dall'attimo che passa, / distratto dal suo vizio prediletto. alvaro, 7-44:
: l'edificio, della polizia, distratto dal fine suo originale d'una disciplina religiosa
e per la sua oziositade è già caduto dal bene. ariosto, 29-42: orlando
carabinieri erano distratti, si buttò giù dal treno in corsa. -sostant.
distrazione o interponimento. -diversione dal tema principale (in un racconto,
mente e l'animo dalle preoccupazioni e dal monotono vivere quotidiano; evasione, distacco
per lo più illecita) di qualcosa dal suo corso o dalla sua destinazione naturale.
. spaventa, 1-348: ti scrivo dal letto dove sono per una piccola distrazione al
sovra 'l colmo dell'arco / che dal quarto al quinto argine è tragetto.
sede. soffici, iii-11: ricevetti dal distretto militare un foglio col quale mi
è preposto un ingegnere capo, dipendente dal ministero delltndustria e commercio e al quale
: la ricchezza dunque non è immunità dal morire; né la povertà, che non
a quella generai esattrice, tien esenzione dal giro di quell'acciaio arrotato, che inchiude
, / perch'è in poter di lui dal camin dritto / levare il nilo,
fossero ancora sequestrate e i contadini dipendessero dal capitano distrettuale. distrézza,
me ragione. = dal fr. ant. destresse (mod.
me ragione. = dal fr. ant. destresse (mod. détresse
ant. destreissa, deriv. dal lat. volg. * districtia (da
che lì ci stavano dei forestieri: perfino dal modo con cui circolava l'aria e
minori tubi i quali il gas ricevuto dal tubo conduttore portano ai vari becchi di
: la distribuzione del carico dee farsi dal governadore, coll'assistenza degli uditori, secondo
e questa distribuzione vuole ch'abbia origine dal primo intelletto, il quale ha nominato
nei versi degli antichi poeti fu determinata dal tempo musicale. gobetti, 1-130: un
19-150: i pini si son districati dal marmo ove stavano prigioni per tanti secoli
ho cercato di districare la mia volontà dal viluppo dei dubbi mortali. pecchi, 9-95
diritto allo specchio imbronciato e, districandolo dal groviglio della cornice e degli ori, svela
. pucci, cent., 5-100: dal quinto capitol mi distrigo. ariosto,
ti son sì tenuto / che mai dal nodo tuo non mi districo, /
che io non restassi colto a qualcuno, dal quale poi tardi, o non mai
della filosofia... si districorno dal labirinto delle leggi. goldoni, iii-626
... perché gesuina potesse districarsi dal tumulto della gelosia per ritornare, lentamente
. = voce dotta, comp. dal pref. dis- (gr. 8uo-)
(v.); voce registr. dal tramater. distringènza (destrignènza),
salvini, 22-400: certo consegnerai districata dal corpo ». me a affanni / più
m'ave. 4. trattenere dal fare o dal dire qualcosa; tenere
4. trattenere dal fare o dal dire qualcosa; tenere a freno,
230): quelli che, scostandosi dal distrigniménto del cenobio dimorano nelle celle o
appagandosi d'essere governati dalla cura o dal comandamento dello abate..., eziandio
. = voce dotta, comp. dal pref. gr. su? -con valore
a nutrirsi '); cfr. fr. dystrophie. distròfico, agg
. 8óorpoepo? * mal nutrito '(dal pref. 8ik; -con valore peggior
= voce dotta, comp. dal gr. 81- * doppio 'e orpoepr
, distrusse molte delle pitture lodate già dal buonarroti. bibbia volgar., vi-558:
, i-29: il dissipare una cosa comincia dal metterla in disordine: il consumarla vuol
fruttuose perché le difende dall'arsura e dal gielo, o crudele verso le stoppie
, quando arse e secchi / son dal credo aquilon le zolle e i fonti,
impeto trapasseranno, ma li elementi toccati dal calore del fuoco si distruggeranno e la
leone, rimane senz'ali, essendo dal calore del sole distretta la cera. serdonati