, andare in fumo; locuzione tolta dal vangelo di s. luca (24,
base vad- (e la sua provenienza dal lat. vadère * andare, avanzare,
prevale tuttavia l'ipotesi della deriv. dal lat. ambulare * camminare '(sinonimo
popolare * ambare, da cui il fr. aller: e si congettura che da
passata alla forma * amdare-andare (sostituendo dal perché più conforme al suono occlusivo di
ma con scarsi consensi, della deriv. dal lat. * ambitdre, da ambttus
né l'incendio m'arse, / né dal ferro mi fu l'andar conteso.
la nevicata, nel deserto dei pendìi frustati dal vento, entro forre nevose! pratolini
(471): [sapeva] come dal ghiaccio lentamente indurato, con l'andar
la quale fu divisa da lui [dal gaddi] in quattro spicchi o quarte,
nel sonetto] un non so che diverso dal vostro andare. 14. mus
! deve averlo ferito mortalmente, a giudicare dal ferraiuolo... io non capisco
= lat. scient. andira, dal tupì andira 1 farfalla 'attraverso il
: bisognava difenderla [quell'immagine] dal disturbo dei campanelli, dal pettegolezzo delle
immagine] dal disturbo dei campanelli, dal pettegolezzo delle macchine da scrivere, dall'andirivieni
, i-85: nella notte fresca ammorbidita dal vino riprese l'andirivieni degli avventori.
della scala, pareva un malato su dal letto. pratolini, 2-198: salendo ancora
arbutus andrachne (plinio, 13-40), dal gr. àvspàxv- /).
o nella mia andrienne? = dal fr. andrienne, nome proprio dell'omonima
nella mia andrienne? = dal fr. andrienne, nome proprio dell'omonima
stami. = voce dotta, dal gr. dvfjp dcvspóc 'uomo 'sul
. 2, plinio, 36-38), dal gr. dv8po8dt [i. a <
da androgino: la voce è registrata dal tommaseo.
del parlare ha ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal maschio, però
ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal maschio, però che niuno giammai chiamò
e una curiosità non appagate, prodotte dal continuo contrasto d'un sentimento duplice,
= voce dotta, lat. androgynus, dal gr. àvspóyuvos, comp.
membrature. = voce dotta, fr. androide (sec. xviii),
. androide (sec. xviii), dal gr. dv- 8poei8?)
, lat. scient. andromeda (accolta dal gronovio nel 1637; in italia
gronovio nel 1637; in italia dal montini nel 1839), dal
in italia dal montini nel 1839), dal nome mitologico (cfr. andromeda
lat. andromèda (e andromèdé), dal gr. * av8pop. é87j (
andróne, sm. locale terreno che dal portone d'ingresso di una casa conduce
. = lat. andrón -ónis, dal gr. àvsp&v -covo? 4 appartamento
dotta, lat. scient. andropógón, dal gr. dvfjp àvspó5 'uomo
della famiglia primulacee, con fiori dal calice più sviluppato della corolla,
lat. androsaces (plinio, 27-9) dal gr. àvspoodbct]? (
dotta, lat. scient. androsaemon, dal gr. < xv8pó- oaiptov 4 sangue
benché derivante, come dice il lissoni, dal greco e dal latino, pure ti
dice il lissoni, dal greco e dal latino, pure ti asterrai dall'usarlo,
e èx8£8co [xi 'pubblico'); fr. anecdote (voltaire, 1751),
. anecdote (voltaire, 1751), dal titolo dvéxsoxa 4 cose inedite 'di
3-70: ma poi che si vedevano campate dal pericolo, stavano assise da l'
de le lotte anelanti! / oh divisi dal mondo / sussurri de gli amanti.
, esalare. caro, 1-73: dal fulminato petto / sangue e fiamme anelava
quaranta vagoni colmi e bollenti, come dal petto di un intero popolo oppresso.
detti anche anellati), comprendente vermi dal corpo cilindroide, composto da una serie
dotta, lat. scient. annelidae, dal lat. ànùlus 'anello '.