voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-4 doppio ') e
= voce dotta, comp. dal pref. diidro-che indica la presenza di
di idrogeno in più di quelli posseduti dal composto a cui viene preposto, da codeina
cui viene preposto, da codeina e dal sufi. -one. diiodoacetilène,
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio '),
voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * doppio ') e
= voce dotta, comp. dal pref. diiso-che indica la presenza
pugna, fra tante grida, su dal nostro / dolore, fuor del nostro /
spurio, della distinzione o dilacerazione introdotta dal cristianesimo nell'antica unità di dovere e piacere
tutto quel verde nuovo che, indorato dal sole declinante, dilagava con delizia nell'aperta
giro delle sette. carducci, iii-7-72: dal 1301 al 1343 » in un continuo
, il governo e la città son dal più al meno in mano di essa,
stranissimo di brindisi senza senso comune accompagnati dal ronzio dilaniante dei chitarroni.
. landolfi, 2-200: sarò polluta dal nimico / e dilaniata dall'amico, /
, v-96: essendo stracciati e dilaniati dal mondo, più perfettamente si raccolgono e si
, giungendo con quello estremo impeto che dal cannone veniva cacciata la palla sopra la
sempre eccitato, beato e dilaniato, torturato dal ricordo e dall'attesa.
4. figur. che par ricevere piacere dal far male, sadico. pirandello
dei defunti non siano dilapidati e dirubati dal primo occupante. foscolo, xiv-64:
là come pietre '; cfr. fr. dilapidar. dilapidato (part.
= deriv. da dilapidare; cfr. fr. dilapidateur (sec. xv).
settembrini, 1-118: le finestre erano alte dal pavimento e strette come feritoie: ora
1 smodato, rilassato ', deriv. dal lat. dilaxàtus, part. pass
dire altra rasgione. = fr. délasser. dilassézza, sf
perversa volontade, eleggi / cose quaggiù dal dilassù divise; / e la ribelle al
orizzonte, che è perciò dilatabile sempre -dal punto di vista del puro soggetto.
suoi pori [del ferro] dal molto fuoco ben dilatati e fatti molli,
per questo si lascia facilmente maneggiar dal martello, e dilatarsi molto,
con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. 5. provocare
e il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco e digerir molto. marino
fondando ducati, più o meno dipendenti dal re. -rifl. g.
roberti, iv-305: gli spedali introdotti dal santo cristianesimo si sono dilatati in ogni
di negro velo anch'essa a me dal capo / scende sul dorso e si dilata
ira di somma crudeltà, sarà preso dal coltello. 17. ant.
ogni moto di ondulazione, il quale dal suo principio si dilata d'ogni intorno
e vi si dilata e gira dentro dal primo all'ultimo verso. de marchi
si distacca dai nervi, che si distilla dal sangue, che non si sa bene
po'nel cervello, che esce fuori dal corpo, si dilata per tutto lo
: il re è lo spirito nostro sceso dal cielo, che ci illumina la mente
. dilatare 1 allargare '(comp. dal pref. di-con valore intensivo e
e disperso in ruscelli, si vede scendere dal contraposto monte. bocchelli, 11-19:
al loco in cui già scese / fiamma dal cielo in dilatate falde, / e
ridda di spiriti bianchi / ch'escon dal freddo dell'eternità. 6.
, v-1-683: il suo petto dilatato dal respiro eroico stava per incavarsi e per immiserirsi
e dilatati, mi respingevano con violenza dal giacente cagnuolo. -aperto a nobili
credere la facilità con cui ella passa dal riso al pianto, effetti appunto prodotti
una brillante dilatazione di spiriti, che dal cuore risponda nella bocca, cagionato dalla vista
bocca, cagionato dalla vista, o dal tatto, o dall'udito, vedendo noi
riso brillano gli spiriti che si dilatano dal cuore e per via di nervi fanno
, dagli occhi, dalle guance, dal naso, dalle orecchie, dal mento,