vedere quella povera ragazza dimagrita, invecchiata dal dolore, che doveva far sforzo per
, 15-49: la giovinezza era sparita dal suo aspetto dimagrito. 2.
in queu'amor proprio di vanità, dal quale erano dimanati tutti i suoi errori
tardo dimembrare 1 smembrare '; cfr. fr. démembrer. dimembrato (part.
più poteva, fu dalla donna e dal figlio udito. vasari, i-753:
[bibbia], 1-83: prendi ancora dal paniere degli azzimi, che sarà davanti
spazio, una voce così parlando uscì dal vicino luogo a'due bollori.
l'italia. = deriv. dal lat. minare 4 spingere avanti gli animali
del prefisso intensivo di-; cfr. fr. démener. dimenato (part
16-ii-225: fu detto fottivento questo uccello dal suo particolar dimenio dell'ale che ei fa
fu per ispazio di venti anni, cioè dal dì che elena fu rapita al dì
dimetìri 4 misurare '); cfr. fr. dimension (nel 1425).
disdegnoso vecchio era già percosso e incurvato dal male, un de'suoi discepoli..
che appresso de'toscani ancora certi pronomi dal caso dritto al piegato si mutano.
le scale. 5. allontanare dal pensiero con un atto di volontà;
non dimentichi. (si tenga in guardia dal canto suo contro a'nemici ch'egli
s'è fatto). = dal lat. tardo dimenticare 1 uscir di mente
di quella grossa figlia resa più alta dal cappello, impacciata da un subitaneo ritorno
. ignorato, misconosciuto, non apprezzato dal pubblico (un'opera letteraria, artistica,
, da contarci tutte le ore vissute dal mondo, sabbia sterile, dimentica del sole
= comp. da mentire e dal pref. rafforzativo di-', cfr.
pref. rafforzativo di-', cfr. fr. démentir. diméntre, v.
dotta, lat. scient. dimerus, dal gr. sip, ep7) c
? -'parte '; cfr. fr. dimère, ingl. dimeran, dimerous
fu quell'occhiata una supplica, sottoscritta dal cuore, con la quale chiedeva dimessamente
, per la vergogna che mi sento venire dal core insin nel viso. tasso,
dimessa / giace l'orbita sua lungi dal cielo, / ed a noi s'avvicina
la madre concedeva: nella casa abitata dal tarlo, nel fondo della campagna solitaria
o comico) che meno si scosta dal linguaggio quotidiano. bembo, 2-44
che la galilea dimessa donna / trasse dal fango, e i membri sozzi e
or dimesso, e della fortuna variata or dal favore de'padroni or dalla malevolezza e
isperate; dove capiterebbero mai se dimesse dal convento. bocchelli, 1-77: la
11-11-27: quella [melodia] che va dal grave all'acuto, o per il
illustri dimestichezze, sdegnoso di menar fama dal commercio col gregge pettegolo dei letterati.
= voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
. = voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-'
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-'doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
= voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
moderna metrica accentuativa, è variamente imitata dal senario o dal settenario.
è variamente imitata dal senario o dal settenario. giraldi cinzio, ii-61:
potrebbero ravvisare il senario giambico catalettico, dal quale, con molte licenze introdottevi,
agg. sostant. dimetrum), dal gr. sijxexpoi;, sostant. sipexpov
;, sostant. sipexpov, comp. dal pref. 81-'doppio 'e da
capo al settimo, ugo venne dimesso dal carcere. 4. esonerare da
da se stesso, vien dimesso alfine dal popolo,... e allora quanto
., ii-721: quindi augusto si fa dal libero consenso del popolo e del senato