e guerriera / tale ei serbò nel cor, qual essa è viva. redi,
gufi / la morte che fiata. cor azzini, 3-50: qualche gufo coi tristi
, / onde più che mai chiara al cor traluce. lorenzo de'medici,
bona / m'apiaceria, ma 'l cor merzé pur chede / a voi, che
: amor per tal ragion sta in cor gentile / per qual lo foco in cima
soffersi, / madonna, e 'l cor apersi / con tra lo strai da cui
come mai racquisto / del mio cor tristo -in nulla guisa faccia: /
. pindemonte, 210: guizzo del cor, che su la faccia splende,
per sua scienzia avire, / nel cor non pò sentire che sia lo tuo gustato
nimici divulgati per infamarli o da sfaccendati cor- tegiani inventati, per dar gusto al
/ così colei che in mezo al cor mi iace. serafino aquilano, 188
rumore. calogrosso, 51: ma il cor, che liber iace, / ad
dipartir sì sùbito / non desiasse un cor di dura iaspide. maitioli [dioscoride
, xxxviii- 250: fulmina il cor, o giove, straccia il seno /
. metastasio, 1-ii-87: io vinsi il cor guerriero / del giovinetto ibero.
ella repente / per lo gaudio del cor via più serena / rassembrò di ciprigna in
d'annunzio, i-263: forse nel cor marmoreo l'iddia / sognava il giovinetto
in un tempio, ne 'l tuo cor ricevi / l'alto ideale che de
finalmente dirai / quanto lasci 'l mio cor costante e forte / non s'interponga morte
disiarlo è astretto, / perché idropico il cor chiude nel petto. siri, 188
li fu sufficiente; / e 'l cor di zò quasi era zà invilito. statuto
movimenti cum igli / piglionno lo meo cor per gli capigli, / forte battendolo come
-appassionato. tommaseo, i-128: il cor segreto tutto negli ignei baci si sface
: ignobil sangue vanto / e nobil cor. -di rango inferiore.
avanti- ignoranza, / ch'entrare in cor gentile. g. ferrari, 3-396:
. petrarca, iii-2-170: potea il cor del qual sol io mi fido,
di soccorso ignudo, / amando un cor di smalto, / selvagio, fugitivo
sta come un forsennato, e 'l cor gli assidera, / e gli s'aghiaccia
. poliziano, 1-596: rendimi il cor, giudea e dispietata; / che a
. foscolo, 1-193: vigile è il cor sul mio sdegnoso aspetto, / e
idee che turbano / del tuo bel cor la pace; / riprendi ornai la
ix-167: non credeva, dicea, nel cor di oronta / così l'antica fiamma
., v-624: non desideri il cor tuo la bellezza sua [della femmina
]: questa è colei che il cor parte e divide / dalle illecebre umane.
ariosto, 17-126: sopra il cor mi sarà eterno peso, / se
e si trastulla / colle fibre del cor, / viene sovente a ridermi / nei
alma non fiede, / e l'intrepido cor non prezza o stima / cava spelonca
idem, xxvi-3-15: l'anima e 'l cor m'imbertona e innamora / quella che
imbebbi / gli occhi e il languido cor, più fermo ardire / al troppo molle
bella e bianca / man che el cor strugge e par che mi conforte / e
mosse, / mille faccie imbiancò, mille cor scosse. aretino, v-1-536: quel
/ la caligine oscura / sgombri dal cor, dove scolpita sono, / soavissimo dono
volo / al loco ove ritrova il cor la mente, / e imaginando intelligibilmente
esser suole / e del presente lo cor mi s'imbola. dante, inf.
/ né metterlo al disotto, / lo cor s'imbrascia tutto / d'ira e
ella non puote stare in pace / col cor. = denom. da brama
, lei guardando, amore il cor gl'intacca / e dice: bella mia
un luogo, dure / meschineria il cor imbronco. un'età); squallido,