, tirare giù'; cfr. fr. dévolution (sec. xiv).
dono furtivo / del- l'amator, dal casto grembo sdrucciola / di verginella, cui
terricoli. = voce dotta, dal nome della contea inglese di devon (
le formazioni di questo periodo; cfr. fr. dévonien (al principio del sec
variabile. = voce dotta, dal nome della contea inglese di devon (
dobbiamo tutti oprare a levar l'italia dal fango in cui giace. nievo,
l'arte, ecc.). fr amesco da barberino, 350: quando stae
là dagli orti un devoto salmeggio venir dal santuario degli svezzesi. fogazzaro, 5-45:
piccola casa, con l'interno annerito dal fumo delle lampade, con una sola
devoti invia natura / da la terra, dal mar, da le profonde / nebulose
uno giovene frate antonio del detto ordine dal quale, come da suo devoto, spesso
(120): le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini,
fornita, mandò fino in roma, acciò dal sommo pontefice gli fosse data tale indulgenza
la questione del pozzo era stata definita dal tribunale in favor mio, ossia del
certe a loro grate divozioncelle, approvate dal confessore. segneri, iii-1-50: ogni
molti prelati. tansillo, 171: quando dal lido uscio la nave d'argo,
: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro odor
la processione uscì, sull'alba, dal duomo. carducci, 1076: « vi
una vedova / che stava a casa dal canto alle rondine. lanzi, iii-147:
: qualor tenera neve per li colli / dal sol percossa veggio di lontano, /
, e peggio, che disdegnata sono dal mio signore, e rifiutata. frezzi,
172: sì, passa adesso di mercato dal / banco, di dogana, e
dai fori cadenti, / dai boschi, dal- l'arse fucine stridenti, / dai
corde, onde salia, / io stessa dal verron giù gli mandai / qual volta
: il guiderdone / io gli pregai dal cielo, e in via mi posi.
capo di tutti gli altri uomini, procedeva dal non sapere che altre nazioni avesse il
altre provincie di fiandra che sono di qua dal reno. bar etti, i-m:
punto né poco d'escludere se stesso dal numero dei flagellati. settembrini, iv-344
, vii-68: di quinci nasce chi dal viso bello / mi mostra esser lontano,
. grazzini, 4-187: né i soldati dal dì d'oggi nei sacchi delle città
sia ferita, corrotta per vari modi, dal diavolo presa ed uccisa, nulla cura
al principio a non si lasciar adescare dal senso, si troverà tutto il dì
a. brongmart nel 1807), dal gr. 8i<43a <; -ocvtoi;,
voce dotta, lat. tardo diabètès, dal gr. 8ta3f) t7) <;
del- l'orina); cfr. fr. diabète (nel 1611).
= deriv. da diabete-, cfr. fr. diabetique (già nel secolo xiv
già nel secolo xiv; ma ripreso dal 1798). diabètide, sf.
, prurito e simili), provocata dal diabete. diabetògeno, agg. medie
voce dotta, comp. da diabete e dal suff. gr. -yevbq, dalla
diabolicamente organizzato. verga, i-78: dal momento che era fuggita con un altro,
, proprio del diavolo; che deriva dal diavolo, ispirato dal diavolo; infernale
; che deriva dal diavolo, ispirato dal diavolo; infernale. malispini, 1-222
creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di là, dal
dal fido focolare, di là, dal piede degli altari non sarà mai forza
3. che pare ideato o compiuto dal diavolo; nefasto, calamitoso.
vita e alla gioventù assonnite dalla fatica, dal tedio, dal caldo delle tenebre.
assonnite dalla fatica, dal tedio, dal caldo delle tenebre. e. cecchi,
. perversità, malignità che par venire dal diavolo. malvezzi, iv-277: ed
dotta, lat. eccles. diabollcus, dal gr. 8iafioxixóc, deriv. da
affermazione, dalla titubanza alla certezza, dal diabolismo al vangelo. g.