distogliere qualcuno dal compiere determinate azioni, dal coltivare determinati sentimenti; indurre a desistere
coltivare determinati sentimenti; indurre a desistere dal porre attenzione a determinati oggetti o da
lunghe e spesse distrazioni da dio e dal paradiso. p. verri, i-85:
le sue private passioni che lo disviano dal cercare la verità. foscolo, gr
la morte, vi farà far via / dal borea a l'austro e dal mar
/ dal borea a l'austro e dal mar indo a tile: / e quanto
bene, finché non l'ebbe disviato dal duca suo padrone e condottolo al suo
servizio. 3. distaccare, allontanare dal vero, dal bene, dal giusto
3. distaccare, allontanare dal vero, dal bene, dal giusto; traviare,
allontanare dal vero, dal bene, dal giusto; traviare, corrompere, pervertire;
, 77: la felice [fortuna] dal vero bene con le sue lusinghe disvia
pace più, né vostro orgoglio / dal suo dritto camin l'alma desvia.
2-2-80: così mia deboi fé, vinta dal peso / di fidanza mortai che lei
forti agitare i consessi politici, disviandoli dal giusto e dal vero. gramsci, 112
consessi politici, disviandoli dal giusto e dal vero. gramsci, 112: [il
'l vostro lucido splendore / s'allontanò dal dolce stato mio, / sempr'ora
dove col mio pensiero, / lungi dal ricco albergo, / vago il cor si
i-8-9: vien [il nilo] dal mezzodì per molte lingue / e per istrade
sasso, e son disciolti e sparti / dal sovrastar della sonante piena / che
terrene lutte, / ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille, / ch'a
. guittone, xxvii-n: poi fui dal mio principio a mezza etate / in
in leonida costume più dissoluto e disviato dal vivere antico di sparta. menzini,
[crusca]: questo affetto, disviatore dal vero bene, sradicalo dall'anima.
da quella gente turpa / disviluppato dal mondo fallace, / lo cui amor molt'
molt'anime deturpa: / e venni dal martiro a questa pace. boccaccio,
e grandezza sol quando s'è liberata dal peso del corpo e s'è disviluppata
codeste preformazioni ideali. = comp. dal pref. dis-con valore privativo e da viluppo
(v.); cfr. fr. ant. desvelopper (sec. xii-xiii
, tr. (disvìschio). togliere dal vischio, liberare dal vischio.
. togliere dal vischio, liberare dal vischio. = da invischiare,
sostituzione di prefisso; voce registrata dal tramater e dal tommaseo. di
; voce registrata dal tramater e dal tommaseo. di? vitaminòsi,
= voce dotta, comp. dal pref. dis-con valore priva
...: ma da che cadde dal palco della certosa, si disvogliò di
novi pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal
l'indomita passione, ci vien rappresentata dal greco tragico volere e disvolere mille diversi
col possederla. = deriv. dal lat. scolast. disvolo (comp.
una decisione, rifiuto. fr. colonna, 1-2441: amor cum tanto
peccatore, che avendo disvolto lo cuore dal luogo suo, lo quale è solo
quasi distruggere lo spirito. -distaccare dal male, dall'errore, dal vizio;
-distaccare dal male, dall'errore, dal vizio; correggere, raddrizzare.
ciò prima voluto, e poi disvoluto dal pontefice. leopardi, ii-418: il numero
325: 'ditale', dito che si taglia dal guanto per difesa del dito che abbia
. -masturbazione femminile. = * dal lat. tardo digitale, da digltus *
aveva cavato un occhio con una ditata e dal quel foro gli si vedeva il lavorìo
vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal sudicio delle ditate. -per simil
dantesco, la parte comprendente i cerchi dal 6° al 90. dante, inf
dell'antera). = comp. dal gr. 81- * doppio 'e &r
= voce dotta intemaz., comp. dal gr. si-'doppio 'e teismo
teismo (v.); cfr. fr. dithéisme. diteista, sm.