, iii-130: la nostra natura, vinta dal costume e smarrita nel suo corso,
tutto a l'altro somigliante, / che dal padre indistinti e da la madre,
danari. ibidem, 323: guardati dal primo errore. -errore non fa
4-1-407: cose... copiate dal mio [libro], coll'aggiunta però
. manzoni, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
meridiano. caro, 10-333: già dal cielo / caduto il giorno, era de
locuz. -a erta, all'erta: dal basso verso l'alto. m
di debolezza, gli avveniva talvolta gettarsi dal lato opposto, e parere burbero e
giambullari, 448: per alcune ingiurie ricevute dal re stava sempre alla erta e in
): pur brontolando, spiccò un salto dal suo seggiolone, per lanciarsi all'uscio
all'erta che non le saltasse addosso dal muro di cinta il cane di guardia,
l'erta sale un uomo celato / dal carico folto di fronde. bocchelli,
signif. di all'erta, cfr. fr. alerte; spagn. e portogh
ributtarli. fontanella, iii-356: poggio dal piano a l'erto, / e panni
a gara. = deriv. dal lat. * erctus, forma analogica di
, dalla timidezza, dalla collera, dal pentimento). baretti, 3-104
. scient. erubèscitis (1850), dal lat. erubescère 1 arrossire '.
che modo si faccia. = dal lat. aerùgo: cfr. erugine.
erucifórmis, comp. da eruca e dal sufi, -forme (lat. -fdrmis,
algarotti, 1-49: ond'egli possa sino dal bel principio erudir l'occhio e la
erudite, / per tramandar di là dal gran mogorre / le memorie più illustri
veruna. parini, viii-124: ma dal cimento glorioso e bello / tanto stupore
fuoco, per togliere qualch'altro eruditàccio dal pericolo di perdere il tempo in fare
, sed iam doctus »; cfr. fr. érudit (nel 1496).
e lavorante in erudizione, rimasi colpito dal motto di un mio poco letterario amico
dubbio che al gran pittore, sull'uscita dal limbo delle erudizioni e della dottrina specializzata
gradire * ammaestrare '); cfr. fr. érudition (dal sec. xiv
); cfr. fr. érudition (dal sec. xiv al sec. xvi
al sec. xvi * insegnamento '; dal sec. xvii in senso moderno)
basico di rame, verderame. fr. colonna, 2-28: il metallo avea
ha il colore del verderame. fr. colonna, 2-48: nelle crepature [
affanni; calamitoso, sventurato. fr. colonna, 1-214: quello erumnoso,
da candido lapil nefasto giorno / che fui dal materno alvo al mondo tracto.
e candente metallo. monti, x-2-254: dal bollente / seno dell'onde le roventi
parte del firmamente una capigliatura nera sciolta dal vento. fracchia, 371: il
di rocchetti, sbucavano a fiotti eruttati dal fondo di quella gola nera ululante di muggiti
la bocca, di gas che provengono dal canale digerente; rutto. crescenzi
stomaco. = voce dotta, dal lat. tardo èrùctàtió -snis (apuleio)
èrùctàre * mandar fuori '; cfr. fr. éructation (sec. xiii).
emissione di lave, che si effondono colando dal cratere o da fenditure laterali; fase
dotta, lat. scient. sruptivus, dal lat. éruptus, part. pass
di érumpère 4 erompere '; cfr. fr. éruptif (nel 1793);
1738, disastrosa per abbondanti ceneri vomitate dal monte, alzate in forma di pino
andare a catania. cinélli, 1-297: dal loro quarto piano vedevan tutta la vecchia
guardare e difendere la città di qua dal fiume, e chi confortava il detto gonfaloniere
èrumpére 4 erompere '; cfr. fr. éruption (fin dal sec. xiv
; cfr. fr. éruption (fin dal sec. xiv, ma d'uso
= lat. scient. erwinia, dal nome del batteriologo americano erwin f.
= voce dotta, comp. dal pref. esa- (gr. g£a- 4
sei '), da base e dal suff. -ico indicante, in chimica,