da questo o da quel paese, ma dal mondo. foscolo, ii-2-127: mi
simo tempo era ambiziosamente domandata dal signor cosimo per moglie. machiavelli
voce dotta, lat. tardo aniblyopia, dal gr. ajipxu- (ottia, comp
= lat. scient. amblyrynchus, dal gr. àp3xù <; 'ottuso '
dotta, lat. scient. amblystoma, dal gr. à \ i3xó <;
: ciò c'hai detto, dal principio / al fine abbiamo inteso, ch'
marmo. manni, 146: mi dispenso dal portare in questo luogo il signor nostro
. d'annunzio, 11-868: e dal cassero come dall'ambone, / il
dotta, lat. tardo ambo -ónis, dal gr. dt [i3<óv -cóvo?
. di ambo, e ambodue (forse dal genit. plur. ambórum, come
, inodora, insapora, di colore dal giallo chiaro al giallo bruno (anche ros
cristallo / raggio resplende sì, che dal venire / all'esser tutto non è
fetonte, piangendo lui morto di saetta dal cielo, si convertirono in alberi chiamati
mille parole. il bel viso ovale dal pallore delle ambre se ne animò rifulgendo.
pesce e il suo prodotto hanno nome dal lat. ambar canum, ambra bianca,
. baldini, i-800: e la lavanda dal colore ambrato, e il timo serpillo
, con semi di colore vario, dal forte profumo di muschio (usati in
d'ambrogette. = cfr. il fr. lambris, ant. lambruis, lambrois
spoglia. redi, 16-i-9: manna dal ciel su le tue trecce piova, /
, 18: li suoi capelli spiraro dal capo divino odore d'ambrosia. beccuti,
= voce dotta, lat. ambrosia, dal gr. dcp. 3poa (a,
fra le macerie, dall'odore forte e dal sapore aromatico. -erba annua
ghiandolari, fiori piccolissimi, in pannocchie, dal profumo gradevole e dal sapore piccante,
in pannocchie, dal profumo gradevole e dal sapore piccante, aromatico (se ne
dotta, lat. scient. ambrosinia, dal nome del botanico b.
la lira. idem, 655: saffo dal candido petto anelante / a l'aura
anelante / a l'aura ambrosia che dal dio vola. pascoli, 635: disparve
, in forma tubolare, che sporgono dal guscio dei ricci di mare o dal corpo
sporgono dal guscio dei ricci di mare o dal corpo delle ventose, di cui costituiscono
deriv. da ambulante, sul modello del fr. ambularle (1796). cfr
1 camminare '); ma già il fr. ambulatone, docum. nel 1497,
nella pegola bollente. = ant. fr. ambour [e], probabilmente dal
fr. ambour [e], probabilmente dal genitivo plur. lat. amborum;
dotta, lat. scient. amoeba, dal gr. dc{xoi3 ^) 'trasformazione
voce dotta, lat. tardo amoebaeus, dal gr. dtp. 01- potloc (
lat. scient. ameiurus o amiurus, dal gr. àfxs (oupo <;
di un campanello, un vagito soffocato dal contrasto della « ruota » col muro
amendue esuli, amendue sventurati. = dal lat. ambo -ae e duo (cfr
ambedue), forse sulla forma del fr. ant. e provenz. ant.
abbellita dall'amenità di que'letterati e dal garbo della loro lingua. «
amena. de sanctis, ii-256: dal suo modo di scrivere parrebbe uomo grave
= voce che il boccaccio ha derivato dal lat. amens -entis * senza mente
terra aperse, / né quanto dal ciel piovve foco e solfo, / né
di pera coltivata nel lazio. = dal nome della cittadina di ameria (nell'umbria
cosa nota a tutti. = adattamento dal fr. amerique (sul modello di
nota a tutti. = adattamento dal fr. amerique (sul modello di attica
amerique (sul modello di attica, fr. attique), formato dal geografo martin
attica, fr. attique), formato dal geografo martin wald- seemiiller in onore del
allora avrei potuto capire fi suo carattere dal modo con fi quale lei guardò prima fi
tardo ametabolus (marco vittorino), dal gr. dctxexàpoxo? 'che non subisce