. epaxó? 'lenticchia *