e tutte l'altre faccende, di là dal poco e di qua dal troppo.
di là dal poco e di qua dal troppo. savonarola, 7-i-141: spesso
a. f. doni, 2-31: dal re fu mandato il barone a cesare
fondo alla ragnaia / ch'è divisa dal fosso, / che con quello d'anselmo
'fare'; cfr. provenz. fazenda; fr. aciende 1 occupazione '(
la forma italiana si pensi a faccio, dal lat. facio (e, nell'
ci venne incontro: s'agitava tutta dal piacere: stringeva colle due palme il volto
e vessata troppo continovamente dalla forza e dal maneggio de'faccendieri, va del continovo
. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser saccente,
in etiopia (1936). vietata dal governo fascista, perché il suo sentimentalismo
hai la faccettina stretta e caschi sempre dal sonno come un gatto ch'è stato
= deriv. da faccetta-, cfr. fr. facetter (sec. xv).
il lavoro svolto, il servizio prestato dal facchino; carico, scarico.
noi poeti] siamo privilegiati: / dal facchinaggio uman stiamo in disparte / noi
imagine facchinescamente barocca; alienissimo il tutto dal fare del parini. = comp.
. / messosi a letto, fu dal sonno oppresso, / né si destò se
si nobilita la giubba, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori
uno la scuola de'fanciulli facchini governati dal vecchio pedante della badia, e l'
, saracino. marino, 20-348: dal correr trito e dall'andar soave /
pria il sen discinse, / che correndo dal fonte / con le cupide braccia /
il primo gelo / verrà a fioccar dal cielo, / che con arida faccia e
, 4-10: la fine d'africa, dal lato del ponente, è quella medesima
posti nella circonferenza; e la diversità deriva dal vedergli allora in faccia, e ora
sopra volubil ruota, e colla faccia / dal crin coperta. lanzi, iv-200:
e specialmente le facce, sembrano staccarsi dal fondo. leopardi, 281: se visto
quando il sole si leva, specialmente dal mare, la sua faccia è imbambolata
2-11: quando vide la timida donzella / dal fiero colpo uscir tanta mina, /
dalla tua febbre nascosta, agitata / dal tuo sogno furente; / e la tua
potere. segneri, i-489: uscendo affatto dal tuo misero stato, possi finalmente dirgli
intorno intorno, i verzieri fortemente distinti dal verde cupo delle ficaie; al piano,
22: un getto d'acqua si slanciò dal tubo fin sopra un'aiuola difaccia.
e « signora necessità storica », quando dal campo dell'intendimento è trasferita a quello
la tua faccia; e non declinare dal tuo servo nell'ira. panigarola,
: fino a quando, o signore, dal tuo canto mostrerai tu d'avermi scordato
alabastrine, soffuse, arrosate, arrubinate dal caldo, incartocciate confetture dentro sciarpe di
: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca
. e. gadda, 7-25: dal tocco emmezzo alle diciotto, infilato in letto
paflagone energetico. = voce semidotta, dal lat. facies (con cambio di
una linea retta che si suppone tirata dal fronte al labbro superiore. 'nervo
laterale del punto di varolio, esce dal cranio pel foro uditivo interno, comparisce
dà la piazza; tuttavia mi riprometto molto dal giuoco dei muscoli facciali: questi,
nervus] facialis 'facciale'; cfr. fr. facial (nel 1551). nel
verso l'altra per non cadere, invase dal sùbito languore d'aprile. comisso,
s. lorenzo di firenze] fabbricata dal gran cosimo de'medici, e, fuorché
salutano di lontano, dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo grembo
una moneta. muratori, 7-ii-181: dal signor le blanc fu prodotto il sesto
lat. mediev. facitergium, comp. dal lat. facies * faccia 'e
lat. facies * faccia 'e dal tema di tergère 'asciugare '.