= voce dotta, comp. dal gr. 8ly. ri 'giustizia '
, lat. dicephalus * dicefalo '(dal pref. gr. 81-'doppio '
antiche commedie. = voce dotta, dal gr. 8e (x7] xov,
tale, che io mi debbo difendere dal caldo più che dal freddo. collodi,
mi debbo difendere dal caldo più che dal freddo. collodi, 139: in
a dicembre da noi i sentieri son duri dal freddo, e il rumore di un
, 7-i-16: così dicente, dal terrestre velo / sì sciolse l'alma.
dotta, lat. scient. dicentra, dal gr. slxevrpoc 'con due
che furono dette a questi dì dal furioso autore di certa « diceocrisia »,
= voce dotta, deriv. dal gr. 8£xaio? 'giusto 'e
dotta, lat. scient. diceratidae, dal gr. 8£xepa <; -aroq *
non fosse stato attratto e quasi affascinato dal ritorno in quella diceria fluida, di una
. = voce dott, deriv. dal lat. dìcère 'dire, parlare '
. = voce dotta, comp. dal gr. slxepoq * che ha due
. = voce dotta, deriv. dal lat. discessus -ùs (da discessus,
= voce dotta, deriv. dal lat. dicère 4 dire * (cfr
vengono chiamati ciechi [i nobili] dal burchiello. 3. in modo
dotta, lat. scient. dichelestiidae, dal nome del genere dichelestium, deriv.
nome del genere dichelestium, deriv. dal gr. $tx7) xo$ 'che ha le
alla conclusione, affinché non si consentisse dal re a finire il concilio senza il dichiaraménto
, iv-178: fui più tardi invitato dal nuovo amico a leggere, dichiarare e
una cognizione al mondo. -liberare dal dubbio (una persona). -anche:
, proclamare (ed è spesso seguito dal compì, predicativo o da una proposizione
6-24: dichiarato infra'miglior perfetto i dal favor manifesto era de'volti. sarpi,
me entrò un giovane, arrivato allora dal villaggio dove aveva sentito alla radio che
e di leggie. machiavelli, 1-iii-609: dal papa aspetta di essere fatto capitano di
sarpi, i-145: per le cause allegate dal nuncio o per altrui suoi rispetti,
chi tieni, se da dio o se dal mondo, ed io ti dico che
cupo, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi.
cfr. provenz. declarar, cfr. fr. déclarer). dichiarataménte, avv
, dichiarata felicissimamente nelle sue pubbliche lezioni dal nostro comune amico. leopardi, i-1486
è accompagnata, come sempre nel parlare, dal già dichiarato pericolo dell'equivoco. savinio
, aspettando anco una più intiera dechiarazione dal concilio delle cose dubbie, trattar allora le
fedelmente volgarizzare, come avemmo la copia dal nostro fratello ch'allora era in corte
, perciò che ci è grande differenza dal parlare volgare al parlare per gramatica.
= voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si- *
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio '
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- *
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-'doppio
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-'doppio
città diecinove pezzi di grossissima artiglieria lasciati dal duca di savoia in gavi. boccardo,
= voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- *
guadagnali, ii-209: alle corte: dal tre si giunse al sei; /
giunse al sei; / si sdrucciolò dal nove al diciassette. 2.
. botta, 4-337: queste leggi furono dal senato accettate e solennemente pubblicate il giorno
non è dicibile quanto ò sia lungi dal vero. magalotti, 24-40: mi diceva
d'una ragazza innocente t libro, dal quale si possono con poca fatica imparare
il non dicibile. = deriv. dal lat. dicere * dire '.
. = voce dotta, comp. dal pref. dicicloesil- (gr. 81-