arma (v.); cfr. fr. désarmer (sec. xii; nel
, ed ora per forza levatoli loro dal collo gli lasciavano disarmati e ignudi. malispini
. v. franco, 275: dal petto ignudo ogni arnese sia tolto, /
: 'disarmo '. il levare dal naviglio le vele, i pennoni, gli
flutto, che s'alza, / dal cor mi balza / libero il verso.
articolare (v.). cfr. fr. désarticuler (nel 1778).
pollice, invece, era implume e isolato dal resto della mano. egli lo agitava
». -che pare staccato, indipendente dal resto del corpo; snodato, molle
d'una tessorìa meccanica smantellata e disarticolata dal cannone austriaco. bernari, 5-284:
articolazione (v.). cfr. fr. désarticulation (nel 1813; anche
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
iii-12-77: non mai lo scalpello disascose dal marmo più terribili fantasie e forme più pure
a buonotta disasperarlo. = adattamento dal fr. désespérer. disasperato (
buonotta disasperarlo. = adattamento dal fr. désespérer. disasperato (part
s. v.): coll'astenersi dal male, non si disassuefanno gli uomini
male, non si disassuefanno gli uomini dal male, ma sì col prendere la
, iii-6: per non disassuefare il popolo dal prender parte nelle cose pubbliche, tirano
disastro dover andare a enna per avere dal dispensario le medicine della tisi, e dover
la letteratura italiana, a volerla considerare dal punto di vista del proletario, tenendo
ventura ': il termine si è diffuso dal linguaggio dell'astro- logia ('evento
. la voce italiana è stata adottata dal fr. désastre (sec. xvi)
la voce italiana è stata adottata dal fr. désastre (sec. xvi) e
lo stesso stato di disagio creato poi dal dissidio fra chiesa e stato influì disastrosamente sui
di disastroso: la voce è già registrata dal d'alberti. dìsastróso, agg
la disastrosissima costa del natale, che dal capo frimieras va fino all'altro delle
potendo più mantenersi in ordinanza, restando vinta dal disastroso tempo l'infatigabil plebe, ed
neol. del linguaggio politico, comp. dal pref. dis che indica
lettore, tu distogli l'anima sua dal sentimento disattento ma profondissimo della pietà e
(v.); cfr. fr. désautoriser. dis autorizzato (part
. cellini, 2-90 (458): dal prencipio al mezzo, alla fine,
(v.); cfr. fr. ant. désavantage (nel 1290)
= deriv. da disavantaggio-, cfr. fr. désavantageux (sec. xv)
non so come, si sviano disavvedutamente dal libro, e si trovano immobili su
disavvelenato, agg. letter. liberato dal ve leno, disintossicato.
(v.); voce registrata dal tommaseo. disavvezzaménto, sm. il
non disawezzava del tutto ancora i cittadini dal tener in mano i ferri, o li
ii-1-98: è fatto apposta per disawezzare dal giro e dal carattere della lingua latina
fatto apposta per disawezzare dal giro e dal carattere della lingua latina quelle tenere menti
procurò di esorcizzarne l'immagine, di disawezzarsi dal vedersela troppo spesso davanti, con gli
abituato troppo male. m'ero disawezzato dal rancore, e da quegli sfoghi rientrati
carducci, ii-12-42: sono così disavezzo dal buono in italia. baldini, 3-281:
= voce dotta, comp. da dis-dal gr. suo-con valore peggior. e
gr. suo-con valore peggior. e dal ted. azoamylie, comp. dal gr
e dal ted. azoamylie, comp. dal gr. de- privativo, £ò>ov '
(v.); cfr. fr. désazoter', il tommaseo registra disazotato.
imbarcare con cambio di prefisso; cfr. fr. débarquer. disbarcato (part.
= deverb. da disbarcare; cfr. fr. débarquement. disbaria, sf.
. = voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
— voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
(confronta sbattere). cfr. fr. ant. desbattre e débattre (secolo