ampia). = voce dotta, dal nome del genere dolium galea (così
xxi-251: truovansi scritti da'discepoli e dal confessoro suo, di lei, nel primo
esplicito o implicito, nella rivelazione e dal magistero della chiesa, mediante le definizioni
spirito e tanta umanità che s'astengano dal giudicar temerariamente i dogmi e l'usanze della
il dogma della processione dello spirito santo dal padre e dal figliuolo nel che i
processione dello spirito santo dal padre e dal figliuolo nel che i greci non convenivano.
, lat. eccles. dogma- dtis, dal gr. 8óvù. a- octoi;
puto esse verum '». cfr. fr. dogme (nel 1570).
= cfr. dogmatico; cfr. fr. théologie dogmatique e la dogmatique (
frisi, xviii-3-353: si è spiccato dal trono l'espressa dichiarazione che « la
e di pura spiritualità, non può dipendere dal sommo pontefice ». nievo, 1-520
2. che si fonda, che deriva dal dogma (un atteggiamento intellettuale e morale
dotta, lat. eccles. dogmatlcus, dal gr. soy [icctixói; (
(cfr. dogma). cfr. fr. dogmatique (nel 1558).
dotta, lat. eccles. dogmalismus, dal gr. 8oym. ocziau- òq (
(cfr. dogma). cfr. fr. dogmatisme (nel 1558).
volta la prepotenza eser citata dal più debole sul più forte, e quella
voce dotta, lat. tardo dogmatizàre, dal gr. soy (j. a-
(cfr. dogma). cfr. fr. dogmatiser (sec. xiii).
superiormente a ogni altro, se non dal maneggio de'suoi cavalli, da quello
. = dall'oland. dogger (dal nome del dogger bank, nel mare
nel mare del nord), attraverso il fr. dogre. dòh (do
= voce d'area settentr., dal lat. tardo dolatoria (securis);
augelli e tant'altro diletto / che dal mondo m'avean tutto diviso. boccaccio,
estratte dai fiori, dall'ambra, dal muschio. onofri, 5: ch'io
tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra. boccaccio, iii-2-3:
amore sale, libero, a galla dal fondo dell'anima. ungaretti, ii-128:
dolce declina il sole, / dal giorno si distacca / un cielo troppo
.. s'eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena quella
guittone e me ritenne / di qua dal dolce stil novo ch'i'odo. de
e dolce, oh infinitamente dolce, dal quale egli potrà farsi amare...
moto alcuno, e però assai lontane dal vero; e di quelle di calamide
poliziano, st., 1-93: move dal colle mansueta e dolce / la schiena
(di carciofi). = dal sostantivo neutro lat. dulce -is (dall'
forme come lat. calamellus (fr. ant. chalcmel, ital. ciannamella
più che sperato io non avrei, dal laccio / l'anima, antica nel dolor
dolcezza del frutto si conosce il rio dal buono. leone ebreo, 58: chi
, / le dolcezze adorate / che dal grembo spirate / ponno quel tutto in noi
questi luoghi parlar? caduta forse / dal mio pensier sei tu? dove sei gita
va in dolcezza, / che addormito è dal piacer. 8. benignità,
con cui è stata fatta la visita e dal consiglio inculcata per i noti motivi prudenziali
anche della pendenza del terreno). fr. martini, 1-207: le quali sette
in così fatti casi! = dal lat. dulcitia (che sostituì nel lat
ragazzo; per esempio il cardo selvatico dal sapore dolceamaro e fibroso. -sostant
non salva / nemmeno il tuo ricordo dal disastro. quarantotti gambini, 6-176:
e castrati che dal seicento in qua hanno appuzzato e tradito
e di villani costumi. = dal nome di un celebre giullare del sec.
con una faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo e una capellatura impregnata di olii
, per il n. 3 cfr. fr. doucin (1611) *
mi vedisse! / non mi partisse -dal vostro dolzuri! stefano protonotaro, 1-23