dotta, lat. scient. distomidae, dal nome del genere distomum (cfr.
divina giustizia lo schianta fin dalle fibre dal grembo della santa chiesa. 2
né da gli usi della chiesa né dal giudicio de'maggiori. = comp.
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. suo-) con valore di
lo compie, più spesso anche si distorce dal proposto fine. 5.
tasme. tasso, 10-24: prima dal corso distornar la luna / e le
/ e le stelle potrà, che dal diritto / torcere un sol mio passo
spirti lassi al tuo servigio intenti, / dal tuo lavoro ornai cessa, e consenti
: ai leggieri questa chiarezza s'opprime dal vino, inducendo esso troppo agitamento di spiriti
l'ultimo passo: / ma piè mosso dal ciel nulla distoma. caro, i-174
dis-sentito come più intensivo; cfr. fr. ant. destourner (sec. xii
. destourner (sec. xii), fr. mod. détourner. distornato (
il commercio, distornati i forestieri opulenti dal venire a spargere il loro danaro in
= deverb. da distornare', cfr. fr. détour. distòrre, v.
dotta, comp. da distorsione] e dal gr. péxpov * misura '
, né l'eccessiva distorsione delle forme dal reale effettivo delle cose visibili.
lungo la via di trasmissione. = dal lat. tardo distorsio -ónis, deriv.
da qual triste ramo distorto / sin dal tempo d'adamo, / dell'albero nostro
ebbe le spalle / distorte o rotte dal sabbioso calle. -piegato in fuori
... male intesi, e dal diritto significato distorti. alvaro, 13-55:
saranno partite dalla scisma di fuori e dal distraiménto della ragione di fuori, lo
in varie parti, sono tutti motivati dal perdurare dell'appetito. -intr.
ingiurie, diffìcile è distrarre l'occhio dal male e vedere anche il bene,
succedersi dei tipi, distraggono l'occhio dal macabro panorama delle case marcide e basse
a due scopi: distrarre la palla dal giuoco degli altri, e subito ripicchiarla
-intr. con la particella pronom. deviare dal proprio corso (un fiume).
]: diffìcilissimo è distrarre lo avaro dal vizio dell'avarizia. davila, 101:
padri antichi, volendo distrarre i gentili dal culto superstizioso e falso, non solo
il diritto di poter contare, distraendolo dal lavoro del magazzino, quando le garbava.
della mia vita mi hanno talmente distratto dal mio paese che quando vi sono tornato
della confessione augustana, si distraesse nondimeno dal consorzio di quel partito.
distrarre l'animo del principe di condé dal patrocinio della fazione ugonotta. muratori,
i'son tornato, / e fui distratto dal camin ch'io presi. caro,
caro, 12-iii-257: oltre all'esser distratto dal comporre, sono anco occupato e travagliato
aòcessori, tanto più quelle minuzie ci distraggono dal soggetto. manzoni, 159: è
passeri la stanza / verso le briciole dal babbo sparse / per distrarre il suo bimbo
condanniamo sono poi essi che ci distraggono dal vuoto. -ingannare altri sul nostro
si sta pensando o facendo; distogliersi dal fare qualcosa o dal proposito di farla
facendo; distogliersi dal fare qualcosa o dal proposito di farla; non prestare sufficiente
. bartoli, 9-23-290: si distraggono dal penoso pensare a quel che sarà di
irritazione, l'ira che mi viene dal difetto dell'ideale, nel contrasto e nel
poco? forse sei un po'esaurito dal lavoro. = voce dotta,
dell'antera. = voce dotta, dal lat. distractus, pari. pass,
da quella, dolersi distratto e separato dal suo fuoco. dovila, 195: per
per sicura speranza che separati e distratti dal consorzio e dalla congiunzione de'faziosi,
compito, da un pensiero o anche dal vero, dal giusto, dalla propria
un pensiero o anche dal vero, dal giusto, dalla propria natura, dal
dal giusto, dalla propria natura, dal proprio fine, ecc.).
sangue; / e 'l vii pensèro -dal vero -distratto, / e strutto ratto
d'altri, ed io distratto dal tempo, e dalla mutazione di scena per