sconnesso. guittone, i-20-44: dal re de vertù è digiunto! dante,
quasi triste, sì come cose disgiunte dal loro amico. cieco, 6-23: ancora
da un fruttarolo, / ma poi, dal fiero spasmo sopraggiunte, / facean tutte
., i-164: ancor disgiunta / dal continente l'isola non era, / né
i-183: il piacere non è disgiunto dal terrore; una fretta funesta è nel
è da l'asia, o dal camin del sole, / vergine gloriosa,
solo puoi adombrarmi i volgimenti della sorte dal dì ch'io caddi a questa notte,
rai del lor vestir celeste, / dal terreno color troppo disgiunto, / rimirar
rimirar li potreste. alfieri, 1-676: dal ver disgiunto, / padre, è
= deriv. da disgiungere; cfr. fr. disjoncteur (nel 1890).
l'aria e la terra, / dal fuoco l'ima e l'altra dai
sospiri, / ch'amor col suo fucil dal cor disserra. caro, 12-1363:
g. b. maccari, vi-382: dal gel van disgombrando i passi / i
febo raffrenato o spinto, / o dal suo raggio avea barbaglio o lume,
. alfieri, 8-154: dai divisi dal mondo ultimi poli / già non disgombra
st., 1-115: né a costui dal cor già mai disgombrono / li dolci
acqua, che per cateratta è disgorgata dal suo pelago, corre con maggior velocità
ammirabil mano. d'annunzio, i-1047: dal mio cor. disgorghi / gran sangue
. e disus. togliere, deporre dal grado, degradare; privare del credito,
. 3. ant. uscire dal solco. - anche al figur.
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior.
. suo-con valore peggior. e dal tema di ypdt
* scrivo '.
2. alleggerire (o liberare) dal carico fiscale, o da altro peso
stessi dalla colpa, che loro sarebbe data dal giudizio degli uomini, d'avere tante
poi che ne la selva non lontana / dal castel ch'ebbe atlante in cima al
senza dar mente a ciò che ci esce dal capo, di prima giunta dirà:
, che a tutti è data, dal « brivido della disgrazia ». pavese,
: ch'io scenda nel sepolcro trafitto dal dolore di tanta ruina nella più onesta
ringraziare, privare della gratitudine; escludere dal proprio favore, dalla propria simpatia;
che seguirono ci condussero purtroppo lontani dal ricordo di quel disgraziato gioiello. pancrazi
. persona infelice, sventurata, perseguitata dal destino, ridotta in miseria, fisicamente
di quelle disgraziate le quali non rifuggono dal porre all'incanto la propria bellezza. cinelli
lucilla in ogni disgraziatissimo avvenimento, e dal mio rimorso di non averti seguitato e raggiunto
, iii-27-281: il distacco dei liberali dal bismarck, dopo votate le leggi d'eccezione
., 2-28: segregare l'animo dal corpo non è altro che imparare a
oriani, 1-6: l'impero romano logorato dal trionfo della propria missione si disgregò perché
la farina ria, vollero anzi disgregarsi dal passato, tutt'intenti al futuro.
digressióne, sf. letter. il deviare dal cammino intrapreso. -al figur.:
intrapreso. -al figur.: l'allontanarsi dal discorso, dal soggetto principale (cfr
.: l'allontanarsi dal discorso, dal soggetto principale (cfr. digres
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
e in vortice condotte / e rintorte dal fuso; e disgroppando / ed eguagliando
disordine ', che è attestato fin dal sec. xvii. disguisare,
per serie distribuite. = adattamento del fr. ant. desguiser (fr. mod
adattamento del fr. ant. desguiser (fr. mod. dé guiscr
piace il caldo, l'altro è disgustato dal grasso e le imputa di non essersene
virtù. ma se la punizione nasce dal caso, cessa d'essere punizione, e