dilettossi molto di far paesi, ritraendoli dal vivo e naturale. g. c.
(e massimamente a chi viver diletta dal suo principio con regola di ragione)
/ mi lascio alquanto in giù portar dal fiume. forteguerri, 8-72: ad
/ augurii a lor felici / versando dal bicchier. gioberti, ii-22: a noi
fargli cominciare il corso delle sue sfortune dal paesello di cotesto nome, in quel
aspirazioni dell'anima umana (e deriva dal possesso della verità, dalla pace del
benevolenza è quella che s'accosta / dal lato dritto con sottil fiammelle, / e
e delettazion già non si scosta / dal suo sinistro braccio, anzi s'aquatta,
, come tu sai, poco di là dal piacevole monte falerno in mezzo dell'antiche
gode delle comodità procurate dall'agiatezza, dal benessere (un modo di vivere,
la più dilettevole e la più guidata dal buon senso e dalla ragione, che
anche, specie nell'uso antico, dal complemento di specificazione o di agente)
amore di vera amicizia verso persona distinta dal nostro in « eviduo... ha
fratelli carissimi! » ricominciò don trajella dal pulpito, « ero venuto qui,
che sale dalle creature al creatore, dal figlio al padre, dal protetto al
creatore, dal figlio al padre, dal protetto al benefattore). colombini,
mia, deh! sorgi; a me dal fianco / non ti partir, null'
e diletta gigia, ecco compiuto un mese dal mio arresto, ecco rinnovellati quei dolori
al giogo indegno / queste sacre e dal ciel « elette mura, / di ritornarti
, 1037: le tue piazze dilette dal sole, o ferrara. soffici, v-1-621
, sm. emozione piacevole che nasce dal possesso di un bene capace di soddisfare
fuor de la divina schiera / e dal convito splendido e beato, / gli alti
che disse la vergine, furono stampate dal diletto di udirle nel core di elisabet
1-205: il nero ciarlatano spillava il sangue dal cuore con un diletto feroce.
alla mente dalla conoscenza della verità, dal progresso compiuto nelle cognizioni scientifiche, soprattutto
verri, i-131: se non ti rattieni dal cogliere le rose disgustata dalle spine,
uscire dalle porte del mio paese e guardarlo dal di fuori come qualche cosa di perduto
dai doveri morali, sociali e civili o dal pensiero di dio). guittone
le verità e cose che si rappresentano dal poeta, possono arrecarci diletto, o
, o perché tali si fan divenir dal poeta. foscolo, vii-110: però
mani / sarei venuto, e non dal premio indotto, / ché premio non ne
/ a gli altri ingegni, e dal profondo orrore / trar quel diletto che
, allora non solamente non proviam diletto dal vero, ma talvolta ancora lo aborriamo
ben morsa / dentro 'l palato dal suo proprio dente; / e, se
alfin nel bagno dilettoso, / tutto dal collo in giù da sé si lava
alla immaginazione, e questo raccoglie così dal vero come dal falso, anzi per lo
e questo raccoglie così dal vero come dal falso, anzi per lo più mente
dilettosa voglia, pur declina / talor dal crudo corso, / tosto precipitando in lui
a l'antica disciplina / esca ruggier dal dilettoso incanto. linati, 13-131:
¦ deriv. da diligente; cfr. fr. diligenter. dilezióne (ant
legione a lui data che procede dal convivere secondo l'umanitade propia
da ogni ordinario. tasi per dissimilazione dal pis. rezzola, col pref. priva
che convien pesar diligentemente le parole usate dal canone. magalotti, 7-187: in questo
conte di arcorte veniva diligentemente ver lui dal valentino per onorarlo. 3.
166): trovai lettere che venivano dal cardinale de'medici, le quali mi dicevano
usate dai genitori per difendere i figliuoli dal vizio; e col motivo di screditare
del marchese per discolparsi non poterono levargli dal viso quest'infamia. leopardi, v-12