parlate romanze (provenz. anc, fr. ant. ainc, rom. ined
. = voce dotta, comp. dal gr. àyxóxot; 'curvo 'e
lat. scient. ancylostoma, comp. dal gr. ày>cóxo5 'curvo 'e
= deriv. da anchilostoma; cfr. fr. ankylostomiase. anchina, sf
la traccia più volatile. = fr. anche (docum. nel sec.
poi * imboccatura della cornamusa '): dal francone * ankja (cfr. ant
lati, che si diceva miracolosamente caduto dal cielo (probabilmente si trattava di un
o che i prìncipi quaggiù ci cascano dal cielo come lo scudo ancile in roma
dotta, lat. ancile -is (forse dal gr. dyxóxot; 'curvo')
dotta, lat. scient. ancylidae (dal gr. drptóxo? * curvo
alla fine del sec. scorso nel fr. amours ancillaires (con la stessa
gola era gonfia delle glandole stesse che pendono dal collo delle capre. beltramelli, iii-1107
9-80: quel serpe che prendea forza dal male, / vinsi, che per lo
: non è anco beato quegli che dal popolo non è anco schernito. petrarca,
cfr. provenz. ancoi, ant. fr. ancui). àncola, sf
anconetta. = voce dotta, dal gr. etxtóv 'immagine 'attraverso
da impedire alla nave ancorata di spostarsi dal luogo di ormeggio per azione del vento
iii-2-68: un'ancora a due marre dal grosso ceppo ferrato. idem, iv-2-1328
.. tentando pregare con la lingua impedita dal terrore, aggrappandosi con supremo slancio all'
&yxvpcc), connesso con ancus 'dal braccio adunco '. ancóra,
piero: / non l'ho vestita dal dì debe feste. vasari, ii-109:
d'annunzio, iv-1-982: ella passava dal pianto al riso, avendo ancóra gli
sorgono t'è giunta / la bottiglia dal mare. idem, 104: il vento
intento, / ché vinta la materia è dal lavoro: / manca il parlar;
in una spiaggia. una nave uscita dal porto ove abbia pagato l'ancoraggio,
2. specchio d'acqua riparato dal vento e con fondo adatto in cui
1516); nel sec. xvi il fr. ancrage. ancoràio, sm
fila di velieri ancorati, mossi appéna dal lento consenso di un lieve beccheggio.
lacrime nere. moravia, ii-189: prese dal fondo della barca un ancorotto e
. anchùsa (plinio, 22-23), dal gr. &yxoooa o èyxouaa. cfr
tenerli a bada, perché fossino vinti dal sonno..., acciò che poi
oppure, come sembra più probabile, dal lat. popol. * andagine,
boccaccio, i-468: già i corpi percossi dal tiepido sole porgevano lunghe ombre, e
lingua viva e andante, presa più dal popolo che dai libri, come dovrebbe
spia perché cosa il gioielliere è chiamato dal signore; dipoi vientene a casa,
644: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
venire e far lor fatti, ma dal governo fannosi rinchiudere in un caravanseray e
boccaccio, i-124: se io avessi dal principio conosciuto che così fermamente t'avessi
i-185: ma poi il giornale fu acquistato dal ministero, gente e roba che non
e i più santi andar disciolti / dal sì spiacevol gruppo. piazza, 1-35
. marino, v-45: lo spirto dal suo corpo andrà diviso. lalli,
continuità e la frequenza dell'azione espressa dal gerundio. francesco da barberino,
. francesco da barberino, 220: dal sartor ti guarderai /...
altra, venire di..., fr. venir de. -andare addosso:
pubblica pace andasse avanti. manzoni, fr. sp., 3 (44)
altrettanto agevole e, insieme, lontano dal risultare compromettente, il ritorno in compagnia
amistà congiunto, che a chiunque voleva dal signor grazia alcuna, era bisogno che
, e simili: locuzione tolta manifestamente dal rapido moto delle macchine a vapore.