. dictàre 4 dettare, parlare 'e dal gr. qxùvri 4 voce '.
bianco ima pianta nostrale, tutta diversa dal dittamo di candia, et altrimenti si
dotta, lat. dictamnus o dictamus, dal gr. { mxtaixvoi; o slxtcctioc
{ mxtaixvoi; o slxtcctioc, formazione egea dal nome del monte aìxttj di creta
il suo potere, si fece attribuire dal senato a roma, dapprima per la
render omaggio non solo da roma e dal senato, ma da tutto il resto del
dell'emilia furono instituite con decreto dittatoriale dal governatore farini. oriani, x-29-334: il
: un donnone di schietta bruttezza, dal gesto dittatoriale, dalla parola tagliente: che
dominazione, di forza. = fr. dictatorial. dittatoriaménte, avv.
volontà dell'esercito, che un uffizio derivato dal generale governo. cattaneo, iii-1-146:
e di tali non ne vien su dal detrito delle rivoluzioni sociali, dopo che
una degenerazione dello stato moderno, caratterizzata dal concentramento nelle mani di un solo uomo
questa scuola dal proprio seno del secolo decimottavo,.
dotta, lat. scient. diptera, dal gr. strutepo? 'con
e antiquaracci? = voce coniata dal baretti da dittico, sul modello
farla apparire dittongata, è un uso venuto dal carattere che chiamano longobardo. muratori,
carena, 1-146: guaina, derivata dal latino vagina, è voce trisillaba, e
nel caso contrario (e si distingue dal monottongo, sillaba formata di una sola
dittonghi ie e uo, derivati rispettivamente dal lat. é e ò).
= voce dotta, lat. diphthongus, dal gr. sfcpooyyoi; da 81- 4
. diplopia. = voce dotta, dal gr. sittóc; 4 doppio *
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio
4 diuresi '. termine medico formato dal greco e significa 4 abbondante secrezione di
voce dotta, lat. tardo diurèsis, dal gr. sióptjoi?, da siopéco
siopéco 4 passo in orina'; cfr. fr. diurèse (nel 1792).
voce dotta, lat. tardo diuritlcus, dal gr. 8iupr \ xiy. òc
. òc, 'diuretico'; cfr. fr. diuretique (sec. xiv).
eccl. diurnale', cfr. fr. diurna! (sec. xvi)
acta diurna '; voce registr. dal tommaseo. diurnista, sm.
fredde ombre, un antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna sfera marino
, i-1098: io generata fui diurna / dal fiume che dà nome alla mia gente
13-34: nott'era, allor che dal diurno moto / ha requie ogni pensier
era, per la serata, preso dal ministero degli esteri, che ha dato al
apparenza del moto mondano è caggio- nata dal vero moto diurno della terra (il quale
per il n. 3, cfr. fr. dive (nel 1842) e divette
, divagano come raggi non più attratti dal centro. cardarelli, 1-68: a
sei lontana e però tutto divaga / dal suo solco, dirupa, spare in bruma
o col discorso, daltargomento; scostarsi dal tema. gravina, 45: hanno
volendo provarvi che dovete morire, cominciasse dal provarvi che siete vivi. viani
mai non si appaga, / perché sviata dal suo giusto segno / al corporeo piacer
a ritrarre il reale, ma presto divagò dal reale, presto precipitò al misticismo e
se non fosse che tratto tratto si divagava dal soggetto,... poteva dirsi
onde mi divagassi meno, fui stabilito dal mio prete. carducci, ii-7-262:
qua e là '(comp. dal pref. di-con valore intensivo e da vagàri
intensivo e da vagàri); cfr. fr. divaguer (nel 1534).
alfieri, i-124: la divagazione inseparabile dal mutar luogo continuamente ed oggetti, mi
2. figur. digressione (dal tema, dall'argomento, dall'ambito
= deriv. da divagare; cfr. fr. divagation (sec. xvi).