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vol. IV Pag.852 - Da DIVAGATO a DIVAMPARE (6 risultati)

. bivalente. = » comp. dal pref. di- (gr. si- *

una grand'inondazione della guascogna, cagionata dal dival- lamento di alcuni pezzi di montagna

tutti gli scalini. = comp. dal pref. di-con valore di allontanamento e

valle (v.); cfr. fr. dévaler (sec. xii);

estolle. arici, i-344: ardente / dal sol che vi divampa, il terren

sospeso sopra la cima divampò, toccato dal sole, e poco dopo la cima

vol. IV Pag.853 - Da DIVAMPATA a DIVANZARE (6 risultati)

dalla tua febbre nascosta, agitata / dal tuo sogno furente; / e la

uomo emotivo, voleva allontanare la famiglia dal fronte prima che la guerra divampasse.

estingue. onofri, 14: dal nero di una finestrella ammuffita di secoli,

dea della festa, / benedicendoci / dal suo divano, / c'insacca al

suo golf. = voce intemazionale dal persiano diwàn (attraverso l'arabo

antologia poetica. = dal persiano diwàn (cfr. divano1) attraverso

vol. IV Pag.854 - Da DIVAPORARE a DIVARO (12 risultati)

soavissimo atto. = « fr. devancer (da devant * davanti '

t'enerpe. = * comp. dal pref. di-con valore intensivo e da vaporare

; poi che li colori si divariano dinanzi dal vedere, votisi il cervello con gerapigra

... / sol per sentir se dal ver mi divario. o. rucellai

rette, quasi da se stesse e dal loro tutto si staccano e si divariano

: nell'isola d'ischia, / che dal napo- letan poco divaria.

fiorini] fosse divariato. / dicea, dal giglio: san piero e san paolo

coni luminosi. pea, 7-590: dal fondo della valle ventosa le montagne divaricano

dotta, lat. divaricare, comp. dal pref. diche indica direzione in senso

che tengono i razzi divaricati a raggiera dal centro in alto, erano di colore noce

pavimento ingombro d'assi e travi cadute dal tetto, è una diligenzuccia con le

in -tas -tatis (qui probabilmente suggerita dal tipo varietà). divaro, v

vol. IV Pag.855 - Da DIVE a DIVELLERE (16 risultati)

scaturito da un tenero amore trae dolcezza dal mellifluo suo fonte, riman palese che

* voce dotta, non attestata altrove, dal lat. dèvelàre (comp. dal

dal lat. dèvelàre (comp. dal pref. di- con valore privat. e

così dicendo il telo / gli divelse dal corpo, ed ei le luci / chiuse

; non se a me gli occhi dal capo / divelga il corvo. cattaneo,

il grido], me l'avean divelto dal petto. montale, 1-66: l'

sue proprie mani le divelse le poppe dal petto. -fare a pezzi;

tanto dolor mi serra / e che dal corpo l'anima divelli. mascardi, ii-197

, questa sì che mi divelle il cuore dal petto. -anche: far innamorare

* ho molta paura / che mal'usanza dal sentier ti levi: / e che

la garritrice rana non può esser divelta dal padule. giov. cavalcanti, 376:

, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi. / fato,

mi divelse. tasso, 13-i-582: me dal sen de la madre empia fortuna /

[anima] ti sarò divulsa / dal corpo. -sbalzare di sella.

pena o dolore / o gelosia, che dal mio cor divella / il ben ch'

e quei folli desiri ormai divelli / dal miser cor, ond'ei non péra,

vol. IV Pag.856 - Da DIVELLIMENTO a DIVENIRE (10 risultati)

da cui vinto, e dal peso, a poco a poco / crollando

, / e stride, e geme e dal suo giogo alfine / o con parte

. caro, 5-746: tal sovente dal ciel divelta cade / notturna stella, e

quanto sangue piove! / quante cadon dal ciel divelte penne! pindemonte, 9-624:

/ in su la riva giacesi, dal busto / divelto un capo, e senza

/ che tu divelta a forza / dal corpo, ch'or abbracci e 'n vano

e lo mostra infelicissimo, perché divulso dal grembo del p. scarpa.

. 3. figur. avulso dal contesto (un brano letterario).

nota di un tutto, se divelta dal poema o spostata? 4. figur

= lat. tardo dèvindiedre (comp. dal pref. di-con valore intensivo e da