meno inclinata verso il basso, comandata dal pilota generalmente con la diminuzione della
mia] era mirata / qual discesa dal cielo una angioletta. boterò, 1-68:
tenuto dagli spagnuoli quasi un dio disceso dal cielo. marino, 1-39: amor
cielo. marino, 1-39: amor dal ciel disceso / scorrendo va la region più
non nata nel mondo, ma discesa dal cielo. soffici, ii-222: da
lat. particolare tipo di passaporto rilasciato dal vescovo al sacerdote che si assenta
, l'arte di conoscere il vero dal falso, di discettare, di ordinare
pratica, e quanto da quelli e'quali dal prefato re vi furono dati auditori e
le unibili. = comp. dal prefisso dis- (negativo e rafforzativo) e
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua), con valore
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica diffi
, illuminazione, dichiarazione. pannuccio dal bagno, xxxv-1-311: dischiaraménto / e
= variante di dichiarare: cfr. fr. desclairier. dischiarato (part.
i-250: però che tu, menata dal tribuno del popolo al popolo in grande confusione
loro che al vescovado facendosi dare strada dal popolo ivi adunato, per parte del
dotta, lat. scient. dischidia, dal gr. sioxistjc 4 diviso in due
localizzare con precisione gli stimoli che vengono dal tatto (anche se la sensibilità è
. quarantotti gambini, 4-22: uscì dal camerone, raggiunse il vestibolo, dischiuse
i goti a pruova, / e dal corso usato il piegano / dischiudendo una via
li dettasse. arici, i-348: ma dal grembo del cavo arido colle / contro
, i-381: le sue uova, fecondate dal calore vivificante del capo umano, dischiusero
pronom. pindemonte, 150: quale dal vicin secreto bosco / soavissimo canto si
non fossi premiato della mia operosità letteraria dal ministero me- nabrea con la dischiusione di
alba incerti. barilli, 3-49: dal suo labbro caldo di marmo dischiuso crolla lieve
. carducci, 98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento
condusse contra lo castello delle arene, dal quale egli era dischiuso, e combattello
in distillazione, passate per lambicco, digerite dal bagno di maria, e subblimate in
-per estens.: staccare la spada dal fianco. simintendi, 1-17a } discingesi
l'aure rapida e succinta / tardò dal corso sì che d'altri vinta / l'
il sen discinse, / che correndo dal fonte / con le cupide braccia / alfeo
gran prestezza il mostro ebbe discinto, / dal qual terpretato. aretino
dare madrigali in sua laude, e dal tromboncino componervi suso i canti, e ne
ritrovarsi nel mondo suo, cui discinde dal nostro l'inguadabile oceano della morte?
nervi, ma da una lesione subita dal cervello durante il periodo del suo sviluppo
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggiorativo e xcv7
<; * movimento '; cfr. fr. dyseinèsie (sec. xviii)
bagnata dalla luna, discinse il petto dal peplo di pietra la primavera in capo al
tutto parte, / e l'alma eterna dal mortai discinse, / perch'il suo
colonna, / sente l'oraggio che cade dal volto; / l'altra man tiene
e i silvani desterannosi / per me dal lungo sonno, e le tespiadi. /
vele al vento. zanella, vi-718: dal fondo ruggendo, / o mare,
/ tuo volto mal fido / discioglie dal lido. c. e. gadda,
sotto il giogo ristretti, quegli esser dal giogo alleviati e disciolti, e liberamente
disciolti immantinente i cavalli, acciocché spaventati dal tumulto non lo strascinassero innanzi. e
nodo di ch'io parlo si discioglia / dal collo e da'tuo'piedi anco rebelli
sen più mi disgiunsi, / né dal nodo gentil più mi disciolsi. casti,
al maggior dì, che già discioglie / dal ghiaccio i fiumi. tasso, 14-12
: poi ch'a dio non piace / dal mio career terreno anche disciorme, /