questo tratto; / vedi che qui dal ciel piove la manna! ».
2-219: -oggi, -disse, -oggi stesso dal notaio chiesa, e che si disfi
famiglia che vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a disfarsi del * caro
cane, con poco scomodo lo lasciano cadere dal muretto sui letti di foglie secche,
, sì che le non possin ritornare dal toro, e 'l toro ritrovar più quelle
sta qui, in questo salotto invaso dal sole di mezzogiorno su una sedia a
un giacchetto a maglia. -disfare qualcuno dal mondo: farlo morire. ser giovanni
(v.); cfr. fr. ant. desfaire (sec. xi
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
disfatta a me! = adattamento del fr. défaite (ant. desfaite, sec
di stampati o di altri oggetti diffusi dal nemico. -disfattismo politico: reato consistente
di disfattismo. = adattamento del fr. dèfaitisene (nel 1904 in relazione
finta di non distinguere il cattivo dal buon autore, e li accomuna tutti
= deriv. da disfattismo; cfr. fr. défaitiste (1904 e 1915
perché non fanno da sé, divise dal tutto. -sconquassato, sfasciato,
occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti dal viaggio, che si lagnavano ancora dello
terrori che 10 spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e le
produce, mentre sopra volta, / dal qual è ogni effetto generato, / credo
frutti caduti troppo presto dall'albero, dal platano, e sùbito disfatti prima d'
, con mezza carne del viso distaccata dal teschio. -sbrindellato (un tessuto
a cavallo; disfatto dall'angoscia e dal rimorso, perseguito dalla maledizione divina,
(v.); cfr. fr. défaveur (sec. xv).
(v.); cfr. fr. défavorable (sec. xv).
= voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
gr. sua-con valore peggior. e dal tema di cpt) \ ii 'dico
che voi siete, / ch'ai ben dal mal non fate disferenza! =
già più non si disferenzia il ricco dal pezzente, il padrone dal servo,
disferenzia il ricco dal pezzente, il padrone dal servo, lo scienziato dall'idiota.
.); cfr. ant. fr. desfermer. disferocito, agg.
ferro dalla ferita; ripulire la ferita dal ferro che vi è penetrato. -anche
); cfr. ant. fr. desferrer. disfìbbiato (part
xxvi-1-240: quel dì tremai, e fui dal gel sì afflitto, / come se
481: con questa luce salpando dal lido, / tutta del mare la
per lo mio peccato, perché confortato dal significato del tuo grazioso nome, ardisco
propria invidia e per satanica suggestione fu dal popolo ebreo con ingiurie e strazii cotal
sciagura della lingua italiana d'essere disfigurata dal troppo amore di que'tanti che vogliono
il senato di tutte le cose operate dal re dacch'egli si era partito di siria
è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo
bruna / solingo il trovator / domato dal rigor / della fortuna. / la faccia
i migliori. -togliere la panna dal latte. d'annunzio, i-708:
mezo è di colore di zaffarano: dal quale dopo il disfiorire si genera una testa
su per li rami queti, / dal bel concento vinti, intralasciaro.
chiuso per dar aria, per liberarlo dal calore eccessivo; dare sfogo. bandello
l'affetto. ma più m'astengo dal disfogarlo in atti o in parole di
sir de montealbano. padula, 420: dal caleno
di voce. = voce dotta, dal gr. suo- con valore peggior. e
cpcovr) 'voce'; cfr. fr. dysphonie (sec. xviii).
malattia. = voce dotta, dal gr. suocpopia * angoscia, pena '
. da suo- con valore peggior. e dal tema di < pép aspetto e brollo ', in quanto siamo dal continuo fuoco cotti e disformati. sarpi